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Quaresima

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Quaresima (disambigua).
Allegoria della Quaresima, acquaforte di Valerio Spada (1650): scalinata di quaranta gradini grigi (i giorni feriali) intervallati da sette bianchi (le sei domeniche di Quaresima e quella della Risurrezione), con episodi dei Vangeli domenicali della Quaresima (a destra), e scene di vita fiorentina intorno.

La Quaresima è una delle ricorrenze che la Chiesa cattolica e altre Chiese cristiane celebrano lungo l'anno liturgico. È un periodo di circa quaranta giorni che precede la celebrazione della Pasqua; secondo il rito romano inizia il Mercoledì delle ceneri e si conclude il Giovedì santo, mentre secondo il rito ambrosiano parte dalla domenica successiva al Martedì grasso e si conclude il Giovedì santo con l'inizio del Triduo pasquale.

Tale periodo è caratterizzato dall'invito alla conversione a Dio. Sono pratiche tipiche della quaresima il digiuno ecclesiastico e altre forme di penitenza, la preghiera più intensa e la pratica della carità. È un cammino che prepara alla celebrazione della Pasqua, che è il culmine delle festività cristiane.

Ricorda i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero pubblico. È anche il periodo in cui i catecumeni vivono l'ultima preparazione al loro battesimo.

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Chiesa cattolica

Chiesa cattolica

La Chiesa cattolica è la Chiesa cristiana che riconosce il primato di autorità al vescovo di Roma, in quanto successore dell'apostolo Pietro sulla cattedra di Roma. I suoi fedeli vengono chiamati cristiani cattolici.

Anno liturgico

Anno liturgico

Nelle chiese cristiane, l'anno liturgico è composto dal ciclo delle stagioni liturgiche, le quali determinano le feste da osservare, le celebrazioni dei Santi, e i passi delle Sacre scritture da leggersi nelle celebrazioni.

Mercoledì delle ceneri

Mercoledì delle ceneri

Il Mercoledì delle ceneri è il mercoledì precedente la prima domenica di quaresima che, nelle Chiese cattoliche di rito romano e in molte Chiese protestanti, coincide con l'inizio della quaresima, periodo liturgico "forte" a carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua cristiana. In questo giorno tutti i cattolici dei vari riti latini sono tenuti a far penitenza e a osservare il digiuno e l'astinenza dalle carni. Da queste disposizioni ecclesiastiche derivano alcune locuzioni fraseologiche come carnevale o martedì grasso.

Martedì grasso

Martedì grasso

Il martedì grasso è la festa che conclude la settimana dei sette giorni grassi di carnevale, durante la quale hanno luogo molte celebri sfilate; precede il mercoledì delle ceneri che segna invece l'inizio della Quaresima.

Dio

Dio

Un dio è un essere supremo oggetto di venerazione da parte degli uomini, che credono sia dotato di poteri straordinari; nelle diverse culture religiose viene variamente denominato e significato. Lo studio delle sue differenti rappresentazioni e del loro procedere storico è oggetto della scienza delle religioni e della fenomenologia della religione mentre l'esistenza, la natura e l'esperienza del divino sono oggetto di riflessione delle teologie e di alcuni ambiti filosofici come la metafisica, ma si riscontra anche in altri ambiti culturali, come la letteratura o l'arte, non necessariamente collegati con la pratica religiosa.

Digiuno ecclesiastico

Digiuno ecclesiastico

Il digiuno ecclesiastico è il digiuno praticato dai cristiani come forma di penitenza durante alcuni giorni dell'anno.

Carità

Carità

Carità è un termine che indica un grande amore incondizionato, disinteressato e fraterno. Nella teologia cattolica è una delle tre virtù teologali, insieme a fede e speranza.

Gesù

Gesù

Gesù di Nazareth è il fondatore e la figura centrale del cristianesimo, religione che lo riconosce come il Cristo (Messia), figura ancora attesa dalla tradizione ebraica, e come Dio fatto uomo. Durante gli ultimi anni della sua vita, Gesù svolse l'attività di predicatore, guaritore ed esorcista in Galilea e nella provincia romana della Giudea, nella regione storica della Palestina.

Deserto

Deserto

In geografia, il deserto è definito come un'area della superficie terrestre, quasi o del tutto disabitata, di alta pressione atmosferica da cui le masse d'aria si allontanano sospinte dai venti nella quale le precipitazioni difficilmente superano i 50 millimetri l'anno e il terreno è prevalentemente arido, con scarsa o nulla vegetazione.

Battesimo di Gesù

Battesimo di Gesù

Il battesimo di Gesù nel cristianesimo si riferisce al battesimo ricevuto da Gesù da parte di Giovanni Battista, così come narrato nel Vangelo secondo Marco (1,9-11), nel Vangelo secondo Matteo (3,13-17) e nel Vangelo secondo Luca (3,21-22).

Catecumeno

Catecumeno

Il termine catecumeno indica colui che intraprende il percorso di fede da seguire per essere ammessi al Sacramento del Battesimo. Tale percorso di iniziazione cristiana viene chiamato catecumenato.

Battesimo

Battesimo

Il battesimo è un sacramento presente nelle Chiese cristiane.

Significato dei quaranta giorni

Alla fine del V secolo, e ancora oggi nel rito ambrosiano, la quaresima iniziava di domenica (1º giorno), durava cinque settimane complete (5x7=35 giorni) e si concludeva il giovedì della settimana santa (con l'ultima domenica di Quaresima e altre quattro ferie, cioè altri cinque giorni), per un totale di quaranta giorni esatti. Alla fine del V secolo l'inizio venne anticipato al mercoledì precedente la prima domenica (altri quattro giorni), e furono inclusi il Venerdì santo e il Sabato santo nel computo della Quaresima, arrivando così in tutto a quarantasei giorni. Poiché le sei domeniche di Quaresima non sono giorni di digiuno, in tutto il tempo di Quaresima rimangono quaranta giorni esatti di digiuno ecclesiastico prima della Pasqua.

