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Ponte sullo stretto di Messina

Da Wikipedia, ma visivamente accattivante
Ponte sullo Stretto di Messina
Immagine del progetto del Ponte a campata unica sullo Stretto di Messina
Localizzazione
StatoItalia Italia
CittàMessina, Villa San Giovanni
AttraversaStretto di Messina
Coordinate38°14′50.52″N 15°38′20.11″E / 38.247367°N 15.638919°E38.247367; 15.638919
Dati tecnici
TipoPonte sospeso
Materialeacciaio
Lunghezza3 666 di tutto l'impalcato sospeso m
Luce max.3 300 m
Altezza luce76 s.l.m. m
Larghezza60,4 m
AltezzaTorri: 399 m
CarreggiateSei+ due ferroviarie
Realizzazione
ProgettistaWilliam Brown
Costruttoreda decidere
Mappa di localizzazione
Map

Il ponte sullo stretto di Messina è un'opera immaginata da lungo tempo, oggetto di accesi dibattiti relativi a costi, utilità e fattibilità tecnica, proposta con una serie di variegati progetti di ingegneria civile, da approntare in tempi diversi e con soluzioni differenti, per realizzare un attraversamento stradale e ferroviario stabile dello stretto di Messina, nel quale è attualmente necessario il traghettamento dei mezzi, e collegare la Sicilia con la Calabria, la penisola italiana e il continente europeo. Il governo Meloni ha approvato un decreto intitolato “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria", sulla base dell'ultimo progetto a campata unica, che riavvia l'iter, non ancora finanziato,[1] per la realizzazione del ponte salvo "salvo intese" e "approfondimenti tecnici".[2][3]

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Progetto

Progetto

Un progetto consiste, in senso generale, nell'organizzazione di azioni nel tempo per il perseguimento di uno scopo predefinito, attraverso le varie fasi di progettazione da parte di uno o più progettisti. Scopo finale è la realizzazione di un bene o servizio il cui ciclo di sviluppo è gestito tipicamente attraverso tecniche di project management.

Ingegneria civile

Ingegneria civile

L'ingegneria civile è il ramo dell'ingegneria preposto alla progettazione di manufatti e infrastrutture destinati all'uso civile e quindi a tutti gli ambiti relativi: edili, geotecnici, infrastrutturali, idraulici, strutturali, urbanistici. Il termine civile indica il carattere della categoria, in contrapposizione a quello militare : infatti gli eserciti erano sempre accompagnati da tecnici che fossero in grado di realizzare quanto necessario per far attraversare alle truppe gli ostacoli che incontravano sul loro cammino.

Stretto di Messina

Stretto di Messina

Lo stretto di Messina è un braccio di mare che separa l'Italia peninsulare (Calabria) ad est dall'isola di Sicilia e, più in generale, quest'ultima dall'Europa continentale ad ovest, collegando i mari Tirreno e Ionio e bagnando le città metropolitane di Reggio Calabria e Messina, con una larghezza minima di circa 3,14 km tra i comuni di Villa San Giovanni e di Messina.

Isola di Sicilia

Isola di Sicilia

La Sicilia è la maggiore isola del mar Mediterraneo.

Calabria

Calabria

La Calabria è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 1 841 300 abitanti, con capoluogo Catanzaro.

Penisola italiana

Penisola italiana

La penisola italiana, talvolta anche penisola italica o, più raramente, penisola appenninica, è una penisola del continente europeo protesa nel mar Mediterraneo. Politicamente è quasi totalmente parte della Repubblica Italiana: le uniche eccezioni sono i territori dei microstati di San Marino e della Città del Vaticano.

Governo Meloni

Governo Meloni

Il governo Meloni è il sessantottesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il primo della XIX legislatura, in carica dal 22 ottobre 2022. È sostenuto dai partiti componenti la coalizione di centro-destra, dopo la vittoria alle elezioni politiche del 2022.

Localizzazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Stretto di Messina.

Lo stretto di Messina è un braccio di mare a forma di imbuto che collega il mar Ionio al Tirreno. La larghezza dello stretto varia da un massimo di circa 18 km (misurati all'altezza di Punta Pellaro in Calabria e Capo D'Ali in Sicilia) fino a un minimo di circa 3 km (tra Torre Cavallo in Calabria e Capo Peloro in Sicilia). Una distanza simile separa Cannitello da Ganzirri; in tale direttrice la profondità media è di 72 metri. Nelle altre direttrici i fondali scendono ripidamente fino ai 2000 m. Lo stretto è caratterizzato da forti correnti marine che, per la riduzione della sezione del passaggio, raggiungono il massimo della velocità proprio in corrispondenza della cosiddetta sella, là dove la larghezza e la profondità delle acque dello stretto è minore (circa 3 km di larghezza e 100 m di profondità).

L'area dello stretto è interessata da un sistema di faglie[4], responsabili di numerosi terremoti tra cui i tre terremoti di Messina.

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Stretto di Messina

Stretto di Messina

Lo stretto di Messina è un braccio di mare che separa l'Italia peninsulare (Calabria) ad est dall'isola di Sicilia e, più in generale, quest'ultima dall'Europa continentale ad ovest, collegando i mari Tirreno e Ionio e bagnando le città metropolitane di Reggio Calabria e Messina, con una larghezza minima di circa 3,14 km tra i comuni di Villa San Giovanni e di Messina.

Mar Ionio

Mar Ionio

Il mar Ionio è un bacino del mar Mediterraneo orientale, situato tra la Sicilia, l'Italia meridionale, l'Albania meridionale e la Grecia.

Mar Tirreno

Mar Tirreno

Il mar Tirreno è la porzione del mar Mediterraneo occidentale che si estende a occidente della penisola italiana fino alle coste della Corsica e della Sardegna e al canale di Sardegna. Può essere suddiviso in alto e basso Tirreno o anche in Tirreno settentrionale, centrale e meridionale.

Pellaro

Pellaro

Pèllaro è un quartiere di Reggio Calabria, situato nella parte meridionale della città, già formante la XV circoscrizione comunale. Conta poco più di 35 000 abitanti e confina a nord con San Gregorio, rione della XIII circoscrizione, ad est con Ravagnese e a sud con il quartiere di Bocale, mentre ad ovest si affaccia sullo Stretto di Messina. Composto da diverse rioni, il quartiere è sede di un Centro Civico, edificio istituzionale della circoscrizione insieme al vecchio municipio. Dalle viti dei suoi giardini e appezzamenti collinari nasce il vino Pellaro IGT.

Calabria

Calabria

La Calabria è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 1 841 300 abitanti, con capoluogo Catanzaro.

Sicilia

Sicilia

La Sicilia, ufficialmente denominata Regione Siciliana, è una regione italiana autonoma a statuto speciale di 4 806 738 abitanti, con capoluogo Palermo.

Torre Cavallo

Torre Cavallo

Torre Cavallo è una delle antiche torri d'avvistamento cinquecentesche che sorgono nel circondario di Reggio Calabria, facenti parte del sistema difensivo dello Stretto di Messina. La torre si erge sulle scogliere a strapiombo della sponda calabra tra Cannitello e Scilla.

Capo Peloro

Capo Peloro

Capo Peloro è la punta estrema nord orientale della Sicilia, il cui territorio fa parte del comune di Messina, nel quartiere di Torre Faro, vicino ai laghi di Ganzirri.

Cannitello

Cannitello

Cannitello è una frazione di Villa San Giovanni, nella città metropolitana di Reggio Calabria. Si affaccia sullo Stretto di Messina e costituisce uno dei più gradevoli e caratteristici borghi di mare della Calabria. La località si sviluppa interamente lungo la costa calabra dello Stretto ed è uno dei pochi centri abitati con le abitazioni che si affacciano direttamente sulla spiaggia, dalla quale si gode di una vista unica che spazia, nelle giornate di tempo sereno, da Capo Vaticano alle Isole Eolie. Al censimento del 2001, l'abitato con i centri circostanti contava 3.281 residenti.

Ganzirri

Ganzirri

Ganzirri è una frazione di Messina, situata 13 km a nord-est dal centro città, all'interno della Circoscrizione VI.

Terremoto

Terremoto

In geofisica, il terremoto (dal latino: terrae motus, che vuol dire "movimento della terra"), detto anche sisma o scossa tellurica, è una vibrazione o assestamento della crosta terrestre, provocato dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo.

Storia

Gli albori

L'idea di collegare in modo stabile la Sicilia al continente ha origini molto antiche.

L'unico progetto, probabilmente realizzato, risale all'epoca dei romani. Si racconta che essi fossero riusciti a far transitare le truppe su un ponte di barche e botti. Questo è narrato da Plinio il Vecchio e da Strabone che narra della costruzione, voluta dal console Lucio Cecilio Metello nel 251 a.C., di un ponte fatto di barche e botti per trasportare dalla Sicilia 140 elefanti da guerra catturati ai cartaginesi nella battaglia di Palermo durante la prima guerra punica [5]

Ferdinando II di Borbone in una stampa del 1855

Nel 1840 anche Ferdinando II di Borbone Re delle Due Sicilie pensò alla realizzazione del ponte incaricando un gruppo di architetti e ingegneri dell'epoca di fornirgli idee per la costruzione. Dopo averne constatata la fattibilità, preferì rinunciare per l'eccessivo costo dell'opera non ammortizzabile per le casse del Regno.[6]

Progetti e proposte dall'unità d'Italia fino alla seconda guerra mondiale

Nel 1866 l'allora Ministro dei lavori pubblici Jacini aveva incaricato l'ingegnere Alfredo Cottrau, tecnico di fama internazionale, di studiare un progetto di ponte tra Calabria e Sicilia.

Più tardi, nel 1870, era nata anche l'idea di allacciamento sottomarino di 22 km, proposta dall'ingegner Carlo Alberto Navone; il progetto, che si ispirava a quello di Napoleone di una galleria sotto la Manica, prevedeva di entrare in galleria a Contesse e, scendendo a 150 metri, sottopassare Messina e Ganzirri attraversando lo stretto fino a Punta Pezzo e risalendo a Torre Cavallo.

Giuseppe Zanardelli in una foto del 1903

Nel 1876 l'onorevole Giuseppe Zanardelli, convinto dell'opportunità di un'opera fissa tra le due coste, affermava: «Sopra i flutti o sotto i flutti la Sicilia sia unita al Continente», facendosi portavoce di un'opinione corrente e di autorevoli studi.

Un progetto di ponte sospeso, articolato in cinque campate fu studiato nel 1883 da un gruppo di ingegneri delle ferrovie, ma non se ne fece nulla.

Il catastrofico terremoto di Messina del 1908, che seguì dopo poco più di un secolo l'altrettanto se non maggiore terremoto della Calabria meridionale del 1783, ricordò a tutti che le condizioni sismiche della zona erano da valutare attentamente in previsione del progetto di un ponte in quella zona. Così nel 1909 fu pubblicato uno studio geologico della zona[7], ma si riparlò di galleria sottomarina solo nel 1921, quando l'ingegner Emerico Vismara, al Congresso geografico di Firenze, presentò uno studio di galleria sotto lo stretto di Messina.

L'ultimo tentativo fu fatto nell'immediata vigilia dell'ultimo conflitto mondiale, ma le ricerche compiute troncarono ogni nuova speranza. Nel 1934 il generale del genio navale, Antonino Calabretta, presentò un progetto di ponte tra Punta Faro e Punta Pezzo; l'anno successivo il comandante Filippo Corridoni suggerì invece la posa di un enorme tubo d'acciaio sottomarino per il transito ferroviario e veicolare. Ma neanche questi progetti ebbero seguito.

