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Stati Uniti d'America

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Stati Uniti d'America
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(in Dio noi confidiamo)
Stati Uniti d'America - Localizzazione
Stati Uniti d'America - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoStati Uniti d'America
Nome ufficialeUnited States of America
Lingue ufficialiNessuna a livello federale (de iure)[1]
Inglese (de facto)
Altre linguespagnolo,[2][3] francese,[4] lingue amerinde, italiano, cinese, tagalog, vietnamita, coreano, tedesco, persiano, hawaiano, chamorro, inupiaq
Capitale Washington  (709 265 ab. / 2021)
Politica
Forma di governoRepubblica presidenziale federale
PresidenteJoe Biden
IndipendenzaDall'Impero britannico
4 luglio 1776 (dichiarata)
3 settembre 1783 (riconosciuta)
Ingresso nell'ONU24 ottobre 1945[5]
Membro permanente del Consiglio di sicurezza
Superficie
Totale9 834 000 km² ()
% delle acque6,7%
Popolazione
Totale331 449 281[6] ab. (2020) ()
Densità36 ab./km²
Tasso di crescita0,59% (2020)
Nome degli abitantistatunitensi, americani (impropriamente)
Geografia
ContinenteAmerica

Oceania (Hawaii e Guam)

ConfiniCanada, Messico,

Cuba (Base navale di Guantánamo) Russia (Isole Diomede)

Fuso orarioDa UTC-5 a -10
Da UTC-4 a -10 (ora legale)
Economia
ValutaDollaro statunitense
PIL (nominale)22 675 271[7] milioni di $ (2021) ()
PIL pro capite (nominale)62 605[7] $ (2018) ()
PIL (PPA)22 675 271[7] milioni di $ (2021) ()
PIL pro capite (PPA)68 309[7] $ (2021) ()
ISU (2021)0,926 (molto alto) (21º)
Fecondità1,8 (2015)[8]
Varie
Codici ISO 3166US, USA, 840
TLD.us e .gov (solo enti governativi)
Prefisso tel.+1 (in comune con il Canada, per differenziarsi da quest'ultimo gli Stati Federati hanno un proprio prefisso)
Sigla autom.USA
Inno nazionaleThe Star-Spangled Banner
Festa nazionale4 luglio
Stati Uniti d'America - Mappa
Stati Uniti d'America - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedente Tredici colonie
Stati Confederati (1861-1865)
 
Disambiguazione – "Stati Uniti", "USA", "United States" e "States" rimandano qui. Se stai cercando altri significati, vedi Stati Uniti (disambigua) o USA (disambigua).

Gli Stati Uniti d'America (comunemente indicati come Stati Uniti, in inglese: United States of America o anche solo United States; in sigla USA[9]) sono una repubblica federale dell'America settentrionale composta da cinquanta Stati e un distretto federale. I quarantotto stati contigui e il distretto di Washington (la capitale federale) occupano la fascia centrale dell'America settentrionale tra il Canada e il Messico e sono bagnati dall'Oceano Atlantico a est e dall'Oceano Pacifico a ovest. Con 9834000 km² in totale e circa 335 milioni di abitanti, gli Stati Uniti sono il terzo Paese al mondo per superficie e il terzo per popolazione. La geografia e il clima degli Stati Uniti sono estremamente vari, con deserti, pianure, foreste e montagne che sono anche sede di una grande varietà di fauna selvatica. È una delle nazioni più multietniche e multiculturali al mondo, prodotto di larga scala dell'immigrazione da molti Paesi.

Sono dipendenti dagli Stati Uniti anche alcuni territori organizzati politicamente, i quali non fanno parte di alcuno Stato dell'Unione ma sono soggetti al solo Governo federale. Essi sono: Porto Rico, le Samoa Americane, le Isole Marianne Settentrionali, le Isole Vergini Americane e Guam.

Storicamente, i paleoamericani migrarono dall'Asia verso gli odierni Stati Uniti circa 12 000 anni fa. La colonizzazione europea cominciò invece intorno all'inizio del XVII secolo e venne per lo più dall'Inghilterra. Gli Stati Uniti d'America ebbero origine dalle tredici colonie britanniche situate lungo la costa atlantica. Le controversie tra la Gran Bretagna e le colonie sfociarono in un conflitto: il 4 luglio 1776 i delegati delle tredici colonie redassero e approvarono all'unanimità la dichiarazione di indipendenza, che diede ufficialmente vita a un nuovo Stato federale. La guerra d'indipendenza americana, conclusasi con il riconoscimento dell'indipendenza degli Stati Uniti dal Regno di Gran Bretagna, è stata la prima guerra per l'indipendenza da una potenza coloniale europea. La Costituzione fu adottata il 17 settembre 1787 e da allora è stata emendata ventisette volte. I primi dieci emendamenti, collettivamente denominati «Dichiarazione dei diritti» (Bill of Rights), furono ratificati nel 1791 e garantiscono diritti civili e libertà fondamentali.

Gli Stati Uniti intrapresero una vigorosa espansione per tutto il XIX secolo, spinti dalla controversa dottrina del destino manifesto. L'acquisizione di nuovi territori e l'ammissione di nuovi Stati membri causarono anche numerose guerre con i popoli nativi. La guerra civile americana si concluse con l'abolizione della schiavitù negli Stati Uniti. Alla fine del XIX secolo gli Stati Uniti si estesero fino all'Oceano Pacifico. La guerra ispano-americana e la prima guerra mondiale confermarono lo stato del Paese come potenza militare globale. Gli Stati Uniti uscirono dalla seconda guerra mondiale come una superpotenza globale, il primo Paese dotato di armi nucleari e come uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Dopo una grave crisi politica e sociale negli anni sessanta e settanta come conseguenza anche della sconfitta nella guerra del Vietnam, che sembrava minare il predominio mondiale statunitense, l'inattesa fine della guerra fredda e la dissoluzione dell'Unione Sovietica negli anni novanta hanno invece riconfermato il ruolo di superpotenza degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti sono un Paese sviluppato, con una stima nel 2021 del prodotto interno lordo (PIL) di 22,68 migliaia di miliardi di dollari (circa il 25% del PIL mondiale a parità di potere di acquisto, a partire dal 2011). Il PIL pro capite degli Stati Uniti è stato il sesto più alto del mondo dal 2010, anche se la disparità di reddito del continente americano è stata anche classificata come la più alta all'interno dell'OCSE e i Paesi dalla Banca Mondiale. L'economia è alimentata da un'abbondanza di risorse naturali, numerose infrastrutture ed elevata produttività. Il paese rappresenta una forza politica guida del mondo occidentale, ed è la prima potenza economica e militare (suo è il 39% della spesa militare mondiale), posizionandosi al primo posto anche nel settore della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica, ma presenta anche forti contraddizioni interne come uno Stato sociale più debole rispetto a molti altri Paesi sviluppati.

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America settentrionale

America settentrionale

L'America settentrionale è una delle tre principali macroregioni, distinte per posizione geografica, in cui attualmente viene suddivisa l'intera America. In particolare, l'America settentrionale rappresenta gran parte dell'America del Nord, a esclusione dell'America centrale.

Capitale (città)

Capitale (città)

La capitale, estesamente città capitale di Stato o in altri contesti capitale politica, è in senso proprio la città che ospita la sede del governo di uno Stato. La capitale moderna storicamente non è sempre esistita. Nell'Europa occidentale medievale, era più comune una forma migratoria del governo: la corte itinerante.

America del Nord

America del Nord

L'America del Nord è la parte del continente americano posta a nord dell'Istmo di Panama: nella letteratura geografica italiana, dell'Europa occidentale e dell'America Latina, è considerata un subcontinente, facente parte del continente America, mentre secondo la letteratura geografica di cultura inglese, cinese e russa sarebbe invece un continente a sé stante.

Canada

Canada

Il Canada o Canadà è uno Stato dell'America Settentrionale bagnato dall'Atlantico a est, dal Mar Glaciale Artico a nord e dall'Oceano Pacifico a ovest. Con una superficie di 9985000 km² è il secondo paese del mondo per superficie totale dopo la Russia. Confina con la Groenlandia e con gli Stati Uniti d'America: quelli continentali a sud, in buona parte lungo la linea del 49º parallelo Nord, e con lo Stato dell'Alaska a nord-ovest quasi interamente lungo il 141º meridiano Ovest: si tratta del confine terrestre tra due Stati più lungo del mondo.

Chilometro quadrato

Chilometro quadrato

Il chilometro quadrato è un'unità di misura di superficie ed è per definizione l'area racchiusa da un quadrato di lato pari a un chilometro. Il chilometro quadrato è un'unità derivata del sistema internazionale di unità di misura, multiplo del metro quadro.

Clima degli Stati Uniti d'America

Clima degli Stati Uniti d'America

Il clima degli Stati Uniti d'America, data la vastità del territorio, presenta una grande varietà. La zona nordorientale subisce l'afflusso di aria fredda ed è caratterizzata da inverni freddi e piogge abbondanti. La zona degli Appalachi ha un clima montano, più umido sul versante est, ventoso a ovest, in direzione delle Grandi Pianure. Le Montagne Rocciose hanno un clima montano. Le pianure interne sono aride, con temperature estive elevatissime in alcune regioni. Il clima della costa del Pacifico, riscaldata dalla Corrente della California, è mite e piovoso a nord, e diventa più caldo scendendo verso sud, fino al clima semi-desertico al confine con il Messico.

Colonizzazione europea delle Americhe

Colonizzazione europea delle Americhe

La colonizzazione europea delle Americhe è il fenomeno storico che portò all'esplorazione, alla conquista e alla colonizzazione del continente americano da parte di diversi stati d'Europa, tra i quali la Spagna, i Paesi Bassi, il Portogallo, la Francia e l'Inghilterra.

Colonialismo statunitense

Colonialismo statunitense

Per colonialismo statunitense si intende il processo di crescita territoriale degli Stati Uniti, che in un primo momento comportò l'espansione nel Nord America, principalmente attuato ai danni delle tribù autoctone e dei territori del Messico, per poi evolvere su scala intercontinentale. Il processo ebbe inizio con l'indipendenza della nazione statunitense e in un secondo tempo oltremare in aree dell'America centrale e dell'oceano Pacifico.

Arma nucleare

Arma nucleare

Il termine arma nucleare indica tutte le armi che sfruttano reazioni nucleari di fissione e/o di fusione, nella gran maggioranza bombe e testate esplosive per missili, classificabili come armi di distruzione di massa. Si parla di guerra nucleare per riferirsi all'uso militare delle armi nucleari.

Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite

Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è l'organo delle Nazioni Unite, composto dalle potenze globali e da altre potenze di rilievo, incaricato di mantenere la pace e la sicurezza internazionali in conformità con i principi e le finalità delle Nazioni Unite.

Banca Mondiale

Banca Mondiale

La Banca Mondiale comprende due istituzioni internazionali: la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (BIRS) e l'Agenzia internazionale per lo sviluppo, che si sono prefisse l'obiettivo di lottare contro la povertà e organizzare aiuti e finanziamenti agli stati in difficoltà. La sede della Banca mondiale è a Washington e il suo presidente è eletto per 5 anni dal consiglio di amministrazione della Banca. La Banca mondiale fa parte delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite.

Civiltà occidentale

Civiltà occidentale

Con civiltà occidentale si intende, a seconda dei periodi storici, la civiltà relativa a un'area geografica e culturale comprendente grosso modo l'Europa e, in senso più esteso, tutti quei paesi europei ed extraeuropei che oggi presentano tratti culturali, economici, commerciali o politici comuni, riconducibili al mondo e soprattutto ai principi filosofici del mondo greco-romano-cristiano-rinascimentale-illuministico.

Etimologia

Secondo la tesi più diffusa, il continente americano prenderebbe il nome dall'esploratore fiorentino Amerigo Vespucci: la teoria sostiene che fu un cartografo tedesco, Martin Waldseemüller, a suggerire tale nome per il Nuovo Mondo, traendolo dalla forma latinizzata Americus (Vespucius), in una carta del mondo disegnata nel 1507 e contenuta nella Cosmographiae Introductio.

Il nome completo United States of America è attestato per la prima volta ufficialmente nella dichiarazione di indipendenza adottata dai Rappresentanti degli Stati Uniti il 4 luglio 1776, dove compare nell'espressione «dichiarazione unanime dei tredici Stati Uniti d'America».[10] Nell'adozione degli Articoli della Confederazione da parte del Secondo congresso continentale, il 15 novembre 1777, il nome è stato variato in The United States of America. La forma breve United States è comune, così come le sigle U.S. e U.S.A. (mutuata in italiano come USA). Sia in italiano sia in inglese è altrettanto comune l'antonomasia America.[11] Il nome Columbia, in onore di Cristoforo Colombo, un tempo popolare sia per le Americhe sia per gli Stati Uniti, è rimasto al solo Distretto di Columbia. Il demotico dei cittadini degli Stati Uniti, in italiano, è statunitense. Tuttavia l'aggettivo americano è comunemente e antonomasticamente[12] in uso per riferirsi agli Stati Uniti («i valori americani», «le forze americane»). In inglese, American è raramente usato per riferirsi a persone o cose estranee agli Stati Uniti.[13]

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Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci è stato un navigatore, esploratore e cartografo italiano, dapprima cittadino della Repubblica fiorentina e poi suddito del Regno di Castiglia dal 24 aprile 1505. Fu il primo esploratore a rendersi conto, durante un viaggio a servizio del Regno di Portogallo nel 1501, che le nuove terre recentemente scoperte ad occidente dell'Oceano Atlantico non erano l'estrema propaggine dell'Asia orientale, come si credeva inizialmente, ma una parte di un continente ignoto che lui chiamò nuovo mondo, e che in suo onore fu poi chiamato America.

Martin Waldseemüller

Martin Waldseemüller

Martin Waldseemüller, latinizzato in Martinus Ilacomylus o Hylacomylus, è stato un cartografo e umanista tedesco. Fu il primo, d'accordo con Matthias Ringmann, a utilizzare il nome "America" in onore di Amerigo Vespucci nella sua carta Universalis Cosmographia del 25 aprile 1507.

Nuovo Mondo

Nuovo Mondo

Nuovo Mondo o Continente Nuovo sono espressioni usate per indicare l'America e le isole adiacenti, in uso fin dal XVI secolo. Il continente era nuovo per gli Europei, per i quali il mondo consisteva solo del cosiddetto Vecchio Mondo, costituito da Africa, Asia ed Europa.

Articoli della Confederazione

Articoli della Confederazione

Gli Articoli della Confederazione ed Eterna Unione, comunemente noti come Articoli della Confederazione, furono il primo documento di amministrazione degli Stati Uniti d'America.

Secondo congresso continentale

Secondo congresso continentale

Il Secondo congresso continentale fu una riunione di rappresentanti delle 13 colonie britanniche in nord America che avvenne fra il 10 maggio 1775 ed il 1º marzo 1781. Esso formulò la Dichiarazione d'indipendenza e gli Articoli della Confederazione. Durante la Rivoluzione americana, esso fu di fatto il governo nazionale degli Stati Uniti avendo deciso la guerra, diretto la strategia, nominato i diplomatici e steso formali trattati..

Antonomasia

Antonomasia

Per antonomasia si intende una figura retorica utilizzata con diverse funzioni e scopi.

Cristoforo Colombo

Cristoforo Colombo

Cristoforo Colombo è stato un navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Genova, attivo in Portogallo e in Spagna come capitano mercantile, tra i più importanti protagonisti delle grandi scoperte geografiche europee a cavallo tra il XV e il XVI secolo. In particolare, deve la sua fama per esser stato il primo ad intraprendere la rotta atlantica che portò le potenze europee alla scoperta e alla colonizzazione delle Americhe.

Washington

Washington

Washington D.C. formalmente Distretto di Columbia, nota anche come Washington o D.C. è la capitale degli Stati Uniti d'America, con una popolazione di 709 265 abitanti. Si trova sulla costa orientale degli Stati Uniti d'America a circa 50 km dal mare, a sud dello stato del Maryland, a nord dello stato della Virginia e a 374 km circa a sud di New York.

Etnico (onomastica)

Etnico (onomastica)

In onomastica, l'etnico, demotico, patrionimico, o antropotoponimo è il nome o aggettivo che descrive come vengono chiamati gli abitanti di un Paese, di un'area geografica, di un insediamento urbano come frazioni, comuni o città.

Lingua inglese

Lingua inglese

L'inglese è una lingua indoeuropea appartenente al ramo occidentale delle lingue germaniche, assieme all'olandese, all'alto e basso tedesco e al frisone, con i quali conserva ancora un'evidente parentela.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia degli Stati Uniti d'America.

La nazione fu fondata dalle tredici colonie dell'Impero britannico situate lungo la costa atlantica. Con la dichiarazione di indipendenza il 4 luglio 1776 proclamarono la loro indipendenza dalla Gran Bretagna: furono le prime colonie a rivoltarsi con successo contro le leggi coloniali.[14] Una convenzione federale (convenzione di Filadelfia) adottò la Costituzione degli Stati Uniti d'America il 17 settembre 1787 e con la ratifica l'anno successivo nasceva una repubblica con un forte governo centrale. La carta dei diritti, che comprendeva dieci emendamenti costituzionali per garantire molti diritti civili fondamentali e libertà, venne ratificata nel 1791. Il regime di apartheid e discriminazione razziale negli Stati Uniti è terminato nel 1964 con l'Atto dei diritti civili (Civil Rights Act).[15]

Nel corso del XIX secolo gli Stati Uniti acquisirono nuovi territori da Francia, Spagna, Regno Unito, Messico e Impero russo, annettendo la Repubblica del Texas e la Repubblica di Hawaii. Le controversie tra il sud agrario e il nord industriale sull'affermazione dei diritti e l'espansione dell'istituzione della schiavitù provocarono la guerra di secessione americana del 1861. Il nord impedì una scissione del Paese e portò la fine della schiavitù legale negli Stati Uniti. La guerra ispano-americana e la prima guerra mondiale confermarono lo stato di potenza militare. Nel 1945 gli Stati Uniti emersero dalla seconda guerra mondiale come il primo Paese dotato di armi nucleari, membro permanente del consiglio di sicurezza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e uno dei membri fondatori della Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord (NATO). La fine della guerra fredda e il conseguente crollo dell'Unione Sovietica lasciarono gli Stati Uniti come unica superpotenza. L'economia statunitense è infatti la più grande del mondo, con una stima del PIL nel 2018 di 20 494 miliardi di dollari (che rappresenta il 22% del totale mondiale basato sul PIL nominale e quasi il 20% del PIL calcolato a parità di potere di acquisto).[7][16]

Nativi americani e colonizzazione europea

Lo stesso argomento in dettaglio: Nativi americani degli Stati Uniti d'America.
La Mayflower con i Padri Pellegrini nel 1620

Le popolazioni indigene del continente americano, tra cui i nativi dell'Alaska, migrarono dall'Asia in una data variabile (a seconda della ricerca) tra i 50 000 e i 12 000 anni fa.[17] Alcune civiltà precolombiane svilupparono un'avanzata agricoltura, una grande architettura e un alto livello di società. Nel 1492 l'esploratore genovese Cristoforo Colombo sotto la corona spagnola raggiunse diverse isole dei Caraibi, contribuendo al primo contatto dell'uomo bianco con le popolazioni indigene. Milioni di indigeni americani morirono a causa delle epidemie portate dagli europei.[18] Il 2 aprile 1513 il conquistatore spagnolo Juan Ponce de León sbarcò in una regione che chiamò «La Florida», il primo contatto europeo documentato su quello che sarebbero diventati gli Stati Uniti. Degli insediamenti spagnoli nella regione rimane solo St. Augustine, fondata nel 1565.

Altri insediamenti spagnoli vennero creati nell'odierno sud degli Stati Uniti e questi insediamenti vennero riuniti sotto il Vicereame della Nuova Spagna, colonia spagnola in Nord e Centro America, attirando migliaia di persone attraverso il Messico. I commercianti di pellicce francesi stabilirono avamposti nella Nuova Francia nella regione dei Grandi Laghi e successivamente la Francia si impossessò di gran parte del Nord America, penetrando fino al golfo del Messico. La prima colonia inglese di una certa entità fu Jamestown (Virginia) fondata nel 1607. Nel 1628 venne fondata la Colonia della Massachusetts Bay da parte dei puritani che portò a un'ondata migratoria, tanto che nel 1634 nella Nuova Inghilterra erano insediati circa 10 000 puritani. Tra la fine degli anni dieci del Seicento e la rivoluzione americana vennero spediti circa 50 000 detenuti nelle colonie americane britanniche.[19] Nel 1614 venne fondato un insediamento olandese lungo il fiume Hudson inferiore, includendo l'isola di Manhattan che venne chiamata New Amsterdam, la quale venne inglobata nella colonia dei Nuovi Paesi Bassi, questa colonia venne in parte invasa dall'impero svedese nel 1638 fondando la colonia della Nuova Svezia, ma nel 1655 venne di nuovo annessa alla colonia olandese. Nel 1664 gli olandesi cedettero il loro territorio americano all'Inghilterra e la provincia dei Nuovi Paesi Bassi venne ribattezzata New York.

