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Stato

Da Wikipedia, ma visivamente accattivante
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Stato (disambigua).

Lo Stato[1] è l'organizzazione politica e giuridica di una comunità stabilmente stanziata su un territorio.[2] In quanto autorità che governa un territorio e una popolazione, lo Stato costituisce un ordinamento giuridico a base territoriale. Inoltre, secondo una concezione diffusa, l'ordinamento posto e garantito dallo Stato, o con cui lo Stato si identifica, è altresì sovrano perché indipendente sul piano esterno e supremo su quello interno.[3]

Non c'è una definizione di "Stato" unanimemente accettata e non controversa[4]. La scienza giuridica spesso usa un concetto, in origine proposto dal giurista tedesco Georg Jellinek, incentrato su tre elementi costitutivi: un territorio dai confini determinati, un popolo stanziato su tale territorio, un'autorità suprema in grado di governare popolo e territorio.[2]

Nelle scienze sociali e in antropologia politica si incontrano definizioni più ampie, che a volte identificano lo Stato con la comunità politica genericamente intesa, cioè con quegli aspetti dell'organizzazione sociale e culturale che riguardano la regolazione, anche informale, dei comportamenti dei membri del gruppo e il controllo sull'appropriazione di risorse scarse.[5][6] In questa accezione ampia, ogni gruppo sociale possiede uno Stato e potrebbe parlarsi di "Stato" anche con riguardo a una tribù amazzonica.[6]

Gli storici tendono invece a restringere il concetto di Stato e a considerarlo come il prodotto di un graduale processo di concentrazione del potere politico svoltosi nelle società europee a partire dal Duecento sino all'Ottocento;[7] all'esito di tale processo sorge lo Stato come istituzione impersonale, che esercita il potere politico supremo su un dato territorio, chiede lealtà ai propri sudditi ed esercita le proprie funzioni per finalità puramente civili, anziché religiose.[8] In questa accezione stretta, lo Stato è un'istituzione caratteristica dell'età moderna e, almeno in origine, caratteristica dell'Occidente.

Grande diffusione ha infine ricevuto la definizione del sociologo tedesco Max Weber, che identifica lo Stato con l'istituzione capace di esercitare un monopolio sull'uso legittimo della forza fisica entro un determinato territorio.[9] In base a questa definizione non ogni comunità politica costituisce uno Stato, ma si possono rintracciare stati, o istituzioni che si approssimano allo Stato, prima dell'età moderna e fuori dell'Occidente.

Frontespizio del Leviatano di Thomas Hobbes, un lavoro di base sulla teoria dello Stato moderno.

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Politica

Politica

Il termine politica viene utilizzato in riferimento all'attività ed alle modalità di governo, o anche nel lessico politico alla cosiddetta attività di opposizione; può riferirsi a stati, confederazioni ed organizzazioni intergovernative, oppure a entità locali e territoriali più circoscritte, come regioni e comuni: in questi ultimi casi l'azione di governo è detta più propriamente amministrazione locale.

Diritto

Diritto

Il diritto in senso oggettivo è il sistema delle norme giuridiche presenti in un ordinamento giuridico o delle norme che regolano una determinata disciplina, ma in senso soggettivo è sinonimo di potere o facoltà. Per estensione indica anche la scienza giuridica.

Popolazione

Popolazione

Una popolazione è l'insieme delle persone che vivono in uno stesso territorio e differisce dal popolo che, invece, indica una comunità con lingua, tradizioni e cultura in comune. Le caratteristiche numeriche dei sottoinsiemi, possono contribuire alla descrizione di una popolazione. Le variazioni di popolazione attraverso il tempo sono oggetto di studio della demografia. In ecologia e più in generale in biologia la popolazione è l'insieme degli individui della medesima specie che popolano lo stesso ecosistema; vedi popolazione biologica.

Ordinamento giuridico

Ordinamento giuridico

Un ordinamento giuridico in diritto è l'insieme ordinato e coerente delle norme giuridiche che regolano la vita di una comunità; secondo il brocardo "ubi ius ibi societas" e viceversa "ubi societas ibi ius", gli ordinamenti giuridici vengono spesso identificati con le organizzazioni sovrane, ad esempio gli Stati, le Federazioni e le Confederazioni di Stati.

