Scarica la nostra estensione

Sciismo

Da Wikipedia, ma visivamente accattivante
Calligrafia del nome di ʿAlī, principale riferimento dello sciismo in tutte le sue varianti

L'Islam sciita (in arabo: شيعة‎, shiʿa «partito, fazione», sottinteso «di ʿAli e dei suoi discendenti») è il principale ramo minoritario dell'Islam (intorno al 15% all'inizio del XXI secolo). Rappresenta la maggioranza della popolazione in Iran, Iraq, Azerbaigian e Bahrein, mentre in Libano e in Yemen costituisce una forte e significativa minoranza, con quasi un terzo della popolazione di fede musulmana che è sciita.

In Egitto, in Siria, in Turchia, in Afghanistan, in India, in Qatar, in Kuwait, in Pakistan, nell'Asia Centrale ex-sovietica, nell'Africa islamica a Sud del Sahara, lo Sciismo vanta invece percentuali assai minori (tra il 5% e il 10%), come è il caso della stessa Arabia Saudita, col suo scarso 4-5% all'incirca. Anche all'interno dello Sciismo (come nel Sunnismo e nel Kharigismo) ci sono i sufi e coloro che rifiutano l'approccio sufico, considerato troppo libero.

Scopri più Sciismo per argomenti

Islam

Islam

L'islam è una religione monoteista abramitica universale manifestatasi nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo, che i fedeli vogliono rivelata a Maometto, considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti», inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo ed il primo profeta.

Iran

Iran

L'Iran, ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran è uno Stato dell'Asia situato all'estremità orientale del Medio Oriente.

Iraq

Iraq

L'Iraq, o Irak, oppure anche Irac, ufficialmente Repubblica d'Iraq, è uno Stato dell'Asia occidentale.

Azerbaigian

Azerbaigian

L'Azerbaigian, ufficialmente Repubblica dell'Azerbaigian, è uno Stato della regione transcaucasica.

Bahrein

Bahrein

Il Bahrein o Bahrain, ufficialmente Regno del Bahrein, è un piccolo Stato situato su un arcipelago di 33 isole vicino alle coste occidentali del Golfo Persico, la cui capitale è Manama. La lingua ufficiale è l'arabo.

Egitto

Egitto

L'Egitto, ufficialmente Repubblica Araba d'Egitto, è un Paese transcontinentale che attraversa l'angolo nord-est dell'Africa e l'angolo sud-ovest dell'Asia attraverso un ponte di terra formato dalla penisola del Sinai. La maggior parte del suo territorio di 1 001 000 chilometri quadrati si trova nel Nord Africa e confina con il mar Mediterraneo a nord, la striscia di Gaza e Israele a nord-est, il golfo di Aqaba e il mar Rosso ad est, il Sudan a sud e la Libia ad ovest.

Afghanistan

Afghanistan

L'Afghanistan è uno Stato senza sbocco al mare di 652864 km² e di 40 099 460 abitanti stimati nel 2021, con capitale Kabul. Confina a ovest con l'Iran, a sud e a est con il Pakistan, a nord con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Tagikistan e con la Cina nella regione più a est della nazione attraverso il corridoio del Wakhan. Le lingue ufficiali del paese sono il dari e il pashtu. La situazione politica del paese è frammentata: il governo riconosciuto dalla quasi totalità del mondo è quello della Repubblica Islamica dell'Afghanistan, sorta nel 2004, che, tuttavia, è oramai ridotto ad un governo in esilio, in quanto de facto l'Afghanistan è un emirato sotto il dittatoriale e totalitario controllo dei talebani dal 15 agosto 2021. L'Afghanistan è uno dei paesi più poveri al mondo e il più povero dell'Asia.

India

India

L'India, ufficialmente Repubblica dell'India, è uno Stato federale dell'Asia meridionale, con capitale Nuova Delhi. Con 3287263 km², l'India è il settimo stato al mondo per superficie, mentre con circa 1 miliardo e 412 milioni di abitanti è il secondo più popoloso dopo la Cina.

Asia centrale

Asia centrale

L'Asia centrale è una regione interna dell'Asia, che convenzionalmente va dalla sponda asiatica del mar Caspio alla Cina nord-occidentale. Conosciuta dai romani con il nome di Transoxiana e chiamata attualmente anche Turkestan Occidentale, la regione comprende cinque Stati, un tempo facenti parte dell'Unione Sovietica e indipendenti dal 1991, di cultura e lingua turca, ad eccezione del Tagikistan, di lingua e cultura persiana. Parte della popolazione pratica ancora oggi il nomadismo e la religione più diffusa è l'islam sunnita.

Africa

Africa

L'Africa è un continente del pianeta Terra, il terzo per superficie, attraversata dall'equatore e dai tropici del Cancro e del Capricorno e, quindi, caratterizzata da una grande varietà di climi e ambienti, come deserti, savane e foreste pluviali. Insieme all'Eurasia, forma il cosiddetto Continente Antico.

Arabia Saudita

Arabia Saudita

L'Arabia Saudita, ufficialmente conosciuta come Regno dell'Arabia Saudita, è il più grande Stato arabo dell'Asia occidentale per superficie e il più grande del mondo arabo dopo l'Algeria. La popolazione ammonta a oltre 34 milioni di abitanti e il Paese si pone al terzo posto a livello mondiale per numero di immigrati ricevuti sul proprio territorio (2020). Confina con la Giordania e l'Iraq a nord, il Kuwait a nord-est, il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti a est, l'Oman a sudest, lo Yemen a sud, il mar Rosso a ovest e il Golfo Persico a est.

Kharigismo

Kharigismo

Il Kharigismo è un ramo dell'Islam, distaccatosi dagli altri all'epoca del quarto califfo ʿAlī ibn Abī Ṭālib. Anche all'interno del Kharigismo ci sono i sufi e no.

Caratteristiche

Gli sciiti derivano il loro nome dall'espressione araba "shīʿat ʿAlī" (fazione di ʿAlī), sovente abbreviata semplicemente in "Shīʿa".

Hanno cominciato il loro lento cammino di differenziazione da quello che, sotto Ahmad ibn Hanbal, diventerà il Sunnismo per motivi al contempo politici e spirituali. L'occasione fu offerta dall'assassinio perpetrato dalle forze califfali omayyadi ai danni di al-Ḥusayn b. ʿAlī, figlio di ʿAlī b. Abī Ṭālib, avvenuto nel 680 a Karbalāʾ, in Iraq.[1] In quell'occasione si pose con forza la questione-cardine dell'Imamato: se cioè ammettere che alla suprema carica islamica potesse accedere un qualsiasi credente (come era già stato il caso di Mu'awiya ibn Abi Sufyan e di suo figlio e successore Yazid ibn Mu'awiya), oppure riservare il posto di Califfo/Imam a un appartenente alla cerchia ristretta dei Compagni del Profeta e - con l'inevitabile trascorrere del tempo - riservarlo a un appartenente al lignaggio di Maometto (Ahl al-Bayt).

Un ambigramma (leggibile quindi, in identico modo, anche ruotando di 180° l'immagine) con i nomi di ʿAlī (ﻋﻠﻲ) a sinistra e di Muḥammad (ﻣﺤﻤﺪ) a destra.

Gli Alidi si cominciarono a differenziare dal resto della Umma, dal momento che considerarono ʿAlī unica guida (imām) legittimata a governare l'Ahl al-Bayt, mentre il resto dei Musulmani ritenne che qualsiasi fedele di buona capacità religiosa, non necessariamente discendente del Profeta, anche se preferibilmente appartenente alla sua tribù - i Coreisciti -, potesse guidare a pieno titolo la Comunità islamica.[2]

Col tempo gli Alidi misero per iscritto le loro riflessioni teologiche e politiche, evolvendo verso quello che diventerà il vero e proprio Islam sciita. Da quanti si potranno di lì a poco legittimamente chiamare "Sunniti" (la definizione sarà data da Ibn Ḥanbal, col suo auspicio che la Umma fosse una Ahl al-sunna wa-l-jamāʿa, cioè "Gente che si rifà alla tradizione [di Maometto] e che non origina secessioni"), gli Sciiti presero a differenziarsi anche a proposito di alcuni altri istituti giuridici, ammettendo, ad esempio, la legittimità del matrimonio a tempo prefissato, detto mutʿa, sulla scorta di precisi ḥadīth del Profeta, negando (a differenza dei Sunniti) che Maometto avesse posto fine a una tal pratica preislamica al ritorno dalla conquista di Khaybar.