Molti dei nuovi immigrati, soprattutto nel sud, erano schiavi (circa due terzi di tutti gli immigrati della Virginia tra il 1630 e 1680).[20] Alla fine del secolo erano gli schiavi africani a diventare la principale forza-lavoro. Nel 1729 con la divisione della Carolina e la colonizzazione della Georgia del 1732 si completava il cerchio delle tredici colonie britanniche che sarebbero diventate gli Stati Uniti d'America. Con tassi di natalità elevati, bassi tassi di mortalità e una costante immigrazione, la popolazione coloniale crebbe rapidamente. Nella guerra franco-indiana le forze britanniche si impadronirono del Canada francese. Esclusi i nativi americani, le tredici colonie avevano una popolazione di 2,6 milioni di abitanti nel 1770, circa un terzo della Gran Bretagna e quasi uno su cinque erano schiavi neri.[21] Anche se soggetti alla tassazione britannica, le colonie americane non avevano rappresentanza nel Parlamento della Gran Bretagna.

L'indipendenza e l'espansione

L'attraversamento del fiume Delaware nel 1776, un ritratto di Emanuel Leutze
La dichiarazione di indipendenza (John Trumbull, 1817–1818)

Tensioni crescenti tra i coloni americani e gli inglesi durante gli anni sessanta e settanta del Settecento portarono alla guerra di indipendenza americana, combattuta dal 1775 al 1781. Il 14 giugno 1775 il Congresso continentale (tenutosi a Filadelfia) istituì un esercito continentale sotto il comando di George Washington. Annunciando che «tutti gli uomini sono stati creati uguali» e dotati di «diritti inalienabili», il 4 luglio 1776 il Congresso adottò la Dichiarazione di indipendenza, redatta in gran parte da Thomas Jefferson. Tale data è celebrata ogni anno come il giorno dell'Indipendenza.

Dopo la sconfitta dell'esercito britannico da parte delle forze americane assistite dai francesi venne riconosciuta dalla Gran Bretagna l'indipendenza degli Stati Uniti e la sovranità sul territorio americano fino al fiume Mississippi. La Costituzione degli Stati Uniti d'America venne ratificata nel 1788 e il primo presidente fu George Washington, che entrò in carica nel 1789.

Gli atteggiamenti verso la schiavitù mutarono e una clausola nella Costituzione protesse il commercio di schiavi africani solo fino al 1808, quando il nord abolì la schiavitù tra il 1780 e il 1804.

La necessità di occupazione di nuovi spazi a occidente portò a una lunga serie di guerre contro gli abitanti originari dei territori interessati. Definito da alcuni come un processo di pulizia etnica,[22] culminò nel 1830 con l'approvazione dell'Indian Removal Act ("Legge di rimozione degli Indiani"),[23] che fornì la base legale per le deportazioni e il confinamento in riserve dei nativi americani.[24]

L'acquisto della Louisiana francese sotto la guida del presidente Thomas Jefferson nel 1803 raddoppiò quasi la dimensione della federazione. La guerra del 1812 contro la Gran Bretagna rafforzò il nazionalismo. Una serie di incursioni militari statunitensi in Florida portarono la Spagna a cedere altro territorio lungo la costa del golfo del Messico nel 1819. Ci fu l'annessione della Repubblica del Texas nel 1845. Nel 1846 fu siglato il trattato dell'Oregon con la Gran Bretagna, portando al controllo da parte statunitense sul nord-ovest americano. La vittoria degli Stati Uniti nella guerra contro il Messico nel 1848 (trattato di Guadalupe Hidalgo) portò all'annessione della California e di gran parte dell'odierno sud-ovest americano. La corsa all'oro tra il 1848 e 1849 portò a un'ulteriore migrazione verso occidente. La nuova rete ferroviaria rese più facile il trasferimento di coloni e l'aumento dei conflitti con i nativi americani. In mezzo secolo vennero abbattuti fino a quaranta milioni di bisonti americani per le pelli e la carne (quest'ultima risorsa primaria che scompariva dalle pianure), causando un grave contraccolpo in molte culture native.

Guerra civile e industrializzazione

Situazione degli Stati nel 1861

     Gli Stati Confederati prima del 15 aprile 1861

     Gli Stati Confederati dopo il 15 aprile 1861

     Stati dell'Unione che permettevano la schiavitù

     Stati dell'Unione che avevano abolito la schiavitù

     Territori non ancora suddivisi in Stati sotto il controllo dell'Unione

La battaglia di Gettysburg
I «Pacificatori» a bordo della River Queen nel marzo 1865: i generali William T. Sherman e Ulysses S. Grant discutono sui piani per le ultime settimane della guerra con il presidente Abraham Lincoln e l'ammiraglio David Dixon Porter

Le tensioni tra gli Stati del nord e quelli del sud nacquero principalmente su argomenti quali il rapporto tra Stato e governi federali e l'utilizzo della schiavitù nei nuovi Stati membri. Abraham Lincoln fu eletto presidente nel 1860. Poco prima sette Stati schiavisti dichiararono la loro secessione (in ordine cronologico: Carolina del Sud, Mississippi, Florida, Alabama, Georgia, Louisiana e Texas). Cominciò così la guerra di secessione americana, cominciata con l'attacco a Fort Sumter. Dopo la vittoria dell'Unione nel 1865 tre emendamenti alla Costituzione degli Stati Uniti d'America garantirono la libertà a quasi quattro milioni di africani americani un tempo schiavi, rendendoli cittadini e dando loro il diritto di voto. La guerra e la sua risoluzione portarono a un aumento sostanziale del potere federale.[25]

Nonostante la grave recessione postbellica e le crisi economiche del 1873 e del 1907 la classe dirigente statunitense perseguì la via del guadagno e della speculazione, mentre l'industria tecnica e il capitale privato erano in espansione. Dal 1860 al 1914 la popolazione crebbe da 31,9 a 91,9 milioni di abitanti, tra cui 21 milioni di immigrati e nel decennio post-bellico le dieci più grandi città statunitensi aumentarono del 70% i loro abitanti, tanto che fra 1860 e il 1890 la popolazione urbana crebbe da 25% a oltre il 35% della popolazione. Un esempio clamoroso fu Chicago che nel 1833 aveva solo 350 abitanti, che divennero 30 000 nel 1850, 300 000 nel 1870, fino a quasi 1 100 000 nel 1890. Nel nord l'urbanizzazione e un afflusso senza precedenti di immigrati provenienti dagli Stati meridionali e orientali affrettò il processo di industrializzazione fino al 1929. Tra il 1830 e il 1860 gli immigrati sbarcati negli Stati Uniti furono 4,6 milioni: irlandesi (39%), tedeschi (30%), scandinavi (15%) e britannici (inglesi e scozzesi) (16%).

Massicce protezioni tariffarie, costruzione di infrastrutture e nuovi regolamenti bancari incoraggiarono la crescita economica e i monopoli. Nel 1914 il Paese era in testa tra i Paesi produttori di ferro, carbone, petrolio, rame e argento. Il vapore venne sostituito dall'energia elettrica che accelerava la produzione nazionale. Sorsero anche i «trust» e i giganteschi complessi industriali dei re del cosiddetto «big business» (grandi affari). Famiglie come quelle degli Astor per le pellicce e le pelli, i Rockefeller per la Standard Oil Company, i Carnegie per la United States Steel Corporation, i Morgan, i Vanderbilt per le ferrovie, i Westinghouse per la Air Brake Company, i Fulton, gli Eastman per la Kodak Company, i Ford per la Ford e i Du Pont de Nemours per la DuPont Company dominarono l'economia statunitense e mondiale. Morgan e Rockefeller controllavano da soli il 20% del patrimonio nazionale (341 grandi aziende con un capitale di circa 22 miliardi di dollari).

Le organizzazioni dei lavoratori condussero dure lotte salariali, arrivando a oltre mille scioperi l'anno. Cominciò in questi anni la politica imperialistica statunitense, con l'acquisto dell'Alaska dalla Russia nel 1867 e completando l'espansione continentale che insieme allo sfruttamento nel commercio delle pellicce e della scoperta dell'oro fruttarono 81 milioni di dollari nel 1913. Nel 1890 il massacro di Wounded Knee fu l'ultimo grande conflitto armato delle guerre indiane. Nel 1893 la monarchia indigena delle Hawaii venne rovesciata in un colpo di Stato attuato dagli statunitensi residenti: gli Stati Uniti annetterono l'arcipelago nel 1898.

La vittoria nella guerra ispano-americana dello stesso anno dimostrò che gli Stati Uniti erano oramai una potenza mondiale e con la pace di Parigi si ebbe l'annessione di Porto Rico, Guam e Filippine, che ottennero l'indipendenza solo mezzo secolo più tardi, mentre Porto Rico e Guam sono ancora territori degli Stati Uniti. Nel 1899 fu la volta delle isole Samoa e di Tutuila, aumentando la propria presenza nel Pacifico. Nel 1901 divenne Presidente Theodore Roosevelt, Premio Nobel per la pace, nel 1906. Numerosi interventi militari furono effettuati nell'America centrale e nelle Antille: Panama per ottenere l'area del canale nel 1903 e Cuba nel 1902, creando una sorta di protettorato fino alla metà del XX secolo, oltre a Nicaragua (1911) e Haiti (1915). Nel 1917 furono inoltre acquistate dalla Danimarca le isole Vergini di Saint Croix, Saint Thomas e Saint John, attualmente conosciute come Isole Vergini Americane, per distinguerle dalle Isole Vergini britanniche.

In questo periodo si collocano anche la corsa all'oro del Klondike, la corsa all'oro dello Yukon e la corsa all'oro californiana.

Le due guerre mondiali

Lo sbarco in Normandia
Folla fuori dalla Borsa di New York a seguito del crollo finanziario
Fattoria abbandonata dopo il «Dust Bowl» nel 1936

Quando nel 1914 scoppiò la prima guerra mondiale a seguito dell'Attentato di Sarajevo, gli Stati Uniti rimasero neutrali, sebbene la maggior parte degli statunitensi simpatizzasse per i britannici e i francesi, anche se molti erano contrari all'intervento.[26] Nel 1917 gli Stati Uniti si unirono agli Alleati (Triplice intesa) contro gli Imperi Centrali.[27] Dopo la guerra il Senato non ratificò il trattato di Versailles che istituiva la Società delle Nazioni e il Paese perseguì una politica unilaterale di quasi isolazionismo.[28] Negli anni venti un emendamento costituzionale concesse il suffragio alle donne, ma la prosperità dei ruggenti anni venti si concluse con il crollo di Wall Street del 1929 che diede inizio alla «grande depressione». Dopo la sua elezione a presidente nel 1932 Franklin Delano Roosevelt diede inizio al «New Deal», una serie crescente di politiche di intervento del governo nell'economia statunitense, ma il «Dust Bowl» a metà degli anni trenta impoverì molte comunità agricole e stimolò ulteriormente una nuova ondata migratoria verso occidente.

Gli Stati Uniti erano effettivamente neutrali anche durante la seconda guerra mondiale dopo l'invasione nazista della Polonia nel settembre 1939, ma cominciarono la fornitura di materiali agli Alleati nel marzo 1941 con il programma Lend-Lease. Il 7 dicembre seguente gli Stati Uniti entrarono in guerra con gli Alleati contro le potenze dell'Asse dopo un attacco a sorpresa su Pearl Harbor da parte dell'Impero giapponese. La seconda guerra mondiale ebbe un costo economico superiore a qualsiasi altra guerra nella storia degli Stati Uniti,[29] ma favorì l'economia, fornendo capitali e garantendo l'occupazione.

Bunker statunitense situato in un'isola dell'Atollo di Bikini, dove sono stati fatti i primi test nucleari dopo lo sgancio della bomba atomica sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki

Tra i grandi Paesi combattenti gli Stati Uniti sono stati gli unici a diventare di gran lunga più ricchi in conseguenza alla guerra.[30] Le conferenze di Bretton Woods e Jalta delinearono un nuovo sistema nelle organizzazioni internazionali, ponendo gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica al centro del mondo. Con la vittoria in Europa nel 1945 venne tenuta una conferenza internazionale a San Francisco che portò allo Statuto delle Nazioni Unite, divenuto attivo appena dopo la guerra.[31] Dopo aver sviluppato le prime armi nucleari gli Stati Uniti sganciarono la bomba atomica sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki nell'agosto del 1945 e il Giappone si arrese il 2 settembre seguente, ponendo definitivamente fine alla guerra dopo sei anni.[32]

Guerra fredda e dei diritti civili

Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra fredda e Guerra del Vietnam.
Marcia su Washington per il lavoro e la libertà
John Fitzgerald Kennedy annuncia il Programma spaziale Apollo del 25 maggio 1961
Il Corpo dei marines statunitensi durante la guerra del Vietnam

Durante la guerra fredda gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica si spartirono il potere dopo la seconda guerra mondiale e dominarono gli affari militari dell'Europa attraverso la NATO e il Patto di Varsavia. Gli Stati Uniti promossero la democrazia liberale e il capitalismo, mentre l'Unione Sovietica promosse il comunismo e un'economia pianificata a livello centrale. Le truppe degli Stati Uniti combatterono le forze comuniste nella guerra di Corea dal 1950 al 1953 e si sperimentò la crisi missilistica di Cuba.

Cartello d'ingresso all'Atollo di Bikini isola dove durante tutta la guerra fredda gli Stati Uniti eseguirono decine di test nucleari

Al lancio sovietico del primo equipaggio umano nello spazio nel 1961 risposero con il primo allunaggio umano nel 1969. Il Paese conobbe una forte espansione economica e un crescente movimento dei diritti civili, guidato da afroamericani, come il reverendo Martin Luther King Jr., e combatterono la segregazione e la discriminazione razziale. Dopo l'assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy nel 1963 vennero approvati l'Atto dei diritti civili del 1964 e l'Atto del diritto di voto (Voting Rights Act) del 1965 dal presidente Lyndon B. Johnson. Johnson portò nel 1965 il Paese a una nuova guerra nel sud-est asiatico, la guerra del Vietnam, che si concluse dopo dieci anni di polemiche, insuccessi militari e proteste popolari con un totale fallimento strategico per gli Stati Uniti e con laceranti divisioni all'interno delle società statunitense. In questi anni furono grandi le riforme sociali: nacque il movimento femminista e omosessuale, si sviluppò il dibattito sui problemi ambientali (come l'effetto serra e l'inquinamento) e sui diritti civili e l'opposizione alla guerra.

Come risultato dello scandalo Watergate Richard Nixon divenne il primo presidente degli Stati Uniti a dimettersi nel 1974. Durante il governo di Jimmy Carter alla fine degli anni settanta l'economia degli Stati Uniti sperimentò la stagflazione. L'elezione di Ronald Reagan come presidente nel 1980 segnò un significativo spostamento verso destra della politica statunitense, che si rifletté nelle principali modifiche in materia fiscale e nelle priorità di spesa.[33] Tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta l'Unione Sovietica crollò, ponendo fine alla guerra fredda dopo quasi cinquant'anni.

Nel XXI secolo

Lo stesso argomento in dettaglio: Attentati dell'11 settembre 2001.
L'uragano Katrina vicino al picco di forza il 28 agosto 2005
L'attentato alle Torri Gemelle (facenti parte del World Trade Center) a New York nel 2001
Giuramento di Barack Obama, 44º presidente degli Stati Uniti d'America, il 20 gennaio 2009

Con il comando assunto dagli Stati Uniti e dai suoi alleati, la guerra del Golfo sotto la guida del presidente George H. W. Bush e la guerra in Jugoslavia sotto la guida del presidente Bill Clinton contribuirono a preservare la posizione di superpotenza. La più lunga espansione economica nella storia moderna degli Stati Uniti coprì il periodo tra marzo 1991 e marzo 2001, prevalentemente sotto l'amministrazione Clinton.[34]

Gli attentati dell'11 settembre 2001 che colpirono il World Trade Center di New York e il Pentagono uccisero quasi tremila persone. In risposta il presidente George W. Bush lanciò la guerra contro il terrorismo. Alla fine del 2001 le forze statunitensi invasero l'Afghanistan, rovesciando il governo dei talebani che però continuarono le operazioni di guerriglia. Nel 2002 l'amministrazione Bush cominciò a premere per il cambiamento del regime in Iraq. Sebbene senza il sostegno della NATO o di un esplicito mandato dell'ONU si arrivò all'invasione dell'Iraq nel 2003 che portò alla cattura del presidente iracheno Saddam Hussein. La guerra in Iraq vide l'opposizione dalla maggior parte degli statunitensi.[35] Nel 2005 l'uragano Katrina ha causato gravi distruzioni lungo la costa del Golfo e devastato New Orleans.

Il 4 novembre 2008 il senatore democratico Barack Obama è stato eletto presidente (il suo mandato è cominciato il 20 gennaio 2009), primo presidente afro-americano nella storia degli Stati Uniti, battendo il senatore repubblicano John McCain. Inoltre il 9 ottobre 2009 Obama è stato insignito del premio Nobel per la pace. Obama ha promosso l'approvazione di un'ampia riforma sanitaria e misure economiche per riportare a crescere l'economia degli Stati Uniti in seguito alla grande recessione. Tuttavia si è attirato critiche sia da parlamentari del Partito Repubblicano sia da quello Democratico per l'eccessiva spesa pubblica nei primi anni di mandato.[36][37] Inoltre sotto il governo del presidente Obama è stato ucciso in Pakistan nel 2011 Osama bin Laden da una squadra di Navy Seals e operativi CIA. Altri avvenimenti importanti avvenuti durante l'era Obama furono l'accordo sul nucleare iraniano, la legalizzazione del matrimonio omosessuale e la riapertura delle relazioni diplomatiche con Cuba.

Gli stanziamenti che il Congresso degli Stati Uniti ha approvato per la guerra in Iraq, Afghanistan e della guerra globale contro il terrorismo dopo l'11 settembre sono stati di 1,6 trilioni di dollari.
Sono stati spesi 686 miliardi di $ (43%) per l'Operazione Enduring Freedom (OEF) nella guerra in Afganistan e altre operazioni di controterrorismo.
Sono stati spesi 815 miliardi di $ (51%) per l'Operazione Iraqi Freedom (OIF)/Operazione New Dawn (OND).
Sono stati spesi 27 miliardi di $ (2%) per l'Operazione Noble Eagle (ONE), per fornire una maggiore sicurezza alle basi militari.
Sono stati spesi 81 miliardi di $ (5%) per finanziamenti correlati alle guerre in Afghanistan o in Iraq. [38]

Alle elezioni dell'8 novembre 2016 il candidato repubblicano Donald Trump è stato eletto presidente, battendo la candidata democratica Hillary Clinton.

Gli Stati Uniti d'America, insieme al Brasile e all'India sono stati uno dei Paesi più colpiti dal COVID-19.

Il 6 gennaio 2021, gruppi misti di insurrezionisti incitati dal presidente Trump hanno assaltato il congresso nazionale di Washington nel tentativo di impedire la certificazione della vittoria elettorale di Joe Biden alle elezioni presidenziali del novembre 2020. L'attacco ha colto impreparate le autorità preposte alla difesa del congresso che hanno impiegato diverse ore per riprendere il controllo dell'edificio dovendo fare appoggio anche su unità della Guardia Nazionale e del FBI.

Nell'assalto sono rimaste uccise cinque persone e decine sono rimaste ferite. È stato il primo assalto al congresso statunitense dai tempi della guerra anglo-americana del 1812.

Il 20 gennaio 2021 Joe Biden giura come 46º Presidente degli Stati Uniti d'America.[39] Kamala Harris diventa la 49° vice presidente degli Stati Uniti d'America divenendo la prima donna a ricoprire tale carica e la prima di origine asiatica-americana.

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Impero britannico

Impero britannico

L'Impero britannico è stato il più vasto impero di tutti i tempi. Comprendeva colonie, domini, protettorati, mandati e altri territori amministrati dal Regno Unito.

Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America

Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America

La Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America è stato un documento che segnò la nascita e l'indipendenza di tale federazione il 4 luglio 1776, data divenuta festività nazionale statunitense, alla Convenzione di Filadelfia, nello Stato della Pennsylvania. In essa tredici colonie britanniche della costa atlantica nordamericana dichiararono la propria indipendenza dall'Impero britannico esponendovi le motivazioni che le avevano indotte a questo atto; nacquero quindi ufficialmente gli Stati Uniti d'America.

Colonialismo

Colonialismo

Il colonialismo è definito come l'espansione politico-economica di uno Stato su altri territori spesso lontani al fine di creare delle colonie, spesso per sfruttarne le risorse naturali, come minerali, gas, acqua, petrolio e terreni coltivabili, e umanitarie, come la Forza lavoro, e per espandere il proprio dominio politico ed economico, magari anche per poter rivaleggiare con altri stati.

