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Lingua inglese

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Inglese
English
Parlato inRegno Unito Regno Unito
Stati Uniti Stati Uniti
Canada Canada
Irlanda Irlanda
Australia Australia
Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Sudafrica Sudafrica
India India (e altri...)
Locutori
Totale1,452 miliardi (2022)
Classifica3 (2021)
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto latino
TipoSVO + VSO analiticaaccusativa (ordine semilibero)
Tassonomia
FilogenesiGenealogicamente lingue anglo-frisoni, poi ibridata con le lingue d'oïl e il latino
Statuto ufficiale
Ufficiale invedi qui
Codici di classificazione
ISO 639-1en
ISO 639-2eng
ISO 639-3eng (EN)
Glottologstan1293 (EN)
Linguasphere52-ABA
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
All human beings are born free and equal in dignity and rights. They are endowed with reason and conscience and should act towards one another in a spirit of brotherhood.

     Paesi dove l'inglese è la lingua nazionale o la lingua madre della maggioranza

     Paesi dove l'inglese è una lingua ufficiale, ma non la lingua della maggioranza

L'inglese (nome nativo: English, /ˈɪŋglɪʃ/) è una lingua indoeuropea appartenente al ramo occidentale delle lingue germaniche, assieme all'olandese, all'alto e basso tedesco e al frisone, con i quali conserva ancora un'evidente parentela.

Secondo alcuni studiosi scandinavi, l'inglese, almeno dalla sua fase media, sarebbe invece più affine alle lingue germaniche settentrionali (scandinàve) che a quelle continentali,[1] data la loro spiccata affinità sia in campo grammaticale che lessicale.

Al 2022, è parlata da 1,452 miliardi di parlanti totali.[2] Secondo dunque Ethnologue 2022 (25ª edizione), è la lingua più parlata al mondo per numero di parlanti totali (nativi e stranieri) ed è la terza per numero di parlanti madrelingua (L1) (la prima è il cinese e la seconda è lo spagnolo). Ogni Paese o territorio in cui l'inglese è parlato come lingua madre viene detto anglofono.

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Lingue indoeuropee

Lingue indoeuropee

Le lingue indoeuropee sono la famiglia linguistica che comprende la maggior parte delle lingue d'Europa vive ed estinte che attraverso il Caucaso e il Medio Oriente da un lato, e la Siberia occidentale e parte dell'Asia Centrale dall'altro, sono arrivate a coinvolgere l'Asia meridionale e in tempi antichi persino l'attuale Turkestan cinese. Queste lingue provengono dalla cosiddetta lingua protoindoeuropea.

Lingue germaniche occidentali

Lingue germaniche occidentali

Le lingue germaniche occidentali sono una delle tre branche, insieme alle lingue germaniche orientali ed alle lingue germaniche settentrionali, nelle quali sono suddivise le lingue germaniche. Tra le tre branche, quella del gruppo occidentale è la più ampia e comprende lingue quali l'inglese, lo scots, il tedesco, l'olandese, il frisone, l'afrikaans e lo yiddish.

Lingue germaniche

Lingue germaniche

Le lingue germaniche sono un gruppo linguistico appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee. Sono originate dalla lingua proto-germanica, parlata dai popoli germanici che con diverse migrazioni erano arrivati a stanziarsi dal nord Europa ai confini dell'Impero romano, fino agli anni della sua caduta.

Lingua olandese

Lingua olandese

L'olandese, o anche nederlandese o neerlandese, è una lingua sovraregionale che, insieme all'inglese, allo scots, al tedesco, all'afrikaans, al frisone e allo yiddish appartiene al gruppo delle lingue germaniche occidentali.

Lingua tedesca

Lingua tedesca

Il tedesco è una lingua indoeuropea appartenente al ramo occidentale delle lingue germaniche. È la lingua con il maggior numero di locutori madrelingua del continente europeo e dell'Unione europea, riconosciuta come lingua ufficiale in Germania, Austria, Svizzera, Liechtenstein, Belgio, Lussemburgo, Namibia, nella Provincia autonoma di Bolzano in Italia e nel voivodato di Opole in Polonia. Viene tutelata come lingua minoritaria e regionale in diversi Paesi europei come Danimarca e Francia; all'interno del gruppo germanico è la lingua più diffusa al mondo dopo l'inglese.