Sovranità

Sovranità

La sovranità è l'espressione della somma dei poteri di governo, riconosciuta a un soggetto di diritto pubblico internazionale che può essere una persona o un organo collegiale. La modalità in cui questa somma di poteri è organizzata e ripartita è detta forma di governo.

Giurisprudenza

Giurisprudenza

La giurisprudenza è la disciplina che studia il diritto e la sua interpretazione giuridica. In senso più ristretto e tecnico, il termine indica l'insieme delle sentenze e delle decisioni attraverso cui gli organi giudicanti di uno Stato interpretano le leggi applicandole ai casi concreti che si presentano loro.

Georg Jellinek

Georg Jellinek

Georg Jellinek è stato un giurista tedesco di origine austriaca.

Scienze sociali

Scienze sociali

Le scienze sociali o scienze umane sono una branca della scienza, dedicata allo studio delle società e delle relazioni sociali tra gli individui all'interno di tali società attraverso il metodo scientifico. Il termine era anticamente usato per riferirsi al campo della sociologia, l'originaria "scienza della società", fondata nel XIX secolo. Ad ogni modo è necessario specificare che quello delle scienze umane è un ambito composito, all'interno del quale rientrano tante differenti discipline che studiano l'uomo da prospettive differenti.

Antropologia politica

Antropologia politica

Le dottrine che concernono le diverse strutture del sistema politico, organizzazione gerarchica della società, studio dello spazio e dei territori e la base che forma la più comune società, rientrano nel campo dell'antropologia politica.

Storia moderna

Storia moderna

La storia moderna è una delle quattro età storiche e che, sebbene i limiti cronologici siano aperti al dibattito, riguarda un arco temporale di circa tre secoli compreso tra la seconda metà del XV secolo o la prima fase del XVI secolo alla fine del XVIII e inizi del XIX secolo.

Civiltà occidentale

Civiltà occidentale

Con civiltà occidentale si intende, a seconda dei periodi storici, la civiltà relativa a un'area geografica e culturale comprendente grosso modo l'Europa e, in senso più esteso, tutti quei paesi europei ed extraeuropei che oggi presentano tratti culturali, economici, commerciali o politici comuni, riconducibili al mondo e soprattutto ai principi filosofici del mondo greco-romano-cristiano-rinascimentale-illuministico.

Max Weber

Max Weber

Karl Emil Maximilian Weber è stato un sociologo, filosofo, economista e storico tedesco.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Nascita degli Stati nazionali.

Lo Stato moderno ha cominciato ad affermarsi in Europa tra il XIII ed il XIV secolo, soprattutto grazie ad alcuni accadimenti come la guerra dei cent'anni, anche se un primo esempio già possiamo trovarlo in Asia con la nascita dei primi imperi cinesi. In particolare, lo Stato moderno si afferma in Europa tra il XV e il XIX secolo. La sua formazione avviene attraverso un progressivo accentramento del potere e della territorialità dell'obbligazione politica. Infatti scompaiono le frammentazioni del sistema feudale in favore di un potere centrale o omogeneo in un determinato territorio, e anche la Chiesa si subordina allo Stato.

Il termine Stato, che prima significava solo status (come status di cittadino), ha iniziato ad avere l'accezione moderna dal XV secolo, e si è poi affermata attraverso l'uso che ne fa Niccolò Machiavelli nell'incipit della sua celebre opera Il principe (1513), in cui lo usa come termine analogo a dominio.[10] Il mutamento che ha portato la parola "Stato" da un significato generico di situazione a uno specifico di condizione di possesso di un territorio (e di comando sui suoi cittadini) non è ancora stato ben chiarito.[11] Il concetto di sovranità è invece stato introdotto da Jean Bodin (1586), che ha definito le caratteristiche dello Stato assoluto.[12][13] Con John Locke, nel suo Secondo trattato sul governo (1690), viene elaborata una concezione dello Stato non come assoluto, ma quale entità funzionale e legittimata unicamente dalla difesa delle libertà individuali connaturate alla persona.[14] Con la stessa opera Locke dà inoltre un fondamentale contributo al costituzionalismo, dando una formulazione del concetto moderno della sovranità popolare.[15][16]