Convenzione di Filadelfia

Convenzione di Filadelfia

La Convenzione di Filadelfia fu una convenzione interstatale degli Stati Uniti che si riunì tra il 25 maggio ed il 17 settembre 1787 nell'Independence Hall di Filadelfia. Originariamente nata per riformare gli Articoli della Confederazione a seguito dell'indipendenza dalla Gran Bretagna del 4 luglio 1776, la Convenzione finì col redigere e approvare la Costituzione degli Stati Uniti ancor oggi in vigore.

Costituzione degli Stati Uniti d'America

Costituzione degli Stati Uniti d'America

La Costituzione degli Stati Uniti d'America è la legge fondamentale degli Stati Uniti d'America. Il testo, che originariamente comprendeva solo sette Articoli, delinea la struttura di governo del Paese. I suoi primi tre Articoli incarnano il concetto democratico basilare della separazione dei poteri, per cui il governo federale è diviso in tre rami: il potere legislativo, costituito dal Congresso degli Stati Uniti ; il potere esecutivo, composto dal Presidente degli Stati Uniti d'America e dal suo gabinetto di governo ; e il potere giudiziario, composto dalla Corte suprema degli Stati Uniti d'America e dagli altri tribunali federali. L'Articolo IV, l'Articolo V e l'Articolo VI incarnano i concetti del federalismo, descrivendo i diritti e le responsabilità degli organi legislativi dei singoli Stati federati degli Stati Uniti d'America, e della loro relazione col governo federale e il processo condiviso di emendamento costituzionale. L'Articolo VII stabilisce la procedura successivamente utilizzata dalle originali Tredici colonie per la ratifica. All'interno della Costituzione è custodita la clausola di supremazia, che attribuisce alla legge federale la priorità rispetto alle leggi degli Stati federati.

Apartheid

Apartheid

L'apartheid era la politica di segregazione razziale istituita nel 1948 dal governo di etnia bianca del Sudafrica, e rimasta in vigore fino al 1991. Il suo "iniziatore" è stato Daniel François Malan, che dal 1948 al 1954 fu anche primo ministro.

Civil Rights Act (1964)

Civil Rights Act (1964)

Il Civil Rights Act del 1964 è una legge federale degli Stati Uniti d'America, che dichiarò illegali le disparità di registrazione nelle elezioni e la segregazione razziale nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle strutture pubbliche in generale.

Francia

Francia

La Francia, ufficialmente Repubblica francese, è uno Stato principalmente situato nell'Europa occidentale e nell'Europa meridionale, ma che possiede ugualmente territori disseminati su più oceani e altri continenti. La Francia è una repubblica costituzionale unitaria, avente un regime semipresidenziale. Parigi è la capitale, la lingua ufficiale è il francese, le monete ufficiali sono l'euro e il franco CFP nei territori dell'oceano Pacifico. Il motto della Francia è «Liberté, Égalité, Fraternité» e la bandiera è costituita da tre bande verticali di uguali dimensioni di colore blu, bianco e rosso. L'inno nazionale è La Marsigliese.

Impero russo

Impero russo

L'Impero russo, spesso indicato anche come Russia imperiale o, impropriamente, Russia zarista, fu l'organismo statale che per volontà di Pietro I il Grande (1682–1725) governò la Russia dal 1721 fino alla forzata abdicazione di Nicola II (1894–1917) a seguito della rivoluzione di febbraio del 1917.

Guerra di secessione americana

Guerra di secessione americana

La guerra civile americana, nota specie all'estero anche come guerra di secessione americana, fu combattuta dal 12 aprile 1861 al 23 giugno 1865 fra gli Stati Uniti d'America e gli Stati Confederati d'America, entità politica sorta dalla riunione confederale di Stati secessionisti dall'Unione.

Organizzazione delle Nazioni Unite

Organizzazione delle Nazioni Unite

L'Organizzazione delle Nazioni Unite, in sigla ONU, abbreviata in Nazioni Unite, è un'organizzazione intergovernativa a carattere mondiale. Tra i suoi obiettivi principali vi sono il mantenimento della pace e della sicurezza mondiale, lo sviluppo di relazioni amichevoli tra le nazioni, il perseguimento di una cooperazione internazionale e il favorire l'armonizzazione delle varie azioni compiute a questi scopi dai suoi membri. L'ONU è l'organizzazione intergovernativa più grande, più conosciuta e più rappresentata a livello internazionale. Ha sede sul territorio internazionale a New York, mentre altri uffici principali si trovano a Ginevra, Nairobi e Vienna.

Guerra fredda

Guerra fredda

Con l'espressione "guerra fredda" si indica la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947 tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. Ben presto si giunse alla divisione dell'Europa in sfere di influenza e alla formazione di blocchi internazionali ostili, denominati comunemente come Occidente, Oriente e, in seguito, il terzo blocco dei Paesi non allineati.

Geografia degli Stati Uniti

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia degli Stati Uniti d'America.

Con una superficie di oltre 9 milioni di km² e con circa 331,4 milioni di abitanti gli Stati Uniti sono il terzo Paese più esteso al mondo e il terzo più popolato, generalmente suddiviso a un primo livello in tre unità distinte: il «Mainland», ovvero il gruppo continentale di quarantotto Stati contigui che confina a nord con il Canada e a sud con il Messico, mentre a est e a ovest è bagnato rispettivamente dall'Oceano Atlantico e dall'Oceano Pacifico; l'Alaska (lo Stato più vasto), che sul continente confina unicamente con il Canada, mentre le acque territoriali confinano con la Russia (stretto di Bering); lo Stato delle Hawaii, un arcipelago localizzato nel centro dell'Oceano Pacifico. A questa principale tripartizione vanno aggiunti anche alcuni territori esterni, zone insulari dipendenti economicamente o politicamente dagli Stati Uniti (un esempio è Guam, un territorio non incorporato) e sparsi tra il mar dei Caraibi e il Pacifico.

Gli Stati Uniti d'America occupano una fascia del Nordamerica compresa fra l'Oceano Atlantico a est e il Pacifico a ovest e fra il Canada a nord e il Messico e il golfo del Messico a sud. Si tratta di un'area di 9372614 km² (escludendo le acque interne), che fa degli Stati Uniti la quarta nazione al mondo per superficie (dopo Russia, Canada e Cina). Agli Stati Uniti appartengono anche alcune regioni geograficamente isolate come le Hawaii e l'Alaska. In totale, agli Stati Uniti appartengono 25 961 comuni divisi nei 50 Stati e 3 188 contee.

Regioni geografiche

Le nove sottoregioni statistiche statunitensi

L'Ufficio del censimento degli Stati Uniti divide il territorio continentale in quattro grandi regioni statistiche che raggruppano diversi Stati: Northeast (a sua volta suddiviso in Nuova Inghilterra e Medio Atlantico), Midwest (suddiviso in centro nord-est e centro nord-ovest), South (suddiviso in Atlantico meridionale, centro sud-est e centro sud-ovest) e West (suddiviso in regione delle Montagne Rocciose e regione del Pacifico).

Il Parco Nazionale di Yellowstone nello Stato del Wyoming

Gli Stati della costa orientale sono da nord a sud: Maine, New Hampshire, Vermont (che non è sulla costa), Massachusetts, Rhode Island (il più piccolo degli Stati), Connecticut, New York, Pennsylvania (che è vicino alla costa e la cui metà occidentale è spesso considerata parte del Midwest), New Jersey, Delaware, Maryland, Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia e Florida. Gli ultimi cinque (dalla Virginia) vengono anche contati come Stati del sud. Geograficamente questa zona comprende montagne basse e molto antiche, gli Appalachi, con un andamento generalmente da nord-est a sud-ovest, oltre a molti fenomeni locali, compresi i fenomeni glaciali a nord, le faglie tettoniche della valle del fiume Hudson e la zona di origine calcarea (corallina) della Florida. Il corso dei fiumi è generalmente da ovest verso est e i fiumi tendono a essere di lunghezza limitata, ma ampi e dal flusso regolare. Le maree sono spesso forti, soprattutto al nord. Gli inverni sono freddi (nel nord) o moderati (al sud) e umidi, le estati ugualmente umide.

Immagine satellitare degli Stati Uniti contigui

Gli Stati del sud comprendono i summenzionati Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia, Florida e anche la Virginia Occidentale (spesso considerata parte del Midwest, dato che era dalla parte del nord nella guerra civile), Kentucky, Tennessee, Alabama, Louisiana, Arkansas, Oklahoma e Texas (spesso considerato fra gli Stati del sud-ovest). Questa zona comprende la parte meridionale e le cime più elevate degli Appalachi e più a ovest l'altopiano di Ozark. I fiumi comprendono le foci del Mississippi e del Río Grande. La più grande influenza climatica viene dal golfo del Messico e comprende inverni miti, umidità e di tanto in tanto uragani.

Gli Stati del Midwest comprendono: Ohio, Michigan, Indiana, Wisconsin, Illinois, Missouri, Minnesota, Iowa, Dakota del Nord, Dakota del Sud, Nebraska e Kansas. Sono in gran parte stati agricoli e industriali (compresa la «Rust Belt», la zona industriale "arrugginita" negli anni settanta e ottanta del XX secolo dalla concorrenza, soprattutto giapponese), freddi di inverno, caldi di estate e con clima da umido (verso est) a secco (verso ovest). È qui che si trova il "cuore" (heartland) degli Stati Uniti ed è considerato un centro di valori morali (lavoro serio, casa e famiglia, i pionieri sulla prateria e così via) per il resto del Paese.

Gli Stati della zona montana invece comprendono: Montana, Idaho, Wyoming, Nevada, Utah, Colorado, Arizona e Nuovo Messico. Gli ultimi quattro spesso anche considerati gli Stati del sud-ovest. Soprattutto a sud la zona è secca, con molti deserti (Deserto di Sonora, Deserto del Mojave, Deserto di Chihuahua) e le Montagne Rocciose. A nord ci sono inverni molto freddi ed estati miti, mentre a sud gli inverni sono miti e le estati calde. Questa è la zona meno abitata del paese ed è dove si trovano molte delle destinazioni sceniche degli Stati Uniti, per esempio il Grand Canyon (Arizona), Monument Valley (Arizona e Utah) e il parco naturale di Yellowstone (Wyoming). La geografia della costa occidentale (Washington, Oregon e California) comprende montagne elevate (Sierra Nevada), vari vulcani, deserti (Valle della Morte) e zone molto umide (la costa, soprattutto a nord).

Morfologia

Gli Stati Uniti si trovano interamente nell'emisfero boreale: i quarantotto Stati continentali sono bagnati dall'Oceano Pacifico a ovest, dall'Oceano Atlantico a est e a sud-est dal golfo del Messico. I Paesi confinanti sono il Canada a nord e il Messico a sud. L'Alaska è lo Stato più vasto, mentre le isole non mancano nel Pacifico centrale. Dopo la Russia, il Canada e la Cina gli Stati Uniti hanno il quarto posto come Paese più esteso del mondo, ma la classifica varia a seconda di come vengono conteggiati i due territori contestati dalla Cina con l'India e la superficie stessa degli Stati Uniti: il World Factbook della CIA segnala 9826630 km²,[40] la Commissione statistica delle Nazioni Unite fornisce 9629091 km²[41] e l'Encyclopædia Britannica 9522055 km².[42] Gli Stati Uniti possiedono anche diversi territori insulari sparsi tra l'Oceano Pacifico (ad esempio Guam) e i Caraibi (compreso Porto Rico, che è legato agli Stati Uniti in un'associazione chiamata Commonwealth).

Il monte Denali (Alaska), la vetta più elevata degli Stati Uniti con 6 194 metri sul livello del mare

Dalla pianura costiera dell'Atlantico spostandosi verso l'interno si incontrano i boschi decidui e le dolci colline del Piedmont. I monti Appalachi dividono la costa orientale dai Grandi Laghi e dalle praterie del Midwest. Il fiume Mississippi-Missouri, il quarto sistema fluviale più lungo del mondo, attraversa da nord verso sud il centro del Paese. Le piatte e fertili praterie delle Grandi Pianure si estendono a ovest, interrotte da un altopiano nella regione sud-est. Le Montagne Rocciose al margine occidentale delle Grandi Pianure si estendono da nord a sud attraverso tutto il Paese, raggiungendo altitudini superiori ai 4 300 metri in Colorado. Più a ovest si incontrano le rocce del Gran Bacino e deserti come il Mojave. Le catene montuose della Sierra Nevada e la Catena delle Cascate si snodano prossimi oramai alla costa del Pacifico. Con i suoi 6 194 metri sul livello del mare il monte Denali in Alaska è la vetta più elevata del Paese.[43][44] Vulcani attivi sono comuni e presenti in tutta la regione costiera che va dall'arcipelago Alessandro alle isole Aleutine, attraversando la penisola di Alaska, oltre che nell'arcipelago delle Hawaii. Il supervulcano presente nel Parco Nazionale di Yellowstone nelle Montagne Rocciose è il più grande vulcano presente all'interno della parte continentale degli Stati Uniti.[45]

Clima

Lo stesso argomento in dettaglio: Clima degli Stati Uniti d'America.

Gli Stati Uniti hanno in comune un clima continentale piuttosto accentuato all'interno, ma data l'enorme estensione del territorio si notano differenze considerevoli tra le varie parti, specialmente se ci si sposta da nord a sud con l'andamento meridiano dei rilievi che non oppone ostacoli ai venti freddi del nord che giungono fino nel Texas e a quelli caldi tropicali che giungono dal golfo del Messico oppure se si considerano le due sponde oceaniche. Le influenze nordiche si fanno sentire anche sulla costa atlantica, lungo la quale scende la fredda corrente del Labrador che annulla in gran parte l'influenza mitigatrice marina fino all'altezza del capo Hatteras (New York ha medie di gennaio oscillanti da 0 a −4 °C e medie di luglio da 21 a 25 °C) assieme all'influenza delle correnti occidentali che favoriscono di inverno le irruzioni anche forti di aria fredda di provenienza continentale-canadese (bufera di neve nota come «blizzard»).[46] Cosicché a est il clima varia da umido continentale nel nord fino a subtropicale umido a sud, con clima tropicale nella punta meridionale della Florida e nelle Hawaii.

Procedendo verso ovest il Midwest ha un clima continentale, le Grandi Pianure a ovest hanno generalmente un clima semi-arido, arido nel Gran Bacino, desertico nel sud-ovest, mediterraneo lungo la costa californiana, temperato umido lungo il golfo del Messico e il sud, oceanico lungo le costiere di Oregon, Washington e Alaska meridionale (la maggior parte dell'Alaska rientra però nel clima subartico o polare), infine gran parte delle regioni montane dell'ovest sono caratterizzate da un clima alpino. Fenomeni meteorologici estremi non sono rari, con le regioni costiere lungo il golfo del Messico soggette al rischio uragani nella stagione autunnale e con le Grandi Pianure soggette a linee temporalesche e tornado laddove si assiste allo scontro tra masse di aria fredda secche provenienti dalle alte latitudini e masse di aria caldo umida di provenienza tropicale,[47] oltre alla già citata bufera di neve nel nord della costa est e nel Midwest.

Scopri più Geografia degli Stati Uniti per argomenti

Geografia degli Stati Uniti d'America

Geografia degli Stati Uniti d'America

Gli Stati Uniti d'America confinano con il Canada a nord e a sud con il Messico e il Golfo del Messico; invece a ovest con l'Oceano Pacifico e a est con l'Oceano Atlantico. Si tratta di un'area di 9 000 000 di km², che fa degli Stati Uniti la quarta nazione più grande al mondo per superficie. Agli Stati Uniti d'America appartengono anche alcune regioni geograficamente isolate.

Guam

Guam

Guam, in lingua chamorro Guåhan, è un territorio non incorporato degli Stati Uniti d'America, incluso nella lista delle Nazioni Unite dei territori non autonomi. Si tratta di un'isola dell'oceano Pacifico occidentale, la più grande e meridionale delle Marianne.

Mare Caraibico

Mare Caraibico

Il Mare Caraibico è un mare tropicale di tipo mediterraneo nell'emisfero occidentale, parte dell'Oceano Atlantico, a sud est del golfo del Messico, che copre gran parte della placca caraibica, delimitato a sud dall'America Meridionale, a ovest e a sud-ovest dall'America Centrale, a nord e a est dalle Antille ; l'intera area del mar Caraibico con le numerose isole e le coste adiacenti è conosciuta come Caraibi.

Chilometro quadrato

Chilometro quadrato

Il chilometro quadrato è un'unità di misura di superficie ed è per definizione l'area racchiusa da un quadrato di lato pari a un chilometro. Il chilometro quadrato è un'unità derivata del sistema internazionale di unità di misura, multiplo del metro quadro.

Cina

Cina

La Repubblica Popolare Cinese, detta anche solo Cina, è uno Stato dell'Asia orientale. Il nome Cina può tuttavia fuorviare, esistendo anche la Repubblica di Cina, comunemente nota come Taiwan ; a tal proposito la Repubblica Popolare Cinese è altresì indicata come Cina popolare, al fine di distinguerla da Taiwan. Entrambe le entità reclamano il controllo sul territorio complessivo cinese. La Repubblica Popolare Cinese, con una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone, è il paese più popoloso al mondo.

Stati Uniti d'America nord-orientali

Stati Uniti d'America nord-orientali

Stati Uniti nord-orientali è la regione censuaria degli Stati Uniti d'America situata all'estremo oriente del Paese verso il Canada e il Nord Atlantico, composta a sua volta di due divisioni censuarie: Medio-Atlantico e Nuova Inghilterra.

Stati del Medio Atlantico

Stati del Medio Atlantico

Gli Stati del Medio Atlantico, noti anche come Regione atlantica centrale o, più semplicemente, Atlantico centrale, sono una regione censuaria degli Stati Uniti situata nella parte centrale dell'East Coast. Insieme al New England formano la regione censuaria del Northeast.

Stati Uniti d'America medio-occidentali

Stati Uniti d'America medio-occidentali

Gli Stati Uniti medio occidentali sono una regione censuaria degli Stati Uniti d'America situata subito ad Est della zona centrale del paese. È composta a sua volta da due divisioni censuarie: gli Stati centrali del nord-est e gli Stati centrali del nord-ovest. A livello federativo la regione è composta da otto stati che insieme raccolgono il 20% della popolazione statunitense, e che sono: Illinois  Indiana  Iowa  Michigan  Minnesota  Missouri  Ohio  Wisconsin

Stati centrali del sud-est

Stati centrali del sud-est

Stati centrali del sud-est è una regione censuaria degli Stati Uniti d'America. Insieme a Atlantico meridionale e Centro sud-ovest forma gli Stati Uniti meridionali.

Stati centrali del sud-ovest

Stati centrali del sud-ovest

Stati centrali del sud-ovest è una regione censuaria degli Stati Uniti d'America. Insieme a Atlantico meridionale e Centro sud-est forma gli Stati Uniti meridionali.

Stati Uniti d'America occidentali

Stati Uniti d'America occidentali

Il West, o Stati Uniti occidentali è la regione censuaria degli Stati Uniti d'America situata nella parte occidentale del Paese. È composta a sua volta di due divisioni censuarie: Regione del Pacifico e Regione delle Montagne.

Maine

Maine

Il Maine è uno stato federato degli Stati Uniti d'America. È il più nordorientale della federazione e del New England; si affaccia a sud-est sull'oceano Atlantico, confina ad est, a nord e a nord-ovest con il Canada e a sud-ovest con il New Hampshire.

Ambiente

L'Earth Overshoot Day (indica a livello illustrativo il giorno nel quale l'umanità consuma interamente le risorse prodotte dal pianeta nell'intero anno) del Paese è il 15 marzo.[48]

Flora e fauna

Lo stesso argomento in dettaglio: Fauna degli Stati Uniti d'America.
L'aquila di mare testabianca, simbolo degli Stati Uniti sin dal 1782

L'ecosistema degli Stati Uniti è molto vario: circa 17 000 specie di piante vascolari sono presenti negli Stati Uniti contigui e nell'Alaska, oltre a 1 800 specie di piante fiorite situate nelle isole Hawaii, alcune delle quali presenti anche nel continente.[49]

Gli Stati Uniti sono anche la patria di oltre più di 400 specie di mammiferi, 700 specie di uccelli, 500 specie di rettili e anfibi e 90 000 specie di insetti.[50] Sono presenti sessanta parchi nazionali e centinaia di altri parchi, foreste e zone desertiche protette a livello federale.[51] Nel complesso il governo gestisce il 28,8% del territorio, buona parte del quale è protetta.[52]

Inquinamento

L'inquinamento negli Stati Uniti è sottoposto a controllo da parte di uffici federali come l'Agenzia per la protezione dell'ambiente (Environmental Protection Agency, EPA).