Secondo alcuni studiosi sunniti (e, negli ultimi tempi, i Wahhabiti in particolare), una parte dell'Islam sciita penserebbe che dal Corano - raccolto all'epoca del califfo ʿUthmān b. ʿAffān - siano stati espunti alcuni passaggi e una sūra intera (la sūrat al-wilāya, ovvero "capitolo della luogotenenza") che attestavano la designazione a succedergli, fatta da Maometto in favore di ʿAlī. Questa affermazione è respinta dagli attuali Sciiti che ribadiscono invece che nello Sciismo nessuno avrebbe mai affermato l'incompletezza del Testo Sacro islamico.

Nel suo Uṣūl al-Kāfī, Muḥammad b. Yaʿqūb al-Kulaynī al-Rāzī, o Kulīnī (vissuto nel X secolo), affermò peraltro sull'autorità di Jābir:

«Ho sentito Abū Jaʿfar dire: «Chiunque fra la gente [di fede islamica] pretenda di aver collazionato l’intero Corano come Allāh l’ha rivelato, è un mentitore. Solo ʿAlī e gli Imām dopo di lui l’hanno raccolto e mandato a memoria come Allāh l’aveva rivelato»»

ovvero

«Jābir riferisce di aver ascoltato l’Imām Muḥammad al Bāqir[3] dire: «Nessuno può rivendicare di aver compilato il Corano così come Allah l’ha rivelato, a meno che non sia un bugiardo. La sola persona che l’ha compilato e memorizzato secondo la sua rivelazione è stato ʿAlī ibn Abī Ṭālib e gli Imām che sono venuti dopo di lui»[4]

Affermazioni non dissimili sono riscontrabili nel Tafsīr al-Shāfiʿī min kitāb al-kashshāf di Tabrisī (o Tabarsī).

Quanti nell'Islam sciita negano che il Corano sia stato in qualche modo alterato per odio nei confronti della Ahl al-Bayt, si rifanno all'autorità di Abū Jaʿfar Muḥammad b. ʿAlī Ibn Bābawayh al-Qummī, detto Shaykh Ṣadūq (Il venerabile grandemente veritiero), che affermò:

«La nostra fede è che il Corano rivelato da Allāh al Suo Profeta Maometto è quello che sta tra le due copertine (daffatayn). Ed è quello che è in mano ai credenti, e non è più lungo… E colui che afferma che diciamo che è più lungo, è un mentitore"[5]

Tutte queste differenziazioni, non toccando alcun punto della dogmatica islamica (non essendo articolo di fede la completezza o meno del Corano), non legittimano comunque quelle fazioni più estremiste dell'Islam sunnita wahhabita che parlano dell'Islam sciita come di un'eresia. Tale atteggiamento del tutto recente contraddice la lunga tradizione moderata dell'Islam sunnita che ha sempre considerato lo Sciismo come una variante dell'Islam e che ha costantemente negato per 14 secoli che si possa applicare ai suoi seguaci la definizione di kuffār.[6]

L'Islam sciita - minoritario in termini assoluti (circa il 15% dei fedeli musulmani di tutto il mondo) - è maggioritario in Iraq, in Libano e in alcune aree del Golfo Persico e, con poche eccezioni, del tutto dominante in Iran, dove lo Sciismo fu forzatamente imposto dalla dinastia dei Safavidi (1501-1722).

Gli Sciiti, per quanto riguarda la Sunna, preferiscono Quattro libri, piuttosto che i Sei libri, preferiti dai Sunniti.

Come i paesi sunniti, anche quelli sciiti sono iscritti all'Organizzazione della Cooperazione Islamica.

Scopri più Caratteristiche per argomenti

Ahmad ibn Hanbal

Ahmad ibn Hanbal

Ahmad ibn Hanbal è stato un teologo e giureconsulto arabo, musulmano tradizionalista.

Califfo

Califfo

Il califfo nell'Islam è il vicario o successore di Mohammad alla guida politica e spirituale della comunità islamica universale.

Omayyadi

Omayyadi

Omayyadi, o Omaiadi, è il nome di due distinte dinastie califfali arabe che fanno derivare il loro nome dal clan di appartenenza, i Banū Umayya, a sua volta parte della tribù dei Banū Coreisciti della Mecca.

Al-Husayn ibn Ali

Al-Husayn ibn Ali

Al-Ḥusayn ibn ʿAlī ibn Abī Ṭālib fu il secondo figlio di ʿAlī ibn Abī Ṭālib e della figlia del profeta Mohamed, Fāṭima, considerato terzo imām dallo sciismo.

680

680

Il 680 è un anno bisestile del VII secolo.

Kerbela

Kerbela

Kerbelāʾ o Kerbala, Karbalāʾ, Karbala, Karbila è una città dell'Iraq, situata a circa 100 km a sud-ovest di Baghdad. Al tempo di al-Ḥusayn ibn ʿAlī il luogo era conosciuto come al-Ghadiriya, Naynawa e Shath al-Furat.

Iraq

Iraq

L'Iraq, o Irak, oppure anche Irac, ufficialmente Repubblica d'Iraq, è uno Stato dell'Asia occidentale.

Imam

Imam

Il termine imàm, può indicare tanto una preclara guida morale o spirituale quanto un semplice devoto musulmano che sia particolarmente esperto nei movimenti rituali obbligatori della preghiera canonica ṣalāt. Costui si pone davanti agli oranti, dando modo ad essi di correggere eventuali errori nei movimenti che comporterebbero l'invalidità della salāt.

Maometto

Maometto

Maometto è stato il fondatore e il profeta dell'Islam, «l'uomo che tutti i musulmani riconoscono loro profeta». È indicato in volgare italico arcaico anche come Macometto.

Ahl al-Bayt

Ahl al-Bayt

Ahl al-Bayt furono, fin dalla seconda metà del VII secolo, i parenti convertiti e i discendenti del profeta Maometto.

Ambigramma

Ambigramma

L'ambigramma è un disegno calligrafico che possiede due o più interpretazioni chiare e distinte: le due letture si generano solitamente attraverso il cambiamento del punto di vista, che si può ottenere mediante rotazioni, simmetrie ed altri espedienti. Le due letture di un ambigramma possono essere identiche, nel caso dell'omogramma, o diverse, nel caso dell'eterogramma.

Alidi

Alidi

Col termine Alidi si indicano i devoti seguaci della causa del quarto califfo musulmano, ʿAlī ibn Abī Ṭālib e dei suoi successori.

Origine dell'Islam sciita

Moschea dell'Imam Alì a Najaf, Iraq

Il termine sciismo viene da shīʿat ʿAlī, il partito di ʿAlī. La parola shīʿa è già riportata diverse volte nel Corano per indicare l'affiliazione alla scuola di pensiero di personaggi, sia positivi che negativi, dei Libri Sacri, come i profeti Abramo e Mosè da una parte e il Faraone dall'altra.

Muhammad al-Shahrastani, nel suo al-Milal wa al-Nihal, una fonte sui diversi gruppi in cui si divide l'Islam, scrive:

«Gli sciiti sono coloro che seguono in particolare ʿAlī e che credono nel suo imamato e nel suo califfato secondo le direttive esplicite e le volontà del profeta Maometto.»

Alla morte di Maometto, nel 632, la questione della sua successione fu all'origine della più grande divisione all'interno dell'Islam. I discepoli di ʿAlī ibn Abī Ṭālib ritenevano che gli unici legittimati ad esercitare il potere fosse l'Ahl al-Bayt, la "Gente della Casa" (la famiglia del Profeta), e che dunque ˁAlī, la loro Guida, sulla base delle indicazioni fornite dal Profeta (vedi Ghadīr Khumm), fosse l'unico successore legittimo. Essi sostenevano che il ruolo di Imam (guida religiosa) e Califfo (autorità politica) dovessero cumularsi in un'unica persona, ma dovettero riconoscere come primo Califfo Abū Bakr, eletto dal resto della comunità (Umma).