Con il Codice delle Rubriche del Breviario e del Messale Romano del 1960 papa Giovanni XXIII distinse, dentro del "tempo quaresimale" (tempus quadragesimale), il "Tempo di Quaresima", che comincia con il Mercoledì delle ceneri, dal successivo "Tempo della Passione", che comincia con i I Vespri della I Domenica della Passione (ossia V Domenica di Quaresima).[1] Aggiunge che la settimana che comincia con la II Domenica della Passione è chiamata Settimana santa e che gli ultimi tre giorni (interi) di questa settimana sono designati come Triduo Sacro.[2]

Paolo VI, con il motu proprio Mysterii Paschalis del 14 febbraio 1969,[3] decretò che "Il Tempo di Quaresima decorre dal Mercoledì delle ceneri fino alla Messa «Cena del Signore» esclusa".[4] Si distingue il Triduo pasquale, che "ha inizio dalla Messa «Cena del Signore», ha il suo fulcro nella Veglia pasquale, e termina con i Vespri della domenica di Risurrezione".[5]

Per questo la Quaresima dura dal Mercoledì delle ceneri fino al Giovedì santo, per un totale di quarantaquattro giorni.

Per il rito ambrosiano la Quaresima inizia la domenica dopo il Mercoledì delle ceneri romano e termina anch'essa la sera del Giovedì Santo per un totale di quaranta giorni esatti.

Il codice di diritto canonico disciplina i giorni di penitenza cristiana ai canoni da 1249 a 1253:[6]

«Can. 1249 - Per legge divina, tutti i fedeli sono tenuti a fare penitenza, ciascuno a proprio modo; ma perché tutti siano tra loro uniti da una comune osservanza della penitenza, vengono stabiliti dei giorni penitenziali in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghiera, facciano opere di pietà e di carità, sacrifichino se stessi compiendo più fedelmente i propri doveri e soprattutto osservando il digiuno e l'astinenza a norma dei canoni che seguono.
Can. 1250 - Sono giorni e tempi di penitenza nella Chiesa universale, tutti i venerdì dell'anno e il tempo di Quaresima.»

(Codice di diritto canonico, can. 1249-1250)

Nel determinare la durata della Quaresima ha un ruolo centrale il numero quaranta, che ricorre frequentemente nelle Scritture. In particolare, nel Nuovo Testamento:

James Tissot, Gesù tentato nel deserto, 1886-1894.
  • i quaranta giorni che Gesù passò digiunando nel deserto;
  • i quaranta giorni in cui Gesù ammaestrò i suoi discepoli tra la resurrezione e l'Ascensione.

Ancora più numerosi i riferimenti nell'Antico Testamento:

  • i quaranta giorni del diluvio universale;
  • i quaranta giorni passati da Mosè sul monte Sinai;
  • i quaranta giorni che impiegarono gli esploratori ebrei per esplorare la terra in cui sarebbero entrati;
  • i quaranta giorni di cammino del profeta Elia per giungere al monte Oreb;
  • i quaranta giorni di tempo che, nella predicazione di Giona, Dio dà a Ninive prima di distruggerla;
  • i quaranta anni trascorsi da Israele nel deserto.

Il carattere originario della Quaresima fu riposto nella penitenza di tutta la comunità cristiana e dei singoli, protratta per quaranta giorni.

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Rito ambrosiano

Rito ambrosiano

Il rito ambrosiano è il rito liturgico ufficiale adottato dalla Chiesa latina nella maggior parte dell'arcidiocesi di Milano e in alcune zone che ne facevano precedentemente parte, che si distingue da quello utilizzato comunemente nel resto dell'Occidente, detto invece rito romano. Il capo del rito ambrosiano è l'arcivescovo di Milano.

Sabato santo

Sabato santo

Il sabato santo è il giorno liturgico in cui il culto cristiano celebra il Signore Gesù Cristo nel mistero della sua discesa agli inferi.

Digiuno ecclesiastico

Digiuno ecclesiastico

Il digiuno ecclesiastico è il digiuno praticato dai cristiani come forma di penitenza durante alcuni giorni dell'anno.

Codice delle Rubriche del Breviario e del Messale Romano

Codice delle Rubriche del Breviario e del Messale Romano

Il Codice delle Rubriche del Breviario e del Messale Romano è un documento liturgico suddiviso in tre parti promulgato da papa Giovanni XXIII nel 1960 che in qualità di codice giuridico indicava la legge liturgica e sacramentale che regolava la celebrazione della Messa di rito romano e dell'Ufficio divino.

Papa Giovanni XXIII

Papa Giovanni XXIII

Papa Giovanni XXIII, nato Angelo Giuseppe Roncalli, è stato il 261º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, primate d'Italia e 3º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice, dal 28 ottobre 1958 alla sua morte.

Mercoledì delle ceneri

Mercoledì delle ceneri

Il Mercoledì delle ceneri è il mercoledì precedente la prima domenica di quaresima che, nelle Chiese cattoliche di rito romano e in molte Chiese protestanti, coincide con l'inizio della quaresima, periodo liturgico "forte" a carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua cristiana. In questo giorno tutti i cattolici dei vari riti latini sono tenuti a far penitenza e a osservare il digiuno e l'astinenza dalle carni. Da queste disposizioni ecclesiastiche derivano alcune locuzioni fraseologiche come carnevale o martedì grasso.

Giovedì santo

Giovedì santo

Con la denominazione di giovedì santo nella quasi totalità delle confessioni cristiane si indica il giovedì precedente la Domenica di Pasqua. Tale giovedì:nell'anno liturgico romano della Chiesa cattolica è inoltre denominato in latino Feria Quinta in Cena Domini ; nella Chiesa ortodossa viene indicato con la denominazione di "Santo e Grande Giovedì'".

Codice di diritto canonico

Codice di diritto canonico

Il Codice di diritto canonico, è il codice normativo della Chiesa cattolica di rito latino. Il nuovo codice è stato promulgato da papa Giovanni Paolo II il 25 gennaio 1983 ed è entrato in vigore il 27 novembre dello stesso anno.

Nuovo Testamento

Nuovo Testamento

Il Nuovo Testamento è la raccolta dei 27 libri canonici che costituiscono la seconda parte della Bibbia cristiana e che vennero scritti in seguito alla vita e alla predicazione di Gesù di Nazareth. Nuovo Testamento o Nuovo Patto è un'espressione utilizzata dai cristiani per indicare il nuovo patto stabilito da Dio con gli uomini per mezzo di Gesù Cristo. I testi sono scritti in greco della koiné e rivelano di fondo un ambiente semitico.