Gran parte dei rifiuti prodotti dagli Stati Uniti vengono spediti all'estero. Nel 2018, l'81% delle esportazioni statunitensi di rifiuti è stato spedito in Asia.

Nel 2015 gli Stati Uniti hanno prodotto 262,4 milioni di tonnellate di rifiuti, il 4,5% in più rispetto al 2010 e il 60% in più rispetto al 1985 secondo i dati ufficiali.[53]

Mentre la Cina decide nel 2018 di cessare l'importazione di rifiuti in plastica per non essere più la "pattumiera del mondo", l'industria del riciclaggio negli Stati Uniti è perturbata. Il prezzo del trattamento dei rifiuti sta aumentando considerevolmente e molte città preferiscono incenerire i loro rifiuti, incidendo sulla qualità dell'aria o sulle discariche a cielo aperto, una delle principali fonti di emissioni di metano.[53]

Inquinamento atmosferico

Nel 2012 il governo degli Stati Uniti intendeva regolare le emissioni di CO2 dalle centrali elettriche con il piano Greenhouse Gas New Standard Performance.[54] L'EPA ha segnalato come inquinanti più di 450 aziende statunitensi.

Inquinamento del suolo

L'inquinamento del suolo è causato principalmente dai rifiuti solidi urbani. Nell'ambito del programma Vital Signs (segni vitali) il Worldwatch Institute di Washington ha segnalato che gli Stati Uniti producono 621 000 tonnellate al giorno di rifiuti solidi urbani non totalmente riciclabili che causano un inquinamento delle acque, portando nella catena alimentare metalli pesanti come il cadmio, lo stronzio, il nichel e il cromo.

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Foreste nazionali degli Stati Uniti d'America

Foreste nazionali degli Stati Uniti d'America

Gli Stati Uniti d'America hanno 155 aree protette denominate foreste nazionali che coprono 761.999 km². Le foreste nazionali sono gestite dal Servizio forestale degli Stati Uniti, un'agenzia del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti. La prima foresta nazionale fu istituita nella Yellowstone Park Timber and Land Reserve il 30 marzo 1891, allora presso il Dipartimento degli Interni. Nel 1897, la Legge organica stabilì le finalità per le quali potevano essere istituite le riserve forestali, tra cui proteggere le foreste, garantire le riserve idriche e fornire legname. Con la Legge sulle riserve forestali del 1891, al Presidente degli Stati Uniti fu dato il potere di trasferire riserve forestali al settore pubblico. Con la Legge di trasferimento del 1905, le riserve forestali divennero parte del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti nell'ambito del Servizio forestale degli Stati Uniti appena creato.

Parchi nazionali degli Stati Uniti d'America

Parchi nazionali degli Stati Uniti d'America

Gli Stati Uniti contano 63 parchi nazionali, ovvero delle aree protette designate dal Congresso e gestiti dal National Park Service, un'agenzia del Dipartimento degli interni. I parchi nazionali vengono designati per la bellezza della natura dell'area in questione, per le caratteristiche geologiche uniche, per i diversi ecosistemi che ospitano e per le opportunità ricreative che consentono di compiere. Da un punto di vista legislativo, ogni luogo protetto è accomunato da disposizioni che sanciscono alcuni divieti, inclusi ad esempio quelli relativi alla caccia e all'estrazione mineraria. Anche i monumenti nazionali, ovvero dei siti ritenuti altrettanto meritevoli di tutela da Washington DC, beneficiano di una propria protezione per via del loro valore storico o archeologico. Otto parchi nazionali rientrano in riserve nazionali, cioè aree che hanno caratteristiche normalmente associate ai parchi nazionali, ma dove sono consentite alcune attività di sfruttamento delle risorse naturali e la cui superficie non rientra nell'elenco in questione. Le 423 unità del Sistema dei parchi nazionali comprendono ognuna delle aree protette sul territorio nazionale, malgrado alcuni siti presentino una designazione formale differente.

Earth Overshoot Day

Earth Overshoot Day

L'Earth Overshoot Day (EOD), in italiano Giorno del Superamento Terrestre, del sovrasfruttamento della Terra o dello sforamento, indica a livello illustrativo il giorno nel quale l'umanità consuma interamente le risorse prodotte dal pianeta nell'intero anno.

Fauna degli Stati Uniti d'America

Fauna degli Stati Uniti d'America

La fauna degli stati uniti comprende tutte le specie animali che abitano gli Stati Uniti d'America, esse sono molte dato che gli USA sono uno degli stati con la più vasta varietà di ambienti al mondo, dai ghiacciai dell'Alaska ai deserti degli Stati Uniti occidentali, alle paludi di Louisiana e Florida, fino ad arrivare ai boschi,alle praterie,alle catene montuose diffuse nel resto del paese e alle foreste pluviali delle Hawaii. Questa incredibile varietà porta ad un'altrettanto unica varietà di specie animali, delle quali solo alcune sono presenti in tutti i 48 stati degli Stati Uniti continentali,come il cervo della Virginia, il procione e la moffetta.

Haliaeetus leucocephalus

Haliaeetus leucocephalus

L'aquila di mare testabianca, detta anche erroneamente "aquila calva" dalla traduzione del termine inglese bald, è un rapace della famiglia Accipitridae, diffuso in America settentrionale.

Asia

Asia

L'Asia è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente, a sua volta parte del supercontinente euroasiatico insieme all'Europa e di quello eurafrasiatico insieme ad Europa ed Africa.

Cina

Cina

La Repubblica Popolare Cinese, detta anche solo Cina, è uno Stato dell'Asia orientale. Il nome Cina può tuttavia fuorviare, esistendo anche la Repubblica di Cina, comunemente nota come Taiwan ; a tal proposito la Repubblica Popolare Cinese è altresì indicata come Cina popolare, al fine di distinguerla da Taiwan. Entrambe le entità reclamano il controllo sul territorio complessivo cinese. La Repubblica Popolare Cinese, con una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone, è il paese più popoloso al mondo.

Inquinamento del suolo

Inquinamento del suolo

Con inquinamento del suolo si indica l'alterazione dell'equilibrio chimico-fisico e biologico del suolo, nonché la predisposizione all'erosione, agli smottamenti e l'ingresso di sostanze dannose anche nella catena alimentare dell'uomo.

Cadmio

Cadmio

Il cadmio è l'elemento chimico di numero atomico 48 e il suo simbolo è Cd. Di aspetto metallico, è tossico e relativamente raro; tenero, bianco-argenteo con riflessi azzurrognoli. Si trova nei minerali dello zinco e trova largo impiego nelle pile ricaricabili.

Stronzio

Stronzio

Lo stronzio è l'elemento chimico di numero atomico 38 e il cui simbolo è Sr. Appartiene al gruppo dei metalli alcalino-terrosi e si presenta come un metallo tenero, argenteo, bianco o leggermente giallo; quando esposto all'aria forma uno strato di ossido scuro.

Nichel

Nichel

Il nichel è l'elemento chimico di numero atomico 28 e il suo simbolo è Ni. È il primo elemento del gruppo 10 del sistema periodico, facente parte del blocco d, ed è quindi un elemento di transizione. Nella vecchia nomenclatura ha costituito, insieme al ferro e al cobalto la triade del gruppo VIII del sistema periodico, detto anche gruppo del ferro; allo stato metallico condivide con essi il ferromagnetismo, sebbene meno spiccato che nel ferro.

Cromo

Cromo

Il cromo è l'elemento chimico di numero atomico 24 e il suo simbolo è Cr. È il primo elemento del gruppo 6 del sistema periodico, facente parte del blocco d. È un metallo di transizione lucente, di color grigio-acciaio, duro e fragile, molto resistente alla corrosione. Il nome deriva dal greco χρώμα (chròma), colore, per la varietà dei colori dei suoi composti.

Società

Demografia

Densità della popolazione. (2000)

Sebbene gli abitanti siano molto numerosi la densità di popolazione è di circa 32,45 ab./km², il che significa che la maggior parte delle terre è scarsamente abitata. I principali nuclei urbani si concentrano sulla East Coast (la costa atlantica), dove sorgono grandi metropoli come New York, Boston, Filadelfia, Washington, Atlanta, e Miami; vicino al golfo del Messico come Houston e Dallas, nella parte continentale sulle rive dei Grandi Laghi, dove sorgono Chicago, Detroit, Buffalo, Milwaukee e Cleveland; oppure sulla West Coast, con San Diego, Los Angeles, San Francisco, Portland, Seattle e San Jose. Gli Stati Uniti sono uno dei Paesi con la maggior diversità etnica e la sua multietnicità è il prodotto di un'immigrazione su larga scala dai più svariati Paesi dei diversi continenti.[55]

Nel 2020 l'Ufficio del censimento degli Stati Uniti ha riportato quasi 331,5 milioni di persone, con un aumento del 7,4% rispetto all'anno 2010, che era di 308,7 milioni di persone. La percentuale di crescita è circa in media con le percentuali dei decenni precedenti a partire dal 1900.[56] La popolazione è generalmente in crescita, grazie specialmente a una forte immigrazione, proveniente in buona parte dall'America Latina e dall'Asia orientale. La presenza di immigrati o di loro discendenti diretti è molto rilevante nella parte sud occidentale del Paese. Più di 37 milioni di cittadini sono nati all'estero e circa 15 milioni di questi sono stati naturalizzati cittadini statunitensi. Il 6% della popolazione è di origine italiana, costituita dai discendenti degli immigrati arrivati sulle coste degli Stati Uniti perlopiù dalla seconda metà del XIX secolo fino alla seconda guerra mondiale e provenienti in maggioranza dal Mezzogiorno, dal Veneto e dal Friuli-Venezia Giulia. Sono circa 18 milioni gli italoamericani (cifra che tuttavia non considerava tutti coloro che posseggono solo parziale origine italiana e non deducibile dal cognome), ma solo un milione di essi parla o comprende l'italiano. L'azione positiva (Affirmative Action), una politica a favore dei gruppi minoritari, ha permesso negli ultimi decenni agli appartenenti alle minoranze etniche un più facile accesso alle università, a molti posti di lavoro che precedentemente erano loro preclusi e a incarichi di grande responsabilità nel mondo politico e nell'alta finanza.

Immigrazione

L'immigrazione negli Stati Uniti fu sempre molto intensa nel corso della storia, specialmente dall'Europa, tanto che la parte meridionale fu interessata dall'immigrazione dalla Spagna, tranne la zona della Louisiana che al tempo si estendeva fino al Canada. I primi immigrati nelle tredici colonie provenivano dal Regno Unito, ma in seguito fu molto forte l'immigrazione dalla Germania dove il numero degli abitanti era quasi pari a quello degli immigrati britannici, mentre nella zona dello Stato di New York erano presenti immigrati dai Paesi Bassi. L'immigrazione dalla Francia fu frequente dopo la cessione della Louisiana agli Stati Uniti da parte di Napoleone Bonaparte. Nell'Ottocento fu enorme l'immigrazione dall'Irlanda e altrettanto forte quella dall'Italia, specie a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento. L'immigrazione proseguì nel Novecento con l'arrivo di immigrati dai Paesi scandinavi e durante la seconda guerra mondiale di ebrei (circa 6 milioni) specialmente dalla Russia, dalla Polonia e dall'Ungheria.

Etnie e minoranze straniere

Lo stesso argomento in dettaglio: Razze ed etnie degli Stati Uniti d'America.
Gruppi etnici maggioritari nei diversi Stati d'America: la maggior parte degli Stati ha una maggioranza di etnia germanica, prevalentemente di origine anglosassone, tedesca e scandinava (rispettivamente colori porpora e blu, ma anche rosso, che indica coloro che si identificano semplicemente come "americani", la maggioranza dei quali di origine inglese coloniale) Legenda delle maggioranze etniche dei vari Stati:

     Tedesca

     Americana

     Inglese

     Irlandese

     Italiana

     Messicana

     Africana

     Giapponese

     Portoricana

Mappa più dettagliata che riporta le discendenze etniche per singole contee
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Gruppi etnici negli Stati Uniti d'America.

Con più di 331 milioni di abitanti gli Stati Uniti d'America sono il terzo Paese al mondo per popolazione dopo Cina e India. La zona più popolata del Paese è quella nordorientale di antica urbanizzazione, ma si sono espanse anche le zone urbane della costa pacifica, specie in California.

Secondo i dati del censimento 2020, il 61,6% degli americani si identificavano come bianchi (il dato comprende non solo i bianchi europei, ma molti del 18,7% della popolazione che si identificano come "ispanici", ovvero gli statunitensi di origine sudamericana, la maggior parte dei quali nel censimento si identificano come "bianchi"), il 12,4% come neri, il 6,0% come asiatici, l'1,1% come nativi americani, lo 0,2% come nativi hawaiiani o delle isole del Pacifico, l'8,4% come di altre razze, e il 10,2% come di razza mista (due o più delle anzidette).[57]

Gli statunitensi di origine europea (ma anche araba e turca) non ispanica, ovvero i bianchi non ispanici (non-Hispanic whites), costituivano all'incirca il 61% della popolazione nel 2012, considerevolmente calati e in continuo calo,[58] sia in percentuale sia in numero assoluto[59] rispetto all'89% del 1960.[60][61][62][63]

Secondo il vecchio censimento ufficiale del 2000 i residenti di ascendenza tedesca erano il 12,2%, quelli di origine del Regno Unito il 20,6% (di cui l'11,9% di irlandesi e l'8,7% di inglesi). I residenti di ascendenza italiana rappresentavano il 5,6% della popolazione totale. Il gruppo comunemente identificato come White Anglo-Saxon Protestant (WASP, in italiano Bianco, Anglosassone, Protestante) detiene ancora le leve del potere politico ed economico e anche se calato è ancora maggioranza del Paese.

Nel censimento del 2010 è stato rilevato che il 23% dei bambini sotto i quindici anni ha genitori bianchi (i bianchi di origine europea, ma anche arabi e turchi, sono definiti come bianchi non ispanici nel censimento ufficiale, o anche bianchi di origine non latino-americana),[64] che entro il 2042 sarebbero una minoranza se proseguono le tendenze migratorie e la bassa natalità tra i bianchi.[65][66] Questa proiezione su un futuro scenario demografico in cui i bianchi (da sempre ai vertici dei poteri e della gestione dello Stato) potrebbero essere in netta minoranza ha cominciato a scatenare forti dibattiti circa l'identità degli Stati Uniti nel futuro prossimo e sull'immigrazione in entrambi gli schieramenti politici. Per quanto riguarda le origini della popolazione statunitense (stima del 2018)[67] si calcola che essa abbia le seguenti discendenze (anche se solo lontane o parziali). 197 181 177[68] sono bianchi non ispanici così suddivisi:[69]

Origine dei gruppi etnici degli Stati Uniti d'America nel 2019 secondo l'US Census Bureau.[70]

██ Bianchi non-ispanici (60,1%)

██ Ispanici (18,5%)

██ Afroamericani (13,4%)

██ Asiatici (5,9%)

██ Multirazziali (2,8%)

██ Nativi americani (1,3%)

██ Nativi delle Hawaii e di altre isole del Pacifico (0,2%)

Classifica Discendenza Popolazione Quota della popolazione totale
1 Germania tedeschi 46 403 053 14,7%
2 Irlanda irlandesi 33 526 444 (sette volte la popolazione dell'Irlanda stessa) 10,6%
3 Inghilterra inglesi 24 787 018 7,8%
4 Stati Uniti americani[71] 22 746 991 7,2%
5 Italia italiani 17 285 619 5,5%
6 Francia francesi (inclusi alcuni milioni di franco-canadesi) 10 332 020 3,3%
7 Polonia polacchi 9 385 766 3,0%
8 Israele ebrei 7 153 065 2,2%
9 Scozia scozzesi 5 409 343 1,7%
10 Norvegia norvegesi 4 445 030 1,4%
11 Paesi Bassi olandesi 4 289 116 1,4%
12 Svezia svedesi 3 933 024 1,2%
13 scozzesi-irlandesi[72] 3 046 005 1,0%
14 Russia russi 2 843 400 0,9%
15 Lega araba arabi 1 832 106 0,6%
16 Galles gallesi 1 778 216 0,6%
17 Rep. Ceca cechi 1 452 344 0,5%
18 Ungheria ungheresi 1 423 736 0,4%
19 Portogallo portoghesi 1 372 141 0,4%
20 Danimarca danesi 1 307 381 0,4%

Circa 42 milioni sono gli afroamericani, compresi i neri ispanici.[73]

Circa 20 milioni di persone sono di origine asiatica, soprattutto:

Classifica Discendenza Popolazione Quota della popolazione totale
1 Cina cinesi 3 852 099 1,2%
2 India indiani 3 303 512 1,0%
3 Filippine filippini 2 717 844 0,9%
4 Vietnam vietnamiti 1 710 547 0,5%
5 Corea del Sud coreani 1 460 214 0,5%
6 Giappone giapponesi 779 637 0,2%

Secondo una stima del 2018 risultavano circa 60 milioni di cittadini statunitensi di origine ispanica[74] (di qualsiasi etnia), in particolare:

Classifica Discendenza Popolazione Quota della popolazione totale
1 Messico messicani 36 986 661 11,3%
2 Porto Rico portoricani 5 791 453 1,8%
3 Cuba cubani 2 363 532 0,7%
4 El Salvador salvadoregni 2 306 774 0,7%
5 Rep. Dominicana dominicani 2 082 857 0,6%

Nel censimento governativo del 2009 gli statunitensi ispanici erano circa 48,5 milioni, con un incremento di quasi 3 milioni di unità in due anni.[75]

I nativi americani (compresi i sanguemisti) sono circa 9,7 milioni.[76]

Secondo una stima, negli Stati Uniti vive una delle comunità di rom più grandi al mondo, contando circa 1 milione di individui.[77]

L'immigrazione ispanica è la più numerosa, tanto che alcuni Stati come California, Arizona e Texas sono già a maggioranza ispanica (definiti come «minoranza-maggioranza» nel censimento ufficiale).[78] Va comunque fatto notare che tutti questi Stati del sud-est facevano parte in passato del primo Impero messicano e prima ancora del Vicereame della Nuova Spagna, oltre ai numerosi ispanici che vi risiedevano già storicamente,[79][80] ben prima dell'annessione agli Stati Uniti dei territori e dell'immigrazione di massa. Alcuni di essi vengono definiti "Hispanos" e sono discendenti degli originali colonizzatori spagnoli quali i tejanos, i callifornios, i neomessicani e i floridianos di cui 10 milioni di americani hanno tali origini. È stato inoltre calcolato che negli Stati Uniti vivano approssimativamente 12 milioni di clandestini (unauthorized immigrants), principalmente messicani, salvadoregni, guatemaltechi e filippini.[81]

Religione

Lo stesso argomento in dettaglio: Religioni negli Stati Uniti d'America.
Confessione religiosa di maggioranza relativa nei singoli Stati
Il tempio di Salt Lake City (Utah) è il più noto edificio religioso della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni (Chiesa mormone) e simbolo dello sviluppo di nuove religioni negli Stati Uniti

Dati aggiornati al 2021:[82]

Gli Stati Uniti sono contraddistinti da un tanto forte quanto variegato spirito religioso che si spiega facendo riferimento alla storia e alla costituzione materiale del Paese.

Il cristianesimo è presente in tutte le sue grandi derivazioni: in maggioranza protestanti, seguiti dai cattolici, mormoni (i quali sono una piccola minoranza a livello federale, ma costituiscono la maggioranza della popolazione nello stato dello Utah) e cristiani ortodossi.

Le confessioni protestanti di maggiore tradizione sono quelle della corrente calvinista-riformata (presbiteriana, congregazionalista, nonché i battisti) e gli episcopali, questi ultimi ramo statunitense dell'anglicanesimo, cui tradizionalmente fanno riferimento le classi alte. Le confessioni protestanti più diffuse sono nell'ordine la battista, la metodista, la luterana, la presbiteriana, oltre a una miriade di Chiese evangeliche, pentecostali e indipendenti. La singola Chiesa più diffusa è quella cattolica, presente fin dall'epoca coloniale, soprattutto nel Maryland: uno dei primi governatori dello Stato era Charles Carroll (che nel 1776 fu tra i firmatari della Dichiarazione di indipendenza) era fratello del primo vescovo cattolico degli Stati Uniti. I cattolici statunitensi (in prevalenza bianchi ed europei) hanno tuttavia visto rafforzare la loro presenza grazie all'immigrazione ispanica degli ultimi trent'anni.[83] Vi sono anche presenze ebraiche, islamiche, buddiste, induiste, sikh, e altre.[83][84]

Negli ultimi decenni del XX secolo si sviluppò il fenomeno delle Chiese evangeliche televisive, guidate dai cosiddetti "telepredicatori" della Christian Coalition, tra i quali vanno ricordati William M. Branham, Billy Graham, Pat Robertson e Jerry Falwell, animatori della destra cristiana, fondamentale per le vittorie elettorali di Ronald Reagan nel 1980 e nel 1984, nonché per quelle di George W. Bush nel 2000 e nel 2004 e va ricordato anche il controverso telepredicatore Benny Hinn. Parallelamente, crebbero le cosiddette megachurch, grandi chiese evangeliche non-denominazionali come la Lakewood Church di Joel Osteen a Houston (Texas), che era la più grande chiesa degli Stati Uniti con più di 45 000 fedeli, seguita dalla Crystal Cathedral di Los Angeles, appartenente alla Chiesa calvinista e che disponeva di 2 736 posti a sedere (situata nei pressi di Disneyland, commissionata nel 1980 dal telepredicatore Robert Schuller). Si è trattato di fenomeni spesso effimeri: per esempio la Crystal Cathedral fallì nel 2010 e l'edificio venne venduto alla Chiesa cattolica, per essere riaperto nel 2019 come "Cattedrale di Cristo".