Lingua inglese media

Lingua inglese media

L'inglese medio è il nome dato alla fase storica successiva all'inglese antico, parlata nel periodo compreso tra l'invasione normanna e il tardo Rinascimento inglese. Grazie a Geoffrey Chaucer l'inglese medio emerse come una lingua letteraria, soprattutto grazie alla sua più celebre opera, i Racconti di Canterbury.

Lingue germaniche settentrionali

Lingue germaniche settentrionali

Le lingue germaniche settentrionali o lingue scandinàve rappresentano uno dei tre rami in cui si suddivide la famiglia delle lingue germaniche; gli altri due sono le lingue germaniche occidentali e orientali.

Lingua cinese

Lingua cinese

La lingua cinese, nella sua accezione più generica, è una vasta e variegata famiglia linguistica composta da centinaia di varietà linguistiche locali distinte e spesso non mutuamente intelligibili.

Lingua spagnola

Lingua spagnola

Lo spagnolo, detto anche castigliano (castellano), è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze della famiglia delle lingue indoeuropee.

Paesi anglosassoni

Paesi anglosassoni

Paesi anglosassoni sono quegli Stati in cui l'inglese è la prevalente lingua nazionale ufficiale o la lingua madre della maggioranza.

Descrizione

EN: inglese simboleggiato dal codice della lingua ISO 639-1

Dal punto di vista del lessico, diversamente dalle altre lingue germaniche, contiene molti termini di origine non germanica, in particolare di origine latina (anche per tramite di una mediazione francese), sia durante l'occupazione normanna dell'Inghilterra dopo il 1066 (quando i duchi di Normandia conquistarono l'Inghilterra anglo-sassone con la battaglia di Hastings), ma anche nel Rinascimento per influsso del latino nel gergo scientifico. Tali importanti influenze lessicali non hanno impedito però all'inglese il suo sviluppo come idioma germanico, rispettando norme grammaticali dettate dalla sua filogenesi, mantenendo la maggioranza del lessico usato quotidianamente di origine anglosassone.

Per questa ragione, una delle caratteristiche più evidenti del lessico inglese è la quantità di coppie di sinonimi, dei quali l'uno di origine germanica, l'altro di origine latina, per indicare uno stesso concetto, ma spesso con sfumature diverse, per esempio: freedom e liberty, pig e pork, spear e lance, first e prime, opening e aperture, surname e family name.

Tra le lingue di grande diffusione, l'inglese è verosimilmente la più aperta all'ingresso di nuovi vocaboli di origine straniera, sia a causa del suo ampio uso come lingua franca mondiale sia, probabilmente, anche grazie alla semplificazione della grammatica, caratterizzata dalla scomparsa di declinazioni e desinenze di verbi e sostantivi (caratteristica che invece era presente nell'inglese antico).

Espansione

Libreria inglese a Lucca, Italia

Nel corso del XX secolo, dopo la seconda guerra mondiale, l'inglese è divenuto la lingua franca per eccellenza, abbattendo la precedente supremazia del francese, che a sua volta aveva sostituito il latino a fini di comunicazione diplomatica e scientifica. Dopo il secondo conflitto mondiale, a seguito della conseguita supremazia economica e politica degli Stati Uniti e la portata dell'Impero britannico a livello globale, l'inglese è divenuta la lingua più studiata nel mondo, nonché la più importante in ambito economico,[3] strumento per la comunicazione fra etnie prive di connessioni culturali, scientifiche o politiche (non senza critiche).[4]

Si calcola che i parlanti dell'inglese come lingua madre (English as a native language, ENL) siano circa 430 milioni, mentre sono circa 300 milioni coloro che lo parlano accanto alla lingua nazionale o nativa (English as a second language, ESL). Sono infine circa 200 milioni quelli che lo hanno appreso a scuola (English as a foreign language, EFL), in Paesi dove questa lingua non è in uso. Il numero di coloro che usano l'inglese come lingua seconda o straniera supera dunque quello di coloro che lo parlano dalla nascita.