James Tissot

James Tissot

Jacques-Joseph Tissot, detto James, è stato un pittore e incisore francese.

1886

1886

Il 1886 è un anno del XIX secolo.

1894

1894

Il 1894 è un anno del XIX secolo.

Storia

Altare durante la Quaresima, Cattedrale di Santo Stefano, Székesfehérvár, Ungheria

Nella Chiesa primitiva la celebrazione della Pasqua era anticipata da uno o due giorni di digiuno. Tale digiuno sembra fosse orientato non tanto alla celebrazione pasquale quanto all'amministrazione del battesimo che pian piano veniva riservata alla veglia pasquale. La prassi del digiuno era indirizzata innanzitutto ai catecumeni e poi estesa al ministro del battesimo e a tutta la comunità ecclesiale. Tale digiuno non aveva scopo penitenziale ma ascetico-illuminativo.

In questo periodo a Roma la domenica precedente la Pasqua era denominata "Domenica di passione" e nel Venerdì e Mercoledì di questa stessa settimana non si celebrava l'eucaristia. L'estensione del digiuno per tutta la settimana precedente la Pasqua è certa solamente per la Chiesa di Alessandria.

Di tale consuetudine è testimone uno storico del V secolo, Socrate Scolastico, che riferisce di un periodo di digiuno nelle sei settimane che precedevano la Pasqua osservato nell'Illirico e in Grecia; a Roma invece il digiuno durava tre settimane.[7] Durante le tre settimane prima della Pasqua si proclamava il vangelo secondo Giovanni.[8] La lettura di questo testo è giustificata dal fatto che esso è ricco di brani che si riferiscono alla prossimità della Pasqua e alla presenza di Gesù a Gerusalemme.

Questa preparazione prolungata fu motivata dalla prassi penitenziale. Coloro che desideravano essere riconciliati con Dio e con la Chiesa iniziavano il loro cammino di preparazione nella prima di queste Domeniche (più tardi verrà anticipata al Mercoledì immediatamente precedente) e veniva concluso la mattina del Giovedì santo, giorno in cui ottenevano la riconciliazione. In tal modo i penitenti si sottoponevano a un periodo di preparazione che durava quaranta giorni. Da qui il termine latino Quadragesima. I penitenti intraprendevano questo cammino attraverso l'imposizione delle ceneri e l'utilizzazione di un abito di sacco in segno della propria contrizione e del proprio impegno ascetico.

Verso la fine del V secolo, ha inizio la celebrazione del mercoledì e del venerdì precedenti la quaresima come se ne facessero parte. Si giunge a imporre le ceneri ai penitenti il mercoledì di questa settimana antecedente la prima domenica di quaresima, rito che verrà poi esteso a tutti i cristiani. A partire da questa fase incominciano a delinearsi anche le antiche tappe del catecumenato, che preparava al battesimo pasquale nella solenne veglia del Sabato santo; infatti questo tempo battesimale si integrava con il tempo di preparazione dei penitenti alla riconciliazione del giovedì santo. Fu così che anche i semplici fedeli - ovvero quanti non erano catecumeni né pubblici penitenti - vennero associati a questo intenso cammino di ascesi e di penitenza per poter giungere alle celebrazioni pasquali con l'animo disposto a una più autentica partecipazione.

Nel corso del VI secolo, tutta la settimana che precede la prima domenica di quaresima è dedicata alla preparazione pasquale. La domenica con cui ha inizio questa settimana è la Quinquagesima, perché è il cinquantesimo giorno prima di Pasqua. Tra il VI e il VII secolo si costituì un ulteriore prolungamento con altre due domeniche (Sessagesima e Settuagesima). Il Tempo di settuagesima (detto anche tempo di Carnevale[9]) che comprendeva queste tre domeniche è stato abolito nel rito romano riformato dopo il Concilio Vaticano II, in cui la quaresima inizia direttamente con il Mercoledì delle ceneri. Si conserva invece nell'usus antiquior del rito romano.

Allo sviluppo della quaresima ha contribuito la disciplina penitenziale per la riconciliazione dei peccatori che avveniva la mattina del giovedì santo e le esigenze sempre crescenti del catecumenato con la preparazione immediata al battesimo, celebrato nella notte di Pasqua.

La celebrazione della Pasqua nei primi tre secoli della vita della Chiesa non aveva un periodo di preparazione. La comunità cristiana viveva così intensamente l'impegno cristiano fino alla testimonianza del martirio da non sentire la necessità di un periodo di tempo per rinnovare la conversione già avvenuta con il Battesimo.

L'uso di iscrivere i peccatori alla penitenza pubblica quaranta giorni prima di Pasqua determinò la formazione di una quadragesima (quaresima) che cadeva nella VI domenica prima di Pasqua. Dal momento poi che la domenica non si celebravano riti penitenziali, si fissò questo atto al mercoledì precedente. Ogni mercoledì era, infatti, giorno di digiuno. Così è nato il mercoledì delle ceneri.

Allo sviluppo della quaresima ha contribuito prima di tutto la pratica del digiuno in preparazione alla Pasqua, poi la disciplina penitenziale, infine la preparazione dei catecumeni che saranno battezzati la notte di Pasqua.

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Cattedrale di Santo Stefano (Székesfehérvár)

Cattedrale di Santo Stefano (Székesfehérvár)

La cattedrale di Santo Stefano è una cattedrale cattolica situata nella città di Székesfehérvár, è sede della diocesi di Székesfehérvár.

Chiesa (comunità)

Chiesa (comunità)

La Chiesa è la comunità dei fedeli che professano la fede in Gesù Cristo. Talvolta, il termine viene usato al plurale, per indicare diverse comunità di fede che appartengono ad un alveo comune: così, ad esempio, per "Chiese cristiane" ci si riferisce alle diverse forme istituzionali di cristianesimo. In Italia la semplice espressione "la Chiesa" viene utilizzata in genere per indicare la Chiesa cattolico-romana.

Digiuno

Digiuno

Il digiuno è uno stato di privazione degli alimenti, volontaria o imposta. Il digiuno secco consiste nella privazione anche del bere liquidi, mentre il digiuno umido assume solo alimenti solidi.