Progetti del Secondo dopoguerra

L'idea dell'opera fu rilanciata nel 1952 dall'iniziativa dell'associazione dei costruttori italiani in acciaio (ACAI), che incaricò l'ingegnere statunitense David B. Steinman, uno dei più qualificati e prestigiosi progettisti di ponti sospesi di redigere un progetto preliminare. Il progetto dello Steinmann avrebbe dovuto scavalcare lo stretto in tre balzi con due piloni, alti 220 metri sopra il livello dell'acqua e per 120 metri sotto il mare, con ascensori di controllo delle strutture dal basso sul fondo dello stretto fino alla sommità. Il progetto del ponte prevedeva altresì una luce centrale di 1 524 metri, e avrebbe superato il record mondiale di campata libera detenuto con i 1 275 metri del Golden Gate Bridge. Alto dal pelo dell'acqua 50 metri per consentire il passaggio di qualsiasi nave nello stretto, lungo 2 988 metri e a due piani — nell'inferiore il doppio binario ferroviario e in quello superiore una strada di 7 metri e 30 di larghezza e due piste laterali — il ponte avrebbe avuto cavi, tesi tra i piloni, di un metro di diametro. La costruzione avrebbe richiesto il lavoro di 12 000 operai e una spesa intorno ai 100 miliardi di lire. Si parlava di società americane disposte a finanziare l'opera e si offriva la garanzia del progettista, realizzatore del famoso ponte a San Francisco.

Basandosi su questo progetto, nel 1955 la Regione Siciliana commissionò alla Fondazione Lerici del Politecnico di Milano (Luigi Solaini, Roberto Cassinis) uno studio geofisico allo scopo di verificare la natura delle formazioni tanto sulle sponde che sul fondo dello stretto. Il quesito posto era la determinazione dello spessore e delle caratteristiche meccaniche dei sedimenti e del basamento cristallino. La prospezione geofisica fu preceduta da un rilievo geologico effettuato dal Servizio geologico d'Italia (Enzo Beneo), malgrado le difficoltà rappresentate dalla complessa geologia e dalle fortissime correnti, e con i limiti delle tecnologie allora disponibili.

Nel 1955 venne costituito da alcune tra le maggiori imprese di costruzioni nazionali (Finsider, Fiat, Italcementi, Pirelli, Italstrade) il Gruppo Ponte Messina S.p.A. per promuovere studi ingegneristici e ambientali finalizzati alla realizzazione di un collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia e il continente. Il Gruppo Ponte Messina resterà attivo protagonista della vicenda "ponte di Messina" fino alla costituzione della società concessionaria Stretto di Messina S.p.A. nel 1981.

Nel 1957 l'architetto Armando Brasini aveva proposto, senza alcun seguito, ancora un progetto di ponte a più campate sospese su piloni emergenti da isole artificiali.

Concorso internazionale di idee del 1969

Nel 1968, venne emanata la legge 384 che conferiva all'ANAS, alle Ferrovie dello Stato, e al CNR l'incarico di acquisire ulteriori elementi di giudizio circa la fattibilità dell'impresa. L'anno successivo il Ministero dei lavori pubblici con D.M. 134 bandì un "Concorso internazionale di idee" per un progetto di attraversamento stabile stradale e ferroviario dello stretto. Furono presentati 143 progetti dei quali 125 elaborati da gruppi composti da progettisti prevalentemente italiani, otto progetti statunitensi, tre inglesi, tre francesi, uno tedesco, uno svedese, uno argentino e uno somalo. Tra i concorrenti non mancavano i più qualificati Studi e Società di progettazione di ponti del mondo. Il bando prevedeva la necessità del transito di due binari ferroviari e sei corsie autostradali applicando le normative dell'epoca (circolare 384 del Ministero dei lavori pubblici e circolare delle Ferrovie dello Stato). Per gli studi preliminari furono stanziati 3,2 miliardi di lire.

La Commissione giudicatrice fu nominata congiuntamente dal Ministero dei lavori pubblici e dal Ministero del tesoro[8]. Essa fu presieduta dall'allora direttore generale dell'ANAS Ennio Chiatante, con il direttore generale delle Ferrovie dello Stato, Ruben Fienga e composta da 22 membri, tra cui tre esperti stranieri di fama internazionale.

Questi i membri della Commissione giudicatrice: Luigi Miglietta, direttore del Servizio lavori e costruzioni delle Ferrovie dello Stato; Vincenzo di Gioia, presidente 6º sezione Consiglio superiore dei lavori pubblici; Bruno Accordi, esperto in tettonica, designato dal CNR; Enrico Medi, esperto in sismologia, designato da CNR; Carlo Morelli, esperto in oceanografia, designato dal CNR; Elio Giangreco, docente presso l'Università di Napoli; Vittorio Mongiardini, docente presso l'Università di Roma; Guido Oberti, docente presso il Politecnico di Torino; Bruno Bottau, docente presso l'Università di Bologna; Amedeo Balboni, geologo; Leo Ogniben, geotecnico; Riccardo Morandi, designato dall'Ordine degli ingegneri, Giuseppe Caronia, designato dall'Ordine degli architetti; M. Lucien Carpentier, esperto - Francia; Herbert Rothman, esperto - Stati Uniti; Atsushi Hirai, esperto, Giappone; Agostino Chiofalo, presidente Sezione consiglio di Stato; Umberto Perinetti, direttore Servizio tecnico centrale ANAS; Luigi Piloni, direttore servizio amministrativo ANAS; Corrado Ciolli, ispettore generale tecnico ANAS, segretario.[9]

Furono assegnati 12 premi, 6 primi premi ex aequo di 15 milioni di lire e 6 secondi premi ex aequo di 3 milioni di lire.[10][11]

Progetti vincitori del primo premio ex aequo (in ordine alfabetico)

Gruppo Membri Progetto
Regno Unito Grant Alan and Partners, Covell and Partners, Inbucon international Tunnel a mezz'acqua ancorato al fondo mediante cavi in acciaio

Questo progetto prenderà successivamente il nome di ponte di Archimede. Tale struttura verrebbe costruita completamente immersa nell'acqua, a una ventina di metri sotto la superficie e sostenuta per la maggior parte dalla spinta di Archimede (da cui il nome). In questo caso la struttura potrebbe essere più snella, visto che le sollecitazioni sismiche di un eventuale terremoto sarebbero smorzate o eliminate (a seconda del tipo d'onda) dalla presenza del liquido intorno. Anche eventuali onde di maremoto, in mare aperto, avrebbero altezze modeste e quindi non rappresenterebbero un problema. Discorso simile per le correnti: la loro intensità, per quanto elevata nello stretto, sarebbe alcuni ordini di grandezza inferiore alle sollecitazioni sopportabili dalla struttura.

Italia Gruppo Lambertini Guido Lambertini (capogruppo), Giulio Ceradini, Fabrizio de Miranda, Carlo Lotti, Carlo Pandolfi, con le consulenze esterne di Enzo Beneo, Gianguido Borghese, Luigi Di Paola, Fritz Leonhardt, Pietro Caloi ponte strallato a tre campate

Il progetto prevedeva tre grandi campate (540 m + 1300 m + 540 m) più alcune campate di riva e risulterebbe particolarmente idoneo al traffico ferroviario in quanto molto meno deformabile di un analogo ponte sospeso e più facilmente costruibile.

Italia Gruppo Musmeci Sergio Musmeci; Giuseppe Barbaliscia; Salvatore Dierna; Francesco Paolo D'Orsi Villani; Gabriella Esposito; Livio Quaroni; Ludovico Quaroni; Antonio Quistelli; Alvaro Rinaldi; ponte sospeso a campata unica

Una grande campata unica di 3000 m con piloni alti 600 m e un originalissimo sistema spaziale di sospensione per irrigidire la struttura sia nel piano verticale, per consentire il traffico ferroviario, che in quello orizzontale per resistere alle spinte del vento ed evitare eccessive deformazioni con il rischio di deragliamento dei treni.

ItaliaStati Uniti Gruppo Ponte Messina S.p.A. ponte sospeso a tre campate
Italia Arch. Eugenio Montuori con la collaborazione degli ingegneri Calini e Lionel Pavlo ponte sospeso a quattro campate
Italia Technital S.p.A. ponte sospeso a cinque campate

Progetti vincitori del secondo premio ex aequo

Gruppo Membri Progetto
Italia Colleviastreme 384 ponte sospeso a tre campate
Italia Costruzioni Umberto Girola S.p.A. galleria sotterranea
Italia Gruppo Samonà Giuseppe Samonà; Maria Angelini; Alessandro Orlandi; Alberto Samonà; Livia Toccafondi; Giulio Pizzetti; M. Alberto Chiorino; Luigi Masella; Rosalba Gentile; Giorgio Berriolo; Giorgio Spirito; ponte sospeso a quattro campate
Stati Uniti Parson Brinckeroff,Quadre and Douglas tunnel incassato in diga sottomarina
Italia Studio Nervi Pier Luigi Nervi; Antonio Nervi; Mario Nervi; Vittorio Nervi ponte sospeso a campata unica

Il progetto prevedeva le due grandi pile impostate a ridosso delle sponde dello stretto su fondali molto bassi riducendo così la campata unica a 2700 m. Il sistema di sospensione a elementi inclinati era disposto su piani inclinati conferendo così una maggiore resistenza e rigidezza nei confronti delle spinte del vento trasversale rispetto ai ponti sospesi di tipo tradizionale;[12]

Italia Zancle 80 ponte sospeso a tre campate

Altre proposte degne di nota

Nel lungo corso della storia del progetto dell'opera furono proposte molte altre idee e progetti. Questi i più degni di nota:

  • La tesi dell'istmo. Nel 1957 si costituì a Palermo una Compagnia italiana per la congiunzione siculo-calabra (CO.SI.CA.), per lo studio di nuove soluzioni di allacciamento e presto presentava al presidente della Regione Siciliana il progetto di un istmo tra Ganzirri e Punta Pezzo. Il progetto si ispirava ad altre realizzazioni simili. Nel 1936 l'isola di Nordstrand era stata unita al continente mediante la costruzione di un istmo artificiale. Analogamente era stato fatto in California sullo stretto di Island e in Scozia per unire le isole Orkney e nell'allacciamento delle due sponde dello stretto di Canso, tra la Nuova Scozia e l'isola del Capo Bretone, inaugurato nell'agosto del 1955. L'originale progetto per lo stretto di Messina prevedeva la costruzione di un istmo lungo 3 400 metri costituito da un rilevato roccioso con le scarpate rivestite da elementi di grandi dimensioni, atti a resistere all'azione di onde e correnti. La diga, piramidale, sarebbe emersa di dieci metri sul livello del mare. In sommità, larga 30 metri, una linea ferroviaria a doppio binario, l'autostrada e una pista ciclabile. La congiungente Ganzirri-Punta Pezzo era stata scelta perché il fondale è una « sella » che separa i fondali marini della parte nord, che giungono fino a 285 metri, dai fondali della parte sud, la cui profondità massima è di 1 145 metri. Una «conca» navigabile, lunga mille metri circa e di larghezza e di profondità tali da essere navigabile con qualsiasi tipo di nave, con canali di accesso sulla sponda calabra, sarebbe stata scavata nel promontorio di Punta Pezzo. Gli oppositori del progetto affermarono che la proposta era irrealizzabile in quanto la chiusura murata dello stretto avrebbe intercettato l'imponente movimento d'acqua che si verifica periodicamente tra i due mari, con conseguenze imprevedibili e incalcolabili. E vi era chi faceva notare che non si può costringere l'intenso movimento di navi che percorrono lo stretto entro angusti limiti di passaggio.
  • Un tunnel a tubi sommersi e ancorati, che prevedeva di «mantenere costante il livello del tunnel contrastando la prevalenza della spinta idrostatica sul peso della struttura, sia a vuoto che a pieno carico, mediante cavi di acciaio in tensione ancorati sul fondo marino». (ing. Cristaldi).
  • Un ponte a sostegno idrostatico, costruito con travature e pile metalliche, scaricanti su puntoni galleggianti (ing. Saya)
  • Un tunnel realizzato con tubi sommersi e appoggiati su pile a scogliera alte circa 50 metri. (ing. Merlini).
  • Un progetto dell'ing. Lombardi prevedeva "Un ponte a flessione sommersa e non emergente" che, non potendo né emergere, né affondare sarebbe libero dalle influenze dei moti sismici, della corrente e del vento. Si trattava di un ponte-tunnel lungo 3 300 metri, diviso in tre sezioni, di cui due di 1 500 metri ed una centrale di 300 metri posta in orizzontale a 25 metri sotto l'acqua. Il progetto è stato illustrato in un articolo apparso su La Sicilia il 1º maggio 1968. Il manufatto a sezione circolare con diametro di 32 metri prevedeva due gallerie inferiori parallele per la circolazione ferroviaria e due gallerie superiori per la circolazione veicolare.
  • Ulteriore progetto, quello dell'ing. Massaro. Un tunnel sommerso a sagoma lenticolare idrodinamica, autoportante per il principio di Archimede, non legato al sottosuolo difficile e telluricamente pericoloso dello stretto, e ubicato dove il mare è più ampio e profondo e le correnti marine sono di minore intensità. Il ponte sommerso sarebbe stato retto in equilibrio da apposite isole galleggianti. Il tunnel sommerso avrebbe potuto essere costruito più a sud del porto di Messina, tra Fiumara di Gallico e Fiumara di Gazzi, distanti 8 100 metri e in una zona dove la profondità del mare è di 400 metri. Il progetto prospettava che la città di Reggio e la città di Messina sarebbero divenute una sola metropoli, nel cuore della quale il tunnel galleggiante sarebbe divenuto come il ponte che unisce due quartieri.
  • Un ponte-zattera del messinese Patané il cui progetto prevedeva un collegamento mediante un convoglio di bettoline pontate lunghe ciascuna un centinaio di metri e larghe cinquanta, capaci di sostenere su una corsia di 10 metri i due binari ferroviari e in due da venti metri ciascuna le due corsie stradali. Il tutto attraccato a due piloni posti vicino alle due sponde e collegate a esse da due ponti girevoli in grado di consentire il traffico marittimo. Anche qui le stesse riserve di ambienti qualificati, circa le difficoltà di una navigazione di 30 000 navi all'anno vincolata in corsie direzionali e condizionata ai tempi utili dei ponti girevoli.
  • Negli anni ottanta fu presentato alla Società Stretto di Messina S.p.A. un progetto anch'esso di tipo sommerso redatto per conto della Metroroma, Società del gruppo Condotte d'Acqua - IRIITALSTAT da un gruppo di progettisti comprendenti Carlo Cestelli Guidi e Silvano Zorzi insieme a Ulrich Rinsterwalder, Alfio Chisari e a Ludovico Quadroni. Esso prevedeva una soluzione a travata continua sommersa su luci di circa 500 m, poggiante su pile anch'esse sommerse. La sezione trasversale del ponte era simile a quella del ponte di Archimede, cioè composta da un doppio guscio di acciaio riempito di calcestruzzo. Il ponte era progettato per essere equilibrato dalla spinta idrostatica equivalente al peso di tutti i carichi permanenti mentre avrebbe avuto un comportamento statico di trave continua per i soli carichi mobili (stradale e ferroviario) e per le incrostazioni che si sarebbero potute depositare sulla struttura. Il nome dei progettisti era garanzia di fattibilità.[13]
  • Un altro studio di fattibilità, presentato nel 1997 dall'ing. Gilbo che prevede un attraversamento realizzato con una struttura modulare, costituita da tre ponti strallati con struttura tutta in acciaio, fondata su galleggianti sommersi e ancorati al fondo. I tre moduli da 1 100 metri, in catena cinematica, formano l'attraversamento stradale e ferroviario di 3 300 m.
  • Lo studio di fattibilità di Società Elettrica Italiana che prevede l'installazione di generatori eolici nei piloni del ponte.[14]
  • Nel 2017 è stato proposto un tunnel, sotto le rocce del fondo marino, simile all'Eurasia Tunnel inaugurato a Istanbul nel 2016.[15]