Nel periodo di formazione dello Stato moderno in Europa (XV-XIX secolo), si afferma il concetto di Stato come monopolista legittimo dell'uso della forza tramite la costituzione di forze armate regolari alimentate con il servizio militare coatto, e dotato di un apparato burocratico, di polizia.[17] Esso nacque grazie ai conflitti militari perché nasce da esigenze di carattere militari. Tale esigenza comporta la crescita esponenziale del prelievo fiscale e dell'amministrazione statale, l'accumulo di debiti e, spesso, l'intervento statale nell'economia (dirigismo). Dopo la Rivoluzione francese si assisté invece all'affermarsi dello Stato democratico, che poggia le sue basi originarie sullo Stato di diritto, poiché il bisogno di legittimazione del potere centrale necessita lo sviluppo di un consenso possibile solo trasformando i sudditi in cittadini.[18] Conseguentemente, si affermarono i modelli di Stato del benessere o Stato sociale, un modello che si caratterizza per il concetto di benessere dei cittadini da cui gli deriva il consenso e la legittimazione mediante strumenti di assistenza economica e politiche tese al raggiungimento dell'eguaglianza formale, se non sostanziale.

Lo Stato viene rappresentato da un processo storico di accentramento del potere a partire da quella dispersione territoriale dei differenti centri di potere indipendenti che rappresentavano le signorie dell'Europa medievale. Questo processo si accompagna a quello dell'emergere della borghesia e delle sue esigenze di sicurezza e protezione commerciale e di proprietà. Una delle dinamiche fondamentali che portarono alla formazione dei moderni Stati è certamente quella delle «guerre civili di religione» prodotte dalla perdita di universalità della respublica christiana medievale, per effetto della riforma protestante.[19] Il risultato di questi processi fu la visione tecnica e mondana del potere del sovrano, che si serve di un apparato amministrativo professionale per l'esercizio concreto del potere secondo procedure sempre più precise. Questa forma del potere rappresenta la garanzia di una maggiore stabilità del potere politico, sempre più svincolato dalla religione (processo di secolarizzazione). Tipicamente esso possiede un ordinamento giuridico che definisce i limiti dell'agire dei componenti dello Stato stesso nonché dei suoi cittadini, e dispone di un proprio governo, forze armate e polizia. Alla parola Stato afferiscono tre concetti teoretici distinti:

  • Stato-comunità è formato dal popolo, stanziato su un territorio definito, che è organizzato attorno a un potere centrale (comunemente chiamato "Stato-nazione"); questo concetto è largamente impiegato nel campo delle Relazioni Internazionali;
  • Stato-apparato (o Stato-organizzazione): ovvero quel potere centrale sovrano, stabile nel tempo e impersonale (poiché esiste indipendentemente dalle singole persone che lo fanno funzionare), organizzato in possibili differenti modi, che detiene il monopolio della forza e impone il rispetto di determinate norme nell'ambito di un territorio ben definito; il termine è usato soprattutto nell'ambito del diritto internazionale.
  • Stato sovrano: dal latino superanus, colui che sta al di sopra; lo Stato è superiore a ogni altro soggetto entro i suoi confini. Per essere tale, la sovranità deve manifestarsi come "indipendenza" nei rapporti reciproci; per tale ragione, allora, lo Stato è indipendente e sovrano; sovrano al suo interno, indipendente nei confronti degli altri Stati.

Esso è spesso considerato dalla scienza politica originario poiché i suoi poteri derivano solo da sé stesso e da nessun'altra entità statuale. Con ciò si sostiene che esso non è subordinato ad altri soggetti e quindi è indipendente e sovrano in un ambito definito. Esso si organizza e si gerarchizza ai fini del miglior esercizio del potere.