Battesimo

Battesimo

Il battesimo è un sacramento presente nelle Chiese cristiane.

Catecumeno

Catecumeno

Il termine catecumeno indica colui che intraprende il percorso di fede da seguire per essere ammessi al Sacramento del Battesimo. Tale percorso di iniziazione cristiana viene chiamato catecumenato.

Comunità

Comunità

Una comunità è un insieme di individui che condividono uno stesso ambiente - sia esso fisico e/o tecnologico - formando un gruppo riconoscibile, unito da vincoli organizzativi, linguistici, religiosi, economici e da interessi comuni.

Ascetismo

Ascetismo

L'ascetismo, o ascèsi, è una pratica che prevede l'abnegazione, l'esercizio continuo delle virtù, e il graduale distacco dal mondo e dai piaceri legati alla vita materiale. Si tratta di una prassi tipica di svariate religioni, culture e correnti di pensiero filosofico, sia laico sia religioso. In ambito religioso, l'ascetismo è volto al raggiungimento di una maggiore unione con Dio e/o ad un adempimento più fedele della sua volontà, e può comprendere svariate pratiche penitenziali e diverse forme di preghiera.

Illuminazione (cristianesimo)

Illuminazione (cristianesimo)

Il concetto di illuminazione nell'ambito della fede cristiana assume diversi significati, indicando con essa il dono di comprendere e di far propria la verità rivelata.

Domenica

Domenica

La domenica è il giorno della settimana civile tra il sabato e il lunedì, considerato il settimo da alcuni e il primo da altri.

Eucaristia

Eucaristia

L'eucaristìa, o comunione, o santa cena, per gran parte delle Chiese cristiane, è il sacramento istituito da Gesù durante l'Ultima Cena, alla vigilia della sua passione e morte. Il termine deriva dal greco antico εὐχαριστία, eucharistía, «ringraziamento, rendimento di grazie». Il Nuovo Testamento narra l'istituzione dell'eucaristia in quattro passi: Matteo 26,26-28; Marco 14,22-24; Luca 22,19-20; Prima lettera ai Corinzi 11,23-25.

Alessandria d'Egitto

Alessandria d'Egitto

Alessandria è la seconda più grande città d'Egitto, con una popolazione di 5,2 milioni di abitanti, si estende per 32 km lungo la costa del Mediterraneo nella parte settentrionale del paese.

Illyricum

Illyricum

L'Illirico era un'antica provincia della Repubblica romana che all'inizio del periodo imperiale fu suddivisa nella regione augustea della Regio X Venetia et Histria, oltre alle due nuove province di Pannonia e Dalmazia, certamente in seguito alla rivolta dalmato-pannonica e probabilmente agli inizi del principato di Tiberio. Comprendeva inizialmente i territori dell'attuale Croazia e Albania settentrionale, in seguito ampliati alla vicina Bosnia, Serbia occidentale, Slovenia meridionale, Ungheria occidentale ed Austria orientale-meridionale.

La Quaresima nei riti occidentali

Il viola è il colore liturgico della Quaresima

Rito romano

Questo periodo si inizia con il mercoledì delle ceneri, quando il popolo di Dio riceve il segno delle ceneri benedette, e si estende fino al giovedì santo. In questa sera si celebra la messa in Cena Domini, facendo così memoriale dell'istituzione del ministero sacerdotale e del sacramento dell'Eucaristia. Questa messa apre le celebrazioni del Triduo pasquale.

Nelle messe della quaresima, e fino alla Veglia pasquale, non si canta l'alleluia. Non si recita il gloria, eccetto nelle feste e nelle solennità, e si usa il colore viola per i paramenti liturgici (fatta eccezione per le feste e le solennità, in cui si usa il colore proprio, cioè il bianco, salvo che vi siano feste o solennità locali di martiri); per la quarta Domenica, detta Laetare dall'inizio dell'introito in latino della messa, si può scegliere il rosa; la Domenica delle palme, che apre la settimana santa, ha come colore liturgico il rosso; nella mattina del Giovedì Santo si celebra la messa del crisma, caratterizzata dal colore bianco. È proibito ornare gli altari con fiori, eccetto che nelle feste, nelle solennità e nella domenica Laetare. In quaresima (e dal Gloria della Messa in Cena Domini escluso fino al Gloria della Veglia pasquale escluso) il suono dell'organo e degli altri strumenti musicali è consentito solo per accompagnare il canto.

La liturgia del tempo quaresimale è caratterizzata da umiltà, penitenza e morigeratezza: è proibito ornare l'altare con fiori ed è permesso il suono dell’organo e di altri strumenti musicali soltanto per sostenere il canto, eccetto nella IV domenica (Domenica Laetare), le solennità e le feste;[10] si omette l'Alleluia che si tornerà a cantare nella notte della veglia pasquale, si omette anche l'inno Gloria in excelsis (eccetto nelle solennità), si usa per i paramenti liturgici il colore proprio (bianco o per i martiri rosso), si utilizza generalmente il viola, ma dove è tradizione si può usare invece nella domenica Laetare il colore rosaceo[11] e la Domenica delle palme, che apre la settimana santa, ha come colore liturgico il rosso; inoltre nella mattina del Giovedì Santo si celebra la messa del crisma, caratterizzata dal colore bianco.

A partire dai primi vespri della quinta domenica di Quaresima è consentito, secondo le consuetudini locali, velare i crocifissi e le immagini dei santi con un panno di colore violaceo (o rosso).[12]I crocifissi rimangono velati sino al termine dell'azione liturgica del venerdì santo, mentre le immagini fino all'inizio della veglia pasquale.

Inoltre, nella formulazione tradizionale dei cinque precetti generali della Chiesa, veniva vietata la celebrazione in forma solenne delle nozze nei tempi liturgici penitenziali; ciò sconsigliava, senza tuttavia vietarla, la celebrazione delle nozze in Quaresima, che non potevano però in tal caso assumere carattere solenne.