La disputa sembrò ricomporsi con l'accesso di ʿAlī al Califfato dopo la morte violenta del 3º Califfo ʿUthmān ibn ʿAffān. Ma il suo potere fu contestato da Muʿāwiya ibn Abī Sufyān, governatore omayyade della Siria, che gli si ribellò apertamente. Dopo un lacerante conflitto non conclusivo tra i due, ʿAlī fu assassinato nella moschea di Kufa da un seguace del neonato kharigismo.

I suoi seguaci riposero allora tutte le loro aspettative sui suoi due figli, al-Ḥasan ibn ʿAlī e al-Ḥusayn ibn ʿAlī. Ḥasan fu indicato da ʿAlī come suo successore all'Imamato, ma fu costretto a sciogliere il suo esercito per carenza di fondi e accettare un accordo con Muʿāwiya, stipulando però con lui un patto secondo il quale, alla morte di questi, il potere sarebbe tornato ad al-Ḥasan o, in sua mancanza, a suo fratello al-Ḥusayn.

Ma Muʿāwiya, contravvenendo al patto, nominò suo figlio Yazīd per la successione al Califfato. Al-Ḥasan nel frattempo era morto, forse avvelenato dallo stesso Muʿāwiya (secondo la versione sciita), ed al-Ḥusayn, che ne aveva ereditato l'Imamato, rifiutò categoricamente di giurare fedeltà a Yazīd, sia per questione di legittimità, sia per una pretesa indegnità mostrata dallo stesso. Messo di fronte alla scelta tra la sottomissione o lo scontro, al-Ḥusayn progettò di raggiungere la città irachena di Kufa, dove gli alidi erano molto forti e gli avevano promesso il loro sostegno.

Ma le truppe califfali intercettarono al-Ḥusayn a Kerbelāʾ, sulla strada per Kufa, impedendogli anche l'accesso all'acqua dell'Eufrate. Al-Ḥusayn, con soli 72 combattenti (gli abitanti di Kufa erano stati nel frattempo duramente repressi e si guardarono bene dall'intervenire in suo soccorso), dovette fronteggiare l'assai maggiore contingente armato califfale spedito dal wālī di Kufa e l'esito fu inevitabilmente la morte sua, dei suoi familiari e dei suoi discepoli. La battaglia di Kerbelāʾ, del 680, segnerà la definitiva rottura tra gli alidi e il resto della comunità che più avanti prenderà il nome di Ahl al-Sunna (da cui il nome "sunniti").

Il destino tragico di al-Ḥusayn scosse le coscienze dei musulmani e accrebbe la determinazione a lottare per l'ideale di un potere giusto e rispettoso dei principi fondamentali dell'Islam originario. Il martirio divenne il simbolo della lotta contro l'ingiustizia. Il senso dello sciismo è in questo massacro e quindi nel culto dei martiri. Tutti i discendenti di al-Ḥusayn, ovvero gli Imam dell'Ahl al-Bayt, la Famiglia del Profeta, ebbero un destino tragico di prigionia e di avvelenamenti.
Per gli sciiti, gli Imam sono le guide, i custodi del Libro. La loro legittimità non deriverebbe dalla discendenza carnale dal Profeta, ma dalla loro eredità spirituale; essi ebbero una conoscenza del significato del Corano e ne spiegarono il senso esoterico (bātin) ai fedeli. Lo studioso Henry Corbin considera lo sciismo la corrente più esoterica dell'Islam.[7]

Il dodicesimo Imam di questa catena di successione iniziata con ʿAlī e proseguita con al-Ḥasan e al-Ḥusayn, sfuggì alla repressione del califfo di turno occultandosi nell'874. Questo fenomeno sovrannaturale mise dunque termine alle rivendicazioni del potere temporale e diede una dimensione fortemente escatologica e religiosa allo sciismo. Gli sciiti duodecimani, ovvero coloro che riconoscono una successione ininterrotta di dodici Imām, da quel momento accettarono passivamente l'ordine politico stabilito, nell'attesa della parusia del loro ultimo Imam che, alla fine dei tempi, tornerà a manifestarsi e a ristabilire la giustizia in Terra. In questa attesa, nessun potere politico è pienamente legittimo.
La Rivoluzione Islamica del 1979 in Iran ha in parte modificato questo atteggiamento, stabilendo il potere del giurisperito (velāyat-e faqih), in cui spicca la figura della Guida Suprema (rahbar), coadiuvato da alcune istituzioni di Mulla che, pur non esente da difetti ed errori, cerca di creare e gestire una società islamica quanto più giusta possibile e preparare le condizioni per il ritorno dell'Imam Atteso.

Scopri più Origine dell'Islam sciita per argomenti

Moschea dell'Imam 'Ali

Moschea dell'Imam 'Ali

La moschea dell'Imām ʿAlī, nota anche come Masjid ʿAlī o moschea di ʿAlī, sita a Najaf (Iraq) è considerata dai circa 200 milioni di sciiti del mondo, il terzo luogo santo dell'islam di Medina. ʿAlī ibn Abī Ṭālib, cugino e genero di Maometto, quarto califfo ortodosso per i sunniti e primo Imam per gli sciiti vi è sepolto. Inumato accanto ad ʿAlī vi sarebbero, per gli stessi sciiti, i resti di Adamo ed Eva, nonché di Noè.

Iraq

Iraq

L'Iraq, o Irak, oppure anche Irac, ufficialmente Repubblica d'Iraq, è uno Stato dell'Asia occidentale.

Corano

Corano

Il Corano è il testo sacro dell'Islam.

Abramo

Abramo

Abramo è un patriarca dell'ebraismo, del cristianesimo e dell'islam.

Mosè

Mosè

Mosè fu per gli Ebrei il rav per antonomasia, e tanto per gli Ebrei quanto per i cristiani egli fu la guida del popolo ebraico secondo il racconto biblico dell'Esodo; per i musulmani, invece, Mosè fu innanzitutto uno dei profeti e dei messaggeri inviati da Dio ai figli di Israele, e a cui fu affidata una rivelazione autentica, la Torah, la quale, tuttavia, fu successivamente alterata e corrotta dai giudei.

Faraone

Faraone

Il faraone era il sovrano dell'antico Egitto.

Al-Shahrastani

Al-Shahrastani

Tāj al-Dīn Abū al-Fatḥ Muḥammad ibn ʿAbd al-Karīm al-Shahrastānī noto come al-Shahrastānī è stato un filosofo, teologo e storico persiano, influente storico delle religioni e specialista di eresie nell'ambito dell'Islam.

Islam

Islam

L'islam è una religione monoteista abramitica universale manifestatasi nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo, che i fedeli vogliono rivelata a Maometto, considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti», inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo ed il primo profeta.

Ahl al-Bayt

Ahl al-Bayt

Ahl al-Bayt furono, fin dalla seconda metà del VII secolo, i parenti convertiti e i discendenti del profeta Maometto.

Ghadir Khumm

Ghadir Khumm

Il Ghadīr Khumm era un invaso d'acqua, o stagno, sito nella località di Khumm presso il quale, secondo una tradizione islamica sciita, il profeta Maometto si sarebbe fermato coi suoi seguaci il 16 marzo 632, sulla strada di ritorno a Medina, dopo aver compiuto a Mecca il cosiddetto "Pellegrinaggio dell'Addio".

Abū Bakr

Abū Bakr

Abū Bakr, pseudonimo di ʿAbd Allāh ibn Abī Quḥāfa, detto al-Ṣiddīq, è stato il primo califfo dell'Islam dal 632 al 634, epoca in cui la Umma fu impegnata a combattere varie tribù della penisola arabica che avevano abiurato l'Islam o che, più semplicemente, avevano deciso di recuperare una loro piena libertà d'azione.

Kharigismo

Kharigismo

Il Kharigismo è un ramo dell'Islam, distaccatosi dagli altri all'epoca del quarto califfo ʿAlī ibn Abī Ṭālib. Anche all'interno del Kharigismo ci sono i sufi e no.

Particolari dottrinali

Lo sciismo è basato su cinque fondamenti dottrinali:

I Cinque Pilastri (Professione di fede, Preghiera canonica, Elemosina canonica, Digiuno nel mese di Ramaḍān e Pellegrinaggio alla Mecca e dintorni) sono ugualmente riconosciuti – il primo coincide d'altronde con il monoteismo – ma considerati e definiti come "obblighi di fede".