Conoscenza della lingua inglese nell'Unione europea

Attualmente è la lingua più parlata nel mondo e terza lingua madre dietro alla lingua cinese e alla spagnola.[5]

Distribuzione geografica

L'inglese occupa una posizione del tutto particolare, non solo rispetto alle lingue germaniche, ma anche all'interno del gruppo linguistico indoeuropeo: ha talmente semplificato e alterato la propria struttura da avvicinarsi ormai a una lingua isolante piuttosto che a una lingua flessiva quale era.

L'inglese è usato come lingua ufficiale de iure o de facto nei seguenti paesi, dove è parlato dalla maggioranza o da una cospicua minoranza della popolazione:

A seguito della supremazia economico-politica degli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale, l'inglese si è imposto di fatto come lo standard anche per la comunicazione scientifica, venendo utilizzato per la pubblicazione di contributi nelle principali riviste scientifiche di qualsiasi settore e, quindi, come lingua preferenziale per lo scambio di informazioni tecnico-scientifiche tra persone di lingue differenti.

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ISO 639-1

ISO 639-1

ISO 639-1 è la prima parte dello standard internazionale ISO 639, che elenca i codici brevi per l'individuazione delle maggiori lingue parlate nel mondo. Emesso per la prima volta nel 2005 come Codici per la rappresentazione dei nomi dei linguaggi -- Parte 1: Alpha-2 code.

Lingue germaniche

Lingue germaniche

Le lingue germaniche sono un gruppo linguistico appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee. Sono originate dalla lingua proto-germanica, parlata dai popoli germanici che con diverse migrazioni erano arrivati a stanziarsi dal nord Europa ai confini dell'Impero romano, fino agli anni della sua caduta.

Lingua latina

Lingua latina

La lingua latina è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio dagli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale di un solo stato al mondo: la Città del Vaticano.

Lingua francese

Lingua francese

Il francese è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze. Al 2022, è parlata da 274,1 milioni di parlanti totali.

Inghilterra

Inghilterra

L'Inghilterra è una delle quattro nazioni costitutive del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, l'unica a non costituire un'entità amministrativa e a non essere dotata di un governo autonomo. Condivide le frontiere con la Scozia a nord e con il Galles ad ovest, mentre il suo capoluogo è Londra, capitale del Regno Unito.

1066

1066

Il 1066 è un anno dell'XI secolo.

Duchi di Normandia

Duchi di Normandia

I Duchi di Normandia dal 911 al 1789 furono i seguenti.

Anglosassoni

Anglosassoni

Il termine anglosassone è un termine collettivo con cui si descrivono di solito popoli germanici culturalmente e linguisticamente simili, che vissero nella Britannia. Hanno dato origine ai popoli inglese e scozzese delle Lowlands; parlavano la lingua inglese antica da cui derivano l'inglese e lo scozzese germanico.

Battaglia di Hastings

Battaglia di Hastings

La battaglia di Hastings fu combattuta da un esercito di anglosassoni guidato dal re Aroldo II contro l'esercito normanno invasore capitanato dal duca Guglielmo. Lo scontro ebbe luogo il 14 ottobre 1066 a Battle, a circa 13 km da Hastings, e si concluse con una decisiva vittoria normanna, che portò il duca Guglielmo a controllare l'Inghilterra e diventarne il re.

Lingua franca

Lingua franca

Per lingua franca si intende una lingua usata come strumento di comunicazione tra persone di differente lingua madre.

Lucca

Lucca

Lucca è un comune italiano di 89 114 abitanti nel nord della Toscana, capoluogo dell'omonima provincia, la cui area metropolitana è il centro principale della Piana di Lucca.

Italia

Italia

L'Italia, ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato membro dell'Unione europea, situato nell'Europa meridionale e occidentale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare unitaria e conta una popolazione di circa 59 milioni di abitanti, che ne fanno il terzo Stato dell'Unione europea per numero di abitanti. La capitale è Roma.