Il Venerdì santo e il Sabato santo è proibita la celebrazione dei sacramenti, compreso quello del matrimonio, con eccezione di quelli della penitenza e dell'unzione degli infermi. Il Codice di diritto canonico del 1917 proibiva i matrimoni solenni, dal Mercoledì delle ceneri fino alla domenica di Pasqua, come pure dalla I domenica di Avvento fino al giorno di Natale.[13] Alcune diocesi hanno proibito la celebrazione del matrimoni durante la Quaresima, per la Chiesa latina intera non è proibito, ma scoraggiato: in certi giorni le rubriche non permettono la messa per gli sposi e al suo posto dovrebbe essere celebrata la messa del giorno in paramenti violacei. Inoltre in tutto il periodo della Quaresima è proibito decorare la chiesa con fiori.[14]

Disciplina ecclesiastica

Il Catechismo di San Pio X[15] e il Codice di diritto canonico del 1917 indicano la forma di digiuno allora in vigore, secondo la quale, chi non era dispensato aveva l'obbligo di osservare l'astinenza dalle carni il mercoledì delle ceneri, tutti i venerdì dell'anno e tutti i sabati di Quaresima, e dal digiuno (consumazione di un solo pasto, anticamente dopo il Vespro e poi sempre più anticipato sino al mezzodì, con liceità di una colazione quantificabile in 60 grammi al mattino e una refezione quantificabile in 250 grammi la sera, esclusa da queste ultime la carne, che invece si può consumare al pasto principale se non è giorno di astinenza) tutti i giorni, eccezion fatta per le domeniche. Inoltre è consentito invertire in qualsiasi modo il pasto principale e le due refezioni, purché si compiano nell'arco delle ventiquattro ore. Queste prescrizioni, ai loro tempi, erano già molto largheggianti, se si considera che fino al XIX secolo inoltrato era anche proibita la carne tutti i giorni (eccetto le domeniche), nonché erano proibiti, al mercoledì, al venerdì, al sabato e nelle refezioni aggiuntive, anche uova, pesce e latticini.[16][17]

Letture della messa in Quaresima

Nel rito romano dopo il Concilio Vaticano II si possono intravedere tre itinerari:

Il ciclo A (quello a più forte carattere battesimale) può essere seguito ogni anno secondo le esigenze pastorali di ogni singola comunità.

Rito romano (usus antiquior)

Anche nell'usus antiquior del rito romano la Quaresima inizia al Mercoledì delle ceneri, con l'imposizione sul capo dei fedeli delle ceneri benedette, ottenute con la bruciatura dei rami di palma già benedetti alla Domenica delle palme dell'anno precedente. In realtà, la Chiesa è già entrata da tre settimane in un tempo di più mite penitenza, quello di Settuagesima, che però è oscurato, nella pratica popolare, dalle festività del Carnevale. La liturgia del tempo quaresimale è caratterizzata da umiltà, penitenza e morigeratezza: sono tolti i fiori e le reliquie dall'altare, l'organo tace se non per accompagnare il canto, si omette l'inno Gloria in excelsis (eccetto alle feste di San Giuseppe e dell'Annunciazione), così come l'Alleluia (sostituito dal Tratto), e si utilizza il colore viola per i paramenti. L'unica mitigazione in questi caratteri si trova nella quarta domenica, detta Laetare, in cui i paramenti possono essere di colore rosaceo,[18] e si possono tenere i fiori sull'altare e suonare l'organo.

In Quaresima, tutte le Messe, anche quelle feriali, hanno lettura, Vangelo e parti salmodiche proprie, in quanto in questo tempo si istruiscono i fedeli sulla Storia della Salvezza e si forniscono loro i preziosi insegnamenti morali contenuti nelle Scritture. Particolarmente importanti, il mercoledì, venerdì e sabato della I settimana di Quaresima, sono le cosiddette ferie delle Quattro tempora di Quaresima, caratterizzate da ancor più forte penitenza e da numerose letture durante la Messa, residuato di consuetudini dell'antica liturgia romana. Dal 1962 tutte le feste dei santi che cadono in Quaresima, eccettuate San Giuseppe e l'Annunciazione, sono ridotte a semplici commemorazioni durante l'ufficio.

Rito ambrosiano

Il rito ambrosiano intende la Quaresima come un periodo di penitenza. Contando a ritroso dal Giovedì santo 40 giorni, si arriva alla prima domenica di Quaresima: dunque i quaranta giorni di penitenza iniziano alla sesta domenica prima di Pasqua. Questo era il computo originale della Quaresima in tutti i riti. Il rito romano invece, all'idea di quaranta giorni di penitenza, sostituì nel Medioevo quella dei quaranta giorni effettivi di digiuno in preparazione alla domenica di Pasqua. Partendo quindi dal sabato santo e contando quaranta giorni a ritroso, saltando però le domeniche in cui non si digiunava, si giunge esattamente al mercoledì precedente la prima domenica di Quaresima, che divenne il "Mercoledì delle ceneri".

Vi sono differenze anche nella concezione dei venerdì di Quaresima: per il rito ambrosiano, infatti, il venerdì è feria aneucaristica, durante la quale non possono essere celebrate messe, per vivere in modo radicale la privazione da Cristo, come avviene nel sabato autentico, per accoglierlo pienamente con la Pasqua. Nelle altre feriae di Quaresima, quindi, tutti i giorni tranne la domenica e il sabato (considerato semi-festivo in rispetto della prescrizione mosaica e come preparazione alla domenica), l'aspetto penitenziale è espresso dalla colorazione (facoltativa) nera dei paramenti anziché viola-morello. Nelle domeniche invece, come da tradizione ambrosiana, è sottolineato il percorso battesimale, che portava un tempo e può tuttora portare i catecumeni a prepararsi al battesimo nel giorno di Pasqua, e che guida i fedeli battezzati a riscoprire il significato di questo sacramento.

La Settimana santa è chiamata Hebdomada Authentica (Settimana Autentica), in quanto vi si celebrano gli eventi centrali della storia. I riti del Triduo pasquale sono completamente diversi da quelli del rito romano.

Scopri più La Quaresima nei riti occidentali per argomenti

Mercoledì delle ceneri

Mercoledì delle ceneri

Il Mercoledì delle ceneri è il mercoledì precedente la prima domenica di quaresima che, nelle Chiese cattoliche di rito romano e in molte Chiese protestanti, coincide con l'inizio della quaresima, periodo liturgico "forte" a carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua cristiana. In questo giorno tutti i cattolici dei vari riti latini sono tenuti a far penitenza e a osservare il digiuno e l'astinenza dalle carni. Da queste disposizioni ecclesiastiche derivano alcune locuzioni fraseologiche come carnevale o martedì grasso.