Anni settanta

Nonostante l'esito del concorso, si consolida attorno all'idea del collegamento stabile l'interesse di alcuni enti di ricerca: IRI, favorevole all'attraversamento aereo a campata unica (il ponte) e l'ENI favorevole al ponte di Archimede. Questa soluzione, che riprende l'idea di uno dei sei progetti vincitori del concorso del 1969 (Alan Grant), nel corso degli anni è stata più volte ripresentata come ipotesi molto più economica e di minore (praticamente nullo) impatto ambientale.

Il 17 dicembre del 1971 il governo Colombo approva la legge n. 1158 che autorizza la creazione di una società di diritto privato a capitale pubblico, concessionaria per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento stabile viario e ferroviario.

Il 4-6 luglio 1978 viene presentato ad un convegno di studi sul tema «L'attraversamento dello stretto di Messina e la sua fattibilità», organizzato dalla Accademia Nazionale dei Lincei, un progetto redatto dal Gruppo Ponte Messina S.p.A., che prevede una soluzione a campata unica di 3 300 m. A partire da questo progetto, successivamente acquisito dalla Stretto di Messina S.p.A., si svilupperanno gli studi teorici e sperimentali, portati avanti negli anni ottanta e novanta dalla società concessionaria, studi che approderanno nel 2003 al progetto preliminare che sarà successivamente messo in gara per l'appalto.

Nel 1979 il capo del governo Francesco Cossiga dà la sua approvazione alla costituzione della società concessionaria Stretto di Messina S.p.A. che verrà quindi costituita nel 1981.

Anni ottanta

Nel 1981, dieci anni dopo la legge 1158/71, si concretizzò la costituzione della concessionaria Stretto di Messina S.p.A. a cui partecipavano finanziariamente l'Italstat e l'IRI con il 51% e Ferrovie dello Stato, ANAS, Regione Siciliana e Regione Calabria in percentuali uguali del 12,25% ciascuno.

Da quel momento, la progettazione dell'opera, così come pure la sua futura realizzazione e l'esercizio, sono diventate di competenza esclusiva della Stretto di Messina S.p.A. e quindi tale società iniziò ad affidare a propri dipendenti e/o a professionisti di fiducia l'incarico della progettazione e delle diverse consulenze specialistiche strettamente connesse senza dover bandire un nuovo concorso esterno (come quello del 1969).

Nel 1982 il Gruppo Lambertini, già vincitore ex aequo del concorso internazionale del 1969, presentò alla neonata società concessionaria, la Stretto di Messina S.p.A., il proprio progetto di ponte strallato aggiornato che prevedeva soltanto due pile nel mare (eliminando le campate di riva). Il progetto aggiornato veniva incontro all'esigenza di offrire un più ampio varco per la navigazione avendo portato le tre grandi luci rispettivamente a 600 m – 1.800 m – 600 m.

Nel 1982 il ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, Claudio Signorile, annuncia la realizzazione di «qualcosa» «in tempi brevi». Due anni più tardi si ripresenta agli italiani con una data precisa: «Il ponte si farà entro il '94».

Nel 1985 il presidente del consiglio Bettino Craxi dichiara che il ponte sarà presto fatto. La Stretto di Messina S.p.A. il 27 dicembre 1985 definì una convenzione con ANAS e FS.

Il 16 giugno 1986 viene presentato dalla Stretto di Messina S.p.A. un nuovo studio di fattibilità, con i progetti, i costi e l'affidabilità relativi a tre tipologie di soluzioni: in sotterraneo, in mare, in aria. Per quanto riguarda la tipologia ponte aereo furono studiate due soluzioni, una a luce unica di 3 300 m e a una due luci di 1 650 m. Non fu però analizzata la soluzione di ponte a tre campate. Limitatamente alle tre tipologie analizzate la soluzione aerea a luce unica era valutata come tecnicamente realizzabile ed economicamente conveniente. L'allora presidente dell'IRI Romano Prodi disse che il ponte era una priorità e che i lavori sarebbero stati ultimati nel 1996.

Il Consiglio di Amministrazione delle FS il 19 febbraio 1987 deliberò anch'esso in favore della soluzione del ponte sospeso a campata unica. Questo risultato generale sarà confermato poi da ulteriori pareri ottenuti entro la fine del decennio dalle FS, dal Consiglio superiore dei lavori pubblici e dall'ANAS. In questo periodo tutti gli enti competenti concordano che la soluzione dell'attraversamento dello stretto dovrà essere di tipo "aereo", ovvero di un ponte sospeso a campata unica di 3300 m.

Anni novanta

Nel 1990 il presidente del consiglio Giulio Andreotti nomina come successore del deputato Oscar Andò, Antonio Calarco, direttore della Gazzetta del Sud, che presiederà la società fino al 2002.

Nel 1992 viene presentato il progetto preliminare definitivo, migliorato rispetto a quello del 1986, comprendente le relazioni tecniche, previsioni di spesa, tempi di esecuzione, e la valutazione d'impatto ambientale.

Durante il primo governo Berlusconi il ministro dei trasporti Publio Fiori riprese nuovamente la questione del ponte che ottenne di nuovo il parere favorevole di ANAS e FS sul progetto approvato, di nuovo nel 1997, dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.

Anni duemila

Nel 2001 i due principali candidati alla guida del governo, Silvio Berlusconi e Francesco Rutelli, annunciarono durante la campagna elettorale per le elezioni legislative il loro sostegno politico alla proposta di costruzione del ponte sullo stretto di Messina.

Nel 2003 venne ulteriormente modificato il progetto preliminare, che in seguito sarà messo in gara per l'appalto, rappresentante l'esito finale di oltre vent'anni di studi e di ricerche specifiche portate avanti dalla Stretto di Messina S.p.A.

Nell'ottobre 2005, durante il terzo governo Berlusconi, l'Associazione Temporanea di Imprese Eurolink S.C.p.A., capeggiata da Impregilo S.p.A. vinse la gara d'appalto come contraente generale per la costruzione del ponte con un'offerta di 3,88 miliardi di euro.

Il 4 novembre dello stesso anno, la Direzione investigativa antimafia mise il Parlamento italiano a conoscenza dei tentativi di Cosa nostra di interferire sulla realizzazione del ponte, con conseguente avvio di un'inchiesta al riguardo.[16]

Il 27 marzo 2006, Impregilo S.p.A. firmò ufficialmente il contratto per la progettazione finale e la realizzazione dell'opera. Seguirono le firme delle altre ditte ma con l'insediamento del nuovo Governo Prodi, il 10 aprile successivo tutto l'iter si bloccò nuovamente.

Nel 2007 il secondo Governo Prodi era in procinto di ritirare l'appalto e annullare il contratto con la Impregilo, pur esponendosi al pagamento di una penale di oltre 500 milioni di euro, ma l'allora Ministro dei trasporti Alessandro Bianchi e il Ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro, insieme all'opposizione di centrodestra, si opposero al proposito procedendo poi ad accorpare la Società Stretto di Messina all'ANAS, riducendo il numero dei suoi dipendenti. Spiegò il Ministro Di Pietro che la mossa aveva evitato il pagamento delle penali alle società appaltanti per la mancata esecuzione dei lavori; tali penali si sarebbero dovute pagare qualora la Società Stretto di Messina avesse chiuso prima della realizzazione del ponte. Venne inoltre evitata la perdita di decenni di studi e progetti e la risoluzione dei contratti d'appalto rimasti invece tuttora validi.

Il quarto Governo Berlusconi, succeduto nel maggio del 2008 al Governo Prodi in seguito allo svolgimento delle elezioni politiche anticipate dello stesso anno, annunciò di volere riprendere nuovamente l'iter del progetto di costruzione del ponte.

A gennaio 2009, il Governo riconfermava il suo impegno a realizzare l'opera i cui lavori avrebbero avuto inizio l'anno successivo, nel 2010, per concludersi nel 2016 4-5 anni prima del completamento dell'"Asse ferroviario 1" della Rete ferroviaria convenzionale trans-europea TEN-T (che dovrebbe avvenire dopo il 2020), in cui il ponte è fondamentale insieme al tunnel del Brennero (i cui lavori sono in corso) e alla rete AV-AC e AC italiana relativa della quale rimangono ancora da completare le linee Verona-Brennero nonché tutto l'asse ferroviario Salerno-Palermo (progettato solo in parte).

Il 2 ottobre 2009 la Stretto di Messina S.p.A. impartiva al contraente generale l'ordine di inizio dell'attività di progettazione definitiva ed esecutiva.