Monoteismo

L'Islam sciita riconosce, come tutte le altre scuole islamiche, l'Unità Divina e il testo sacro del Corano. Esso considera che il Corano abbia un senso evidente ed uno nascosto, senza comunque che il secondo annulli o pregiudichi il primo, e che il testo sacro vada studiato anche esotericamente. Gli Imām sono gli incaricati di insegnare ai fedeli più ricettivi questa gnosi…..

Profezia

L'Islam sciita riconosce il profeta Maometto ed attribuisce a lui e agli altri Profeti biblici la qualità dell'infallibilità assoluta (ʿiṣma), mentre l'Islam sunnita gliela riconosce solo in materia di fede. Per infallibilità assoluta si intende la totale astensione dai peccati, sia maggiori che minori, e dagli errori nel ricevere e trasmettere la Rivelazione.
In aggiunta i Profeti hanno il dovere di provare agli uomini la provenienza divina del loro messaggio e per questo compiono miracoli. Il miracolo più grande dell'ultimo Profeta dell'Islam è il Corano stesso la cui conoscenza gli venne trasmessa direttamente nel cuore senza l'intermediazione dei sensi.

Imamato

È l'articolo di fede che più caratterizza l'Islam sciita. Dio non volle permettere che gli uomini si perdessero e per questo ha inviato loro i Profeti per guidarli. Ma la morte di Maometto mette fine alla catena profetica iniziata con Adamo e continuata con Noè, Abramo, Mosè e Gesù. Occorreva dunque un garante spirituale della condotta degli uomini che fosse e desse prova della veracità della religione e dirigesse la comunità. Questi è l'Imām, la Guida. Egli deve soddisfare un certo numero di condizioni: conoscere la religione, essere giusto ed esente da difetti, in altre parole essere il migliore del suo tempo. Egli viene investito dallo stesso Profeta e quindi dall'Imam che lo ha preceduto.

Contrariamente ai sunniti, dunque, gli sciiti affermano che la comunità, dopo la morte del Profeta, doveva essere guidata da ʿAlī, suo cugino e genero avendone sposato la figlia Fāṭima Ẓahrāʾ, e dal Profeta nominato primo Imām. E i discendenti di ʿAlī dovevano esserne gli eredi nell'Imamato. Questa rivendicazione in origine possedeva un carattere esclusivamente politico-religioso, ma nel tempo è venuta a rappresentare un aspetto fondamentale della teologia sciita. La concezione dell'Imamato da parte degli sciiti, diversamente dal Califfato contemplato dagli altri musulmani, incarna sia l'autorità temporale che quella spirituale, ed è considerato la continuazione del ciclo della profezia.

A questo proposito c'è da fare una precisazione riguardo al concetto di Sunna. Si intende per Sunna tutto il corpus di leggi e consuetudini derivanti da ciò che il profeta Maometto disse, fece, omise di dire e di fare, o cui alluse ecc. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono però solo i sunniti a seguire la Sunna, come il nome potrebbe indurre a credere, perché altrettanto fanno gli sciiti. La differenza sta in primo luogo nelle catene di trasmettitori, ovvero nelle fonti di tale Sunna. I sunniti ne privilegiano alcune, gli sciiti talora altre. In secondo luogo, i sunniti considerano sunna (buona consuetudine) anche le integrazioni apportate dai primi Califfi, e gli sciiti duodecimani fanno altrettanto con le integrazioni apportate dai primi dodici Imam (sette per gli ismailiti). I trasmettitori usati dagli uni sono considerati inaffidabili o addirittura mentitori dagli altri e viceversa.

Secondo gli sciiti duodecimani, i primi dodici Imām - investiti in tale ruolo da Dio stesso, dal Profeta o dall'Imam precedente - sono stati rappresentanti infallibili di Dio stesso su questa terra e custodi della Rivelazione. L'infallibilità è dovuta al fatto che l'Imam trae la sua autorità da Dio, così da non poter impartire insegnamenti minati dal dubbio dell'errore. Dopo l'occultazione del 12º Imam, gli uomini sono liberi in rapporto al potere temporale mentre l'insegnamento fluisce sempre dall'Imam per il tramite dei religiosi di più elevata dottrina e qualità morali, ineffabilmente ispirati da lui. Nello sciismo la prassi religiosa non è fissata ab eterno in tutti i suoi particolari e pertanto l'interpretazione (ijtihād) resta aperta e problemi nuovi possono essere risolti con nuove soluzioni. Alla fine dei tempi l'Imam nascosto si manifesterà ripristinando l'autorità legittima e la giustizia fra gli uomini.

Diverse concezioni dell'Islam sciita concernenti la figura dell'Imam appaiono alla maggioranza sunnita nettamente eterodosse e, fino a tempi non lontani, furono aspramente condannate e ferocemente combattute come eretiche. Vediamone alcune. Sin dalle origini si ebbe un acceso dibattito sulla natura della persona dell'Imam. In ambienti estremisti, kaysaniti e ismailiti, si sostenne la dottrina della divinità dell'Imam concepito come una sorta di "volto di Dio" (wajh Allah), ovvero il volto che Dio mostra al creato, dottrina che si perpetua nell'ismailismo odierno. Tale dottrina è in parte mitigata nello Sciismo imamita o duodecimano, maggioritario nell'Iran e Iraq attuali, in cui si tende piuttosto ad accreditare una concezione che si basa sul principio - cui probabilmente non è estranea una lontana eco cristologica - della "doppia natura" dell'Imam: uomo che conterrebbe una particola di Luce divina. L'Imam - secondo una suggestiva metafisica o teologia della luce, sarebbe una "irradiazione" (tajalli) della stessa Luce divina. Gli zayditi, che si continuano nell'attuale Sciismo dello Yemen, hanno invece sempre negato aspetti divini nella figura dell'Imam, riconoscendogli soltanto l'infallibilità (è sempre guidato da Dio) e l'impeccabilità. La dimensione divina dell'imam è anche alla base dell'idea che l'imam "sorregga il mondo", ovvero - come si sosteneva in certi ambienti- senza di lui il mondo crollerebbe; consequenziale è anche la tendenza a considerare il magistero dell'Imam - in quanto "manifestazione" (mazhar) di Dio sulla Terra - superiore a quello dello stesso Profeta, semplice uomo. Infine l'Imam gioca un importante ruolo escatologico. Sin dalle prima riflessione elaborata in ambienti ismailiti e poi ripresa in parte anche nello sciismo imamita, si afferma l'idea che alla fine del mondo l'ultimo Imam della serie - considerato mai realmente morto - tornerà per instaurare nella veste di Mahdi un regno di giustizia che ripari ai torti subiti dalla comunità sciita, idea che denuncia matrici ebraico-cristiane (cfr. letteratura apocalittica).

Autorità religiose

Gli sciiti duodecimani riconoscono come maggiori autorità religiose i Marjaʿ al-taqlīd che possono essere più di uno: ciascun fedele deve sceglierne uno (o più di uno in alcuni casi) e seguirne i verdetti giuridici. Altri titoli delle autorità religiose sciite sono quelli di ayatollah (ossia "segno di Allah"), titolo che può coincidere con quello di Marjaʿ, e Ḥojjat al-islām (trad: prova dell'Islam), di grado inferiore al primo. I religiosi sciiti possono indossare il turbante bianco o nero. Quest'ultimo colore indica i sayyid ovvero i discendenti del profeta Maometto.

Culto dei màrtiri

L'Islam sciita accorda una particolare importanza al culto dei màrtiri (shuhadāʾ). ʿAlī, al-Ḥasan e soprattutto al-Ḥusayn sono i più importanti. Per al-Ḥusayn si celebrano delle grandiosi manifestazioni di lutto e dolore collettivo per il giorno della sua morte (ʿAshurāʾ), il 10 del mese di Muḥarram, e quaranta giorni dopo (Arbaʿīn).

Guglielmo di Tiro (XII secolo), paragonava questo culto a quello dei martiri cristiani, ed ancor oggi molte sono le assonanze con le cerimonie cristiane del Venerdì santo.