Popolo di Dio

Popolo di Dio

L'espressione popolo di Dio è usata nella Bibbia per riferirsi al popolo di Israele. "Il popolo di Dio" nasce dal patto che Jahve fa con i patriarchi discendenti di Sem a cui destina i territori della valle del Giordano. Successivamente, identificando le proprie origini con i patriarchi biblici, il concetto di "popolo di Dio" è stato recuperato all'uso comune dalla Chiesa grazie agli studi biblici che hanno preparato il Concilio Vaticano II. Lo stesso concilio l'ha fatto proprio ed usato per riferirsi alla chiesa di Cristo nell'ambito della discendenza di Davide ed al concetto del Cristo come figlio di Jahve.

Giovedì santo

Giovedì santo

Con la denominazione di giovedì santo nella quasi totalità delle confessioni cristiane si indica il giovedì precedente la Domenica di Pasqua. Tale giovedì:nell'anno liturgico romano della Chiesa cattolica è inoltre denominato in latino Feria Quinta in Cena Domini ; nella Chiesa ortodossa viene indicato con la denominazione di "Santo e Grande Giovedì'".

Eucaristia

Eucaristia

L'eucaristìa, o comunione, o santa cena, per gran parte delle Chiese cristiane, è il sacramento istituito da Gesù durante l'Ultima Cena, alla vigilia della sua passione e morte. Il termine deriva dal greco antico εὐχαριστία, eucharistía, «ringraziamento, rendimento di grazie». Il Nuovo Testamento narra l'istituzione dell'eucaristia in quattro passi: Matteo 26,26-28; Marco 14,22-24; Luca 22,19-20; Prima lettera ai Corinzi 11,23-25.

Messa

Messa

La messa, detta talvolta santa messa o celebrazione eucaristica, è una liturgia propria di diverse Chiese cristiane.

Alleluia

Alleluia

Alleluia, Hallelujah o Halleluyah sono traslitterazioni della parola ebraica הַלְּלוּיָהּ, composta da Hallelu e Yah, che si traduce letteralmente "preghiamo / lodiamo (הַלְּלוּ) YHWH ", dove Yah è la forma abbreviata di YHWH.

Gloria (inno cristiano)

Gloria (inno cristiano)

Il Gloria, o Gloria a Dio nell'alto dei cieli, è un antico inno della liturgia cristiana.

Colori liturgici

Colori liturgici

I colori liturgici sono le varietà cromatiche utilizzate simbolicamente dalla Chiesa cattolica di rito latino e similmente dalle chiese di tradizione luterana o anglicana. Il colore viene evidenziato dai paramenti liturgici indossati dai ministri che presiedono le funzioni liturgiche e anche da alcune suppellettili utilizzate in chiesa.

Paramento liturgico

Paramento liturgico

Un paramento liturgico è un tipo di abbigliamento che viene utilizzato dalla Chiesa cattolica durante le celebrazioni liturgiche dai ministri o dai ministranti.

Domenica Laetare

Domenica Laetare

L'espressione "domenica Laetare" indica, nel calendario liturgico della Chiesa cattolica e in quelli di molte altre chiese di tradizione latina, come la Chiesa anglicana e altre chiese minori, la quarta domenica di Quaresima.

Introito

Introito

L'introito, dal latino introitus indica l'entrata, il cominciamento a dire o fare qualcosa.

Messa del crisma

Messa del crisma

La messa del crisma, o messa crismale, è la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo nella cattedrale generalmente il mattino del giovedì santo o il pomeriggio del mercoledì santo. Se si frapponessero notevoli difficoltà alla riunione del clero e del popolo con il vescovo, si può anticipare la celebrazione in un altro giorno prossimo alla Pasqua con il formulario proprio della messa.

Spiritualità della quaresima

La quaresima è il tempo favorevole (2 Cor 6,2[19]) per la conversione a Cristo.

La spiritualità della quaresima è caratterizzata da un più attento e prolungato ascolto della Parola di Dio perché è questa Parola che illumina per conoscere i peccati del singolo.

Dimensione battesimale

La Chiesa professa la sua fede in un solo Battesimo, per il perdono dei peccati. La penitenza, in senso cristiano, è fondata sulla stessa realtà battesimale per il perdono dei peccati ed è poi ripresa e resa segno espressivo per quanti ricadono nel peccato, nel sacramento della Riconciliazione.

Questo tempo liturgico non solo prepara i catecumeni al Battesimo, ma è il tempo in cui la Chiesa e tutti i fedeli sono chiamati a vivere maggiormente questo sacramento mediante una più profonda conversione. Battesimo e Penitenza sono così i misteri propri della quaresima.

Dimensione ecclesiale

La quaresima è il tempo della grande convocazione di tutta la Chiesa perché si lasci purificare da Cristo suo sposo.

La penitenza ha sempre come effetto la riconciliazione non solo con Dio, ma anche coi fratelli, che a causa del peccato sempre hanno subito un danno. La penitenza quaresimale è quindi per la chiesa non soltanto interna ed individuale, ma anche esterna e sociale.