I primi cantieri, relativi ai lavori propedeutici, sono stati avviati il 23 dicembre 2009 e consistono nella deviazione dell'esistente tratta ferroviaria tirrenica in corrispondenza di Cannitello, poco a nord di Villa San Giovanni, onde evitare le interferenze con il futuro cantiere della torre del ponte con analoghi lavori propedeutici sulla costa siciliana intrapresi nei mesi successivi.[17]

Anni 2010

L'11 gennaio 2010 è stato presentato a Varapodio, in Calabria, al pubblico il progetto preliminare del ponte sullo Stretto di Messina;[18][19] al convegno, organizzato dal Comune di Varapodio, hanno partecipato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, il presidente dell'Anas e amministratore delegato della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, il presidente della Società Stretto di Messina, Giuseppe Zamberletti.[20] Durante il convegno, il ministro Matteoli, ha parlato della «peculiare valenza europea» del ponte sullo stretto, «essendo un importante tassello del Corridoio 1 Berlino-Palermo, già approvato dal Parlamento europeo nel 2004».[21][20]

La presentazione ufficiale si è tenuta il 12 febbraio seguente al Palacultura di Messina alla presenza del Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e al presidente della società Stretto di Messina e dell'ANAS Pietro Ciucci.[22] La progettazione definitiva della parte sospesa dell'opera, ovvero il ponte vero e proprio, è stata avviata il successivo 1º aprile con consegna del progetto prevista entro il 30 settembre; ad esso doveva essere allegato il piano finanziario aggiornato da presentare al CIPE per l'approvazione finale. Il 29 settembre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso di un dibattito alla Camera dei Deputati, ha però annunciato che il progetto del ponte sullo stretto sarebbe stato pronto entro dicembre.[23][24][25]

Il 20 dicembre la Società Stretto di Messina ha quindi ricevuto dal contraente generale Eurolink il progetto definitivo del ponte sullo stretto di Messina e degli oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari. Si tratta di oltre ottomila elaborati progettuali che confermano tutte le impostazioni tecniche e i costi di costruzione del progetto preliminare redatto dalla società Stretto di Messina e approvato nel 2003 dal CIPE. Il progetto definitivo comprende inoltre le opere deliberate dai Comuni interessati dalla costruzione del ponte, come ad esempio il sistema di fermate ferroviarie intermedie tra Reggio e Messina. Il progetto definitivo accoglie anche, ai fini anche della sicurezza antisismica delle opere a terra, la nuova normativa del Testo unico delle costruzioni, intervenuta successivamente alla progettazione preliminare. L'architetto Daniel Libeskind viene incaricato dalla Società Stretto di Messina di progettare le principali strutture architettoniche connesse al ponte sullo stretto. Le opere, comprese nel progetto definitivo, riguardano l'area del centro direzionale, in località Piale presso Villa San Giovanni, la fascia dal blocco di ancoraggio alla torre del ponte a Cannitello e il lungomare di Villa San Giovanni.[26]

Il 1º febbraio 2011 il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli ha annunciato, durante la 66ª assemblea annuale della Confetra (organismo che raggruppa le categorie imprenditoriali operanti nei settori del trasporto, della spedizione e della logistica),[27] la presentazione al pubblico del progetto definitivo del ponte sullo stretto di Messina "nei prossimi giorni".[28] Il 29 luglio 2011 sempre lo stesso Matteoli ha comunicato l'avvenuta approvazione del progetto definitivo da parte del Consiglio di Amministrazione della Società Stretto di Messina.[29][30]

Nell'ottobre 2011 l'Unione Europea non ha incluso il ponte sullo stretto tra le opere pubbliche destinate a ricevere finanziamenti comunitari. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, comunque aveva confermato la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina a prescindere dall'eventuale finanziamento della Ue, in quanto le risorse per il manufatto saranno reperite sul mercato, come previsto dal piano finanziario allegato al progetto definitivo.

Il 27 ottobre l'Aula di Montecitorio ha approvato una mozione dell'Idv, che impegna il governo «alla soppressione dei finanziamenti per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina». La mozione è stata approvata con 284 favorevoli, un solo contrario e con l'astensione della maggioranza PDL (anche se hanno votato a favore della soppressione: il sottosegretario responsabile Aurelio Misiti, rappresentante del governo di Berlusconi, il coordinatore del partito Denis Verdini, i ministri Mariastella Gelmini e Michela Vittoria Brambilla, i sottosegretari Laura Ravetto, Stefano Saglia e Guido Crosetto).[31][32][33] Tuttavia già il giorno successivo la maggioranza tornò a sostenere che il ponte si farà, e alle prime dichiarazioni del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo e del Ministro della Difesa Ignazio La Russa seguì una nota ufficiale del governo in carica in quei giorni a Palazzo Chigi, dove si legge anche che «l'opera è solo in parte finanziata dall'intervento pubblico. L'onere complessivo dell'infrastruttura prevede anche la partecipazione di capitale privato, l'utilizzo di fondi strutturali e di altre fonti».[34]

Il 17 aprile 2012 è stata completata a Villa San Giovanni la prima opera propedeutica al ponte sullo Stretto di Messina, che consiste nella variante della linea ferroviaria Cannitello-Villa San Giovanni[35][36].

Il 30 settembre seguente Corrado Clini, il ministro dell'Ambiente del governo Monti, ha dichiarato: “Non esiste l'intenzione di riaprire le procedure per il ponte sullo stretto di Messina, anzi al contrario, il governo vuole chiudere il prima possibile le procedure aperte anni fa dai precedenti governi, e per farlo deve seguire l'iter di legge”[37] Il 10 ottobre il governo Monti, nella cosiddetta legge di stabilità, ha stanziato 300 milioni per il pagamento delle penali per la non realizzazione del progetto.[38] Il 31 ottobre 2012 il governo Monti ha deliberato di prorogare, per un periodo complessivo di circa due anni, i termini per l'approvazione del progetto definitivo del ponte sullo stretto di Messina al fine di verificarne la fattibilità tecnica e la sussistenza delle effettive condizioni di bancabilità.[39][40] Antecedentemente era stata prevista, dalla legge obiettivo, l'apertura della Conferenza dei servizi con l'approvazione entro febbraio 2012 del progetto definitivo da parte del CIPE e il contestuale avvio della gara per il reperimento dei finanziamenti, la stesura del progetto esecutivo e l'apertura dei cantieri principali preventivata a partire dalla metà del 2012.[41] L'intento era quello di aprire l'opera al traffico nel 2019.[42][43]

Il 3 novembre successivo, la China Investment Corporation (Cic), fondo sovrano di Pechino, e la China communication and construction company (Cccc), si sono rese disponibili a finanziare l'opera.[44]

Con la legge 221/12, recante ulteriori disposizioni urgenti per la crescita del paese, viene disposto che Stretto di Messina S.p.A. e il general contractor Eurolink debbano stipulare un atto aggiuntivo al contratto vigente, alla luce della corrente situazione economico finanziaria italiana. Tale accordo, che avrebbe dovuto essere sottoscritto entro il 1º marzo 2013, pena la caducazione di tutti i rapporti di concessione, le convenzioni ed ogni altro rapporto contrattuale stipulato da SdM e la messa in liquidazione della società stessa non fu firmato.

Conseguentemente alla mancata stipula dell'atto aggiuntivo, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il 15 aprile 2013, Stretto di Messina S.p.A. viene posta in liquidazione con la nomina di un commissario liquidatore[45][46][47][48].

Sempre per effetto della legge 221/12, la Stretto di Messina S.p.A. sarà poi tenuta a indennizzare Eurolink tramite il pagamento delle prestazioni contrattualmente previste e già eseguite più una somma pari al 10% dell'importo di cui prima, il tutto stimato in 45 milioni di euro.

Il 27 settembre 2016 il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi rilancia l'idea della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina per «togliere la Calabria dall'isolamento e far sì che la Sicilia sia più vicina»; secondo la visione di Renzi, il ponte potrebbe creare «100.000 posti di lavoro.»[49]

Anni 2020

Il 5 giugno 2020 il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte annuncia che valuterà "senza pregiudizi" il progetto di costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.[50]

Il 15 luglio 2020 il consiglio regionale della Calabria, sostenuto dalla maggioranza di centro-destra, approva una mozione per sostenere la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.[51]

Lo stesso giorno, 20 deputati del Partito Democratico tramite una risoluzione presentata in commissione "ambiente e trasporti", chiedono all'esecutivo di «garantire l'attraversamento stabile dello Stretto di Messina attraverso la realizzazione di una infrastruttura idonea», utilizzando i fondi del Recovery Fund.[52]

Il 26 gennaio 2023 Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture e dei trasporti nel Governo Meloni, dichiara alla trasmissione televisiva otto e mezzo che i lavori partiranno entro il 2024, cosa che ribadirà in un question time al Senato qualche giorno più tardi.[53][54]

Il 16 marzo 2023 viene approvato in Consiglio dei Ministri dal governo Meloni un decreto-legge che dispone il riavvio della procedura di progettazione esecutiva del ponte sullo Stretto di Messina.

Attività della società concessionaria Stretto di Messina S.p.A. (1981-Oggi)

Le ultime ipotesi di progetto, maturate a partire dagli anni '70 dal Gruppo Ponte di Messina S.p.A., ipotizzavano un progetto di ponte a campata unica di 3 300 m, che sarebbe ampiamente il più lungo ponte sospeso al mondo.[55]

La società Stretto di Messina S.p.A. che aveva avuto dal 1981 al 2013, per effetto della Legge 1158/1971, il mandato per la progettazione, realizzazione e gestione dell'opera iniziò la progettazione dell'opera acquisendo tutti gli studi precedenti resi disponibili, in particolare il progetto a campata unica di 3 300 m redatto dal Gruppo Ponte Messina S.p.A.

Una costruzione di tale arditezza e complessità, senza precedenti al mondo, richiedeva necessariamente analisi specialistiche sulle varie componenti della struttura, prove in galleria del vento, prove su modelli, ecc.

A tale scopo la Stretto di Messina S.p.A. coinvolse a vario titolo e con diverse responsabilità oltre 100 professori universitari e ingegneri, 12 istituti scientifici e universitari nazionali ed esteri, 39 Società e associazioni nazionali ed estere. Questo enorme lavoro di ricerca teorica e sperimentale, nonché di progettazione, approdò nel 2002 all'attuale progetto preliminare che fu messo alla base della gara d'appalto. Esso porta la firma dell'ingegnere inglese William Brown, già progettista della Freeman Fox & Partners dal 1956 al 1985, e fondatore della Brown Beech & Associati, esperto di grandi ponti sospesi.

Le analisi statiche, le ricerche teoriche e sperimentali, le progettazioni generali e di dettaglio, furono condotte dai seguenti professori italiani: Leo Finzi del Politecnico di Milano, Fabio Brancaleoni dell'Università di Roma, Stefano Caramelli dell'Università di Pisa e Piero D'Asdia dell'Università di Trieste. La dinamica della struttura per quanto riguarda le azioni del vento fu investigata da Giorgio Diana del Politecnico di Milano. Luca Sanpaolesi dell'Università di Pisa si occupò delle verifiche "a fatica" e relative sperimentazioni. Lo studio del tipo di calcestruzzo da impiegare nella costruzione fu compiuto di Mario Collepardi dell'Università di Ancona. Delle fondazioni del ponte si occuparono Michele Jamiolkowski del Politecnico di Torino ed Ezio Faccioli del Politecnico di Milano. Gli studi geologici furono affidati a Enzo Boschi dell'Università di Bologna e a Icilio Finetti dell'Università di Trieste. Le analisi sismiche furono di competenza di Alberto Castellani e di Giuseppe Grandori, entrambi del Politecnico di Milano. Fu richiesto inoltre uno studio sulle probabilità di rischio e sull'affidabilità del progetto a Daniele Veneziano del Massachusetts Institute of Technology.

Modellino di troncone del ponte esposto presso la galleria del vento del Politecnico di Milano

Il progetto preliminare fu approvato da tutti gli enti competenti (ANAS, Ferrovie dello Stato, Consiglio superiore dei lavori pubblici, CIPE) anche con l'ausilio di Consulenti esteri. L'ultimo comitato tecnico-scientifico che approvò il progetto fu presieduto dal professor Remo Calzona dell'Università di Roma.

Dopo alcuni decenni dedicati solo alla progettazione, a seguito di una gara di appalto internazionale, nel 2005 fu affidato l'appalto dell'opera al contraente generale Eurolink S.C.p.A.. Dopo oltre 5 anni dall'aggiudicazione dell'appalto, il 20 dicembre 2010 il contraente generale aveva consegnato (come previsto dal contratto di appalto) il progetto definitivo dell'opera elaborato da società di ingegneria specializzate estere (partners di Eurolink) che avevano definito il progetto preliminare già redatto dalla società concessionaria e messo in gara.