Giustizia di Dio

I musulmani sciiti affermano che Dio è giusto e che non agisce mai ingiustamente. Di conseguenza ricompensa coloro che credono e compiono buone opere e punisce i malfattori. Per l'affermazione di tale principio l'uomo deve essere libero nella scelta delle proprie azioni ed è per questo che gli è stato conferito il libero arbitrio. Punto questo di potenziale discussione con quanto sostenuto dal sunnismo, che ritiene Dio unico Creatore, e quindi anche degli atti dell'uomo.[8]

Scopri più Particolari dottrinali per argomenti

Monoteismo

Monoteismo

Per monoteismo si intende la fede in una sola divinità identificata, in lingua italiana, con il termine Dio.

Profezia

Profezia

Una profezia è un'affermazione che prevede il futuro. Tuttavia, c'è un'importante differenza tra profezia e previsione: una previsione ha alla base un processo empirico e logico, mentre una profezia non è legata a dati di fatto e ragionamenti, ma alla supposta prescienza o chiaroveggenza di chi se ne fa portatore. In senso più lato, la profezia può anche essere legata alla capacità pragmatica del "profeta" di evocare gli avvenimenti storici da lui voluti influenzando così il futuro. In quest'ultimo senso, in cui si parla anche di profezia che si autoadempie, il termine "profezia" è stato applicato a filosofi come Emerson e Nietzsche.

Imam

Imam

Il termine imàm, può indicare tanto una preclara guida morale o spirituale quanto un semplice devoto musulmano che sia particolarmente esperto nei movimenti rituali obbligatori della preghiera canonica ṣalāt. Costui si pone davanti agli oranti, dando modo ad essi di correggere eventuali errori nei movimenti che comporterebbero l'invalidità della salāt.

Fede

Fede

La fede è definibile come l'adesione a un messaggio o un annuncio fondata sull'accettazione di una realtà invisibile, la quale non risulta cioè immediatamente evidente, e viene quindi accolta come vera nonostante l'oscurità che l'avvolge. La fede consiste pertanto nel «ritenere possibile» quel che ancora non si è sperimentato o non si conosce personalmente.

Ramadan

Ramadan

Nel calendario islamico, il Ramadan è il nono mese dell'anno, di 29 o 30 giorni; in base all'osservazione della luna crescente.

Corano

Corano

Il Corano è il testo sacro dell'Islam.

Gnosi

Gnosi

Il termine gnòsi deriva dal greco antico γνῶσις (gnòsis), vocabolo comune il cui significato originario era "conoscenza". Nelle scienza delle religioni, la parola gnosi assume un significato particolare, in quanto indica una forma speciale di conoscenza religiosa, che non procede da contenuti di fede acquisiti per intermediazione, né a partire da principi o postulati, ma si realizza come accesso diretto al divino, mediante una sorta di illuminazione interiore, al termine di un cammino, spesso misterico, che garantisce il raggiungimento della salvezza spirituale agli iniziati.

Adamo

Adamo

Adamo è il nome, secondo l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam, del primo uomo. Il racconto della discendenza di tutti gli uomini da un unico progenitore è il fondamento della fratellanza di tutti i popoli. Secondo l'Antico Testamento, Adamo fu marito di Eva ed ebbe da lei Caino, Abele, Set e molti altri figli e figlie.

Noè

Noè

Noè è un patriarca biblico, descritto come un uomo retto che "camminava con Dio" e che Dio decise di mettere in salvo, assieme alla sua famiglia, quando, inviando il Diluvio universale, sterminò l'umanità corrotta. Nel racconto biblico Dio affida a Noè il compito di mettere in salvo le specie animali e quindi, dopo il Diluvio, di divenire il capostipite di una rinnovata umanità, stringendo con lui e i suoi discendenti una nuova alleanza.

Abramo

Abramo

Abramo è un patriarca dell'ebraismo, del cristianesimo e dell'islam.

Mosè

Mosè

Mosè fu per gli Ebrei il rav per antonomasia, e tanto per gli Ebrei quanto per i cristiani egli fu la guida del popolo ebraico secondo il racconto biblico dell'Esodo; per i musulmani, invece, Mosè fu innanzitutto uno dei profeti e dei messaggeri inviati da Dio ai figli di Israele, e a cui fu affidata una rivelazione autentica, la Torah, la quale, tuttavia, fu successivamente alterata e corrotta dai giudei.

Gesù

Gesù

Gesù di Nazareth è il fondatore e la figura centrale del cristianesimo, religione che lo riconosce come il Cristo (Messia), figura ancora attesa dalla tradizione ebraica, e come Dio fatto uomo. Durante gli ultimi anni della sua vita, Gesù svolse l'attività di predicatore, guaritore ed esorcista in Galilea e nella provincia romana della Giudea, nella regione storica della Palestina.

Divisioni dell'Islam sciita

La corrente sciita oggi maggiormente diffusa è quella dei cosiddetti duodecimani (o imamiti o giafariti). Essi sono coloro che credono nell'Imamato dei Dodici Imām dell'Ahl al-Bayt. Ricordiamo i nomi di questi 12 Imām:

  1. ʿAlī ibn Abī Ṭālib, al-Murtaḍā;
  2. al-Ḥasan ibn ʿAlī, al-Mujtabā;
  3. al-Ḥusayn ibn ʿAlī, Sayyid al-shuhadāʾ (il Signore dei Martiri);
  4. ʿAlī ibn al-Ḥusayn, Zayn al-ʿĀbidīn, al-Sajjād;
  5. Muḥammad ibn ʿAlī, al-Bāqir;
  6. Jaʿfar ibn Muḥammad, al-Ṣādiq;
  7. Mūsā ibn Jaʿfar, al-Kāẓim;
  8. ʿAlī ibn Mūsā, al-Riḍā (in persiano: Reżā);
  9. Muḥammad ibn ʿAlī, al-Taqī;
  10. ʿAlī ibn Muḥammad, al-Naqī;
  11. al-Ḥasan ibn ʿAlī, al-ʿAskarī;
  12. Muḥammad ibn al-Ḥasan, al-Mahdī.

Vi sono poi i cosiddetti Ismailiti o Settimani perché credono fino ad Ismāʿīl, considerato il settimo Imam dopo Jaʿfar al-Ṣādiq. Sono diffusi nell'Africa orientale, in India e nel mondo occidentale. Gli Ismaeliti a loro volta si dividono in: Nizariti e i Dāwūdī Bohorā.

I Nizariti il cui Imam è denominato Aga Khan sono la corrente maggioritaria dell'Ismaelismo odierno.

Gli Zayditi, diffusi nello Yemen, prendono il loro nome da Zayd, ritenuto quinto ed ultimo Imām dopo ʿAlī Zayn al-ʿĀbidīn.

Gli Alevi, gruppo religioso sincretista diffuso in Turchia orientale, devoti alla figura di ʿAlī ibn Abī Ṭālib, considerati dal resto del mondo islamico non ortodossi, seguono un'interpretazione gnostico-allegorica ( bātin ) del Corano piuttosto che una di tipo letteralistico ( zāhir ). Non impongono il divieto di consumo dell'alcol e hanno una forte devozione per Gesù e Maria. Hanno sviluppato un modello di trinità basato su Allah, Maometto e ʿAlī. La loro fede è inoltre ricca di elementi animisti.

Infine c'è la setta eterodossa degli Alauiti, minoritaria ma al potere in Siria, presente in Libano e fortemente diffusa in Anatolia orientale.

Scopri più Divisioni dell'Islam sciita per argomenti

Duodecimani

Duodecimani

Lo Sciismo viene normalmente distinto in tre grandi filoni: quello maggioritario dei Duodecimani, quello degli Ismailiti e quello degli Zayditi, oggi numericamente il più esiguo.

Africa orientale

Africa orientale

L'Africa orientale è la regione africana geograficamente più estesa a est. Politicamente essa è anche una macroregione come definita dalle Nazioni Unite.

India

India

L'India, ufficialmente Repubblica dell'India, è uno Stato federale dell'Asia meridionale, con capitale Nuova Delhi. Con 3287263 km², l'India è il settimo stato al mondo per superficie, mentre con circa 1 miliardo e 412 milioni di abitanti è il secondo più popoloso dopo la Cina.

Aga Khan

Aga Khan

Aga Khan è il titolo ereditario dell'Imam dei Nizariti, in precedenza chiamati anche "Setta degli Assassini", o più semplicemente "Assassini", che costituiscono la più grande branca degli Ismailiti nell'Islam sciita.