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Nascita degli Stati nazionali

Nascita degli Stati nazionali

A partire dal secolo XII in Europa l'idea di un mondo unito e governato da un unico potere temporale e un unico potere spirituale si andava disgregando con la nascita della consapevolezza di diversità nazionali, rese più evidenti nell'utilizzo di differenti lingue volgari e in differenze culturali; mentre le vecchie istituzioni medievali, l'Impero e la Chiesa, vedono declinare il loro potere politico, si affermano sulla scena europea queste nuove realtà che delineano la nascita degli Stati nazionali.

Europa

Europa

L'Europa è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente in base a fattori storico-culturali e geopolitici. Come continente, è l'unico situato interamente nell'emisfero settentrionale e costituisce l'estremità occidentale del supercontinente Eurasia, o anche una delle tre parti del supercontinente Eurafrasia, che è detto più comunemente "Continente Antico".

Guerra dei cent'anni

Guerra dei cent'anni

La guerra dei cent'anni fu un conflitto tra il Regno d'Inghilterra e il Regno di Francia che durò, con varie interruzioni, centosedici anni, dal 1337 al 1453; le cause che lo scatenarono furono diverse, ma il pretesto ufficiale fu la questione dinastica sulla corona francese rivendicata nel 1336 da Edoardo III d'Inghilterra e duca d'Aquitania in quanto nipote, per linea materna, di Filippo IV di Francia.

Asia

Asia

L'Asia è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente, a sua volta parte del supercontinente euroasiatico insieme all'Europa e di quello eurafrasiatico insieme ad Europa ed Africa.

Feudalesimo

Feudalesimo

Il feudalesimo era un sistema politico, economico, giuridico e sociale che si affermò nell'Europa occidentale con l'Impero carolingio e con la morte di Carlo Magno, fino all'avvento dell'età moderna. In senso sociale ed economico fu un'evoluzione della società curtense.

Chiesa (comunità)

Chiesa (comunità)

La Chiesa è la comunità dei fedeli che professano la fede in Gesù Cristo. Talvolta, il termine viene usato al plurale, per indicare diverse comunità di fede che appartengono ad un alveo comune: così, ad esempio, per "Chiese cristiane" ci si riferisce alle diverse forme istituzionali di cristianesimo. In Italia la semplice espressione "la Chiesa" viene utilizzata in genere per indicare la Chiesa cattolico-romana.

Il principe

Il principe

Il principe è un saggio critico di dottrina politica scritto da Niccolò Machiavelli probabilmente tra la seconda metà del 1513 e l'inizio del 1514, nel quale espone le caratteristiche dei principati e dei metodi per conquistarli e mantenerli. Si tratta senza dubbio della sua opera più nota e celebrata, quella dalle cui massime sono nati il sostantivo "machiavellismo" e l'aggettivo "machiavellico".

Dominio (diritto feudale)

Dominio (diritto feudale)

Un dominio, nel sistema feudale, era la terra direttamente posseduta dal feudatario per proprio uso e sostentamento, da esso direttamente diretta, distinta dalla terra che poteva essere a sua volta subinfeudata a vassalli minori. In Inghilterra con royal demesne si intende ancora oggi la terra detenuta direttamente dalla Corona inglese, mentre con quello di ancient demesne si indica la terra posseduta dai regnanti inglesi all'epoca del Domesday Book.

Jean Bodin

Jean Bodin

Jean Bodin è stato un filosofo, economista e giurista francese che ha influenzato la storia intellettuale dell'Europa con le sue teorie economiche e i principi del "buon governo" esposti nei suoi libri.

John Locke

John Locke

John Locke è stato un filosofo e medico inglese, considerato il padre del liberalismo, dell'empirismo moderno e uno dei più influenti anticipatori dell'illuminismo e del criticismo.

Costituzionalismo

Costituzionalismo

Il costituzionalismo riguarda la filosofia istituzionale, e rappresenta il principio secondo cui l'esercizio del potere politico va limitato da regole scritte che indirizzano e limitano lo sviluppo giuridico e fissano la forma istituzionale al fine di evitare l'arbitrio. In altre parole, si contrappone all'assolutismo e in generale all'arbitrio politico attraverso lo strumento di una Costituzione scritta.