Dal 2005, dopo l'aggiudicazione della gara di appalto al contraente generale Eurolink la responsabilità della progettazione definitiva ed esecutiva dell'opera è stata affidata ai seguenti soggetti dotati di notevole esperienza nel campo dei ponti sospesi:

  • Cowi A/S (Danimarca), progettazione strutture.
  • Dissing+Weitling (Danimarca), progettazione e design.
  • Buckland & Taylor Ltd. (Canada), progettazione strutture.
  • Sund & Bælt A/S (Danimarca).

L'attività di controllo, di verifica della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione (project management consultant) era stata affidata alla società Parsons Transportation Group (Stati Uniti), anch'essa esperta nel campo dei ponti sospesi. Infine il progetto definitivo era stato approvato dalla stessa concessionaria il 29 luglio 2011. Con la messa in liquidazione della società concessionaria, il progetto è decaduto. Per la cantierabilità del Ponte non era necessario il progetto esecutivo in quanto l'opera era stata aggiudicata sul progetto preliminare ed il compito di Eurolink era quello di redigere il progetto definitivo. Lo Stato aveva 540 giorni dalla presentazione del progetto per reperire i fondi e finanziare la parte restante. Il progetto fu appaltato sulla base della legge obiettivo, come del resto anche il tunnel di base del Fréjus. L'accordo tra la società Stretto di Messina ed Eurolink è stato sancito anche nelle sentenze della Corte di Cassazione e Tribunale delle imprese di Roma. La ricostruzione giuridica è fatta interamente nelle premesse ed è dunque inattaccabile.

Alcuni lavori preliminari, riguardanti lo spostamento della sede ferroviaria a Cannitello per far spazio ai futuri cantieri, erano stati già appaltati in precedenza, ed erano iniziati il 23 dicembre 2009.[56][57][58]

Caratteristiche del progetto della Stretto di Messina S.p.A.

Lo stretto visto da Messina, sullo sfondo la costa calabrese col pilone di Santa Trada
Sezione longitudinale del ponte sullo stretto di Messina

Il progetto preliminare elaborato dalla società concessionaria prevedeva il collegamento stabile tra Cannitello in Calabria e Ganzirri in Sicilia mediante la realizzazione di un ponte sospeso con due corsie stradali più una di emergenza per ogni senso di marcia e due binari di traffico ferroviario[59].

Il progetto prevedeva una lunghezza totale dell'impalcato sospeso pari a 3 666 m[60] con una campata unica pari a 3 300 m. L'impalcato del ponte era previsto sospeso a quattro cavi d'acciaio del diametro di 1,24 metri e della lunghezza di 5 300 metri.[60] I due piloni del ponte, alti 399 m (s.l.m.), posti sulle sponde, avrebbero superato il primato mondiale di altezza dei piloni detenuto attualmente dal viadotto di Millau in Francia con 341 metri.

Se fosse stato realizzato, il ponte avrebbe superato di gran lunga il primato di luce libera che attualmente spetta al ponte sospeso a tre campate sullo Stretto dei Dardanelli, avente la campata principale di 2023 m.

Il primato mondiale attuale della maggiore luce libera scavalcata per un ponte stradale e ferroviario spetta invece al Terzo ponte sul Bosforo; si tratta di un ponte sospeso di tipo ibrido (strallato/sospeso), ovvero con la parte centrale dell'impalcato sospesa con tiranti verticali a due cavi portanti, mentre le parti laterali della campata principale sono sospese con stralli inclinati come nel ponte strallato. La sua lunghezza complessiva è di 2.164 m con una luce di 1,408 metri[61]. È il più largo del mondo, nella sua categoria, con 59 m di larghezza. L'altezza delle torri è di 322 m. Vi passano otto corsie autostradali (quattro per senso di marcia) e due linee ferroviarie.

Lo schema statico del progetto della Società concessionaria era quello classico dei ponti sospesi di tipo deformabile, senza travata irrigidente, con una catenaria fortemente ribassata a rapporto freccia-luce pari a 1/11.

Un elemento di novità del progetto si poteva riscontrare nell'impalcato a tre cassoni separati (due per le carreggiate stradali e uno per i binari ferroviari, cd. Messina-type), soluzione che offriva una ridotta superficie esposta al vento e un coefficiente di portanza molto basso (ad ala rovesciata), minimizzando così i rischi di sventolio (flutter) e di galoppo (galloping). Secondo alcuni, questa tipologia di impalcato avrebbe una rigidezza flessionale e torsionale pressoché nulla (in rapporto alla grandissima luce del ponte) e non risolve i problemi di deformabilità del ponte sotto l'azione dei carichi mobili (soprattutto per i treni ad alta velocità) e del vento. Le pendenze massime, longitudinali e trasversali, con i carichi di esercizio sono state calcolate rispettivamente pari a circa il 2% e il 10%, valori decisamente elevati in confronto alle normative tecniche e difficilmente compatibili con la sicurezza.[62]

Il progetto era stato verificato per resistere ai terremoti previsti dalle normative di legge, fino a magnitudo 7,1, pari a quello del terremoto di Messina del 1908, e per una stabilità teorica dell'impalcato (mediante prove in galleria del vento) con velocità del vento fino a 216 km/h[60].

La capacità di smaltimento del traffico era stata calcolata in circa 6 000 – 9 000 automezzi all'ora e 200 treni al giorno. I lavori per la costruzione del ponte includevano, ovviamente, la realizzazione di collegamenti con le esistenti strutture viarie, ovvero l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, la Autostrada A18 Messina-Catania, la Autostrada A20 Messina-Palermo e le ferrovie esistenti, la Tirrenica Meridionale e quelle per Palermo e per Catania.

Dati numerici del progetto decaduto

Tabelle riportanti schematicamente i principali numeri del progetto decaduto[63]:

Progettisti
Numeri Dati
>100 ingegneri italiani ed esteri
12 istituiti scientifici e universitari nazionali ed esteri
39 società e associazioni nazionali ed estere
Collegamenti
Numeri Dati
20,3 km lunghezza complessiva dei raccordi stradali
10,5 km lato Sicilia (di cui il 67% circa in galleria) per gli allacci alle autostrade A18 Messina-Catania e A20 Messina-Palermo
9,8 km lato Calabria (di cui il 64% circa in galleria) per gli allacci all'autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria
19,8 km lunghezza complessiva dei raccordi ferroviari
15,2 km lato Sicilia (di cui il 91% circa in galleria) per gli allacci alla nuova stazione ferroviaria di Messina
4,6 km lato Calabria (di cui il 96% circa in galleria) per gli allacci alla linea ferroviaria di alta velocità Napoli-Reggio Calabria
Sicurezza
Numeri Dati
7,1 resistenza al sisma (magnitudo scala Richter)
216 km/h stabilità teorica al vento
365 giorni apertura all'anno
24 ore apertura al giorno
Ambiente
Numeri Dati
25% di minore impatto ambientale e paesaggistico, rispetto al progetto del 1992
21 km di gallerie ferroviarie eliminate rispetto al progetto del 1992
2 000 m di viadotti eliminati sul totale dei tracciati rispetto al progetto del 1992
12 750 000 t di legname utilizzato per gli ammortizzatori dei moli delle invasature dei traghetti, soggetto ad usura accentuata; calcolate in 30 anni
Progetto tecnico
Numeri Dati
3 300 m lunghezza della campata centrale
3 666 m lunghezza complessiva con campate laterali
60,4 m larghezza dell'impalcato
399 m altezza delle torri
4 cavi nel sistema di sospensione
5 300 m lunghezza complessiva dei cavi
1,24 m diametro dei cavi di sospensione
44 352 fili di acciaio per cavo
76 m altezza del canale navigabile
65,41 m franco minimo navigabile
600 m larghezza del canale navigabile centrale
50 m altezza per ciascuno dei canali navigabili laterali
1 000 m larghezza per ciascuno dei canali navigabili laterali
Portata stradale e ferroviaria
Numeri Dati
6 corsie stradali totali
3 corsie per senso di marcia (veloce, normale, emergenza)
2 corsie stradali di servizio
2 binari
2 marciapiedi ferroviari
6 000 veicoli per ora
200 treni al giorno
Risparmio di tempo con l'utilizzo del ponte
Numeri Dati
2 ore per i treni (media presunta)
1 ora per il traffico su gomma (media presunta)
Record tecnici
Legenda:
AB = Akashi Bridge (Giappone);
TMA = Tsing Ma Bridge (Hong Kong)
Numeri Dati
1 991 m lunghezza campata centrale (AB)
41 m larghezza dell'impalcato (TMA)
297 m altezza delle torri (AB)
2 cavi nel sistema di sospensione (AB)
1,12 m diametro dei cavi di sospensione (AB)
36 830 fili di acciaio per cavo (AB)

Appalto (decaduto nel 2013, società riattivata nel 2022)

Nell'ottobre 2005 l'Associazione Temporanea di Imprese Eurolink S.C.p.A. vinse l'appalto di contraente generale per la realizzazione dell'opera. L'Eurolink batté la cordata concorrente guidata dalla capogruppo Astaldi. L'offerta finale risultò essere pari a 3,88 miliardi di euro; prevedeva un tempo di realizzazione di 5 anni e 10 mesi.[64] Il contratto di assegnazione fu firmato il 27 marzo 2006.

Il contratto prevedeva il diritto di recesso senza penali da parte della Stretto di Messina S.p.A. nel caso in cui il progetto definitivo o quello esecutivo risultassero sostanzialmente differenti rispetto all'offerta presentata. Nel caso in cui il governo, una volta iniziati i lavori e aperti i cantieri avesse voluto recedere, questo avrebbe comportato il pagamento di una penale del 10% sulla parte non ancora realizzata dell'opera, non superiore ai i 4/5 del valore del contratto, di 3,9 miliardi di euro e pertanto non superiore ai 312 milioni di euro..

Nel 2012, il governo Monti stanziò 300 milioni per il pagamento delle penali, e quindi la definitiva chiusura del progetto del ponte sullo stretto di Messina.[38] In conformità alla legge 221/2012, il 1º marzo del 2013 il contratto di appalto è decaduto.

Nel 2022 il Governo Meloni riattiva la società Stretto di Messina s.p.a , precedentemente posta in liquidazione, con l'intento di riprendere l'iter per la realizzazione del Ponte.

Soggetti aggiudicatari del contratto di appalto decaduto

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Dibattito sul progetto

Problemi ingegneristici

Il progetto di un ponte di tali dimensioni, senza alcun precedente al mondo se dovesse prevedere una campata unica, ha dato luogo ad un lungo e controverso confronto tecnico e scientifico, tra esperti, sulle diverse proposte presentate e sulla loro fattibilità.

La lunghissima storia del progetto testimonia proprio questa intrinseca difficoltà dovuta alle eccezionali condizioni ambientali e alle prestazioni richieste al manufatto (fondali molto profondi, forti correnti marine, traffico marittimo intenso, zona altamente sismica, zona con venti fortissimi, utilizzo sia autostradale che ferroviario). Inoltre le normative di sicurezza, nazionali e internazionali, stradali e ferroviarie, che il progetto dovrà rispettare, non sono probabilmente state concepite per un'opera così fuori dall'ordinario.

Dal punto di vista della fattibilità tecnica, nonostante i ripetuti pareri[68] degli enti competenti (ANAS, FS, Consiglio superiore dei lavori pubblici), alcuni ingegneri continuano a nutrire delle perplessità sull’idoneità della soluzione a campata unica di 3 300 m andata in appalto e quindi ritenuta implicitamente sicura.[69] Volendo riassumere in sintesi i principali problemi ingegneristici che pone una soluzione di tipo aereo (ponte sospeso), essi sono i seguenti:

Fondazioni in mare dei piloni

L'idea di realizzare uno o più piloni nello stretto con relative fondazioni nelle acque profonde superiori ai 100 m era stata considerata di dubbia fattibilità dalla società concessionaria, ma non dai progettisti che l'avevano proposta.[70] Questa presunta eccessiva difficoltà, unitamente all'innegabile vantaggio di non porre limiti alla navigabilità nello stretto offerto da una soluzione a luce unica, aveva fatto propendere la scelta del concessionario su quest'ultima soluzione. Tuttavia, secondo i progettisti dei progetti a più campate, questa "soluzione a campata unica" sarebbe stata il classico salto dalla padella alla brace, giacché realizzare una luce libera di 3.300 metri, con traffico ferroviario ad alta velocità, è un'impresa ancor più difficile.