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Le opere della penitenza quaresimale

Le opere della penitenza quaresimale sono:

  • Il digiuno ecclesiastico prescrive che tutti i maggiorenni fino al 60º anno iniziato osservino il digiuno "il mercoledì delle ceneri e il venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo".[20] Però la conferenza episcopale può determinare ulteriormente l'osservanza del digiuno, come pure sostituirvi, in tutto o in parte, altre forme di penitenza, soprattutto opere di carità ed esercizi di pietà.[21] Nel Codice del 1917 l'obbligo del digiuno era disposto per tutti i giorni della Quaresima.
  • L'astinenza dalle carni (magro) il venerdì: era al principio segno di povertà, essendo nell'antichità il pesce più economico che la carne. È segno dell'abbandono del lusso per vivere una vita più essenziale. L'obbligo dell'astinenza dalle carni o da altro cibo, secondo le disposizioni della conferenza episcopale, incombe su coloro che hanno compiuto il 14º anno di età e riguarda tutti e singoli i venerdì dell'anno, eccetto che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità, e il mercoledì delle ceneri.[22] Tuttavia in Italia la Conferenza episcopale ammette la sostituzione dell'astinenza con una diversa forma di mortificazione in tutti i venerdì dell'anno, ma non per quelli di Quaresima, rendendo l'astinenza obbligatoria solo in Quaresima.[23] Nel Codice del 1917 l'obbligo era sancito anche per tutti i sabati di Quaresima e per il mercoledì delle Tempora di Quaresima.
  • La preghiera: la Quaresima è tempo di più assidua e intensa preghiera, legata molto strettamente alla conversione, per lasciare sempre più spazio a Dio. Preghiera individuale e comunitaria.
  • La carità: la quaresima è tempo di più forte impegno di carità verso i fratelli. Non c'è vera conversione a Dio senza conversione all'amore fraterno.

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Digiuno ecclesiastico

Digiuno ecclesiastico

Il digiuno ecclesiastico è il digiuno praticato dai cristiani come forma di penitenza durante alcuni giorni dell'anno.

Conferenza episcopale

Conferenza episcopale

La conferenza episcopale, nella Chiesa cattolica, indica «l'assemblea dei vescovi di una nazione o di un territorio determinato, i quali esercitano congiuntamente alcune funzioni pastorali per i fedeli di quel territorio, per promuovere maggiormente il bene che la Chiesa offre agli uomini, soprattutto mediante forme e modalità di apostolato opportunamente adeguate alle circostanze di tempo e di luogo, a norma del diritto». È un organismo di per sé permanente.

Astinenza dalle carni

Astinenza dalle carni

L'astinenza dalle carni è un precetto generale della Chiesa cattolica che impone di non mangiare carne nei "giorni di magro", ossia il venerdì e gli altri giorni proibiti. Il pesce è ammesso durante l'astinenza, ragion per cui il venerdì è il giorno in cui tradizionalmente si mangia pesce nei paesi a maggioranza cattolica.

Venerdì

Venerdì

Venerdì è il giorno della settimana tra il giovedì e il sabato. Il nome deriva dal latino Venĕris dies, giorno di Venere, dea dell'amore, dell'estetica, e dell'armonia.

Pesce

Pesce

I pesci sono un gruppo eterogeneo di organismi vertebrati fondamentalmente acquatici, coperti di scaglie e dotati di pinne, che respirano attraverso le branchie. Con oltre 32 000 specie per ora conosciute, coprono quasi il 50% del totale delle specie del subphylum vertebrata.

Carne

Carne

Carne è il termine usato comunemente per intendere le parti commestibili degli animali omeotermi, e può comprendere vari tagli, compresi anche organi interni, o frattaglie.

Solennità

Solennità

Nella liturgia del rito romano della Chiesa cattolica, si usa il termine solennità per indicare quelle celebrazioni dei misteri della vita di Cristo e dei santi che hanno maggiore importanza liturgica.

Quattro tempora

Quattro tempora

Le Quattro tempora sono quattro distinti gruppi di giorni del rito romano della Chiesa cattolica, originariamente legati alla santificazione del tempo nelle quattro stagioni e attualmente destinati a invocare e a ringraziare la provvidenza di Dio Padre per i frutti della terra e per il lavoro dell'uomo nell'ambito del mistero di Cristo come celebrato nel tempo.

Preghiera

Preghiera

La preghiera è una delle pratiche comuni in molte religioni. Essa consiste nel rivolgersi alla dimensione del sacro con la parola o con il pensiero; gli scopi della preghiera possono essere molteplici: invocare, chiedere un aiuto, chiedere una grazia, chiedere perdono, lodare, ringraziare, santificare, o esprimere devozione o abbandono. La preghiera è solitamente considerata come il momento in cui una persona 'parla' al sacro, mentre la fase inversa è la meditazione, durante la quale è il sacro che 'parla' alla persona.

Dio

Dio

Un dio è un essere supremo oggetto di venerazione da parte degli uomini, che credono sia dotato di poteri straordinari; nelle diverse culture religiose viene variamente denominato e significato. Lo studio delle sue differenti rappresentazioni e del loro procedere storico è oggetto della scienza delle religioni e della fenomenologia della religione mentre l'esistenza, la natura e l'esperienza del divino sono oggetto di riflessione delle teologie e di alcuni ambiti filosofici come la metafisica, ma si riscontra anche in altri ambiti culturali, come la letteratura o l'arte, non necessariamente collegati con la pratica religiosa.

Carità

Carità

Carità è un termine che indica un grande amore incondizionato, disinteressato e fraterno. Nella teologia cattolica è una delle tre virtù teologali, insieme a fede e speranza.

Domeniche di quaresima

Le domeniche di quaresima sono indicate anche da un nome latino, l'incipit dell'introito del giorno, a sua volta tratto dall'Antico Testamento:

  1. Invocabit - Invocabit me, et ego exaudiam eum (salmo 91,15)
  2. Reminiscere - Reminiscere miserationum tuarum (salmo 25,6)
  3. Oculi - Oculi mei semper ad Dominum (salmo 25,15)
  4. Laetare - Laetare, Jerusalem (Isaia 66,10)
  5. Iudica - Iudica me, Deus (salmo 43,1)
  6. Palmarum - Domenica in Palmis

Le ultime due domeniche, la quinta (detta prima del 1960 Domenica di passione e dal 1960 al 1969 I Domenica di Passione) e la domenica delle palme, costituiscono dal 1960 al 1969 (nella forma di Giovanni XXIII del rito romano) un tempo liturgico a sé stante, il tempo di Passione.

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Quaresima e carnevale

Brueghel il Vecchio: la battaglia tra il carnevale e la quaresima

Nell'occidente cristiano la quaresima è tradizionalmente preceduta dalla celebrazione del carnevale (dal latino Carnem levare). Durante il periodo quaresimale, poi, solitamente intorno alla metà, in alcune località italiane della Campania ed Emilia-Romagna si festeggia ancora un'antica tradizione di origine pagana definita Sega la vecchia. C'è anche il funerale del carnevale e la vedova viene appesa nelle strade della città fino al sabato santo al gloria.