Spesso la religione è dietro a molte questioni e controversie politiche riguardanti il razzismo (il movimento per la desegregazione dei neri era guidato da Martin Luther King, un pastore protestante), il pacifismo (la stessa guerra in Iraq ha diviso il panorama religioso tra favorevoli e contrari), la pena di morte (sostenuta dalle Chiese protestanti di stampo evangelicale e fermamente contestata dai cattolici), la bioetica, l'omosessualità, l'insegnamento della teoria dell'evoluzione delle specie e il neodarwinismo.

Lingue

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingue degli Stati Uniti d'America.

Anche se gli Stati Uniti d'America non hanno mai adottato una lingua ufficiale, l'inglese è di fatto la lingua nazionale. Secondo un dato del 2003, circa 215 milioni, ossia l'82% della popolazione in età scolare, ha come lingua madre l'inglese.[85] Oltre all'inglese, le lingue più diffuse secondo il censimento del 2000 sono: lo spagnolo, utilizzato regolarmente da 28 milioni di abitanti; il cinese (2 milioni); il francese (1,6 milioni, comprendendo il creolo-francese 1,9 milioni); il tedesco (1,4 milioni); il tagalog (1,2 milioni); il vietnamita (1,1 milioni); l'italiano (1 milione). Le lingue autoctone e inuit sono parlate da meno dello 0,5% della popolazione. Tra queste la più parlata è il navajo, con circa 180 000 persone che lo parlano oltre all'inglese.[86][87]

L'inglese è adottato in tutti gli atti pubblici formali, ma non è ufficiale a livello federale. È ufficiale in trentadue dei cinquanta Stati dell'Unione. Oltre all'inglese alcuni Stati hanno come lingua ufficiale un altro idioma: nelle Hawaii l'hawaiiano, in Alaska venti lingue native americane e nel Dakota del Sud il sioux. Con uno status speciale, ma non ufficiale, è il francese in Louisiana e nel Maine e lo spagnolo nel Nuovo Messico. Il 18 maggio 2006 il Senato ha approvato una risoluzione proposta dal repubblicano James Inhofe, con cui si stabilisce che l'inglese è la lingua «comune e unificatrice degli Stati Uniti». Per entrare in vigore deve però essere votata anche dalla Camera dei Rappresentanti e approvata dal presidente in carica, che ha il diritto di veto.

Istruzione

Lo stesso argomento in dettaglio: Istruzione negli Stati Uniti d'America.

Università

La più antica istituzione universitaria degli Stati Uniti d'America risale all'8 settembre 1636 con la fondazione dell'Università di Harvard, che prende il nome da un suo benefattore inglese, il pastore protestante John Harvard. Oggi questa università privata è una delle più prestigiose a livello internazionale.

Sistema sanitario

Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema sanitario degli Stati Uniti d'America.

vedi Imposta sugli affari

Sistema giudiziario

Diritti umani

Condizione della donna

Lo stesso argomento in dettaglio: Femminismo negli Stati Uniti d'America.

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Censimento degli Stati Uniti d'America

Censimento degli Stati Uniti d'America

Il Censimento degli Stati Uniti d'America è un censimento decennale stabilito dall'articolo I, sezione 2 della Costituzione degli Stati Uniti d'America che afferma:

Densità di popolazione

Densità di popolazione

La densità di popolazione è una misura del numero di persone che abitano in una determinata area. In senso più esteso la densità di popolazione non si riferisce solo agli esseri umani, ma può essere estesa con riferimento a popolazioni di qualsiasi organismo vivente.

East Coast

East Coast

East Coast, anche indicata come Eastern Seabord o Atlantic Seabord, è la designazione con cui s'indicano gli Stati della costa orientale degli Stati Uniti d'America. Letteralmente il termine si riferisce a tutti gli Stati della costa orientale, ma nell'accezione corrente designa piuttosto la metà settentrionale della regione, compresi gli stati non costieri del Vermont, della Pennsylvania e del Distretto di Columbia. È la regione del paese con la più alta densità di popolazione, dato che comprende le città di Boston, New York, Filadelfia, Baltimora e Washington.

Boston

Boston

Boston è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea di Suffolk e capitale del Commonwealth del Massachusetts. È la città più grande dello Stato e della Nuova Inghilterra, nonché il centro economico e culturale più importante. Nel 2018 aveva una popolazione stimata di 694 583 abitanti, che la rende la ventunesima città più grande della federazione. La città è il fulcro di un'area metropolitana più grande chiamata Greater Boston, che ospita 4,5 milioni di persone ed è la decima più grande del Paese.

Filadelfia

Filadelfia

Filadelfia è la sesta città degli Stati Uniti d'America per popolazione e la più importante dello Stato della Pennsylvania. Nel 2020 contava 1 603 797 abitanti; mentre la sua area metropolitana, estesa anche su parti dei vicini Stati del Delaware e del New Jersey, raggiungeva i 6,2 milioni di abitanti.

Atlanta

Atlanta

Atlanta è una città degli Stati Uniti d'America, capitale dello Stato della Georgia. Nel 2019 la popolazione era stimata in 506 811 abitanti, mentre l'area metropolitana con 5 457 831 persone era la nona di tutti gli Stati Uniti d'America. Atlanta è divisa amministrativamente in due contee, la contea di Fulton e quella, meno estesa, di DeKalb.

Dallas

Dallas

Dallas è una città dello Stato del Texas. È la città più popolosa della Dallas-Fort Worth Metroplex, che risulta essere la quarta area metropolitana più popolosa degli Stati Uniti. La popolazione della città è al nono posto negli Stati Uniti e la terza nel Texas dopo Houston e San Antonio. La maggior parte della città si trova nella contea di Dallas, di cui è capoluogo; tuttavia, alcune sezioni della città si trovano nelle contee di Collin, Denton, Kaufman e Rockwall. Secondo il censimento del 2020, la città aveva una popolazione di 1.304.379 abitanti. Dallas è una delle città in più rapida crescita negli Stati Uniti. Dal 2010 al 2016, Dallas ha registrato la migrazione nazionale netta più elevata nel paese, superiore a 300.000. Nel complesso, l'area metropolitana di Dallas-Fort Worth ha avuto il secondo più grande aumento di popolazione tra le aree metropolitane degli Stati Uniti, che ha registrato una popolazione di 7.846.293 unità a partire dal 1º luglio 2018, con un aumento di 807.000 persone rispetto al censimento del 2010. Situata nel Texas settentrionale, Dallas è il nucleo principale della più grande area metropolitana del Sud e della più grande area metropolitana interna degli Stati Uniti che non ha collegamenti navigabili con il mare.

Grandi Laghi (America)

Grandi Laghi (America)

I Grandi Laghi dell'America settentrionale sono un complesso di cinque laghi d'acqua dolce, tutti fra i più grandi al mondo, che costituisce una sorta di mare interno compreso fra gli Stati Uniti d'America ed il Canada. Danno il nome all'omonimo territorio che li comprende detta Regione dei Grandi Laghi, posta al confine di Stati Uniti e Canada, e costituiscono insieme tra le più grandi riserve di acqua dolce della Terra.

Chicago

Chicago

Chicago è la più grande città dell'Illinois, la più grande metropoli dell'entroterra americano e la terza degli Stati Uniti per popolazione dopo New York e Los Angeles, con i suoi 2 746 388 abitanti. La sua area metropolitana conta 9 618 502 abitanti distribuiti in un'ampia area pianeggiante situata lungo le rive del lago Michigan. La città si estende per 50 km sul lago Michigan da nord a sud. Soprannominata "Windy City" e "Second City", il centro della città è dominato da imponenti grattacieli che arrivano anche ai 104 piani della Willis Tower. Questo tipo architettonico è nato proprio a Chicago che, se da tempo ha dovuto cedere a New York il primato di città con più grattacieli nel paese, vanta ancora oggi il terzo grattacielo più alto statunitense. Trentacinque dei suoi grattacieli superano i 200 metri d'altezza. Trasformatasi da cittadina in un'importante metropoli, Chicago è stata definita come una delle 10 città più influenti al mondo. Oggi è una città multietnica, nonché un importante centro finanziario e industriale ed uno dei maggiori centri fieristico/espositivi mondiali. È la città con il maggior numero di ponti mobili al mondo ed è un punto di riferimento mondiale per il blues.

Detroit

Detroit

Detroit è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea di Wayne, principale centro dello Stato del Michigan.

Buffalo

Buffalo

Buffalo è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea di Erie nello Stato di New York. Dopo New York è la città più popolosa dello Stato; l'area metropolitana di Buffalo-Niagara Falls comprende circa 1,2 milioni di abitanti.

Cleveland

Cleveland

Cleveland è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo amministrativo della Contea di Cuyahoga, nello Stato dell'Ohio. La città si trova nel nord-est dello Stato, sulla costa sud del lago Erie, approssimativamente a 100 km ad ovest dal confine con la Pennsylvania. Fu fondata nel 1796 presso la foce del fiume Cuyahoga e divenne un centro industriale grazie alla sua posizione, all'inizio di molti canali navigabili e linee ferroviarie. Con il calo dell'industria pesante, Cleveland ha diversificato la sua economia con servizi finanziari, assicurazioni e altro.

Ordinamento dello Stato

La Casa Bianca, residenza del presidente degli Stati Uniti
Il Campidoglio, la sede ufficiale dei due rami del Congresso degli Stati Uniti
Palazzo della Corte Suprema degli Stati Uniti d'America

Il sistema politico degli Stati Uniti comprende il sistema federale che unisce gli Stati e il sistema di ciascuno Stato. Nonostante la possibilità teorica di ampia indipendenza gli Stati tendono ad assomigliarsi nei sistemi di governo e generalmente sono basati sul sistema federale con un capo dello Stato (il presidente degli Stati Uniti o il governatore di ciascun Stato), un'assemblea legislativa (di solito bicamerale con un Senato e una Camera dei Rappresentanti – House o House of Representatives) e un sistema di giudici e tribunali, federali e statali, ciascuno con una propria giurisdizione. Il rapporto fra il governo federale e gli Stati è regolato dalla Costituzione, interpretata dalla Corte suprema. Per Costituzione il governo federale ha il solo potere di regolare il commercio fra gli Stati, di proteggere i diritti dei cittadini e di difendere il Paese. Di fatto e con l'avallo della Corte suprema col tempo ha acquisito grandi poteri, che esercita attraverso organismi federali i quali, ad esempio, regolamentano la circolazione delle droghe o la cattura dei criminali, ma anche l'educazione e i diritti dei disabili.

Ogni Stato elegge al congresso due senatori e un numero di rappresentanti proporzionale alla popolazione (almeno uno), un sistema che offre un maggiore peso agli Stati più piccoli. Il sistema politico statunitense è bipolare e assegna il potere a chi ha ricevuto più voti tra i due partiti maggiori, il Partito Democratico (di centro e di tendenze progressiste) e il Partito Repubblicano (di destra e di tendenze conservatrici).

L'elezione del presidente avviene ogni quattro anni, il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre. L'elezione del presidente avviene in modo indiretto, in quanto i cittadini eleggono i grandi elettori che a loro volta si riuniscono ed eleggono il presidente. Ogni Stato possiede un numero di grandi elettori pari al numero di deputati e di senatori che lo Stato esprime. Con rare eccezioni in ciascuno Stato i grandi elettori vengono assegnati alla lista che prende il maggior numero di voti («the winner takes all»). Il meccanismo elettorale spinge i candidati a concentrare i propri sforzi per ottenere i voti di pochi decisivi Stati nei quali il risultato è incerto, trascurando invece gli Stati nei quali con ragionevole certezza il risultato finale è scontato. La scelta del candidato alla presidenza avviene attraverso elezioni primarie che avvengono nel corso di diverse settimane, secondo un calendario che rispecchia la tradizione e vede nell'Iowa e nel New Hampshire i primi Stati interessati da questo tipo di voto.

Se il presidente si rifiuta di firmare una legge (ponendo il suo diritto di "veto"), maggioranze di due terzi sia nella Camera sia nel Senato possono approvare una legge senza la firma del presidente, superandone il "veto". Talvolta le leggi passate dal Senato e dalla Camera sono diverse e in tal caso un comitato formato da senatori e rappresentanti («conference committee») si riunisce per cercare un compromesso accettabile per entrambe le camere: compromesso che spesso esprime più le preferenze del comitato che delle due camere. Ciononostante molto spesso le leggi vengono approvate comunque. In tali battaglie politiche spesso il conflitto non è a viso aperto: infatti spesso il presidente firma una legge approvata dai due terzi di ciascuna delle due camere («a veto-proof majority») pur dichiarandosi contrario.

La super-maggioranza al Senato

Nel Senato per oltre un secolo una maggioranza di tre quinti era necessaria per porre fine al dibattito: questo permette a una sostanziale minoranza di bloccare leggi particolarmente sfavorevoli con un processo chiamato «filibuster». Con la cosiddetta opzione nucleare una serie di modifiche regolamentari hanno limitato l'operatività di questa regola: l'abbassamento della supermaggioranza fu statuito nel 113º Congresso per le proposte presidenziali di nomine alle Corti inferiori e nel 115º Congresso degli Stati Uniti d'America la nuova maggioranza repubblicana al Senato ha abbassato la maggioranza anche per le proposte presidenziali alla Corte suprema, consentendo la nomina del giudice Neil M. Gorsuch.

Per quanto riguarda la Costituzione può essere emendata mediante due procedure:

  • con la prima il Congresso con l'approvazione di due terzi di ciascuna delle camere propone agli Stati l'emendamento in questione;
  • con la seconda (che non è stata mai applicata) il Congresso dietro richiesta delle assemblee legislative di due terzi degli Stati convoca una convenzione nazionale per discutere e presentare l'emendamento. A questo punto in entrambi i casi è necessario che tre quarti degli Stati approvino l'emendamento. Questa approvazione può essere opera dell'assemblea legislativa dello Stato o di un'apposita convenzione. Tranne in un caso, l'approvazione degli emendamenti è sempre stata opera delle assemblee legislative degli stati.

Vari emendamenti si sono succeduti nella storia statunitense. Sono famose le modifiche dopo la guerra civile intese a proibire la schiavitù.

Clamoroso fu il XVIII emendamento, che proibì il consumo dell'alcol: esso fu successivamente abrogato dal XXI, emendamento che è stato l'unico a essere approvato mediante convenzioni statali e l'unico ad abrogare un precedente emendamento (lo stesso XVIII).

Costituzione

La Costituzione degli Stati Uniti d'America, la più antica ancora in vigore, fu completata nel 1787 e ratificata nel 1789.

Suddivisioni amministrative

Lo stesso argomento in dettaglio: Suddivisioni degli Stati Uniti d'America.

Stati federati

Lo stesso argomento in dettaglio: Stati federati degli Stati Uniti d'America.

In origine la Dichiarazione di indipendenza fu firmata da tredici dei cinquanta Stati che avrebbero poi costituito i moderni Stati Uniti insieme al distretto federale di Columbia (la data fra parentesi nell'elenco sottostante indica l'epoca della loro entrata nella federazione):

Un distretto separato sotto la diretta autorità del Congresso è il Distretto di Columbia Distretto di Columbia, ossia Washington, che è anche la capitale della federazione.

Inoltre ci sono anche alcuni territori esterni che dipendono dagli Stati Uniti:

Mappa degli Stati federati che compongono gli Stati Uniti d'America

Contee

Il secondo livello amministrativo è generalmente quello delle contee. I cinquanta Stati sono suddivisi in 3 141 contee o entità amministrative assimilabili a esse. Il rapporto tra Stati, contee e livelli amministrativi inferiori è regolato in modo autonomo nei diversi Stati dalla Costituzione di ognuno di essi.

Città principali

Pur con importanti differenze nei diversi Stati il terzo livello amministrativo è solitamente quello delle città (city e borough). Una città occupa in genere una parte del territorio di una contea, ma vi possono essere "città indipendenti" il cui territorio non è compreso in alcuna contea o le «consolidated city-county», cioè città il cui territorio si sovrappone completamente a quello della contea di appartenenza. Un caso unico è invece quello della città di New York, il cui territorio copre cinque diverse contee (rappresentate dai cinque quartieri detti «borough»). I centri urbani maggiori sono tuttavia ben più estesi dei loro confini cittadini e vengono identificati da un'area metropolitana. Le aree metropolitane censite dall'Ufficio del censimento degli Stati Uniti sono 363. Esse comunque non costituiscono un'entità amministrativa, ma hanno una funzione esclusivamente statistica. Nel 2008 l'83,6% della popolazione viveva in un'area metropolitana.[88] Dall'anno 2000 la maggiore crescita demografica si è registrata soprattutto nelle città del sud (la cosiddetta «Sun Belt»), in particolare nelle aree metropolitane di Dallas, Houston, Phoenix, Miami e Atlanta, oltre alla California Meridionale.[89]

New York
Los Angeles
Principali città degli Stati Uniti d'America[90]
Città Popolazione Area metropolitana
New York New York (New York) 8 336 697 – () 18 897 109 – ()
California Los Angeles (California) 3 857 799 – () 12 828 837 – ()
Illinois Chicago (Illinois) 2 853 114 – () 9 461 105 – ()
Texas Houston (Texas) 2 160 821 – () 6 177 035 – ()
Pennsylvania Filadelfia (Pennsylvania) 1 547 607 – () 5 965 343 – ()
Arizona Phoenix (Arizona) 1 488 750 – () 4 263 236 – (14ª)
Texas San Antonio (Texas) 1 382 951 – () 2 194 927 – (26ª)
California San Diego (California) 1 338 348 – () 3 095 313 – (17ª)
Texas Dallas (Texas) 1 241 162 – () 6 700 991 – ()
California San Jose (California) 948 279 – (10ª) 1 819 198 – (31ª)
California San Francisco (California) 825 863 – (14ª) 4 335 391 – (11ª)
Massachusetts Boston (Massachusetts) 636 429 – (21ª) 4 591 112 – (10ª)
Washington Seattle (Washington) 634 535 – (22ª) 3 905 026 – (15ª)
Colorado Denver (Colorado) 634 265 – (23ª) 2 599 504 – (21ª)
Distretto di Columbia Washington (Distretto di Columbia) 632 323 – (24ª) 5 703 948 – ()

Istituzioni, enti e associazioni

Forze di polizia

Lo stesso argomento in dettaglio: Forze di polizia degli Stati Uniti.

Negli Stati Uniti vi sono forze di polizia in ambito federale, statale, di contea e di città. Le agenzie federali con competenza in tutto il territorio nazionale sono:

Ogni Stato ha poi una polizia, mentre nelle contee la giurisdizione è dello sceriffo. Nelle città vi sono i dipartimenti di polizia e i più conosciuti sono: Los Angeles Police Department, Chicago Police Department, New York City Police Department e Miami-Dade Police Department.

Forze armate

Lo stesso argomento in dettaglio: Forze armate degli Stati Uniti d'America.
Il Pentagono, quartier generale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti
La portaerei USS Ronald Reagan
M1 Abrams in Iraq

Con la caduta dell'Unione Sovietica nel 1990-1991 gli Stati Uniti sono rimasti l'unica superpotenza globale o iperpotenza, nonostante i notevoli tagli di fondi destinati al settore della difesa. Nel corso degli anni (in particolar modo dopo la fine della seconda guerra mondiale), grazie alla ricerca di una sempre maggiore efficienza e superiorità tecnologica (piuttosto che numerica) nei confronti dei potenziali nemici, le forze armate statunitensi hanno raggiunto una capacità operativa molto elevata. I corpi militari sono così suddivisi:

Il presidente detiene il titolo di comandante in capo della forze armate e nomina i suoi capi, il Segretario della Difesa e i comandi congiunti del personale. Il Dipartimento della difesa gestisce le forze armate, compresi esercito, marina, Corpo dei marines, e l'Air Force. La guardia costiera è gestita dal Dipartimento di sicurezza della patria in tempo di pace e dal Dipartimento della marina in tempo di guerra. Nel 2011 i militari erano 1,43 milioni di personale in servizio attivo,[91] insieme a diverse centinaia di migliaia di riserva, oltre alla guardia nazionale, per un totale di 2,3 milioni di soldati. Il Dipartimento della difesa impiega inoltre circa 700 000 civili.