Stabilità dell'impalcato sotto l'azione del vento

A ponte scarico l'impalcato del ponte deve risultare stabile nei confronti dei rischi di vibrazioni autoeccitate (flutter, distacco di schiere di vortici di von Karman, buffeting, ecc.) anche con venti molto forti. Per contrastare questi fenomeni il progetto della Stretto di Messina S.p.A. prevedeva un impalcato con sezione ad ala rovesciata, denominato "Messina Type", in modo da creare una deportanza all'aumentare del vento. Tale configurazione era stata sottoposta a verifiche, simulazioni CFD, a test in galleria del vento ed è stata adottata negli ultimi anni da vari ponti sospesi in tutto il mondo.[71]

Deformabilità laterale

In esercizio (a ponte carico), con i venti moderati previsti dalle norme, l'impalcato deve essere sufficientemente rigido da poter consentire il traffico stradale e ferroviario (oltre che stabile), cioè le deformazioni laterali devono essere contenute entro limiti accettabili dalle normative.

Deformabilità nel piano verticale

Le deformazioni dell'impalcato nel piano verticale, soprattutto per stese di carico non simmetriche, devono essere contenute entro i limiti adeguati per consentire il traffico ferroviario (generalmente si richiedono frecce massime inferiori a 1/500–1/1000 della luce).[72]

Rigidezza torsionale

L'impalcato deve essere sufficientemente rigido a torsione per evitare eccessive pendenze trasversali incompatibili con l'esercizio stradale e ferroviario.

Costruibilità

Realizzare un'opera di dimensioni così colossali comporta problemi di costruibilità mai affrontati in precedenza con problematiche di sicurezza che devono essere garantite per ogni fase della costruzione.

Problemi sismici

Lo stretto di Messina è una delle numerose zone a rischio sismico elevato dell'area mediterranea. In tempi recenti vi si sono verificati gravissimi terremoti, tra cui quelli del 1783, 1894 e 1908 spesso accompagnati da maremoti violenti e distruttivi che hanno ridotto a cumuli di macerie le città di Messina, Reggio Calabria e sconvolto ampiamente quelle limitrofe e l'ambiente. Il progetto del ponte, quindi, dovrà essere concepito per resistere a scosse telluriche prevedibili in quel sito in conformità a quanto prevedono le normative antisismiche vigenti.

D'altro canto, i ponti sospesi di grandissima luce sono per loro natura strutture antisismiche, e lo sono tanto più quanto più è grande la luce. Infatti, sono strutture estremamente flessibili, con periodo di vibrazione dominante di decine di secondi, che non risentono, se non in misura minima e facilmente analizzabile in campo elastico, dei terremoti anche distruttivi.[73]

Esistono infatti già molti ponti sospesi costruiti in aree ad altissimo rischio sismico, anche superiore a Messina. Ad esempio, in Turchia i tre ponti sospesi sul Bosforo e il Ponte dei Dardanelli, in California il Golden Gate Bridge, molti ponti cinesi e tutti quelli giapponesi.

Alcuni di questi ponti hanno superato già senza danni diversi terremoti che in quelle zone sono molto frequenti. Il ponte di Akashi Kaikyō, il secondo ponte sospeso più lungo del mondo, quand'era ancora in costruzione fu colpito dal violentissimo terremoto di Kobe, di magnitudo 6,8 che causò oltre 6 000 vittime. Le due torri di sostegno, unica parte dell'opera a essere stata già costruita all'epoca, si spostarono di un metro l'una rispetto all'altra, e fu soltanto necessario riadattare in corso d'opera il progetto alla nuova lunghezza, ma non furono altrimenti danneggiate[74] Il Terremoto di Loma Prieta del 1989 che causò molti gravi danni nell'area e il crollo di una sezione del Bay Bridge di San Francisco non danneggiò, se non lievemente, il ponte sospeso sul Golden Gate.

I ponti sospesi già realizzati presentano una campata principale notevolmente inferiore rispetto a quella prevista nel progetto della Stretto di Messina S.p.A.; ad esempio, il Ponte dei Dardanelli ha una luce di 2.035 metri, molto meno della luce prevista dal progetto summenzionato pari a 3.300 m.

Garantire la sicurezza del ponte in caso di terremoto è, comunque, uno dei problemi importanti da risolvere nel progetto del ponte di Messina[75].

Impatto ambientale

Come ogni grande opera dell'ingegno umano le grandi costruzioni creano un problema ambientale avvertibile già dall'inserimento dei cantieri; l'infrastruttura ultimata proprio perché grandiosa crea modificazioni sia ambientali che paesaggistiche. Nullo sarà l'impatto sulle correnti marine in virtù della campata unica con i piloni sulla terraferma,

I favorevoli all'opera sottolineano che la costruzione del ponte diminuirebbe l'inquinamento marino e ambientale prodotto dal transito dei traghetti nello stretto[76].

Altra emissione che andrebbe considerata è quella dei veicoli incolonnati, anche per decine di minuti, per l'imbarco e lo sbarco dei traghetti nei centri di Messina e Villa San Giovanni che, secondo i favorevoli, smetterebbe in gran parte di esistere e che verrebbe solo in parte sostituito da quello prodotto dalle brevi code ai caselli del ponte e dal transito dei mezzi; questi ultimi avverrebbero fuori i centri urbani e con una durata stimata di emissione molto inferiore a quella delle attuali attese per l'imbarco.[77]

I suoi detrattori si rifanno a valutazioni d'impatto ambientale le cui prescrizioni rimaste non ottemperate riguarderebbero l'interferenza con habitat di specie animali protette nella fase di cantiere (10a) e le ipotizzate problematiche di interferenza del ponte con flussi migratori di cetacei e di volatili (10c).[78]

Problemi dei trasporti

I favorevoli affermano che si tratterebbe di un'opera sociale, utile al rilancio del trasporto ferroviario tra la Sicilia e il continente, sia di merci che di viaggiatori, quasi del tutto svolto dai mezzi su strada.

I fautori del progetto, che è parte importante dell'asse "Scandinavo - Mediterraneo" della Rete ferroviaria convenzionale trans-europea TEN-T[79], lo considerano un'importante infrastruttura in grado di promuovere il rilancio dell'economia delle regioni meridionali d'Italia e soprattutto della Sicilia, velocizzando innanzitutto il trasporto merci oggi affidato ad un gran numero di Tir (traghettati essenzialmente da navi private) che s'instradano di massima sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria con aggravio di costi di trasporto, incidentalità ed inquinamento[80]. L'utilizzo delle cosiddette "autostrade del mare", navi che trasportano autocarri dalla Sicilia alla Liguria, presuppone anch'esso l'uso del trasporto su strada.

Il ponte permetterebbe un risparmio di circa 2 ore nel trasporto ferroviario viaggiatori, il tempo mediamente impiegato per preparare un treno all'imbarco scomponendolo, traghettarlo e ricomporlo a destinazione. Il tempo relativo al traghettamento dei treni merci è variabile in quanto legato a differente logistica. Il ponte, potenzialmente, permetterebbe il proseguimento dei servizi ferroviari ad alta velocità fino in Sicilia.

L'attraversamento in auto, tramite traghettamento, permette di raggiungere l'altra riva in 20 minuti ai quali bisogna aggiungere i tempi relativi alla bigliettazione o al check in e l'eventuale attesa della partenza della nave che può raggiungere i 50 minuti[81]. A questi tempi bisognerebbe aggiungere anche quelli necessari per l'attraversamento delle zone urbane di Messina e Villa San Giovanni, in alcuni periodi caratterizzate da intenso traffico e code.

Secondo i detrattori i 65,41 metri di altezza del ponte risulterebbero insufficienti a consentire il transito nello stretto delle navi da crociera più imponenti, fonte importante di introiti per l'economia delle città dello stretto;[82] questa altezza, tuttavia, è riferita al "franco minimo navigabile", cioè la quota sul livello del mare dell'intradosso dell'impalcato inflesso (piegato) dovuto al carico massimo stradale, sommato al massimo carico ferroviario. In condizioni normali, l'altezza dell'impalcato progettata è di 76 metri s.l.m.

Aspetti e problemi economici

Secondo i detrattori l'opera è inutile dal punto di vista economico in quanto, affermano, non si otterrebbero miglioramenti delle condizioni di trasporto merci e passeggeri da sud a nord a causa delle infrastrutture viarie della zona in atto, che sono estremamente carenti, e recenti studi hanno indicato che il trasporto merci via mare verso i porti della Liguria risulta vantaggioso sotto molteplici aspetti.

Molte critiche sono invece legate al costo di quest'opera Viene fatto rilevare infatti che si potrebbero utilizzare i fondi per modernizzare e rendere più efficienti le infrastrutture del Mezzogiorno. Viene obiettato dai favorevoli che i fondi utilizzati per l'opera verrebbero per il 60% dall'ambito privato (il Ponte sarebbe infatti costruito con il metodo del Project financing)[83], quindi la mancata realizzazione del ponte libererebbe solamente la quota di risorse eventualmente stanziate dallo Stato italiano.

Il ponte sarebbe poi un'opera maestosa, che potrebbe dare prestigio all'Italia e diventare un'importante attrazione turistica della zona.

Contesto politico

Dopo l'annuncio, fatto da Bettino Craxi nel 1985, di prossima realizzazione del ponte, nei primi anni 2000 il ponte sullo stretto è entrato ufficialmente a far parte del programma, per le elezioni politiche del 2001, di entrambi i candidati alla carica di presidente del Consiglio, (Silvio Berlusconi e Francesco Rutelli); successivamente è stato inserito tra le grandi opere promesse dal governo Berlusconi II divenendo oggetto di rinnovate polemiche. Il progetto è stato accantonato dal governo Monti. Il 27 settembre 2016, nel corso dell'assemblea che celebrava i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo, il presidente del consiglio, Matteo Renzi ha riproposto la realizzazione del ponte affermando che porterebbe alla creazione di 100.000 posti di lavoro, data la portata dell’opera, con un impatto sulle economie regionali e locali assicurato, sia nella fase di cantiere che in quella successiva di gestione[84]. Precedentemente anche Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sotto il governo Berlusconi, aveva parlato di aumento occupazionale legato alla realizzazione del ponte nella misura di 40.000 unità lavorative[85]. Dello stesso parere l'ex presidente Anas, Pietro Ciucci, che considera l’opera strategica e di grande importanza per il Sud, visto che in 12-18 mesi potrebbe dare un grande contributo a investimenti e occupazione.

Contrari per principio alla tesi dell’aumento dei posti di lavoro l'ex sindaco di Messina, Renato Accorinti, il Centro studi per l'area dello Stretto di Messina "Fortunata Pellizzeri" e Rete No Ponte, per i quali l'opera è inutile e provocherebbe una diminuzione dell'occupazione[86].

Scopri più Dibattito sul progetto per argomenti

Ministero dei lavori pubblici

Ministero dei lavori pubblici

Il Ministero dei lavori pubblici era il dicastero del Governo italiano che aveva competenza sulle reti infrastrutturali, quali quella stradale, autostradale, ferroviaria, portuale e aeroportuale, a servizio dei mezzi di trasporto.

Fluidodinamica computazionale

Fluidodinamica computazionale

La fluidodinamica computazionale o numerica è un metodo che utilizza l'analisi numerica e algoritmi per risolvere e analizzare i problemi di fluidodinamica mediante l'utilizzo del computer.

Galleria del vento

Galleria del vento

Una galleria del vento è un'apparecchiatura che viene utilizzata in laboratorio per studiare l'andamento di un flusso di un fluido attorno ad un corpo, simulandone l'interazione con buona approssimazione alla realtà.

Terremoto di Messina del 1908

Terremoto di Messina del 1908

Il terremoto di Messina del 1908 è considerato uno degli eventi sismici più catastrofici del XX secolo. Il sisma, di magnitudo 7,1 Mw, accadde alle ore 5:20:27 del 28 dicembre 1908 e danneggiò gravemente le città di Messina e Reggio Calabria nell'arco di 37 secondi. Metà della popolazione della città siciliana e un terzo di quella della città calabrese perse la vita.