Un'eccezione è la tradizione della Tabernella (prima domenica di Quaresima) nell'arcidiocesi di Lucca.

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Civiltà occidentale

Civiltà occidentale

Con civiltà occidentale si intende, a seconda dei periodi storici, la civiltà relativa a un'area geografica e culturale comprendente grosso modo l'Europa e, in senso più esteso, tutti quei paesi europei ed extraeuropei che oggi presentano tratti culturali, economici, commerciali o politici comuni, riconducibili al mondo e soprattutto ai principi filosofici del mondo greco-romano-cristiano-rinascimentale-illuministico.

Carnevale

Carnevale

Il Carnevale è una festa mobile o stagione festiva cristiana cattolica che si verifica prima della stagione liturgica della Quaresima e prevede tipicamente celebrazioni pubbliche, inclusi eventi come parate, feste di strada pubbliche e altri divertimenti, che combinano alcuni elementi di un circo. Gli eventi principali si verificano tipicamente a febbraio o all'inizio di marzo, durante il periodo storicamente noto come Shrovetide. Costumi e maschere consentono alle persone di mettere da parte la loro individualità quotidiana e sperimentare un accresciuto senso di unità sociale. I partecipanti spesso indulgono nel consumo eccessivo di alcol, carne e altri cibi che saranno messi da parte durante la prossima Quaresima. Questo festival è noto per essere un momento di grande indulgenza prima della Quaresima, con il bere, l'eccesso di cibo e varie altre attività di indulgenza. Ad esempio, pancake, ciambelle e altri dolci vengono preparati e mangiati per l'ultima volta. Durante la Quaresima si mangiano meno prodotti animali e gli individui hanno la possibilità di fare un sacrificio quaresimale, rinunciando così a un certo oggetto o attività del desiderio.

Campania

Campania

La Campania è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 5 592 175 abitanti. È la regione più popolosa e più densamente popolata del Mezzogiorno; a livello nazionale è terza per numero di abitanti e seconda per densità di popolazione, preceduta soltanto dalla Lombardia. Situata tra il mar Tirreno a sud-ovest e l'Appennino meridionale a nord-est, ha una superficie di 13670,95 km². La regione confina a nord-ovest con il Lazio, a nord con il Molise, a nord-est con la Puglia e a est con la Basilicata. Oltre al capoluogo di regione Napoli, le città capoluogo di provincia sono Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. Lungo le coste della Campania sono presenti quattro golfi: il golfo di Gaeta, il golfo di Napoli, il golfo di Salerno e il golfo di Policastro.

Emilia-Romagna

Emilia-Romagna

L'Emilia-Romagna è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia nord-orientale di 4 426 929 abitanti. Prefigurata nel 1948, venne istituita ufficialmente il 7 giugno 1970 con le prime elezioni regionali. Il capoluogo è la città metropolitana di Bologna. Confina a nord con Lombardia e Veneto, a ovest ancora con la Lombardia e con il Piemonte, a sud con Liguria, Toscana, Marche e la Repubblica di San Marino. A est è bagnata dal Mare Adriatico.

Sega la vecchia

Sega la vecchia

Il sega la vecchia, o segavecchia, è un personaggio che dà il nome a un'antica rappresentazione di mezza Quaresima del mondo contadino.

Tabernella

Tabernella

La tabernella è la tradizione diffusa nella diocesi di Lucca di posticipare il termine dei festeggiamenti di carnevale alla prima domenica di Quaresima invece che al Martedì Grasso.

Arcidiocesi di Lucca

Arcidiocesi di Lucca

L'arcidiocesi di Lucca è una sede della Chiesa cattolica in Italia immediatamente soggetta alla Santa Sede appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2019 contava 315.200 battezzati su 322.200 abitanti. È retta dall'arcivescovo Paolo Giulietti.

Fonte: "Quaresima", Wikipedia, Wikimedia Foundation, (2023, March 10th), https://it.wikipedia.org/wiki/Quaresima.

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Note
  1. ^ Codex rubricarum, 74
  2. ^ Codex rubricarum, 75
  3. ^ Mysterii Paschalis
  4. ^ Norme per l'Anno liturgico e il calendario, 28
  5. ^ Norme per l'Anno liturgico e il calendario, 19
  6. ^ La funzione di santificare la Chiesa (Libro IV) - I luoghi e i tempi saci (Parte III), su vatican.va. URL consultato il 3 novembre 2018 (archiviato il 16 dicembre 2003).
  7. ^ Socrate Scolastico, Storia ecclesiastica, V, 22
  8. ^ Pietro Sorci, "Il lezionario del Messale di Pio V" in Celebrare con il Messale di San Pio V, Padova, Messaggero, 2008, p. 97
  9. ^ Francesco Arisi, Il Messale Romano festivo, 2ª ed., Torino, 1931, p. 184
  10. ^ Ordinamento generale del Messale Romano, 305 e 313
  11. ^ [Ordinamento generale del Messale Romano, 346]
  12. ^ Il colore rosso è stato introdotto con la circolare Paschalis sollemnitatis Archiviato il 15 settembre 2021 in Internet Archive. del 16 gennaio 1988 per il solo Giovedì santo. Fino ad allora si usavano esclusivamente panni violacei. Vedi Edward McNamara, L. C, Il colore per la velatura della croce, Zenit, 22 marzo 2013
  13. ^ Codice di diritto canonico del 1917, canone 1108
  14. ^ Edward McNamara, "Weddings in Lent"
  15. ^ Catechismo di San Pio X, nn. 489–494
  16. ^ "Memento, homo!" inizia la Quaresima. Le regole prima del Concilio sul blog Messa in latino.
  17. ^ Disciplina del digiuno e dell'astinenza, secondo l'Istituto Mater Boni Consilii.
  18. ^ Rubricae generales, 131
  19. ^ 2Cor 6,2, su laparola.net.
  20. ^ Codice di diritto canonico, canoni 1251 e 1252
  21. ^ Codice di diritto canonico, canone 1253]
  22. ^ Codice di diritto canonico, canoni 251–253
  23. ^ Il digiuno quaresimale, su chiesacattolica.it. URL consultato il 18 aprile 2014.
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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