Forza armata

Forza armata

Una forza armata, in ambito militare, indica la struttura organizzativa e il complesso di reparti in armi di uno Stato. In alcuni stati vengono considerate parte di tali forze anche organizzazioni paramilitari. La disciplina che studia l'utilizzo delle forze armate è detta arte militare.

Descrizione

Elementi fondamentali

In giurisprudenza ha avuto molta fortuna la definizione proposta dal giurista tedesco Georg Jellinek, nota come "teoria dei tre elementi" (Drei-Elemente-Lehre), secondo la quale gli elementi costitutivi dello Stato sono il territorio, il popolo e la sovranità: lo Stato sarebbe una istituzione sociale composta da un territorio delimitato da confini (Staatsgebiet), da una popolazione stanziata su tale territorio (Staatsvolk) e da un'autorità indipendente e suprema, che governa il territorio e la popolazione (Staatsgewalt).[20] Perciò lo Stato viene definito da Jellinek come «unità di associazione di uomini con sede fissa, dotata di un potere di dominazione originario»,[21][22] da Carré de Malberg come «comunità di uomini, stabilita su un territorio proprio e dotata di un'organizzazione da cui risulta per il gruppo considerato nei rapporti coi suoi membri un potere superiore d'azione, di comando e di coercizione»,[23] da Santi Romano come «ordinamento giuridico territoriale sovrano»[3] e da Mortati come «ordinamento giuridico a fini generali esercitante il potere sovrano su un dato territorio, cui sono subordinati in modo necessario i soggetti ad esso appartenenti».[24]

La teoria dei tre elementi è caratteristica soprattutto della cultura giuridica europea continentale del Novecento, ma non è affatto estranea alla cultura giuridica anglo-americana.[25] Già nel caso Texas v White (1869), la Corte Suprema degli Stati Uniti ha affermato che la parola "Stato"

(EN)

«...describes sometimes a people or community of individuals united more or less closely in political relations, inhabiting temporarily or permanently the same country; often it denotes only the country or territorial region, inhabited by such a community; not unfrequently it is applied to the government under which the people live; at other times, it represents the combined idea of people, territory, and government. In the Constitution, the term "State" most frequently expresses the combined idea, just noticed, of people, territory, and government. A State, in the ordinary sense of the Constitution, is a political community of free citizens, occupying a territory of defined boundaries and organised under a government sanctioned and limited by a written constitution, and established by the consent of the governed.»

(IT)

«...descrive a volte un popolo o comunità di individui uniti più o meno strettamente da relazioni politiche, che abita in modo temporaneo o permanente in uno stesso paese; spesso denota solo il paese o la regione territoriale abitata da tale comunità; non di rado si applica al governo sotto cui il popolo vive; altre volte, rappresenta l'idea combinata del popolo, del territorio e del governo [...]. Uno stato nel senso ordinario della Costituzione è una comunità politica di cittadini liberi, che occupa un territorio definito da confini, organizzato sotto un governo sancito e limitato da una costituzione scritta, e stabilita con il consenso dei governati.»

(Texas v. White, 74 US (7 Wall) 700, 720 (1868))

Visioni politiche

Lo stesso argomento in dettaglio: Forma di Stato.

Numerosi studiosi di politica hanno cercato di dare definizioni più precise del concetto di Stato, cercando di enunciare anche le condizioni necessarie affinché esso possa essere considerato tale. Per Max Weber per Stato si deve intendere «un'impresa istituzionale di carattere politico nella quale – e nella misura in cui – l'apparato amministrativo avanza con successo una pretesa di monopolio della coercizione della forza legittima in vista dell'attuazione degli ordinamenti»[9]. Un'altra definizione è tentata da Charles Tilly: «un'organizzazione che controlla la popolazione occupante un determinato territorio costituisce uno Stato se e in quanto:

  • si differenzia rispetto ad altre organizzazioni che operino sul medesimo territorio;
  • è autonoma;
  • è centralizzata;
  • le sue parti componenti sono formalmente coordinate le une con le altre».