Alevismo

Alevismo

L'alevismo è una corrente dell'islam di derivazione sciita duodecimana originaria dell'Anatolia sorta a partire dal XIII secolo dagli insegnamenti di Hajji Bektash Veli. La teologia alevita moderna è stata profondamente influenzata dall'umanesimo e dall'universalismo. L'alevismo è strettamente connesso alla confraternita islamica dei bektashi ed è stato accostato allo yazdanesimo, allo yazidismo e allo yarsanesimo. A partire dal XX secolo in Turchia gli aleviti si sono rivelati tra i principali sostenitori del secolarismo secondo il modello kemalista e della sinistra politica, il che ha spesso generato tensioni con i locali militanti islamisti sunniti e nazionalisti turchi di estrema destra.

Gnosi

Gnosi

Il termine gnòsi deriva dal greco antico γνῶσις (gnòsis), vocabolo comune il cui significato originario era "conoscenza". Nelle scienza delle religioni, la parola gnosi assume un significato particolare, in quanto indica una forma speciale di conoscenza religiosa, che non procede da contenuti di fede acquisiti per intermediazione, né a partire da principi o postulati, ma si realizza come accesso diretto al divino, mediante una sorta di illuminazione interiore, al termine di un cammino, spesso misterico, che garantisce il raggiungimento della salvezza spirituale agli iniziati.

Corano

Corano

Il Corano è il testo sacro dell'Islam.

Gesù

Gesù

Gesù di Nazareth è il fondatore e la figura centrale del cristianesimo, religione che lo riconosce come il Cristo (Messia), figura ancora attesa dalla tradizione ebraica, e come Dio fatto uomo. Durante gli ultimi anni della sua vita, Gesù svolse l'attività di predicatore, guaritore ed esorcista in Galilea e nella provincia romana della Giudea, nella regione storica della Palestina.

Allah

Allah

Allah è una parola araba che indica il nome di Dio. Nella religione islamica è il nome con cui Dio definisce sé stesso nel Corano. Di conseguenza, visto il valore veicolare della lingua araba per la cultura islamica, è questo il nome prevalentemente usato per indicare la divinità una e unica nei paesi di lingua araba e in tutto il mondo musulmano.

Maometto

Maometto

Maometto è stato il fondatore e il profeta dell'Islam, «l'uomo che tutti i musulmani riconoscono loro profeta». È indicato in volgare italico arcaico anche come Macometto.

Animismo

Animismo

L'animismo, in antropologia, è il tentativo di accomunare quell'insieme molto variegato di religioni o culti nel quale viene attribuita qualità divina o soprannaturale a oggetti, luoghi o esseri materiali. Queste religioni non considerano le divinità come esseri puramente trascendenti, bensì attribuiscono proprietà spirituali a determinate realtà fisiche. Questo tipo di credenze è così chiamato perché si basa su un certo grado di identificazione tra principio spirituale divino (anima) e aspetto materiale di esseri ed entità. La posizione filosofica corrispondente all'animismo viene di solito chiamata panpsichismo.

Alauiti

Alauiti

Gli alauiti, o alawiti, ossia i seguaci della alawiyya, altrimenti detti nusayri, sono un gruppo religioso vicino-orientale, diffuso principalmente in Siria, di derivazione islamica sciita e correlato agli aleviti, gruppo presente in Turchia.

Diffusione dell'Islam sciita

Area di diffusione dell'Islam: in arancio i territori a maggioranza sciita.
Distribuzione delle scuole giuridico-religiose islamiche nel mondo.

A motivo del suo essere maggioranza assoluta in Iran, l'Islam sciita viene a torto indicato come la variante persiana dell'Islam, ma si tratta di un'affermazione errata. Infatti, oltre al fatto che la culla dell'Islam sciita è stato storicamente un paese arabo come l'Iraq, in cui si trovano i suoi maggiori santuari, e che le differenziazioni hanno tutte connotazioni religiose e politiche e nient'affatto etniche, c'è da rilevare come esso sia diffuso - sia pure in senso fortemente minoritario - in tutti i luoghi ove vi sono musulmani e come in alcuni paesi arabi esso sia massicciamente presente.

Oltre che in Iran, infatti, dove l'Islam sciita ha la maggioranza assoluta, esso è prevalente in Iraq, in Azerbaigian e nel Bahrein; alte percentuali di sciiti si trovano in Libano, nello Yemen (zayditi) e in Kuwait. Forti minoranze sono presenti anche in Arabia Saudita e Siria (alawiti), mentre negli altri paesi arabi gli sciiti sono minoritari.

Fuori dal mondo arabo, altre cospicue minoranze si trovano in Turchia (aleviti), Pakistan e India.

Nel mondo sciita la democrazia è a volte coltivata (vedi democrazia islamica, esistente nello sciismo in Iraq ed assieme ad altre confessioni o religioni in Libano, Afghanistan, Pakistan, Turchia e India).

Dal 1969 i paesi sciiti fanno riferimento per la difesa dei valori dell'Islam all'associazione Organizzazione della cooperazione islamica (che alcuni considerano erede del califfato, con califfo il segretario generale), quelli sciiti democratici dal 1999 all'associazione Unione parlamentare degli Stati membri della OIC. I movimenti liberali nell'islam sostengono che il califfato dei Rashidun fosse un precursore della democrazia islamica. Per questo sostengono che il segretario generale dell'Organizzazione della cooperazione islamica debba essere eletto, o almeno il segretario dell'Unione parlamentare degli Stati membri della OIC e che la sua sede sia spostata dall'Iran a uno stato effettivamente democratico come l'Iraq, per esempio.

Scopri più Diffusione dell'Islam sciita per argomenti

Iran

Iran

L'Iran, ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran è uno Stato dell'Asia situato all'estremità orientale del Medio Oriente.

Iraq

Iraq

L'Iraq, o Irak, oppure anche Irac, ufficialmente Repubblica d'Iraq, è uno Stato dell'Asia occidentale.

Azerbaigian

Azerbaigian

L'Azerbaigian, ufficialmente Repubblica dell'Azerbaigian, è uno Stato della regione transcaucasica.

Bahrein

Bahrein

Il Bahrein o Bahrain, ufficialmente Regno del Bahrein, è un piccolo Stato situato su un arcipelago di 33 isole vicino alle coste occidentali del Golfo Persico, la cui capitale è Manama. La lingua ufficiale è l'arabo.

Libano

Libano

Il Libano, ufficialmente Repubblica Libanese, è uno Stato del Vicino Oriente che si affaccia sul settore orientale del mar Mediterraneo. Il Libano confina a nord e a est con la Siria e a sud con Israele. A ovest si affaccia sul mar Mediterraneo. La superficie del Libano è di 10 452 km². La capitale è Beirut. Le attività economiche principali sono i servizi bancari e finanziari, tradizionalmente sostenuti da un regime economico libero-scambista e competitivo, e il turismo.

Kuwait

Kuwait

Il Kuwait, ufficialmente Stato del Kuwait, è un emirato sovrano, situato nell'Asia sud-occidentale, in un'area particolarmente ricca di petrolio. Lo Stato si affaccia sul golfo Persico e confina con l'Arabia Saudita a sud e con l'Iraq a nord. Il nome è il diminutivo di una parola araba che significa piccola fortezza . L'antico nome della regione era Qurayn.

Arabia Saudita

Arabia Saudita

L'Arabia Saudita, ufficialmente conosciuta come Regno dell'Arabia Saudita, è il più grande Stato arabo dell'Asia occidentale per superficie e il più grande del mondo arabo dopo l'Algeria. La popolazione ammonta a oltre 34 milioni di abitanti e il Paese si pone al terzo posto a livello mondiale per numero di immigrati ricevuti sul proprio territorio (2020). Confina con la Giordania e l'Iraq a nord, il Kuwait a nord-est, il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti a est, l'Oman a sudest, lo Yemen a sud, il mar Rosso a ovest e il Golfo Persico a est.

Alauiti

Alauiti

Gli alauiti, o alawiti, ossia i seguaci della alawiyya, altrimenti detti nusayri, sono un gruppo religioso vicino-orientale, diffuso principalmente in Siria, di derivazione islamica sciita e correlato agli aleviti, gruppo presente in Turchia.