Maremoto

Maremoto

Il maremoto è un moto ondoso anomalo del mare, originato il più delle volte da un terremoto sottomarino o prossimo alla costa e più raramente da altri eventi che comportano uno spostamento improvviso di una grande massa d'acqua quali, per esempio, una frana, un'eruzione vulcanica sottomarina o l'impatto di un corpo celeste come un meteorite o un asteroide.

Turchia

Turchia

La Turchia, ufficialmente Repubblica di Turchia, è uno Stato transcontinentale il cui territorio si estende per la maggior parte nella penisola anatolica, nell'Asia occidentale, e comprende anche una piccola parte europea: l'estrema parte orientale della Tracia, detta anche Turchia europea. È bagnata a sud dal Mar di Levante, a ovest dal Mar Egeo e a nord dal Mar Nero; il Mar di Marmara separa la Turchia europea dalla penisola anatolica. Confina a nord-ovest con la Grecia e la Bulgaria, a nord-est con la Georgia, a est con l'Armenia, l'Azerbaigian e l'Iran, a sud-est con l'Iraq e a sud con la Siria. In Turchia si trova l'estremità più occidentale del continente asiatico.

Ponte dei Dardanelli

Ponte dei Dardanelli

Il ponte sullo stretto dei Dardanelli, il cui nome ufficiale è Ponte della battaglia di Gallipoli del 1915 è un ponte sospeso costruito tra le città di Gallipoli e Lapseki, nella Provincia di Çanakkale in Turchia. Inaugurato il 18 marzo 2022, è il più grande ponte della Turchia e con i suoi 2023 metri di luce tra le due torri, il più lungo ponte sospeso del mondo, superando di 32 metri il Ponte dello stretto di Akashi in Giappone.

California

California

La California è uno stato federato degli Stati Uniti d'America situato nel sud della West Coast, affacciato sull'oceano Pacifico, che occupa una parte dell'omonima regione geografica. Confina con l'Oregon a nord, con Nevada e Arizona ad est, e con lo stato messicano della Bassa California a sud. Con circa 39,2 milioni di abitanti, è il più popoloso stato degli Stati Uniti, e con i suoi 423970 km² di estensione è il terzo per superficie ed è variegato sia per geografia fisica sia da un punto di vista demografico. Costituisce anche la suddivisione amministrativa più popolosa del Nord America e la 34ª più popolosa del mondo. L'area della Greater Los Angeles e della Baia di San Francisco sono rispettivamente la seconda e la quinta area urbana più popolata, la prima con 18,7 milioni di residenti e la seconda con 9,6 milioni. Sacramento è la capitale dello stato, mentre Los Angeles ne è la città più popolosa, e la seconda degli Stati Uniti. La contea di Los Angeles è la contea più popolata degli Stati Uniti, mentre quella di San Bernardino è la più estesa della nazione. San Francisco, che è considerata sia una città che una contea, è la seconda città più popolata della California, e la quinta degli Stati Uniti. La California meridionale è densamente popolata, mentre quella settentrionale lo è di meno. La grande maggioranza della popolazione vive entro 80 km di distanza dall'oceano Pacifico.

Golden Gate Bridge

Golden Gate Bridge

Il Golden Gate Bridge è un ponte sospeso che sovrasta il Golden Gate, stretto che mette in comunicazione l'Oceano Pacifico con la Baia di San Francisco. Collega San Francisco, sulla punta settentrionale dell'omonima penisola, con la parte meridionale della contea di Marin. Nella contea di Marin, la città più vicina al ponte è il piccolo centro costiero di Sausalito.

Terremoto di Loma Prieta del 1989

Terremoto di Loma Prieta del 1989

Il terremoto di Loma Prieta è stato un evento sismico particolarmente violento, avvenuto nella Baia di San Francisco, in California, il 17 ottobre 1989. Il sisma ebbe una magnitudo di 6,9 e durò 15 secondi.

Bay Bridge

Bay Bridge

Il San Francisco-Oakland Bay Bridge è un ponte sospeso dell'Interstate 80 che attraversa la Baia di San Francisco, collegando la città di San Francisco con la città di Oakland e le contee di Contra Costa e Alameda, sulla sponda orientale della baia. Il ponte ha uno sviluppo di 7,18 km. Il progetto originale fu di Ralph Modjeski. Il ponte fu completato nel 1936 ed aperto al pubblico sei mesi prima del Golden Gate Bridge.

San Francisco

San Francisco

San Francisco è una città statunitense, la quarta della California per numero di abitanti, con una popolazione stimata nel 2019 di 881 549 abitanti, stima che la colloca al dodicesimo posto fra le città più popolate degli Stati Uniti d'America e allo stesso tempo al secondo posto per densità di popolazione, dietro a New York.

Influenza culturale

Musica
  • 1955: Natale Accordino nella sua canzone Il Ponte sullo Stretto narra dello stupore di quattro turisti, i quali, al momento di ritornare in continente da un viaggio in Sicilia, notano la presenza del ponte che, solo due settimane prima, non c'era ancora... («Qui da noi quel che è detto, | quel che è detto è presto fatto! | Ed infatti sullo stretto il gran ponte han fatto già!...»). Si aggiudica il secondo posto al Festival di Messina del 1955 con l'interpretazione di Wanda Romanelli e l'esecuzione dell'orchestra di Armando Fragna (incisa su 78 giri Cetra DC 6395);
  • 1979: Vincenzo Spampinato nella canzone Elle («...e c'è chi dice che faranno il ponte sullo stretto... | se la Mafia approverà il progetto»);
  • 2002: Samuele Bersani nella canzone Che vita! («Però sul ponte fra Messina e Reggio | gli operai a gettoni sono progettati dalla Sony | Alla mafia han dato in cambio un Tamagotchi | e il monopolio nazionale | del settore videogiochi!»);
  • 2002: Modena City Ramblers nella canzone La legge giusta («Un giorno sul ponte di Messina | Passeremo con le jeep | E ricorderai che non si scherza | con chi decide e chi comanda»);
  • 2002: Nel manga Gunslinger Girl la fazione del Movimento delle Cinque Repubbliche effettua attentati presso il cantiere del ponte di Messina al fine di ostacolarne la costruzione;
  • 2003: Elio e Le Storie Tese nella canzone Pagàno («Ricevi in omaggio un rarissimo bootleg | Di Cesare che | Ti insegna a costruire un ponte ... | Grazie, Giulio, di questa dritta per il ponte | Mi precipito a costruirne uno qui di fronte | Per unire sponde prima d'oggi irraggiungibili | Come sullo stretto di Messina | Approfitto del condono di Pompeo | Poi lo appalto all'amico Caio Voluseno | Per realizzare un sogno tipo quello di Fonopoli»);
  • 2006: Casa del vento nella canzone Il grande niente («Niente | Come un ponte che allontana la gente | Dove manca tutto e qui non c'è niente | Fumo in faccia per il corpo votante»);
  • 2006: Cortometraggio ironico NO TAV Le meraviglie del mondo! di Nicola Palmeri, con Nino Seviroli e la partecipazione straordinaria di Alberto Perino.
  • 2007: Gabriele Savasta nella canzone "Il ponte sullo stretto" («Una banana di cemento tra Messina e lo stivale»);
  • 2007: Jaka nella canzone Benvenuti in Sicilia
  • 2008: Daniele Silvestri nella canzone Monetine («Una monetina per la Cina | Una per il ponte sullo stretto di Messina | Sperando che il calore della terra siciliana | Possa sciogliere la nebbia fissa in Val Padana.»);
  • 2008: Caparezza nella canzone La grande opera.
Televisione

Nel corso del 2002 il programma televisivo Mai dire Domenica ospitava gli interventi dell'ingegner Cane, personaggio di fantasia interpretato da Fabio De Luigi, un incompetente e ridicolo capo-progetto di un ponte sullo stretto di Messina.


Fumetti

Il ponte è anche al centro della storia a fumetti Disney Zio Paperone e il ponte di Messina, realizzata da Giorgio Pezzin e Giorgio Cavazzano, e apparsa per la prima volta su Topolino n° 1401 del 3 ottobre 1982[87]. In essa, il «papero più ricco del mondo» decide di cimentarsi con la costruzione dell'opera: dopo aver visionato vari progetti fallimentari, tenta di risolvere il problema usando dei coralli che crescono a super-velocità, "allevati" da un pescatore locale.

Cinema
  • 2007: Nel film 2061 - Un anno eccezionale di Carlo Vanzina, mentre è ambientato in epoca futura, i protagonisti si dirigono in Calabria avvistando il futuro ponte distrutto dai conquistatori.
  • 2009: Nel film di Checco Zalone Cado dalle nubi, si vede lo stesso Zalone in una scena del film, interpretare una canzone stile tarantella calabrese sul tema dello stretto di Messina ma a sfondo sessuale; credendo di essere tra gente calabrese che festeggiavano il peperoncino verde, mentre invece era tra leghisti del Nord, che quindi lo ricoprono di fischi.
  • 2011: Nella scena finale del film Qualunquemente con Antonio Albanese, l'uomo politico Cetto La Qualunque accenna al ponte sullo stretto durante un comizio tenuto sulla costa calabrese, mentre la telecamera inquadra, al di là dello stretto, il pilone di Torre Faro e Ganzirri nel comune di Messina. Il personaggio vi accenna con una famosa battuta: «Noi costruiremo un Paese nuovo, dove è possibile anche avere due mogli, anche non pagare le tasse: un Paese di pilu e cemento armato! E se il ponte non basta, faremo anche il tunnel, perché un buco mette sempre allegria: qualunquemente!»

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Armando Fragna

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Armando Fragna è stato un musicista e compositore italiano.

Samuele Bersani

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Samuele Bersani è un cantautore italiano.

Modena City Ramblers

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I Modena City Ramblers sono un gruppo musicale italiano nato nel 1991.

Manga

Manga

Manga è un termine giapponese che indica i fumetti originari del Giappone. In Giappone invece il termine indica generalmente tutti i fumetti, indipendentemente dal target, dalle tematiche e dalla nazionalità di origine.

Gunslinger Girl

Gunslinger Girl

Gunslinger Girl è un manga scritto e disegnato da Yu Aida dal 2002 al 2012, composto da quindici tankōbon. In Italia il manga è stato pubblicato parzialmente in due occasioni, prima da Shin Vision e poi da d/visual, rimanendo incompleto in entrambe le occasioni; un'ulteriore ristampa, ad opera di Planet Manga è stata pubblicata dal 29 agosto 2019 al 22 luglio 2021.

Elio e le Storie Tese

Elio e le Storie Tese

Elio e le Storie Tese è un gruppo musicale italiano di Milano, fondato da Stefano "Elio" Belisari nel 1980.

Casa del vento

Casa del vento

La Casa del vento è un gruppo combat folk formatosi in provincia di Arezzo nel 1991.

Alberto Perino

Alberto Perino

Alberto Perino è un attivista e pacifista italiano.

Jaka

Jaka

Jaka alias Dj Kote Giacalone, pseudonimo di Giuseppe Giacalone, è un cantante, musicista e disc jockey italiano di musica reggae raggamuffin nato in Sicilia e residente da anni in Toscana.

Daniele Silvestri

Daniele Silvestri

Daniele Silvestri è un cantautore italiano.

Caparezza

Caparezza

Caparezza, pseudonimo di Michele Salvemini, è un rapper, cantautore e produttore discografico italiano.

2002

2002

Il 2002 è un anno del XXI secolo.

Fonte: "Ponte sullo stretto di Messina", Wikipedia, Wikimedia Foundation, (2023, March 21st), https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_sullo_stretto_di_Messina.