Secondo Hobbes, «lo Stato rappresenta l'istanza unitaria e sovrana di neutralizzazione dei conflitti sociali e religiosi attraverso l'esercizio di una summa potestas, espressa attraverso la forma astratta e universale della legge che si legittima in base al mandato di autorizzazione degli individui, in cui si realizza il meccanismo della rappresentanza politica; i cittadini si trovano infatti in quella fase pre-politica che è definita come "Stato di natura" e il sovrano svolge un ruolo "rappresentativo" unificando in sé la "moltitudine dispersa"».[26]

I tratti dello Stato moderno che sono venuti affermandosi, secondo alcuni autori italiani sono:[27]

  1. sovranità: concentrazione di tutti i rapporti politici in un'unica istanza indipendente e sovrana su un determinato territorio;
  2. spersonalizzazione del comando politico;
  3. costituzione e utilizzo di un apparato burocratico (dunque professionale) centralizzato.

Secondo la dottrina marxista-leninista, lo Stato consiste in un'istituzione che, riflettendo gli interessi economici e politici di una determinata classe sociale, serve a quest'ultima per affermare il suo dominio nella società[28].

Classificazione in base al processo di formazione

Stein Rokkan e Urwin indicano quattro modalità di Stato in base alla formazione:[29]

  1. Stato unitario: si basa su un centro molto forte che detiene il potere politico, amministrandolo in maniera omogenea e indifferenziata su tutto il territorio statale;
  2. Stato di unione: nasce sulla base di incorporazione di territori partendo da diverse dinastie (come i matrimoni, eredità o veri e propri trattati), unendo così anche i loro regni, dando vita ad una nuova entità statale (vedi Spagna e Regno Unito). Questo tipo di formazione prevedeva che una serie di competenze rimanesse nelle mani delle entità che componevano lo Stato (rilevante quando parleremo di federalismo);
  3. Federalismo meccanico: esiste un centro aggregatore che tramite conquista o aggregazione di parti che costituivano le precedenti entità statali dà vita al nuovo Stato (come l'Italia, con lo Stato Pontificio e regno delle due Sicilie);
  4. Federalismo organico: esiste un centro aggregatore che non obbliga le parti ad entrare nella nuova entità statale, ma fa un accordo paritario con quelle che vogliono farne parte (come il caso della Svizzera e dei cantoni).

Stato unitario e federalismo meccanico sono frutto di un processo che "parte dall'alto", e che si realizza in un centro aggregatore; Stato di unione e federalismo organico, invece, sono frutto di un processo che "parte dal basso". Se a questi uniamo il "processo di disgregazione", abbiamo un quadro completo della nascita degli Stati. Uno Stato, in definitiva, può formarsi in tre modi:

  • Unificazione ed espansionismo ad opera di un centro (caso tipico dello Stato unitario e del federalismo meccanico);
  • Unione ad opera di diverse entità separate (come nel caso dello Stato di unione e del federalismo organico);
  • Disgregazione di precedenti entità politiche (come lo sfaldamento di un impero).

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Giurisprudenza

Giurisprudenza

La giurisprudenza è la disciplina che studia il diritto e la sua interpretazione giuridica. In senso più ristretto e tecnico, il termine indica l'insieme delle sentenze e delle decisioni attraverso cui gli organi giudicanti di uno Stato interpretano le leggi applicandole ai casi concreti che si presentano loro.

Georg Jellinek

Georg Jellinek

Georg Jellinek è stato un giurista tedesco di origine austriaca.

Raymond Carré de Malberg

Raymond Carré de Malberg

Raymond Carré de Malberg è stato un giurista positivista e un costituzionalista francese. Professore di varie materie pubblicistiche alle università di Caen, Nancy e Strasburgo, Carré de Malberg sviluppò una teoria del diritto costituzionale francese rigorosamente positivista e fortemente influenzata dalla cultura giuridica tedesca dell'epoca. I suoi lavori Contribution à la théorie générale de l'Etat (1920) e La loi, expression de la volonté générale (1931) sono diventati classici molto citati dai giuristi francesi del secondo dopoguerra, ma hanno avuto un'influenza limitata all'estero.