Alevismo

Alevismo

L'alevismo è una corrente dell'islam di derivazione sciita duodecimana originaria dell'Anatolia sorta a partire dal XIII secolo dagli insegnamenti di Hajji Bektash Veli. La teologia alevita moderna è stata profondamente influenzata dall'umanesimo e dall'universalismo. L'alevismo è strettamente connesso alla confraternita islamica dei bektashi ed è stato accostato allo yazdanesimo, allo yazidismo e allo yarsanesimo. A partire dal XX secolo in Turchia gli aleviti si sono rivelati tra i principali sostenitori del secolarismo secondo il modello kemalista e della sinistra politica, il che ha spesso generato tensioni con i locali militanti islamisti sunniti e nazionalisti turchi di estrema destra.

India

India

L'India, ufficialmente Repubblica dell'India, è uno Stato federale dell'Asia meridionale, con capitale Nuova Delhi. Con 3287263 km², l'India è il settimo stato al mondo per superficie, mentre con circa 1 miliardo e 412 milioni di abitanti è il secondo più popoloso dopo la Cina.

Democrazia

Democrazia

La democrazia etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dal popolo, generalmente identificato come l'insieme dei cittadini che ricorrono in generale a strumenti di consultazione popolare.

Movimenti liberali nell'islam

Movimenti liberali nell'islam

I movimenti liberali nell'islam sono sorti a partire dal XIX secolo, proponendo una pratica della religione basata sull'interpretazione. Alcuni autori, però, preferiscono considerare il progressismo e il liberismo islamici come promossi da due distinti principi e movimenti.

Luoghi sacri

I luoghi sacri dello sciismo generalmente sono per i primi tre posti gli stessi di sunniti e kharigiti (cioè Al-Masjid al-Haram della Mecca, la Moschea del Profeta a Medina e la Spianata delle Moschee a Gerusalemme), poi al quarto posto per alcuni la Moschea dell'Imam 'Ali a Najaf e per altri la Grande Moschea di Kufa. Secondo altri sciiti o Najaf o Kufa sono al terzo posto, prima di Gerusalemme. Secondo altri sciiti è sicura in classifica solo la prima (Mecca), poi secondariamente vengono a pari merito le altre città sante (per la presenza di particolari moschee o santuari). Quindi, solo per elencarne alcune, la Moschea del Profeta a Medina, la Spianata delle Moschee a Gerusalemme, la Moschea dell'Imam 'Ali a Najaf, il santuario di al-Ḥusayn a Kerbela, il santuario di Hażrat-é Maʿsūmeh a Qom, la moschea al-'Askari a Samarra, la moschea di al-Kāẓimiyya a Baghdad e la Grande Moschea di Kufa. Secondo altre classificazioni lo sciismo venera dal canto suo anche altri luoghi santi, tra cui il primato va alla Moschea dell'Imam 'Ali a Najaf (Iraq), seguita dalla Moschea di al-Husayn al Cairo (Egitto). Particolare devozione è riservata anche al cimitero medinese di al-Baqīʿ al-Gharqad, al cimitero meccano della Jannat al-Muʿallā, ai luoghi d'inumazione delle figlie del Profeta, Zaynab e Ruqayya, al sepolcro dell'Imam ʿAlī al-Riḍā (in lingua persianaʿAli Reża) a Mashhad (Iran), al santuario al-Kāẓimiyya (nel distretto al-Kāẓimayn) a Baghdad, in Iraq - luogo d'inumazione dell'ottavo Imām Mūsā al-Kāẓim e di suo figlio, il nono Imām Muḥammad al-Jawād - o al Santuario di Fatema Ma'sume - figlia del 7º Imam sciita duodecimano Mūsā al-Kāẓim - a Qom, in Iran.

Scopri più Luoghi sacri per argomenti

Sunnismo

Sunnismo

Il sunnismo è la corrente maggioritaria dell'Islam, comprendendo circa l'85% dell'intero mondo islamico. Essa riconosce la validità della Sunna e si ritiene erede della giusta interpretazione del Corano, articolata giuridicamente in 4 scuole o madhhab. Queste si dividono in hanafismo, malikismo, sciafeismo, hanbalismo.

Moschea del Profeta

Moschea del Profeta

La moschea del Profeta è la seconda moschea più sacra per l'Islam. Questa sorge sul luogo in cui, fin dal 622, Maometto fece edificare un locale destinato alla preghiera, attiguo alla stessa abitazione costruitagli non appena giunto a Medina.

Medina

Medina

Medina è una città dell'attuale regione saudita del Hijāz, nella Penisola araba. Sorge in un'oasi ed è nota fin dai tempi più antichi in quanto ricordata col nome di Yathrib negli Annali di epoca assira. Ai non musulmani è permesso l'ingresso in città, ma non è consentito l'ingresso nelle moschee e nei luoghi di culto.

Monte del Tempio

Monte del Tempio

Il Monte del Tempio è un sito religioso situato nella città Vecchia di Gerusalemme. A causa della sua importanza per l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam è uno dei luoghi religiosi più contesi al mondo, attualmente motivo di conflitto fra Israele e arabi musulmani.

Gerusalemme

Gerusalemme

Gerusalemme, capitale giudaica tra il X e il VI secolo a.C., è la capitale contesa di Israele, città santa nell'Ebraismo, nel Cristianesimo e nell'Islam. Si trova sull'altopiano che separa la costa orientale del Mar Mediterraneo dal Mar Morto, a est di Tel Aviv, a sud di Ramallah, a ovest di Gerico e a nord di Betlemme.

Moschea dell'Imam 'Ali

Moschea dell'Imam 'Ali

La moschea dell'Imām ʿAlī, nota anche come Masjid ʿAlī o moschea di ʿAlī, sita a Najaf (Iraq) è considerata dai circa 200 milioni di sciiti del mondo, il terzo luogo santo dell'islam di Medina. ʿAlī ibn Abī Ṭālib, cugino e genero di Maometto, quarto califfo ortodosso per i sunniti e primo Imam per gli sciiti vi è sepolto. Inumato accanto ad ʿAlī vi sarebbero, per gli stessi sciiti, i resti di Adamo ed Eva, nonché di Noè.

Najaf

Najaf

Najaf è una città irachena circa 160 km a sud di Baghdad, capoluogo del Governatorato omonimo. La città ha una popolazione di 1.221.248 abitanti ed è una delle città più sacre dell'Islam sciita e il centro del potere politico della Shīʿa in Iraq.

Grande Moschea di Kufa

Grande Moschea di Kufa

La Grande Moschea di Kufa, o Masjid al-Kūfa, è una moschea sita a Kūfa (Iraq). È una delle prime moschee edificate al mondo, risalendo al VII secolo (670). Contiene i resti di Muslim ibn ʿAqīl - nipote di 'Ali ibn Abi Talib e cugino primo di al-Ḥusayn ibn ʿAlī - del suo compagno Hānī ibn ʿUrwa e di al-Mukhtār al-Thaqafī.

Kerbela

Kerbela

Kerbelāʾ o Kerbala, Karbalāʾ, Karbala, Karbila è una città dell'Iraq, situata a circa 100 km a sud-ovest di Baghdad. Al tempo di al-Ḥusayn ibn ʿAlī il luogo era conosciuto come al-Ghadiriya, Naynawa e Shath al-Furat.

Santuario di Fatima bint Musa

Santuario di Fatima bint Musa

Il santuario di Fāṭima bt. Mūsā, detta Maʿṣūme, ossia "senza peccato", ma anche Haẓrat-e Maʿṣūmeh è dedicato alla memoria di una sorella dell'Imām ʿAlī ibn Mūsā al-Riḍā) ed è sito a Qom. È considerato dai musulmani sciiti uno dei principali luoghi santi, il secondo in Iran dopo il Santuario al-Kāẓimayn di Mashhad.

Qom

Qom

Qom o Qum, ma anche Qomm, è una città dell'Iran. È il centro amministrativo della provincia di Qom, e aveva, nel 2006, 957.496 abitanti.

L'antisciismo del jihadismo

Una delle caratteristiche del jihadismo è la decisa ostilità nei confronti dello sciismo. Etichettato come "eretico" esso è giudicato meritevole di morte, secondo la peculiare visione oltranzistica di questa forma di pensiero, sorta all'interno di sacche nettamente minoritarie del wahhabismo.