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Note
  1. ^ Per gli articoli 81 e 97 della Costituzione Italiana è vietato adottare provvedimenti che stabiliscano un capitolo di spesa senza l'adeguata copertura finanziaria.
  2. ^ Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 25, su governo.it, 16 marzo 2023. URL consultato il 21 marzo 2023.
  3. ^ Ponte sullo Stretto, come sarà il nuovo progetto. Cosa sapere sui tempi e la realizzazione, su tg24.sky.it. URL consultato il 20 marzo 2032.
  4. ^ Rischio sismico nello stretto di Messina, su meteoweb, 13 febbraio 2018.
  5. ^ Gaio Plinio Secondo, Naturalis Historia, Liber VIII, 6
  6. ^ Alfredo Cottrau. Può gettarsi un ponte sullo stretto?. 1883
  7. ^ Arch. storico siciliano anno XXXIV f.1,2 Lo stretto di Messina
  8. ^ Nominata la Commissione giudicatrice del concorso per il manufatto di attraversamento dello stretto di Messina, in L'Industria Italiana del Cemento, n. 2/1970, p. 133
  9. ^ La Commissione giudicatrice del concorso per il ponte sullo stretto di Messina, in L'Industria Italiana del Cemento, n. 2/1970, p. 363
  10. ^ I vincitori del concorso per il ponte sullo stretto di Messina, in L'Industria Italiana del Cemento n. 11/1970, p. 875
  11. ^ Nella rivista tecnica dell'ANCE, L'industria delle costruzioni, numero speciale: Attraversamento dello Stretto di Messina, n. 22, marzo-aprile 1971, sono stati pubblicati i progetti ritenuti meritevoli del primo premio nel "Concorso internazionale di idee per un attraversamento stabile viario e ferroviario fra la Sicilia e il Continente", indetto il 18 maggio 1969 dall'ANAS e dalle FF.SS.
  12. ^ Nel video: Il ponte di Messina - La strada per l'isola (Realizzazione: V. Baldassarre. A cura di: G. Macchi - b/n. Italiano., 1970 - PAL, 35 , RAI - Numero d'Ordine: RAI 11) si analizzano i vantaggi che comporterebbe la costruzione di un ponte sullo stretto di Messina. Tra i vari progetti viene analizzato quello dello studio Nervi.
  13. ^ http://www.infernettoedintorni.org/EUR/il%20ponte%20sommerso.pdf
  14. ^ Generatori eolici sul ponte dello stretto di Messina, su www.societaelettricaitaliana.it. URL consultato il 21 ottobre 2022.
  15. ^ Stretto di Messina un tunnel subalveo in alternativa al ponte
  16. ^ Ponte sullo Stretto, allarme della Dia - "L'opera è nel mirino delle cosche", La Repubblica, 4 novembre 2005. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  17. ^ Il Ponte sullo Stretto nasce in Calabria: via al primo cantiere - Interni - ilGiornale.it
  18. ^ Presentato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina - Matteoli: "Migliorerà i trasporti e l'occupazione del Paese"> Archiviato il 15 gennaio 2010 in Internet Archive.
  19. ^ Varapodio, presentato progetto Ponte. C'era Matteoli>
  20. ^ a b Ponte sullo Stretto:presentato il Progetto>
  21. ^ Presentato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina - Matteoli: “Migliorerà i trasporti e l'occupazione del Paese"> Archiviato il 15 gennaio 2010 in Internet Archive.
  22. ^ Ponte: a Messina la presentazione ufficiale, su strill.it, 13 febbraio 2010. URL consultato il 17 luglio 2017.
  23. ^ TMNews - Contenuto non disponibile
  24. ^ Piano Sud, Berlusconi: Ponte Stretto e Salerno-Reggio | Prima Pagina | Reuters, su it.reuters.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2020).
  25. ^ DISCORSO CAMERA BERLUSCONI FINI, su www.unonotizie.it. URL consultato il 21 ottobre 2022.
  26. ^ L'architetto di Ground Zeroper il Ponte di Messina, su la Repubblica, 3 gennaio 2011. URL consultato il 21 ottobre 2022.
  27. ^ ReggioTV | Ponte Stretto, Matteoli: nei prossimi giorni sarà presentato progetto definitivo
  28. ^ askanews Archiviato il 22 febbraio 2011 in Internet Archive.
  29. ^ ASCA.it
  30. ^ Il ponte sullo stretto nel cestino di Bruxelles - Le linee guida Ue bocciano il progetto
  31. ^ In forse il ponte sullo stretto di Messina - Corriere della Sera, su www.corriere.it. URL consultato il 21 ottobre 2022.
  32. ^ Il ponte sullo Stretto di Messina non si farà. La Camera ha approvato una mozione dell'Idv che prevede la soppressione dei finanziamenti per la realizzazione dell'opera - Poli..., su tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 29 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2012).
  33. ^ La giostra del Ponte non gira più
  34. ^ Dietrofront del governo: “Il ponte sullo stretto di Messina si farà”
  35. ^ Ponte Messina: completata la prima opera propedeutica a Villa San Giovanni
  36. ^ Ponte sullo Stretto, Ciucci: «Completata la prima opera propedeutica», su Corriere della Calabria, 17 aprile 2012. URL consultato il 21 ottobre 2022.
  37. ^ Ponte sullo Stretto, Clini: “Non si fa, presto chiuderemo la procedura” - Il Fatto Quotidiano
  38. ^ a b Dalle misure per le assicurazioni alla Tobin tax, ecco in 21 voci l'abc della Legge di stabilità, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 21 ottobre 2022.
  39. ^ Ponte Stretto: Cdm, 2 anni per verifica - Calabria - ANSA.it, su www.ansa.it. URL consultato il 21 ottobre 2022.
  40. ^ Ponte sullo Stretto, Cdm: 2 anni per verificare la fattibilità. E' polemica - Il Messaggero
  41. ^ Ponte sullo stretto di Messina: CdA approva progetto definitivo
  42. ^ Welcome to NOVEPRESS.COM Archiviato il 26 maggio 2014 in Internet Archive.
  43. ^ Via libera al progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina. Lo annuncia Matteoli: "I lavori partiranno nel 2012", su SiciliaInformazioni.com, 29 luglio 2011. URL consultato l'11 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2012).
  44. ^ Redazione online, Ponte sullo Stretto, capitali cinesi pronti a finanziare l'opera, su Corriere del Mezzogiorno. URL consultato il 21 ottobre 2022.
  45. ^ stradeanas.it
  46. ^ senato.it
  47. ^ IlSole24Ore.com
  48. ^ corriere.it
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  55. ^ Il primato mondiale di luce libera è detenuto, al 2023, dal ponte dei Dardanelli in Turchia, in esercizio dal 18 marzo 2022, con 2 023 m di campata centrale.
  56. ^ Ponte sullo Strettoc'è il progetto definitivo, su la Repubblica, 21 dicembre 2010. URL consultato il 21 ottobre 2022.
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  58. ^ Parte il Ponte sullo stretto, costerà 800 milioni in più - Il Sole 24 ORE, su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 21 ottobre 2022.
  59. ^ Un binario ferroviario equivale a circa tre corsie stradali, quindi il carico totale sopportato dal ponte equivale a circa dodici corsie stradali
  60. ^ a b c Il ponte sullo stretto di messina sul sito ANAS, su stradeanas.it. URL consultato il 22 maggio 2012 (archiviato il 22 maggio 2012).
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  67. ^ Rossella Calabrese, Ponte di Messina: progetto entro giugno 2010, su Edilportale, 21 aprile 2009. URL consultato il 21 ottobre 2022.
  68. ^ Pareri favorevoli "con riserva", cioè sempre accompagnati da richieste di ulteriori studi di approfondimento o di completamento.
  69. ^ Tra i tanti professori universitari che hanno espresso forti dubbi sulla fattibilità tecnica si ricordano il professor Federico M. Mazzolani dell'Università Federico II di Napoli, che ha più volte sostenuto, in pubblici dibattiti, la tesi che il progetto attuale costituisca un salto tecnico eccessivo rispetto ai ponti sospesi finora realizzati; il professor Massimo Majowiecki dell'Università IUAV di Venezia, che in un'intervista pubblica esprime ulteriori critiche circostanziate al progetto e alle modalità con cui è stato portato avanti; il professor Antonio Maria Michetti, strutturista di chiara fama e docente all'Università la Sapienza di Roma, che ha più volte espresso in pubblici dibattiti forti dubbi sulla fattibilità in sicurezza del progetto a campata unica di 3.300 m. Anche il professor Remo Calzona dell'Università la Sapienza di Roma, l'ingegnere già coordinatore dell'ultimo comitato scientifico che approvò il progetto preliminare, nel suo recente lavoro intitolato "La ricerca non ha fine - Il ponte sullo stretto di Messina" esprime analoghi dubbi riferiti soprattutto alla sicurezza nei confronti delle azioni del vento. Egli proponeva quindi un nuovo progetto che preveda una soluzione con una luce centrale di 2 000 m, di minore impatto ambientale, molto più sicuro nei confronti del vento e anche molto più economico. Da una stima effettuata costerebbe infatti molto meno della metà del ponte a luce unica (1 600 milioni di euro contro i 3 900 del progetto attuale).
  70. ^ Infatti, dei cinque progetti di ponte vincitori del primo premio al concorso internazionale del 1969 ben quattro prevedevano i piloni nel mare e solo uno la campata unica.
  71. ^ Fabio Bonasera, Il modello Ponte sullo Stretto esportato in tutto il mondo, anche a Genova, su lecodelsud.it, 24 dicembre 2018. URL consultato il 13 marzo 2022.
  72. ^ Nel progetto a campata unica della società concessionaria si era introdotto il vincolo della regolazione del traffico, ovvero si sarebbe dovuto garantire in esercizio un limitato numero di veicoli presenti contemporaneamente sul ponte (ad esempio un solo treno alla volta per ogni senso di marcia). Così facendo si sarebbero ridotti drasticamente i carichi da prevedere nelle verifiche di esercizio (rispetto agli stati limite ultimi) con la conseguente diminuzione delle corrispondenti deformazioni.
  73. ^ Vedi ad es. Wai-Fah Chen, Lian Duan, Bridge Engineering Handbook, Second Edition: Seismic Design -CRC Press- ISBN 9781439852187
  74. ^ Akashi Kaikyo Bridge su Structurae (inglese).
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  80. ^ Il trasporto merci su strada ha termini di traghettamento molto più brevi dato che ogni unità di trasporto si muove autonomamente liberando rapidamente sia la nave che l'imbarcadero; per contro un treno deve essere spezzettato per dividerlo sui binari a bordo della nave traghetto e poi ricomposto in uscita con un movimento di andirivieni continuo che prolunga anche di ore la rimessa in marcia di ogni convoglio
  81. ^ Sito Caronte & Tourist, su carontetourist.it. URL consultato il 20 agosto 2018.
  82. ^ Le navi da crociera passeranno sotto il Ponte? | terrelibere.org
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Bibliografia
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  • Accademia Nazionale dei Lincei, Atti del Convegno: L'attraversamento dello Stretto di Messina e la sua fattibilità (Roma, 4-6 luglio 1978), 388 p. : ill.; 26 cm; Roma 1979
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  • Federico M. Mazzolani, Alcune considerazioni sulla realizzazione di quello che sarà il ponte sospeso più lungo del mondo per l'attraversamento dello stretto di Messina, in Costruzioni Metalliche, 2004, 1, 47ss
  • Leandra D'Antone (a cura di), La rete possibile. I trasporti meridionali tra storia, progetti e polemiche. Roma, Donzelli Editore, 2004
  • Remo Calzona, La ricerca non ha fine - Il Ponte sullo Stretto di Messina. Roma, Dei - Tipografia del Genio civile, 2008
  • Fabio Brancaleoni, Giorgio Diana, Ezio Faccioli, Giuseppe Fiammenghi, Ian Firth, Niels J. Gimsing, Michele Jamiolkowski, Peter Sluszka, Giovanni Solari, Gianluca Valensise, Enzo Vullo, Messina Strait Bridge - The Challenge and the Dream, Taylor and Francis, 2009, 300p, ISBN 978-0-415-46814-5
  • Tommaso D'Ambrosio, Fabio Gaetano Galeffi, Esiti dei finanziamenti per il Ponte sullo Stretto di Messina, Corte dei Conti - Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato, 2010.
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  • Gruppo di Lavoro del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, La valutazione di soluzioni alternative per il sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, Struttura Tecnica di Missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'alta sorveglianza, 30 aprile 2021, 158 pagg.
  • Aurelio Angelini, Il mitico Ponte sullo Stretto di Messina. Da Lucio Cecilio Metello ai giorni nostri: la storia, la cultura, l’ambiente.
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Siti generali

Siti con simulazioni

  • IlPonteSulloStretto - Sito nel quale sono state eseguite simulazioni fotografiche del ponte sullo Stretto di Messina e del suo impatto ambientale.
  • Ponte sullo stretto in 3D - Come visualizzare il ponte in 3D su Google Earth.

Siti con dati e statistiche

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