Il servizio militare è volontario, anche se la coscrizione può verificarsi in tempo di guerra. Le forze statunitensi possono essere impiegate rapidamente grazie alla grande flotta di aerei da trasporto e aerei cisterna di rifornimento dell'Air Force, oltre alle undici portaerei attive nelle flotte dislocate nell'Oceano Atlantico e Pacifico. Al di fuori degli Stati Uniti i militari statunitensi sono schierati su 770 basi e strutture presenti in ogni continente tranne l'Antartide.[92] La spesa totale in campo militare nel 2006 ammontava a più di 528 miliardi di dollari, cioè quasi il 46% della spesa militare globale. La spesa pro capite è di 1 967 dollari, circa dieci volte la media mondiale.[93] Nel 2010 la spesa militare statunitense è stata pari al 4,60% del PIL.[94]

Servizi segreti

Lo stesso argomento in dettaglio: CIA.

Bandiera

Lo stesso argomento in dettaglio: Bandiera degli Stati Uniti d'America.

La Bandiera degli Stati Uniti d'America, in inglese conosciuta come Stars and Stripes ("Stelle e Strisce") Stati Uniti, è composta da sei strisce bianche e sette rosse, che rappresentano le tredici colonie inglesi che si ribellarono e con la Rivoluzione Americana diedero vita agli Stati Uniti e un riquadro di 50 stelle bianche su sfondo blu, che rappresentano gli Stati che formano gli USA (48 contingui più l'Alaska e le Hawaii).

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Casa Bianca

Casa Bianca

La Casa Bianca è la residenza ufficiale del presidente degli Stati Uniti e sede della presidenza stessa. Si trova al numero 1600 di Pennsylvania Avenue a Washington ed è stata la residenza di ogni presidente degli Stati Uniti da John Adams in poi. Il termine "Casa Bianca" è spesso usato per metonimia per riferirsi agli uffici del presidente e dei suoi consiglieri.

Campidoglio (Washington)

Campidoglio (Washington)

Il Campidoglio degli Stati Uniti è la sede ufficiale dei due rami del Congresso degli Stati Uniti d'America, il parlamento federale. L'edificio sorge nella capitale della federazione, Washington DC, sul Colle del Campidoglio al limite orientale del viale monumentale chiamato National Mall.

Congresso degli Stati Uniti

Congresso degli Stati Uniti

Il Congresso degli Stati Uniti è l'organo legislativo del Governo federale degli Stati Uniti d'America. Istituito nel 1789, è composto da due camere, una bassa e una alta. Quella bassa è la Camera dei rappresentanti, mentre quella alta è il Senato degli Stati Uniti. La camera bassa è composta da 435 membri eletti a suffragio universale e da 6 membri non votanti. Invece quella alta è composta da 100 membri eletti a suffragio universale. Il Congresso è quindi un parlamento con bicameralismo perfetto, dove appunto le due camere hanno gli stessi poteri.

Capo di Stato

Capo di Stato

Il capo di Stato è la persona o il gruppo di persone poste al vertice dello Stato, i cui effettivi poteri, tuttavia, variano notevolmente secondo la forma di governo adottata: dalla titolarità di tutti i pubblici poteri, all'esercizio di funzioni di governo fino ad un ruolo quasi esclusivamente cerimoniale.

Governatore

Governatore

Governatore è un titolo attribuito a funzionari di alto livello con attribuzioni e funzioni diverse, a seconda della legge statale di riferimento, ma che solitamente, amministra un territorio o un'organizzazione per conto di una autorità superiore.

Bicameralismo

Bicameralismo

Il bicameralismo o bicamerismo, nel diritto costituzionale, è una pratica della rappresentanza parlamentare consistente nella divisione in due camere dell'organo legislativo (parlamento). Il termine è nato e si è diffuso nel XIX secolo. Si contrappone al Monocameralismo; sua particolare declinazione è il sistema del bicameralismo perfetto.

Corte suprema degli Stati Uniti d'America

Corte suprema degli Stati Uniti d'America

La Corte suprema degli Stati Uniti d'America è la più alta corte della magistratura federale degli Stati Uniti d'America. In quanto corte suprema, ha ampia giurisdizione di appello di ultima istanza su tutti i casi di tribunali federali e tribunali degli Stati federati che incrociano il diritto federale e possiede giurisdizione originale su una ristretta gamma di casi, in particolare «tutti i casi che riguardano ambasciatori, altri ministri e consoli pubblici e quelli in cui uno Stato è parte». In quanto corte costituzionale, la Corte detiene il potere di controllo di legittimità costituzionale, la facoltà di invalidare una legge ordinaria per violazione di una disposizione della Costituzione degli Stati Uniti d'America. È anche in grado di annullare gli ordini esecutivi presidenziali in caso di violazione della Costituzione o della legge ordinaria federale. Tuttavia, può agire solo nell'ambito specifico della sua competenza. La Corte può decidere su casi aventi connotazioni politiche, ma ha stabilito di non avere il potere di decidere su questioni meramente politiche.

Commercio

Commercio

Il commercio, in economia, è lo scambio di beni valutari o di consumo, mobili o immobili, e di servizi che può avvenire anche in cambio di moneta.

Droga

Droga

Una droga, nell'uso più comune del termine dalla metà del XX secolo, è una sostanza, naturale o sintetica, che altera la coscienza o la percezione o l'umore, il cui consumo può portare a dipendenza fisica o psichica o a danni alla salute, dell'utilizzatore o di altri, e la cui fabbricazione, distribuzione e uso è nella maggioranza dei casi vietato o regolato dalla legge.

Criminalità

Criminalità

La criminalità è un tipo di attività umana in cui si manifestano violazioni di regole o leggi per le quali un'autorità costituita può in ultima analisi prescrivere una pena. Quando l'attività criminale vede la partecipazione di più persone in gruppi organizzati e più o meno articolati, si parla di criminalità organizzata.

Educazione

Educazione

L'educazione è l'attività, influenzata nei diversi periodi storici dalle varie culture, volta allo sviluppo e alla formazione di conoscenze e facoltà mentali, sociali e comportamentali in un individuo.

Disabilità

Disabilità

La disabilità è la condizione di chi, in seguito a una o più menomazioni strutturali o funzionali, ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.

Politica

Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema politico degli Stati Uniti d'America.

Politica interna

Politica estera

Gli Stati Uniti esercitano a livello globale una grande influenza economica, politica e militare. Sono membro permanente delle Nazioni Unite e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e la città di New York ospita la sede dell'ONU. Quasi tutti i Paesi hanno ambasciate a Washington e numerosi consolati sono presenti in tutto il Paese. Allo stesso modo quasi tutte le nazioni ospitano missioni diplomatiche statunitensi, ma Iran, Corea del Nord, Bhutan, Sudan e Taiwan non hanno formali relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti.

Gli uomini del governo degli Stati Uniti percepiscono le minacce poste dai governanti di alcuni di questi Stati come una giustificazione per le proprie iniziative militari e di politica estera, come nel caso dei programmi per il missile anti-balistico, iniziative fondate sul timore che questi Stati non sarebbero (nell'infausta ipotesi di aggressione) dissuasi dalla cosiddetta distruzione mutua assicurata. Di conseguenza si giustifica l'adozione nei confronti di questi Stati di misure di difesa preventiva,[95] regolamentata dalla Strategia di difesa nazionale (National Defense Strategy).[96][97]

Gli Stati Uniti godono di un rapporto speciale con il Regno Unito e mantengono forti legami con Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Israele, e tutti i membri della NATO. Lavorano inoltre a stretto contatto con i vicini continentali tramite l'Organizzazione degli Stati americani e accordi di libero scambio come il NAFTA con Canada e Messico. Nel 2005 gli Stati Uniti hanno speso 27 miliardi di dollari in aiuti pubblici allo sviluppo, il maggior Paese contributore del mondo. Tuttavia relativamente al reddito interno lordo gli Stati Uniti contribuiscono con il 0,22%, classificandosi al ventesimo posto tra i ventidue principali Stati donatori.

Enti non governativi come fondazioni private, imprese e istituzioni religiose donano 96 miliardi di dollari e il totale complessivo sale così a 123 miliardi di $, il settimo in percentuale del reddito interno lordo.[98] Sotto il profilo politico ed economico gli Stati Uniti sono stati tacciati di imperialismo culturale verso i paesi latino-americani e secondo alcuni verso l'intero mondo occidentale a partire dall'Ottocento (vedi imperialismo statunitense).

Gli Stati Uniti non aderiscono al Protocollo di Kyoto. Gli Stati Uniti d'America sono (ottobre 2017) tra i firmatari che non hanno ratificato il trattato istitutivo dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale.

Politica economica

Lo stesso argomento in dettaglio: Economia degli Stati Uniti.

La politica economica degli Stati Uniti è caratterizzata da un alternarsi di ricette liberiste, neo-liberiste e progressiste, in relazione al presidente in carica e alla contingenza geo-politica.

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Diritti umani negli Stati Uniti d'America

Diritti umani negli Stati Uniti d'America

I diritti umani negli Stati Uniti d'America trovano tutela nella Costituzione degli Stati Uniti, nel paragrafo riguardante la "Carta dei Diritti", ma sono spesso sono sotto osservazione critica da parte di organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch.

Barriera di separazione tra Stati Uniti d'America e Messico

Barriera di separazione tra Stati Uniti d'America e Messico

La barriera di separazione tra Stati Uniti d'America e Messico, detta anche muro messicano o muro di Tijuana, è una barriera di sicurezza costruita dagli Stati Uniti lungo la frontiera al confine tra USA e Messico. Talvolta in Messico e nei media viene però chiamato muro della vergogna. Il suo obiettivo è quello di impedire agli immigranti illegali di oltrepassare il confine statunitense.

Consolato (diplomazia)

Consolato (diplomazia)

Il consolato o ufficio consolare è la residenza e la sede degli uffici dove si svolge l'attività dei consoli, che sono organi dello Stato preposti ad attività di carattere prevalentemente amministrativo in uno Stato estero. Le attività consolari sono disciplinate da norme contenute nei trattati consolari e da consuetudini codificate nella Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari siglata nel 1963. Gli uffici consolari si suddividono in consolati generali, consolati, viceconsolati e agenzie consolari. Il consolato generale è il più importante e le sue competenze sono molteplici sia nel campo del diritto nazionale sia in quello del diritto internazionale. Il consolato onorario espleta invece esclusivamente funzioni burocratiche e della assistenza.

Iran

Iran

L'Iran, ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran è uno Stato dell'Asia situato all'estremità orientale del Medio Oriente.

Corea del Nord

Corea del Nord

La Corea del Nord, ufficialmente conosciuta come Repubblica Popolare Democratica di Corea, è uno Stato dell'Asia orientale.

Bhutan

Bhutan

Il Bhutan o Butan, ufficialmente Druk Yul e dal resto del mondo chiamato Regno del Bhutan, è un piccolo stato himalayano dell'Asia, localizzato nella catena himalayana. La capitale è Thimphu. Confinante a nord con la Cina e a sud con l'India, il Bhutan è una monarchia costituzionale dal 2007; il sovrano è Jigme Khesar Namgyel Wangchuck. La lingua ufficiale è lo dzongkha.

Distruzione mutua assicurata

Distruzione mutua assicurata

Nella strategia militare, la distruzione mutua assicurata è una teoria che in concreto si sviluppa intorno all'ipotesi di una situazione di attacco o comunque aggressione militare con uso di armi nucleari; la tesi proposta è che ogni utilizzo di simili ordigni da parte di uno dei due opposti schieramenti finirebbe per determinare la distruzione sia dell'attaccato che dell'attaccante. Questo avrebbe la conseguenza di creare una situazione di stallo in cui nessuno può permettersi di far scoppiare una guerra globale, poiché non ci sarebbero né vincitori e sconfitti né possibili armistizi, ma solo l'inevitabile distruzione per entrambe le parti.

Legittima difesa (diritto internazionale)

Legittima difesa (diritto internazionale)

La legittima difesa, nell'ambito del diritto internazionale, è un principio giuridico secondo il quale uno Stato aggredito da altra entità ha il diritto a difendersi da tali aggressioni.

Australia

Australia

L'Australia, ufficialmente il Commonwealth dell'Australia, è il sesto Paese del mondo per estensione e il più grande dell'Oceania. Ha una popolazione di oltre 25 milioni di abitanti, quasi interamente residenti sulle coste. La sua capitale è Canberra, mentre la città più popolata è Sydney, seguita da Melbourne, Brisbane, Perth e Adelaide.

Nuova Zelanda

Nuova Zelanda

La Nuova Zelanda è uno stato insulare dell'Oceania, posto nell'oceano Pacifico meridionale, formato da due isole principali, l'Isola del Nord e l'Isola del Sud, e da numerose isole minori come l'Isola Stewart e le isole Chatham. Il mar di Tasman la separa dall'Australia, situata circa 2000 km a nord-ovest; conta quasi 5 milioni di abitanti, distribuiti su 267710 km² ; la capitale, che è anche la città a svolgere questo ruolo più a sud del mondo, è Wellington, mentre la città più popolosa è Auckland. La vetta più alta è il Monte Cook.

Giappone

Giappone

Il Giappone è uno Stato insulare dell'Asia orientale. Situato nell'Oceano Pacifico, il Giappone è limitato a ovest dal Mar del Giappone, a nord dal mare di Ochotsk, a est dall'Oceano Pacifico settentrionale e a sud dal Mar Cinese Orientale. È un arcipelago perlopiù montuoso di 6 852 isole, le cui cinque più grandi sono Hokkaidō, Honshū, Kyūshū, Shikoku e Okinawa, che da sole rappresentano circa il 97% della superficie terrestre del Giappone. Molte isole sono montagne, alcune di origine vulcanica; la vetta più alta è il Fuji, un vulcano in quiescenza dal 1707. Con una popolazione di circa 124 milioni di abitanti, è l'undicesimo paese più popoloso al mondo. La Grande Area di Tokyo, che include Tokyo e numerose prefetture vicine, è la più grande area metropolitana del mondo con oltre 38 milioni di residenti.

Israele

Israele

Israele, ufficialmente Stato d'Israele, è uno Stato del Vicino Oriente affacciato sul mar Mediterraneo e che confina a nord con il Libano, con la Siria a nord-est, Giordania a est, Egitto a sud-ovest, golfo di Aqaba a sud e con i territori palestinesi, ossia Cisgiordania a est, e Striscia di Gaza a sud-ovest.

Economia

Lo stesso argomento in dettaglio: Economia degli Stati Uniti e Federal Reserve.
Wall Street, dove trova sede il New York Stock Exchange, maggiore borsa valori del mondo
Banconota da un dollaro statunitense, la moneta ufficiale del Paese sin dal 1792

Gli Stati Uniti hanno un sistema economico capitalista di tipo misto con un grande contributo delle imprese private nelle decisioni microeconomiche, regolate però dalle scelte del governo. Caratterizzata da alta produttività, alimentata da abbondanti risorse naturali e da una sviluppata rete di infrastrutture e che secondo il Fondo monetario internazionale, l'economia degli Stati Uniti genera un PIL annuale di 16 245 miliardi di dollari, che costituisce il 22% del prodotto interno lordo mondiale ai prezzi di mercato e quasi il 20% del prodotto mondiale lordo a parità di potere d'acquisto (PPA).[7] È la più grande economia statuale del pianeta in termini di PIL (nominale) con circa lo stesso PIL combinato di tutti i Paesi dell'Unione europea a PPA generato nel 2012. Il PIL pro capite è il decimo in termini nominali e il sesto in termini di PPA.[7] Gli Stati Uniti sono il più grande importatore di merci e il terzo maggiore esportatore, anche se le esportazioni pro capite sono relativamente basse. Canada, Cina, Messico, Giappone e Germania sono i principali partner commerciali.[99] Le principali merci di esportazione sono macchinari elettrici, mentre i veicoli costituiscono la principale voce delle importazioni.[100]

Il settore privato costituisce la maggior parte dell'economia, mentre le attività governative partecipano al 12,4% del PIL. L'economia è prevalentemente postindustriale, con il settore dei servizi che contribuisce al 67,8% del PIL.[101] Il principale settore in termini di giro di affari è quello del commercio all'ingrosso e al dettaglio, ma in termini di reddito netto è quello della finanza e assicurazioni.[102] Gli Stati Uniti hanno avuto un collasso economico a partire dal 2008 e con loro anche gran parte delle nazioni del pianeta. Al settembre 2012 il debito estero ammontava a 16 000 miliardi di dollari, il più alto del mondo, ma nel 2013 gli Stati Uniti hanno registrato un'ottima ripresa economica: infatti dal dicembre 2013 si è registrato il minore tasso di disoccupazione al mondo e la creazione di nuovi posti di lavoro grazie all'apertura di nuove aziende o fabbriche per i disoccupati oltre che un notevole aumento del PIL e un forte aumento del turismo. Gli Stati Uniti sono la prima superpotenza economica mondiale e industriale con produzioni nell'industria chimica, nell'industria nucleare, nell'industria elettrica e nell'industria informatica, oltre che in tutta l'industria tecnologica e nel settore della ricerca, tanto da detenere il primato nel settore e in tutti i vari tipi di manifatturiera.[103]

Il New York Stock Exchange è la più grande borsa valori del mondo.[104]

Risorse

Petrolio

Gli Stati Uniti sono il terzo più grande produttore di petrolio del mondo, così come il più grande importatore di questa materia prima.[105][106][107]

Acqua e altri minerali

È al primo posto nella produzione di energia elettrica e nucleare, nell'estrazione di gas naturale, zolfo, fosfati e sale.

Agricoltura

Sebbene l'agricoltura rappresenti meno dell'1% del PIL, gli Stati Uniti sono i maggiori produttori mondiali di mais[108] e soia.[109]

Industria

Nel 2005 la forza lavoro retribuita era pari a 155 milioni di persone, di cui l'80% a tempo pieno.[110] Secondo stime del 2009 la maggioranza della forza lavoro, ossia il 77% del totale, era impiegata nel settore dei servizi.[40]

Grazie alla ricchezza di risorse minerarie gli Stati Uniti sono un Paese autosufficiente per quanto riguarda la maggior parte delle materie prime. I principali centri dell'industria meccanica sono Chicago e Detroit. In California oltre all'industria cinematografica di Hollywood si trova un'alta concentrazione di aziende specializzate nel comparto delle nuove tecnologie e dell'informatica.

Servizi

Insieme alla Cina e al Sudafrica gli Stati Uniti sono le sole nazioni industrializzate a non avere una copertura sanitaria universale; questo è causa di un forte dibattito negli Stati Uniti sulla possibilità di ampliare a tutti le cure sanitarie.

Il 25 marzo 2010 il presidente Barack Obama ha firmato la legge della riforma sanitaria: l'aumento del numero di persone tutelate dal sistema sanitario (32 milioni in più), la diminuzione della spesa governativa per la sanità (pari al 4% del pil nel 2007, il doppio della media delle nazioni facenti parte dell'OCSE). Inoltre si stima come la metà delle bancarotte individuali siano cagionate da spese mediche improvvise e non coperte da tutela assicurativa: tale fenomeno dovrebbe pertanto subire un decremento.

Con circa 15,5 milioni di persone il settore dell'assistenza sanitaria e assistenza sociale rappresentava il principale settore di occupazione.[111] Circa il 12% dei lavoratori è sindacalizzato, contro il 30% dell'Europa occidentale.[112] La Banca Mondiale classifica gli Stati Uniti al primo posto per facilità nell'assunzione dei lavoratori.[113] Tra il 1973 e il 2003 le ore lavorative medie per un lavoratore statunitense sono cresciute di 199 ore,[114] pertanto gli Stati Uniti mantengono la più alta produttività del lavoro del mondo, anche se non in termini di produttività per ora lavorata come fino ai primi anni novanta: i lavoratori di Norvegia, Francia, Belgio e Lussemburgo si trovano meglio piazzati in questo indicatore.[115] Rispetto all'Europa negli Stati Uniti le tasse su proprietà e reddito delle società sono in genere più elevate, mentre il lavoro sconta in genere aliquote fiscali più basse.[116]

Reddito e sviluppo umano

Manhattan, simbolo della potenza economica statunitense

Secondo il Censimento degli Stati Uniti il reddito medio lordo delle famiglie statunitensi nel 2007 è stato di 50 233 dollari, con medie che variano dai 68 080 dollari nel Maryland ai 36 338 dollari del Mississippi. A parità di potere di acquisto la media è simile ai quella delle maggiori nazioni sviluppate. Dopo essere scesi bruscamente durante la metà del XX secolo i tassi di povertà si sono stabilizzati dai primi anni settanta, ma sono decisamente aumentati dalla fine degli anni novanta e la povertà affligge oltre il 30% della popolazione. Lo Stato sociale è ormai tra i più austeri nel mondo sviluppato, ma mentre esso tutela e riduce la fascia debole tra la popolazione anziana,[117] in proporzione poco è fatto per la fascia più giovane.[118] Uno studio 2007 dell'UNICEF sul benessere dei bambini tra le ventuno nazioni più industrializzate ha posto gli Stati Uniti tra gli ultimi posti.[119]

Dimostrante di Occupy Wall Street che protesta contro la forte disparità economica indicando di far parte della popolazione con basso reddito

Nonostante i forti aumenti di produttività, la bassa disoccupazione e la bassa inflazione, gli incrementi di reddito a partire dagli anni ottanta hanno avuto una crescita lenta rispetto ai precedenti decenni, oltre a essere stati meno ampiamente condivisi, e accompagnati da una maggiore insicurezza economica.