Se ciò lo differenzia dal pensiero sunnita tradizionale in quasi tutto il mondo islamico, un caso - rimasto finora isolato - è quello della Malaysia, il cui governo, nel marzo del 2011, ha dichiarato lo sciismo come una "setta deviata", vietandone ogni forma di proselitismo, pur consentendo ai suoi seguaci di praticare privatamente questa forma "storica" d'Islam.[9][10]

Scopri più L'antisciismo del jihadismo per argomenti

Wahhabismo

Wahhabismo

Il wahhabismo è un movimento di riforma religiosa sviluppatosi alla metà del XVIII secolo nel Najd, un'area desertica al centro della penisola Arabica, socialmente, culturalmente ed economicamente poco sviluppata rispetto ai principali centri del mondo islamico dell'epoca. I suoi presupposti possono essere rinvenuti nell'onda lunga di un movimento di riforma religiosa partito dall'area Indo-Pacifica del mondo musulmano. Questo movimento predicava in generale un ritorno al testo coranico. Il suo fondatore eponimo Muḥammad ibn ʿAbd al-Wahhāb, era figlio di ʿAbd al-Wahhāb, un qadi di scuola hanbalita che esercitava al-ʿUyayna.

Islam

Islam

L'islam è una religione monoteista abramitica universale manifestatasi nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo, che i fedeli vogliono rivelata a Maometto, considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti», inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo ed il primo profeta.

Malaysia

Malaysia

La Malaysia o Malaisia è uno Stato federale dell'Asia sudorientale.

Setta

Setta

Una setta è, in senso generale, un gruppo di persone che segue una dottrina religiosa, filosofica o politica minoritaria la quale, per particolari aspetti dottrinali o pratici, si discosta da una dottrina preesistente già diffusa e affermata. La definizione di setta è dibattuta e il termine ha assunto un significato negativo o dispregiativo.

Fonte: "Sciismo", Wikipedia, Wikimedia Foundation, (2023, March 6th), https://it.wikipedia.org/wiki/Sciismo.

Ti piace Wikiz?

Ti piace Wikiz?

Ottieni subito la nostra estensione GRATUITA!

Note
  1. ^ Diventata per questo la seconda città santa sciita, dopo Najaf in cui fu sepolto suo padre, primo Imām sciita e quarto califfo dell'Islam.
  2. ^ Una posizione più radicale (e nei fatti impercorribile) fu quella proposta da un terzo gruppo - assai minoritario - di musulmani: i Kharigiti. Essi pretendevano infatti che la guida della Umma dovesse essere riservata al "miglior musulmano" esistente, indifferenti circa l'estrema difficoltà e aleatorietà di una simile scelta.
  3. ^ Settimo Imam per gli sciiti duodecimani, o imamiti.
  4. ^ Uṣūl al-kāfī 1:228.
  5. ^ Al-Ṣadūq, Kitāb al-iʿtiqādāt, Teheran, 1370 dell'Egira, p. 63; traduzione inglese di A.A.A. Fyzee, The Shi'ite Creed, Calcutta, 1942, p. 85.
  6. ^ Plurale di kāfir, colpevole di kufra (empietà massima e imperdonabile, per stroncare la quale sarebbe lecito in teoria "versare il sangue").
  7. ^ Henry Corbin, Storia della filosofia islamica, Adelphi, 1991, p. 51. ISBN 88-459-0141-6
  8. ^ Jean Jolivet, D. Gimaret, "Théories de l'acte humain en théologie musulmane", Revue de l'histoire des religions, 2/1982.
  9. ^ Malaysian government to Shia Muslims: Keep your beliefs to yourself, su globalpost.com. URL consultato il 17 marzo 2014.
  10. ^ Malaysia (PDF), su state.gov. URL consultato il 17 marzo 2014.
Bibliografia

Trattazioni generali in italiano o tradotte:

  • H. Laoust, Gli scismi nell'islam, Genova 1990
  • B. Scarcia Amoretti, Sciiti nel mondo, Roma 1994
  • H. Corbin, Corpo spirituale e terra celeste. Dall'Iran mazdeo all'Iran sciita, Milano 1986
  • H. Corbin, L'imam nascosto, Milano 1979
  • H. Corbin, L'immagine del tempio, Torino 1983
  • H. Corbin, Nell'Islam iranico 1. Lo shi'ismo duodecimano, Milano 2012
  • S. H. Nasr, Ideali e realtà dell'Islam, Milano 1988 (nuova edizione: Milano 2016)
  • A. Bausani Persia religiosa, Milano, Il Saggiatore 1959 (rist. Cosenza, Lionello Giordano Editore 1999)
  • A. Straface, Islam: ortodossia e dissenso, Roma 1998
  • L. Capezzone-M. Salati, L'Islam sciita. Storia di una minoranza, Roma 2006
  • Mohammad Ali Amir-Moezzi, Il Corano silente, il Corano parlante - Le fonti scritturali dell'Islam fra storia e fervore (trad. di C. Baffioni dell'originale francese Le Coran silencieux, le Coran parlant - Sources scripturaires entre histoire et ferveur, Parigi, 2011), Roma, 2018.

Importanti trattazioni in lingue europee:

  • K. Chambers Seelye, Moslem Schisms and Sects, New York 1920
  • D.M. Donaldson, The Shi'ite Religion. A History of Islam in Persia and Irak, London 1933
  • T. Fahd, Le shi'isme imamite. Colloque de Strasbourg (6-9 mai 1968), Paris 1970
  • S. H. M. Jafri, Origins and Development of Shi'a Islam, London 1979
  • H. Corbin, Temps cyclique et gnose ismaélienne, Paris 1982
  • H. Corbin, En Islam iranien, 4 voll., Paris 1971
  • H. Corbin, Face de Dieu et face de l'homme, Paris 1983
  • Nawbakhti, Les sects schiites, Teheran 1980
  • A.A. Sachedina, Islamic Messianism: the Idea of Mahdi in Twelver Sh'ism, Albany 1981
  • A.A. Sachedina, The Just Ruler in Shi'te Islam, Oxford 1988
  • W.F. Madelung, Religious schools and sects in Medieval Islam, London 1985
  • S. M Arjomand (a cura), Authority and Political Culture in Shi'sm, Albany 1988
  • S. M Arjomand, The Shadow of God and the Hidden Imam, Chicago-London 1984
  • M. A. Amir Moezzi, La guide divin dans le Shiisme originel, Lagrasse 1992
  • H. Djaït, La grande discorde. Religion et politique dans l'Islam des origines, Paris 1989
  • S. H. Nasr (a cura), Expectation of the Millennium, Albany 1989
  • Y. Richard, L'Islam chiite: croyances et idéologies, Paris 1991
  • Y. Richard, Le schi'isme en Iran. Imam et revolution, Paris 1980
  • H. Halm, Der schiitische islam, München 1994
  • H. Halm, Schiism, Edinburgh 1991
  • H. Halm, Shi'a Islam: From Religion to Revolution, Princeton 1996 ISBN 1-55876-135-7

Traduzioni italiane di autori sciiti iraniani contemporanei:

  • R. Khomeyni, Il governo islamico o l'autorità spirituale del giureconsulto, Rimini 2006
  • R. Khomeyni-M. Mutahhari, La via spirituale. Invito e introduzione, Roma 2002
  • M. Mutahhari,Gnosi e sufismo, Roma 1992
  • M. Mutahhari, L'uomo e la fede, Roma 1985
  • M. Mutahhari, La guida e il magistero, Roma 1987
  • A. Shari'ati, L'Individuo, il marxismo, l'islam, Roma 1985
  • A. Shari'ati, Sette discorsi, Roma 1984
  • A. Tabataba'i, La shi'a nell'Islam, Roma 2002
Altri progetti
Collegamenti esterni
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 56671 · LCCN (ENsh85121390 · GND (DE4052455-3 · BNF (FRcb119345553 (data) · J9U (ENHE987007536430405171 · NDL (ENJA00570868

The content of this page is based on the Wikipedia article written by contributors..
The text is available under the Creative Commons Attribution-ShareAlike Licence & the media files are available under their respective licenses; additional terms may apply.
By using this site, you agree to the Terms of Use & Privacy Policy.
Wikipedia® is a registered trademark of the Wikimedia Foundation, Inc., a non-profit organization & is not affiliated to WikiZ.com.