Santi Romano

Santi Romano

Santi Romano è stato un giurista, magistrato e politico italiano.

Costantino Mortati

Costantino Mortati

Costantino Mortati è stato un giurista e costituzionalista italiano di origine arbëreshë. È annoverato fra i più autorevoli giuristi italiani del XX secolo. Tra i suoi allievi sono da ricordare Giuseppe Ferrari, Leopoldo Elia, Mario Galizia e Sergio Fois.

Forma di Stato

Forma di Stato

Per forma di Stato si intende il rapporto che esiste tra il popolo e le sue istituzioni in un determinato territorio.

Max Weber

Max Weber

Karl Emil Maximilian Weber è stato un sociologo, filosofo, economista e storico tedesco.

Charles Tilly

Charles Tilly

Charles Tilly è stato un sociologo, politologo e storico statunitense. È autore di numerosi libri sui rapporti tra politica, economia e società.

Thomas Hobbes

Thomas Hobbes

Thomas Hobbes è stato un filosofo britannico, antesignano del Giuspositivismo e autore nel 1651 dell'opera di filosofia politica Leviatano. Oltre che di teoria politica si interessò e scrisse anche di storia, geometria, etica ed economia.

Sovranità

Sovranità

La sovranità è l'espressione della somma dei poteri di governo, riconosciuta a un soggetto di diritto pubblico internazionale che può essere una persona o un organo collegiale. La modalità in cui questa somma di poteri è organizzata e ripartita è detta forma di governo.

Marxismo-leninismo

Marxismo-leninismo

Il marxismo-leninismo è un'ideologia comunista che fu la principale del movimento comunista nel corso del ventesimo secolo. Costituì l'ideologia ufficiale dell'Unione Sovietica e del Comintern, e successivamente del blocco orientale e di numerosi altri paesi del campo socialista. Descritto come il frutto del pensiero sviluppato da Marx e Engels e della successiva opera di adattamento alle condizioni concrete di una nuova epoca storica portato avanti da Lenin, costituisce un sistema integrato di filosofia, economia politica e dottrina politica finalizzato a indirizzare e risolvere il problema della trasformazione della società.

Stein Rokkan

Stein Rokkan

Stein Rokkan è stato un politologo e sociologo norvegese. È stato professore di politica comparata all'Università di Bergen.

Fonte: "Stato", Wikipedia, Wikimedia Foundation, (2023, March 13th), https://it.wikipedia.org/wiki/Stato.