Tra il 1947 e il 1979 il reddito medio è aumentato di oltre l'80% nell'insieme di tutte le classi di reddito, con i redditi più bassi cresciuti a un ritmo più elevato rispetto a quelli elevati.[120][121] Il reddito familiare medio è aumentato dal 1980[122] in gran parte a causa di un doppio reddito all'interno delle famiglie, della riduzione del divario tra i sessi e per il maggior numero di ore lavorate, ma la crescita è stata più lenta e maggiormente concentrata nei redditi più elevati.[120][123][124][125] Di conseguenza i redditi di gran lunga più elevati, che corrispondono all'1% dei redditi, hanno generato il 21,8% del reddito totale prodotto nel Paese nel 2005, cifra che è più che raddoppiata dal 1980,[126] rendendo gli Stati Uniti uno dei Paesi con la maggiore disparità di reddito tra nazioni sviluppate.[127][128] La ricchezza come reddito è estremamente concentrata: il 10% della popolazione è la fascia più ricca e possiede il 69,8% della ricchezza del Paese, la seconda quota più elevata tra le nazioni sviluppate.[129] L'1% posto al vertice possiede il 33,4% del patrimonio netto.[130]

Secondo le statistiche del 2012 il 24% degli statunitensi è ricco (ha cioè un reddito superiore ai 200 000 dollari annui), il 61% appartiene al ceto medio (ha un reddito che oscilla tra i 199 999 e i 28 000 dollari) e il 15% è povero (cioè guadagna in un anno meno di 28 000 dollari). La povertà colpisce soprattutto una parte degli afroamericani e gli immigrati arrivati da poco (messicano-statunitensi, albanesi, slavi arrivati dopo il crollo del muro di Berlino e arabi). Nel corso degli anni il governo ha dato vita a numerose iniziative e strutture nel campo della solidarietà sociale, la più importante delle quali è la Corporation for National and Community Service (CNCS), un'agenzia governativa nella quale a cominciare dal 1993 sono confluite attraverso un complesso processo di progressivo accorpamento numerose e diverse iniziative umanitarie e assistenziali interne, tra cui la AmeriCorps VISTA.

Turismo

Lo stesso argomento in dettaglio: Turismo negli Stati Uniti.

Un settore florido è quello del turismo, sia interno sia internazionale, nelle varie zone ad alto interesse naturalistico (molti eretti a monumenti nazionali) e nelle grandi città simbolo. Tra le aree naturali simbolo oltre ai tanti parchi naturali si ricordano:

Scopri più Economia per argomenti

Borsa valori

Borsa valori

La borsa valori o borsa finanziaria, colloquialmente borsa, è un mercato finanziario regolamentato, dove vengono scambiati valori mobiliari e valute. I tre tipi di prodotti finanziari che vengono scambiati in borsa sono azioni, obbligazioni e derivati.

Dollaro statunitense

Dollaro statunitense

Il dollaro statunitense è la valuta ufficiale degli Stati Uniti d'America. È anche utilizzato come valuta di riserva al di fuori della nazione.

Microeconomia

Microeconomia

La microeconomia è quella branca della teoria economica che studia il comportamento dei singoli agenti economici e delle imprese, o di sistemi con un numero limitato di agenti, nel prendere decisioni riguardanti l'allocazione di risorse scarse e le interazioni tra questi individui e imprese.

Unione europea

Unione europea

L'Unione europea, abbreviata in UE, è un'unione politica ed economica a carattere sovranazionale, che comprende 27 Stati membri.

Importazione

Importazione

Per importazione si intende l'insieme dei beni e dei servizi che uno Stato acquista da altri Stati del mondo.

Esportazione

Esportazione

Esportazione, in economia, è la vendita in un altro Stato di beni e servizi.

Debito estero

Debito estero

In economia il debito estero è una quota parte del debito totale, pubblico e privato, contratto da un Paese verso creditori privati, governi ed enti pubblici di un altro o altri Paesi. Il debito estero è la quota di debito collettivo di una nazione contratto nei confronti di creditori stranieri.

Industria chimica

Industria chimica

L'industria chimica è il settore industriale che si basa sulla trasformazione di materie prime per l'ottenimento di prodotti aventi proprietà-chimico fisiche differenti rispetto alle materie prime di partenza.

Produzione di energia elettrica

Produzione di energia elettrica

La produzione di energia elettrica, nell'ingegneria elettrica, rappresenta la prima fase del processo che conduce dalla produzione stessa fino all'utilizzo finale di energia elettrica, passando per le fasi di trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Tipicamente la produzione avviene per conversione di energia sempre a partire da una fonte primaria di energia attraverso le centrali elettriche e regolata dal dispacciamento oppure attraverso sistemi di auto produzione attestati sulla rete elettrica di distribuzione.

Informatica

Informatica

L'informatica è la scienza che si occupa del trattamento dell'informazione mediante procedure automatizzate, avendo in particolare per oggetto lo studio dei fondamenti teorici dell'informazione, della sua computazione a livello logico e delle tecniche pratiche per la sua implementazione e applicazione in sistemi elettronici automatizzati detti quindi sistemi informatici; come tale è una disciplina fortemente connessa con la logica matematica, l'automatica, l'elettronica e anche l'elettromeccanica.

Tecnologia

Tecnologia

La tecnologia è lo studio e l'utilizzo di tecniche, procedimenti e conoscenze tecnico-scientifiche avanzate per la soluzione di problemi pratici, e l’insieme di elaborazioni teoriche e sistematiche applicabili alla pianificazione e alla razionalizzazione dell’intervento produttivo.

Borsa di New York

Borsa di New York

La Borsa di New York, soprannominata "The Big Board", è la più grande borsa valori del mondo per volume di scambi e la seconda per numero di società quotate. Il suo volume di azioni è stato superato dal Nasdaq negli anni 1990, ma la capitalizzazione totale delle 2800 aziende del NYSE è cinque volte quella del listino tecnologico concorrente. Il NYSE contratta 1,46 miliardi di azioni al giorno.

Cultura

Lo stesso argomento in dettaglio: Cultura degli Stati Uniti d'America.
Alcuni degli elementi simbolici della cultura statunitense: la torta di mele, il baseball, e la bandiera statunitense
La Statua della Libertà a New York
L'Empire State Building a New York

Sebbene la classe dirigente abbia in maggioranza origini inglesi (i primi coloni giunsero sulla costa est degli Stati Uniti a seguito della repressione dei puritani dopo la restaurazione stuartiana), la maggior parte degli statunitensi ha origini tedesche.[67] La composizione etnica della federazione varia molto a seconda della regione, ma la cultura statunitense nasce dalla fusione di numerose culture: europei, neri africani, ispanofoni e nativi americani.

Importanti da segnalare sono le grosse differenze culturali e filosofiche fra le diverse regioni statunitensi. Spesso visti dall'estero come un'entità unica e "unita", la realtà degli Stati Uniti è tutt'altro: sulle coste prevalgono gli statunitensi "progressisti", mentre nel grande centro (con l'eccezione delle grandi città come Chicago e Denver) rimane una visione più tradizionale, legata maggiormente alla religione, che fanno parte della cosiddetta «Bible Belt» (cintura della Bibbia), forse la regione meno accessibile alla mentalità filosofica prevalente in Europa.

Si usa l'acronimo WASP (White Anglo-Saxon Protestant) per indicare un tipo di statunitense: bianco, anglosassone e protestante. Nonostante ciò la percentuale di statunitensi cattolici è massiccia, composta in gran parte dai discendenti irlandesi, tedeschi, italiani e polacchi nel contesto europeo e di latinoamericani (principalmente dal Messico al primo posto seguito dalla Colombia e dalla Repubblica Dominicana).

Al momento della rivoluzione statunitense (1775) oltre al rifiuto alle tasse imposte dal regime la nuova federazione si pone il problema di avere una propria cultura distinta da quella dell'Inghilterra, che fino ad allora aveva governato quei territori. Questo problema è affrontato da Ralph Waldo Emerson in uno dei saggi cruciali della letteratura statunitense, Lo studioso statunitense, che O. W. Holmes definì «la Dichiarazione di Indipendenza intellettuale statunitense». Lo stesso problema è affrontato in tutta l'opera di Emerson, tanto che Harold Bloom lo definì «la figura centrale nella cultura statunitense».

Nel corso dei decenni gli apporti di altre culture si sono fatti sentire, a seconda dei flussi migratori che si sono succeduti: hanno contribuito l'Irlanda, l'Italia, l'Europa orientale (soprattutto a seguito della forte immigrazione ebraica dalla Russia, Polonia, Ucraina e Bielorussia) e in minor proporzione (ma non di minore importanza) la Grecia.

Nel frattempo si è sviluppata in territorio statunitense tra mille contraddizioni e lacerazioni una cultura afro-americana, legata alla peculiare e travagliata storia degli statunitensi discendenti degli schiavi. Una delle realizzazioni più rappresentative di questa cultura è il jazz, il più grande e innovativo contributo statunitense nel campo musicale. In modo ancora più faticoso e drammatico è cominciata a uscire dall'isolamento la cultura dei nativi americani, ridotti allo 0,8% della popolazione e confinati nelle riserve dove però hanno la possibilità di professare la loro religione e continuare a vivere secondo le proprie tradizioni.

L'immigrazione dal Messico soprattutto e secondariamente dagli altri Paesi latinoamericani ispanofoni, quella dall'est asiatico e dall'India hanno contribuito a far sì che la cultura statunitense abbia assunto (non senza resistenze e incomprensioni) anche caratteri non-europei. La più recente ondata immigratoria è quella dai Paesi latinoamericani e islamici, che ancora non si può dire abbia segnato la cultura statunitense nel suo complesso (per quanto l'islam si sia diffuso già a partire dagli anni 1930 tra gli afro-americani), ma bisogna però considerare che nonostante l'origine il 55% degli immigrati dai Paesi arabi è di fede cristiana.

Per quanto riguarda la cultura degli Stati Uniti ciò che subito salta all'occhio è lo smodato utilizzo dell'intrattenimento, ossia la spettacolarizzazione degli eventi. Tutto o quasi negli Stati Uniti è reso pubblico sotto forma di spettacolo e anche le elezioni sono estremamente spettacolarizzate, con fastosi raduni e convegni. Un'importante componente della cultura statunitense si sta ponendo in questione tra i progressisti nel film e il sogno americano dove l'idea che con il duro lavoro, il coraggio e l'autodeterminazione una persona possa guadagnarsi una vita migliore.[131]

Scienza e tecnologia

Gli Stati Uniti sono sede di importanti centri di ricerca quali: Fermilab, Brookhaven National Laboratory, Bell Laboratories, SLAC, Oak Ridge National Laboratory, Institute for Advanced Study e Los Alamos National Laboratory sede operativa del famoso progetto Manhattan. Altri centri di ricerca importanti sono la NASA, il NOAA, il NCAR e NCEP. Scienziati e Matematici importanti (molti anche naturalizzati statunitensi) furono: Benjamin Franklin, Thomas Jefferson, Thomas Morgan, Thomas Alva Edison, Joseph Henry, Elisha Gray, Alexander Graham Bell, Nikola Tesla, Albert Einstein, Kurt Gödel, Enrico Fermi, Robert Oppenheimer, John Von Neumann, Richard Feynman, Carl David Anderson, Virginia Apgar (ideatrice, nel 1952, dell'indice di Apgar, sul controllo delle funzioni vitali primarie dei neonati), Ernest Lawrence, Karl Schwarzschild, James Van Allen, Katherine Johnson, Wernher von Braun, Norbert Wiener, MurrayGell-Mann, Claude Shannon, John Bardeen, John Nash, Milton Friedman, William Shockley, Robert Millikan, Clinton Davisson, Arthur Compton, Percy Bridgman, Willis Lamb, Irving Langmuir, Charles Townes, Robert Goddard, Owen Chamberlain, Walter Brattain, Theodore Maiman, Harold Urey, Luis Álvarez, Leon Cooper, George Heilmeier, Norman Ramsey, Clifford Shull, Emilio Segrè, Jack Kilby, Edwin McMillan, William Fowler, John Schrieffer, John Wheeler, Stanley Cohen, Kenneth Wilson e Russell Ohl.

E ancora l'importante impegno all'ambientalismo con Rachel Carson, autrice del libro Primavera silenziosa (1962), che diede un importante contributo alla nascita del moderno movimento ecologista.[132] Dal manifesto ambientalista del libro della Carson nacque la Giornata della Terra,[133] che si celebra il 22 aprile.

Medicina

Ingegneria

Aeronautica

  • l'importante contributo di Amelia Earhart, prima aviatrice della storia e prima donna ad attraversare in volo gli Stati Uniti d'America senza scalo.[136]
  • 17 dicembre 1903: avviene il primo volo a motore, da parte dei fratelli Wright col loro Wright Flyer.

Astronomia

Gli Stati Uniti nello spazio

Il primo uomo sulla Luna

Il 20 luglio 1969 l'astronauta statunitense Neil Armstrong, durante la missione spaziale Apollo 11, fu il primo uomo a mettere piede sulla Luna: assieme a lui l'astronauta, anch'egli statunitense, Buzz Aldrin: la missione prendeva origine dal Programma Apollo e fu uno degli avvenimenti più significativi del XX secolo.

Tecnologia

Filosofia

Lo stesso argomento in dettaglio: Filosofia.

La filosofia negli Stati Uniti è sempre stata al centro dell'attenzione proprio per il pensiero completamente statunitense del "sogno americano" o del discorso di Martin Luther King Jr. "I have a dream".

Molto importante è, inoltre, il movimento filosofico del pragmatismo, il cui padre ispiratore fu Ralph Waldo Emerson (1803-1882).

Tra i filosofi statunitensi vissuti tra il XIX e il XX secolo spicca Charles Sanders Peirce, fondatore del pragmatismo assieme a William James di origine irlandese, e tra i padri della semiotica moderna e John Dewey, importante pedagogista e esponente del cosiddetto pragmatismo classico.

Letteratura

Lo stesso argomento in dettaglio: Letteratura statunitense.

I primi scrittori popolari a livello internazionale negli Stati Uniti sono stati Washington Irving con il racconto La leggenda di Sleepy Hollow (1819) e James Fenimore Cooper con L'ultimo dei Mohicani (1826) nel XIX secolo. Hanno dipinto un paesaggio letterario statunitense pieno di umorismo e avventura. A questi autori sono seguiti Nathaniel Hawthorne, Edgar Allan Poe, Herman Melville, celebre autore di Moby Dick (1851), opera appartenente alla cosiddetta American Renaissance, Ralph Waldo Emerson, Henry Wadsworth Longfellow e Henry David Thoreau, che hanno stabilito una voce letteraria distintiva statunitense nella metà del XIX secolo. E ancora è da ricordare Louisa May Alcott, nota autrice di Piccole donne (1868).

Mark Twain, Henry James e il poeta Walt Whitman erano figure importanti nella seconda metà del secolo, mentre Emily Dickinson, praticamente sconosciuta durante la sua vita, sarebbe stata riconosciuta come un altro poeta essenziale degli Stati Uniti. Undici cittadini statunitensi hanno vinto il premio Nobel per la letteratura, tra cui John Steinbeck, William Faulkner, Eugene O'Neill, Pearl S. Buck, T. S. Eliot e Sinclair Lewis. E ancora J. D. Salinger, autore de Il giovane Holden (1951). Il premio Nobel del 1954 Ernest Hemingway è invece spesso indicato come uno degli scrittori più influenti del ventesimo secolo.

Opere che hanno catturato gli aspetti fondamentali dell'esperienza nazionale e il carattere statunitense sono Moby Dick (1851) di Melville, Le avventure di Huckleberry Finn (1885) di Twain e Il grande Gatsby (1925) di Francis Scott Fitzgerald, ognuno dei quali reputato grande romanzo statunitense. Generi letterari popolari come il romanzo poliziesco sono stati sviluppati negli Stati Uniti. Altri romanzi, come Sulla strada (On the road) di Jack Kerouac, hanno ispirato intere generazioni.

Noti romanzi della letteratura statunitense moderna con successo internazionale sono la saga vampiresca di Twilight (di Stephenie Meyer) e la trilogia di Hunger Games (di Suzanne Collins), da cui in entrambi i casi sono stati tratti dei lungometraggi. E ancora da ricordare la poesia confessionale, cui importanti esponenti furono Sylvia Plath e Anne Sexton.

Tra le scrittrici afroamericane di fantascienza ricordiamo Octavia E. Butler (1947-2006), una delle poche autrici afroamericane a essersi affermata in questo campo.

Cinema

Lo stesso argomento in dettaglio: Cinema statunitense.

Gli Stati Uniti sono la patria del cinema moderno con i suoi studi di Hollywood, avendo influenzato profondamente la produzione cinematografica di molti altri Stati occidentali, nonché la visione a livello mondiale delle sue produzioni. Tra i cineasti più famosi si ricordano Walt Disney, Alfred Hitchcock e Stanley Kubrick. Appartiene alla cultura cinematografica statunitense e mondiale il premio Oscar con la sua cerimonia di premiazione.

I fumetti e le serie animate

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'animazione statunitense.

Il 18 novembre 1928 fa il suo debutto cinematografico il celebre personaggio immaginario dei fumetti e dei cartoni animati di Topolino, ideato da Walt Disney e Ub Iwerks. Successivamente, nel 1929, fa la sua prima apparizione il personaggio di Braccio di Ferro, creato da E. C. Segar; nel 1938 è la volta de La famiglia Addams, dapprima a serie di vignette, i cui personaggi sono stati creati dal disegnatore Charles Addams, e il 30 maggio 1939 fa la sua prima apparizione la storia a fumetti di Batman ideato dai fumettisti statunitensi Bob Kane e Bill Finger. Il 2 ottobre 1950 fanno la loro apparizione i Peanuts, creati da Charles M. Schulz. Inventore e fumettista fu anche Jim Henson, ideatore dei Muppet (1955). Il 30 settembre 1960 fa invece la sua prima apparizione in TV la nota serie a cartoni animati de Gli antenati (o Flintstones), creata da William Hanna e Joseph Barbera. Nell'agosto 1962 fa la sua prima apparizione l'Uomo Ragno (o Spider-Man), creato da Stan Lee. Tra il XX e il XXI secolo si affermò la cosiddetta sitcom animata: tra i più illustri rappresentanti di questo soggetto ricordiamo, tra gli altri, Matt Groening, autore della fortunata serie de I Simpson (1987), Futurama (1999) e Disincanto (2018). Nell'ambito dell'animazione ricordiamo Art Clokey, pioniere della claymation.

Musica

Assieme al Regno Unito gli Stati Uniti sono la patria di numerosi generi musicali come jazz, rock, pop, folk, country, dance, gospel, soul e altri ancora. Numerosi sono gli artisti e i gruppi di fama internazionale che hanno segnato le scene e i palcoscenici musicali di tutto il mondo.

Danza

Per quanto concerne la danza, nel XX secolo si sono affermate importanti personalità che hanno contribuito allo sviluppo della danza stessa: tra le varie personalità possiamo ricordiamo in particolare Martha Graham, madre della danza moderna e la più grande danzatrice statunitense del XX secolo.[147] Altra importante ballerina vissuta tra il XX e il XXI secolo fu Maria Tallchief, inserita nella National Women's Hall of Fame.

Arte

Lo stesso argomento in dettaglio: Architettura statunitense.

Nel XX secolo si distinse la figura di Jackson Pollock, importante esponente dell'espressionismo astratto (o Action painting).

Esponente illustre della pop art fu l'artista Andy Warhol.

Nel XX secolo, per la scultura, si distinse, tra gli altri, Alexander Calder, noto, in particolare, per delle opere di arte cinetica chiamate mobile. Nel campo dell'architettura figura, tra gli altri, Frank Lloyd Wright, uno dei maggiori esponenti del Movimento Moderno del XX secolo. Sono inoltre da ricordare i coniugi Christo e Jeanne-Claude, importanti esponenti della Land art. Noto illustratore e pittore del XX secolo è stato anche Norman Rockwell.

Patrimoni dell'umanità

Lo stesso argomento in dettaglio: Patrimoni dell'umanità degli Stati Uniti d'America.