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Note
  1. ^ * Stato2, 7a, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 giugno 2015.
    «Nell'uso moderno, per evitare ambiguità con altri significati, la parola viene a volte scritta con iniziale maiuscola: gli Stati d'Europa, dell’Asia; il territorio, i confini d'uno S.; uno S. grande, potente; costituire, fondare uno S.; soprattutto quando ci si riferisce allo stato proprio, alla propria nazione: le leggi dello S., la difesa dello S., il capo dello S., ecc.»
  2. ^ a b Francesco Riccobono, Stato, in Enciclopedia italiana, VII Appendice, Treccani, 2007.
  3. ^ a b Santi Romano, Corso di diritto costituzionale, 6ª ed., Padova, Cedam, 1941, p. 62.
  4. ^ David Graeber, David Wengrow, L'alba di tutto. Una nuova storia dell'umanità, cap.10 Perché lo Stato non ha origini. Gli umili esordi della sovranità, della burocrazia e della politica, trad. Roberta Zupper, Rizzoli, 2022, ISBN 978 8817 15882 4
  5. ^ Giuseppe Campesi, Lo stato, in Giuseppe Campesi, Luigi Pannarale e Ivan Pupolizio, Sociologia del diritto, Milano, Le Monnier, 2017, p. 4, ISBN 978-88-00-74711-0.
  6. ^ a b Luciano Gallino, Stato, Sociologia dello, in Dizionario di sociologia, Torino, UTET, 1978, p. 669.
  7. ^ Pierangelo Schiera, Stato moderno, in Norberto Bobbio, Nicola Matteucci e Pasquale Pasquino (a cura di), Dizionario di politica, 2ª ed., Torino, UTET, 1983, p. 1150, ISBN 88-02-03702-7.
  8. ^ (EN) Quentin Skinner, The Foundations of Modern Political Thought, vol. 2, Cambridge University Press, 1978, p. 358.
  9. ^ a b Max Weber, Economia e società, a cura di Pietro Rossi, vol. 1, Milano, Comunità, 2000 [1922], p. 53.
  10. ^ Martinelli, 2016, p. 31
  11. ^ Martinelli, 2016, p. 32
  12. ^ Martinelli, 2016, p. 36.
  13. ^ Portinaro, Introduzione
  14. ^ Martinelli, 2016, pp. 62-63.
  15. ^ Martinelli, 2016, pp. 68-69.
  16. ^ Matteucci (1988) p. 107
  17. ^ I palazzi del potere - LE CASE DEGLI ITALIANI: Gli edifici storici e moderni per le istituzioni dello Stato, Roma, Gangemi Editore, ISBN 8849247435. URL consultato il 5 febbraio 2018.
    «Fondamentale per la nascita dello Stato moderno fu l'affermarsi di una economia monetaria. Chi operava nello Stato veniva ricompensato con salari più alti e non più in natura, come accadeva nel sistema feudale. Questo portò alla nascita di una burocrazia efficiente e legata allo Stato.»
  18. ^ Stato di diritto, su pbmstoria.it. URL consultato il 24 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2012).
  19. ^ Pierangelo Schiera, Stato moderno, in Norberto Bobbio, Nicola Matteucci e Pasquale Pasquino (a cura di), Dizionario di politica, 2ª ed., Torino, UTET, 1983, p. 1152, ISBN 88-02-03702-7.
  20. ^ Paolo Caretti e Ugo De Siervo, Diritto costituzionale e pubblico, 3ª ed., Torino, Giappichelli, 2017, ISBN 978-88-921-1017-5.
    «entità che si colloca in una posizione di supremazia rispetto a tutti i soggetti (il popolo) individuali e collettivi, che vivono in un determinato ambito spaziale (il territorio dello Stato) rivendicando l'originarietà del proprio potere (la sovranità)»
  21. ^ Georg Jellinek, La dottrina generale dello Stato. Traduzione italiana sulla 2. ed. tedesca [di] Modestino Petrozziello; con introduzione e capitoli aggiunti di Vittorio Emanuele Orlando, Milano, Società editrice libraria, 1921, p. 370.
  22. ^ (DE) Georg Jellinek, Allgemeine Staatslehre, 3ª ed., Berlin, Häring, 1914 [1900], p. 183.
    «Als Rechtsbegriff ist der Staat demnach die mit ursprünglicher Herrschaftsmacht ausgerüstete Körperschaft eines seßhaften Volkes oder [...] die mit ursprünglicher Herrschaftsmacht ausgestattete Gebiertskörperschaft.»
  23. ^ (FR) Raymond Carré de Malberg, Contribution à la théorie générale de l'Etat: spécialement d'après les données fournies par le droit constitutionnel français, Paris, Sirey, 1920, p. 7.
  24. ^ Costantino Mortati, Istituzioni di diritto pubblico, 6ª ed., Padova, Cedam, p. 67.
  25. ^ (EN) Martin Loughlin, Foundations of Public Law, Oxford University Press, 2010, p. 194, ISBN 978–0–19–925685–3.
  26. ^ Thomas Hobbes, Leviatano, 1651.
  27. ^ Roberto Bin - Giovanni Pitruzzella Diritto Pubblico, Giappichelli editore, 2001.
  28. ^ Lenin, Stato e rivoluzione, passim.
  29. ^ Pietro Grilli di Cortona - Capire la politica. Una prospettiva comparata UTET, Novara (NO) 2012.
Bibliografia
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Controllo di autoritàThesaurus BNCF 6739 · LCCN (ENsh85127474 · GND (DE4056618-3 · BNF (FRcb11937050q (data) · J9U (ENHE987007531739005171 · NDL (ENJA00566274

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