Sono 24 i siti statunitensi iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Archeologia

In campo archeologico ricordiamo la scoperta della città inca di Machu Picchu, avvenuta il 24 luglio 1911 per opera dell'archeologo statunitense Hiram Bingham.

Esplorazioni

Nel XVIII secolo da ricordare l'impresa di Robert Gray: primo statunitense a circumnavigare il mondo.[148]

Media

Tra le emittenti televisive statunitensi ricordiamo la ABC, fondata il 12 ottobre 1943.

Monumenti

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Cultura degli Stati Uniti d'America

Cultura degli Stati Uniti d'America

La cultura degli Stati Uniti d'America rappresenta l'insieme di modi, usanze, costumi e tradizioni del popolo statunitense. Si tratta di una cultura in prevalenza di stampo occidentale, in primis di derivazione anglosassone, ma che, in virtù della multietnicità, ha subito nel tempo notevoli influenze da parte di tradizioni, usi e costumi dei popoli originari, colonizzati o immigrati ovvero nativi americani, africani, asiatici, polinesiani e delle culture dell'America Latina (ispanici), dando vita a un diffuso e forte multiculturalismo.

Baseball

Baseball

Il baseball è uno sport di squadra in cui due squadre composte da nove giocatori si affrontano per nove inning in ciascuno dei quali le due squadre si alternano nella fase di attacco e di difesa.

Bandiera degli Stati Uniti d'America

Bandiera degli Stati Uniti d'America

La bandiera degli Stati Uniti d'America è formata da 13 strisce orizzontali, 7 rosse e 6 bianche, alternate. Nel quadrante superiore è presente un rettangolo blu con 50 piccole stelle bianche a cinque punte, disposte su nove file da sei o cinque stelle che si alternano. Le stelle rappresentano i 50 Stati federati degli Stati Uniti e le 13 strisce rappresentano le tredici colonie originarie.

New York

New York

New York, spesso chiamata New York City per distinguerla dallo stato omonimo, e in italiano anche Nuova York, è una città degli Stati Uniti d'America situata nello stato di New York. Conosciuta nel mondo anche come "Grande mela", sorge su un'area di circa 785 km² alla foce del fiume Hudson, sull'oceano Atlantico, mentre l'area metropolitana comprende anche aree situate nei due adiacenti stati del New Jersey e del Connecticut. Con 8,8 milioni di abitanti, è la città più popolosa dello stato di New York e degli Stati Uniti superando doppiamente Los Angeles, seconda città nazionale per popolazione. È riconosciuta come città globale nella categoria Alfa++ che la rende la città più importante per l'economia globale oltre che nazionale.

Empire State Building

Empire State Building

LEmpire State Building è un grattacielo in stile art déco della città di New York, situato nel quartiere Midtown del distretto di Manhattan, all'angolo tra la Fifth Avenue e la West 34th Street. Divenuto uno dei maggiori simboli della città, con i suoi 443 metri di altezza, è stato l'edificio più alto del mondo tra il 1931 e il 1967, con il completamento della torre di Ostankino a Mosca, ed il grattacielo più alto del mondo fino al 1970, quando fu completata la Torre nord del World Trade Center. Riassunse il primato cittadino dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, e tornò al secondo posto nel 2014, con l'inaugurazione del One World Trade Center. Dal 1981 risulta iscritto al National Historic Landmark Program come monumento nazionale.

Inghilterra nel periodo Stuart

Inghilterra nel periodo Stuart

Il periodo Stuart in Inghilterra iniziò nel 1603 con l'ascesa al trono di Giacomo I e si concluse nel 1714 con la morte della regina Anna. Alla morte della regina, spentasi senza figli, il trono passò nelle mani della dinastia Hannover, lontanamente imparentata con la famiglia Stuart.

Harold Bloom

Harold Bloom

Harold Bloom è stato un critico letterario statunitense, divenuto una figura nota al grande pubblico negli anni Novanta, quando pubblicò la sua opera The Western Canon nel 1994, ponendosi al centro di un dibattito sull'eredità dei classici, chiamato guerra dei canoni.

Europa orientale

Europa orientale

L'Europa orientale è la regione orientale dell'Europa e può indicare:la regione compresa tra l'Europa orientale e la Russia europea. Questa è la definizione contemporanea successiva alla dissoluzione del patto di Varsavia; la regione delimitata a est dagli Urali e a ovest dai confini dei tradizionali membri dell'Unione europea.

Bielorussia

Bielorussia

La Bielorussia, formalmente Repubblica di Bielorussia, è uno Stato che si trova nell'Europa orientale. Confina a ovest con Polonia e Lituania, a est con la Russia, a sud con l'Ucraina e a nord con la Lettonia; è uno Stato senza sbocco al mare con corsi d'acqua navigabili.

Grecia

Grecia

La Grecia, ufficialmente Repubblica Ellenica è uno Stato dell'Europa meridionale, posto sul lembo meridionale della penisola balcanica. È una repubblica parlamentare unitaria e la capitale è la città di Atene. La lingua ufficiale è il greco moderno.

Jazz

Jazz

Il jazz, raramente adattato in italiano come giazz, è un genere musicale nato agli inizi del XX secolo come evoluzione di forme musicali già utilizzate dagli schiavi afroamericani. Inizialmente aveva la forma di "canzoni di lavoro" nelle piantagioni e durante la costruzione di ferrovie e strade negli Stati Uniti e serviva a ritmare e coordinare i movimenti. I primi musicisti suonavano musica a orecchio e le orchestre pionieristiche a New Orleans erano chiamate ragtime bands.

Musica

Musica

La musica è l'arte di ideare e produrre, mediante l'uso di strumenti musicali o della voce, successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che possono variare per altezza, per intensità e per timbro, nel corso del tempo e nello spazio. È uno degli aspetti culturali universali di tutte le società umane.

Festività nazionali

Data Nome Significato
terzo lunedì di gennaio Martin Luther King Day celebrazione della nascita di Martin Luther King
terzo lunedì di febbraio Washington's Birthday o Presidents' Day celebrazione della nascita di George Washington
4 luglio Independence Day Festa nazionale: Giorno dell'Indipendenza, dal Regno Unito, nel 1776
primo lunedì di settembre Labor Day celebra la Festa dei Lavoratori
11 novembre Veterans Day o Remembrance Day, in USA in onore alle persone che hanno prestato servizio nelle forze armate degli USA
quarto giovedì di novembre Thanksgiving Day (Giorno del ringraziamento) per ringraziare Dio del buon raccolto e per l'anno trascorso

Commemorazioni nazionali

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George Washington

George Washington

George Washington è stato un politico e generale britannico naturalizzato statunitense. Fu comandante in capo dell'Esercito continentale durante tutta la guerra d'indipendenza americana (1775-1783) e divenne in seguito il primo presidente degli Stati Uniti d'America (1789-1797). È considerato uno dei grandi padri fondatori della nazione, e il suo volto è ritratto sul Monte Rushmore insieme a quello di Abraham Lincoln, Thomas Jefferson e Theodore Roosevelt. Ricoprì anche la carica di presidente della Convenzione per la Costituzione nel 1787.

Giorno dell'Indipendenza (Stati Uniti d'America)

Giorno dell'Indipendenza (Stati Uniti d'America)

Il giorno dell'Indipendenza degli Stati Uniti, noto anche come 4 luglio, è la festa nazionale degli Stati Uniti che commemora l'adozione della Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America il 4 luglio 1776, con la quale le Tredici colonie si distaccarono dal Regno di Gran Bretagna, governato all'epoca da Giorgio III. I festeggiamenti vengono svolti solitamente attraverso fuochi d'artificio, parate, barbecue, picnic, concerti, partite di baseball e di basket, cerimonie e altri eventi pubblici/privati che celebrano la storia, il governo e le tradizioni degli Stati Uniti d'America.

Giorno del ringraziamento

Giorno del ringraziamento

Il Giorno del ringraziamento, o brevemente il Ringraziamento, è una festa nazionale celebrata in varie date in Canada, Stati Uniti, Grenada, Saint Lucia, Liberia e ufficiosamente in Brasile e le Filippine, in segno di gratitudine per le benedizioni del raccolto e dell'anno precedente. Il Ringraziamento si celebra il secondo lunedì di ottobre in Canada e il quarto giovedì di novembre negli Stati Uniti e più o meno nella stessa parte dell'anno in altri luoghi. Sebbene il Ringraziamento abbia radici storiche nelle tradizioni religiose e culturali, è stato a lungo celebrato anche come festa laica.

13 gennaio

13 gennaio

Il 13 gennaio è il 13º giorno del calendario gregoriano. Mancano 352 giorni alla fine dell'anno.

19 giugno

19 giugno

Il 19 giugno è il 170º giorno del calendario gregoriano. Mancano 195 giorni alla fine dell'anno.

1865

1865

Il 1865 è un anno del XIX secolo.

11 settembre

11 settembre

L'11 settembre è il 254º giorno del calendario gregoriano. Mancano 111 giorni alla fine dell'anno.

Attentati dell'11 settembre 2001

Attentati dell'11 settembre 2001

Gli attentati dell'11 settembre 2001 furono una serie di quattro attacchi suicidi coordinati compiuti contro obiettivi civili e militari degli Stati Uniti d'America da un gruppo di terroristi appartenenti all'organizzazione terroristica Al Qaida. Gli attacchi causarono la morte di 2 977 persone e il ferimento di oltre 6 000. Negli anni successivi si verificarono ulteriori decessi a causa di tumori e malattie respiratorie legate alle conseguenze degli attacchi. Per questi motivi, e per gli ingenti danni infrastrutturali causati, tali eventi sono spesso considerati dall'opinione pubblica come i più gravi attentati terroristici dell'età contemporanea.

7 dicembre

7 dicembre

Il 7 dicembre è il 341º giorno del calendario gregoriano. Mancano 24 giorni alla fine dell'anno.

Attacco di Pearl Harbor

Attacco di Pearl Harbor

L'attacco di Pearl Harbor avvenne alle prime luci dell'alba del 7 dicembre 1941, condotto da una flotta di portaerei della Marina imperiale giapponese contro la United States Pacific Fleet e le installazioni militari statunitensi di Pearl Harbor, sull'isola di Oahu, nell'arcipelago delle Hawaii.

17 dicembre

17 dicembre

Il 17 dicembre è il 351º giorno del calendario gregoriano. Mancano 14 giorni alla fine dell'anno.

Fratelli Wright

Fratelli Wright

Wilbur Wright e Orville Wright, spesso citati collettivamente come fratelli Wright, furono due ingegneri e inventori statunitensi, annoverati tra i più importanti aviatori dell'epoca pionieristica.

Gastronomia

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina statunitense.

La cucina statunitense è differente e varia a seconda delle varie zone, come per esempio nel nord-est, nord ovest, ecc.

Sport

I New England Patriots contro i Pittsburgh Steelers in una partita di football americano di NFL del 2005
L'Indianapolis Motor Speedway è uno dei circuiti automobilistici più famosi del mondo

Lo sport è molto importante nella cultura statunitense, tanto che le università statunitensi affiancano spesso alla funzione educativa primaria l'organizzazione di squadre sportive formate da studenti con borse di studio per attrarre i giovani atleti più promettenti e con la concessione di lauree per meriti sportivi. I tornei universitari per tutte le discipline sono organizzati dalla National Collegiate Athletic Association (NCAA).

Tra gli sport professionistici con il maggior numero di spettatori vi sono:

Fra gli sport individuali molto praticati negli Stati Uniti sono l'atletica leggera, il nuoto, il tennis, lo sci alpino e il poker sportivo.

Calcio

Il calcio (noto negli Stati Uniti come soccer) è lo sport più praticato dalle ragazze (la rappresentativa statunitense ha vinto quattro degli otto campionati mondiali femminili e quattro delle sei Olimpiadi), ma non conta molti spettatori. Ciononostante l'organizzazione da parte degli Stati Uniti del Mondiale 1994 ha suscitato un discreto interesse per lo sport e per il campionato locale della MLS (Major League Soccer), fondato nel 1993, la cui prima edizione si è svolta nel 1996, proprio come un impulso alla diffusione del calcio statunitense dopo i Mondiali nel 1994.

La Nazionale di calcio degli Stati Uniti d'America ha ottenuto buoni risultati in ambito internazionale e occupa il 13º posto in graduatoria nella Classifica mondiale della FIFA, ha vinto sei volte la CONCACAF Gold Cup e la medaglia di bronzo nel Campionato mondiale di calcio 1930, i capocannonieri della Nazionale statunitense, con 57 reti, sono Landon Donovan e Clint Dempsey.

Pallacanestro

Per il Basket la Nazionale di pallacanestro degli Stati Uniti d'America è una delle più prestigiose a livello internazionale avendo conseguito cinque titoli mondiali e quindici titoli olimpici.

Pallavolo

Il 9 febbraio 1895 William Morgan, istruttore di educazione fisica statunitense, inventa la pallavolo.[151] La nazionale di pallavolo maschile degli Stati Uniti d'America ha ottenuto il titolo di campione del mondo nel 1986 ed ha vinto il titolo olimpico tre volte (1984,1988,2008). La nazionale femminile ha vinto il titolo mondiale nel 2014 e il titolo olimpico nel 2020. Lo statunitense Karch Kiraly, - unico giocatore ad aver vinto la medaglia d'oro olimpica nelle due categorie della pallavolo: indoor (due titoli) e beach volley - nel 2001 è stato eletto dalla Federazione mondiale "Miglior giocatore di pallavolo del XX secolo" assieme all'italiano Lorenzo Bernardi.

Tennis

Anche nel tennis gli Stati Uniti hanno importanti personalità: ricordiamo, tra gli altri, Andre Agassi, vincitore di ben 60 titoli ATP e 8 tornei dello Slam, e Pete Sampras, vincitore di 14 titoli del Grande Slam.

Pugilato

Per il pugilato da ricordare Muhammad Ali, tra i migliori pesi massimi di tutti i tempi.

Baseball

Lo statunitense Alexander Cartwright è considerato l'inventore del moderno sport del baseball.[152] La nazionale di baseball degli Stati Uniti d'America ha ottenuto importanti risultati tra cui un primo posto ai Giochi olimpici del 2000.

Ciclismo

Per il ciclismo da ricordare, Greg LeMond, Andrew Hampsten, John Tomac, Lance Armstrong e Floyd Landis.

Golf

Gli Stati Uniti hanno avuto forse i due più grandi golfisti della storia: Jack Nicklaus e Tiger Woods, tra l'altro il primo sportivo a raggiungere il miliardo di dollari di patrimonio. Inoltre il golfista Xander Schauffele e la golfista Nelly Korda hanno vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, il primo nel torneo maschile e la seconda nel torneo femminile, nella seconda edizione dalla riammissione dello sport alle olimpiadi.

Rugby

Il rugby è uno degli sport meno seguiti del paese. Per incrementare la popolarità, nel 2018 la federazione creò la Major League Rugby, ad oggi la prima e più grande competizione professionistica per club del paese.

La nazionale di rugby degli Stati Uniti, sebbene stabile nella top 20 mondiale, non ottiene frequentemente buoni risultati. D'altro canto la controparte femminile può vantare un titolo mondiale nella stagione inaugurale della competizione.[153]

Giochi olimpici

Lo stesso argomento in dettaglio: Stati Uniti d'America ai Giochi olimpici.

Otto edizioni dei Giochi olimpici si sono svolte negli Stati Uniti: quattro olimpiadi estive (Saint Louis 1904, Los Angeles 1932, Los Angeles 1984 e Atlanta 1996) e quattro invernali (Lake Placid 1932, Squaw Valley 1960, Lake Placid 1980 e Salt Lake City 2002).

Gli Stati Uniti sono anche al primo posto nel medagliere complessivo dei Giochi olimpici. Fu uno statunitense il primo campione olimpico della storia dei Giochi moderni e prima medaglia olimpica per gli Stati Uniti: James Connolly, che vinse l'oro nel salto triplo alle Olimpiadi di Atene del 1896. Statunitense è anche l'atleta più medagliato della storia delle Olimpiadi moderne: si tratta del nuotatore Michael Phelps, vincitore di 23 ori, 3 argenti e 2 bronzi.

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New England Patriots

New England Patriots

I New England Patriots sono una squadra professionistica di football americano della National Football League con sede nell'area metropolitana di Boston, Massachusetts. Militano nella East Division dell'American Football Conference e giocano le partite casalinghe al Gillette Stadium di Foxborough, Massachusetts. La squadra ha cambiato il proprio nome, da Boston Patriots all'attuale, dopo il trasferimento di sede da Boston a Foxborough nel 1971. Nonostante il sobborgo si trovi a soli 35 km da Boston, la società decise di onorare tutta la regione nel proprio nome anziché la singola città.

Football americano

Football americano

Il football americano è uno sport di squadra ideato negli Stati Uniti, nazione nella quale è l'attività agonistica più popolare e seguita dagli anni settanta del XX secolo. Infatti, secondo una ricerca, la National Football League risultava essere, nel 2013, il campionato professionistico con il più alto numero di presenze negli stadi al mondo: la media calcolata era di 67 591 spettatori a partita.

Indianapolis Motor Speedway

Indianapolis Motor Speedway

L'Indianapolis Motor Speedway è un circuito automobilistico situato nella città di Speedway (Indiana).

Autodromo

Autodromo

Un autodromo [pronuncia autòdromo] è un impianto sportivo dove si tengono competizioni motoristiche. Si tratta di impianti che propongono percorsi di diversa difficoltà per mettere alla prova le capacità di guida dei piloti e le caratteristiche costruttive dei veicoli che vi corrono.

Baseball

Baseball

Il baseball è uno sport di squadra in cui due squadre composte da nove giocatori si affrontano per nove inning in ciascuno dei quali le due squadre si alternano nella fase di attacco e di difesa.

Major League Baseball

Major League Baseball

La Major League Baseball, comunemente nota come MLB, è una lega professionistica di baseball nordamericana e grazie al livello tecnico dei suoi giocatori viene considerato il campionato numero uno al mondo.

National Football League

National Football League

La National Football League, identificata anche dall'acronimo NFL, è la più grande lega professionistica al mondo di football americano, composta da 32 franchigie di 30 città degli Stati Uniti. Nelle due maggiori metropoli statunitensi hanno infatti sede due franchigie: a New York i Giants e i Jets, a Los Angeles i Rams e i Chargers.

Pallacanestro

Pallacanestro

La pallacanestro, conosciuta anche come basket, è uno sport di squadra in cui due formazioni di cinque giocatori ciascuna si affrontano per realizzare punti facendo passare il pallone all'interno del canestro avversario, secondo alcune regole prefissate e con un punteggio che varia rispetto alla posizione di tiro.

Hockey su ghiaccio

Hockey su ghiaccio

L'hockey su ghiaccio è uno sport di squadra disputato sul ghiaccio, in cui i pattinatori, attraverso l'utilizzo di un bastone ricurvo, indirizzano il paleo nella porta della squadra avversaria. Viene definito generalmente uno sport veloce e fisico.

National Hockey League

National Hockey League

La National Hockey League o NHL è un'organizzazione professionistica composta da 32 squadre di hockey su ghiaccio provenienti da Stati Uniti e Canada, dove è anche nota, soprattutto in Québec con il nome francese di Ligue nationale de hockey (LNH). È la principale lega di hockey su ghiaccio del mondo e una delle maggiori leghe sportive professionistiche nordamericane. La Stanley Cup, il più vecchio trofeo per sport professionistici del Nord America, viene assegnata annualmente al campione di lega alla fine di ogni stagione, dopo i playoff.

Golf

Golf

Il golf è uno sport di precisione che si pratica in un campo aperto ossia prato appositamente attrezzato, per mezzo di una palla e una serie di ferri e legni. Sebbene da alcuni sia ritenuto uno sport di origine olandese, il paese in cui godette per primo di enorme popolarità e grande tradizione fu la Scozia, dov'è sport nazionale.

International Boxing Federation

International Boxing Federation

La Federazione internazionale del pugilato, in inglese International Boxing Federation, nota anche con l'acronimo IBF, è un'organizzazione professionistica di pugilato, che patrocina il campionato del mondo IBF e sancisce le gare ufficiali. Attualmente la IBF è una delle quattro principali organizzazioni riconosciute dall'International Boxing Hall of Fame (IBHOF) insieme alla World Boxing Association (WBA), World Boxing Council (WBC) e World Boxing Organization (WBO). La sede legale e i principali uffici della IBF si trovano ad East Orange nel New Jersey.

Fonte: "Stati Uniti d'America", Wikipedia, Wikimedia Foundation, (2023, March 18th), https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_Uniti_d'America.

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Note
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  72. ^ Discendenti americani dei protestanti dell'Ulster immigrati dall'Irlanda del Nord in America durante i secoli XVIII e XIX, i cui antenati erano originariamente migrati principalmente dalle Lowlands scozzesi e dall'Inghilterra settentrionale
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Rapporti con l'Italia nel dopoguerra

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