Storia

Nel suo lungo sviluppo, l'inglese si è notevolmente alterato. Convenzionalmente si divide l'evoluzione diacronica della lingua in cinque fasi:

È possibile estrapolare delle date approssimative tra le molte proposte, e dire che:

  • l'anglosassone va dall'invasione della Britannia ad opera delle popolazioni degli Angli, Sassoni e Juti (V secolo d.C.) fino alla più massiccia e seconda fase di cristianizzazione dell'isola;
  • l'inglese antico prende così il posto dell'anglosassone, anche in virtù della supremazia del dialetto sassone occidentale su quello anglico, dovuto al rafforzarsi della situazione economica e politica degli Stati del sud dell'Inghilterra rispetto a quella del nord (zona dei cinque regni), sino all'invasione normanna;
  • il medio inglese si può far terminare intorno all'inizio del XVI secolo;
  • il primo inglese moderno copre un periodo di tempo che va da Shakespeare sino alla metà del Settecento;
  • l'inglese moderno inizia a metà Settecento, con la comparsa di romanzi quali Robinson Crusoe di Defoe, sino ai giorni nostri.

Anglosassone ed antico inglese (Old English)

Lo stesso argomento in dettaglio: Antico inglese.

Secondo il resoconto del Venerabile Beda, le stirpi germaniche degli Angli, dei Sassoni e degli Juti, partite dallo Jutland, dalla Germania settentrionale e dalla futura Danimarca, si insediarono in quella regione della Britannia che è oggi l'Inghilterra nel 499 d.C.

Gli Juti si stabilirono nel Cantium (Kent), gli Angli nell'Anglia orientale, nelle Midlands e in Northumbria, e i Sassoni nell'Essex, nel Middlesex e nel Wessex — cioè rispettivamente regno dei Sassoni orientali, di mezzo ed occidentali. Sotto la spinta dei nuovi venuti germanici, i Celti dell'attuale Inghilterra si spostarono a ovest (North Walas, West Walas o Galles, Sûth Walas o Cornovaglia).

Le lingue germaniche di questi popoli, fortemente intelligibili tra loro, iniziarono ad unirsi e ad uniformarsi in un'unica parlata, simile a quelle della Bassa Germania e degli attuali Paesi Bassi e Fiandre. Questo fu la conseguenza dell'unione di tali popolazioni in una sola entità etnico-lingustica, che prese il nome di popolazione degli Anglosassoni.

A partire dal X secolo le atone brevi a, e, o, u tendono a confluire nel suono indistinto scevà/schwa [ə] così frequente nell'inglese moderno. L'antico inglese, a differenza dell'inglese medio, possiede una ricca flessione, sia nominale che verbale. I generi sono tre, maschile, femminile e neutro. Come in tedesco, con il quale la parentela è nettamente più evidente rispetto all'inglese moderno, il nome nell'antico inglese presenta quattro casi: nominativo, genitivo, dativo e accusativo.

In questo periodo avviene anche l'influenza del norreno, anch'esso un idioma germanico, anche se del gruppo nordico, a differenza di quello occidentale dell'inglese. È grazie alle invasioni dei Vichingi e al Danelaw che l'inglese ha potuto non solo accogliere nel suo vocabolario nuovi termini di origine scandinava (vedi knife, skirt, skull, sky, kill, skill, die, leg, egg, want...), ma anche fare proprie diverse caratteristiche della grammatica norrena (i pronomi they, them, their e theirs sono prestiti dal norreno).

Medio inglese (Middle English)

Lo stesso argomento in dettaglio: Medio inglese.

Il medio inglese (MI), o Middle English, è il nome dato alla lingua storica che ha come origine le diverse forme di inglese parlato nel periodo compreso tra l'invasione normanna e il tardo Rinascimento inglese. Grazie a Geoffrey Chaucer, il medio inglese emerse come una lingua letteraria, soprattutto grazie alla sua più celebre opera, i Canterbury Tales. Viene suddiviso in primo inglese medio (Early Middle English) e tardo inglese medio (Late Middle English).

È durante questo periodo che la lingua inglese subisce la maggior parte dell'influenza neolatina, per mezzo della lingua francese, che a seguito dell'invasione normanna del 1066 diventa la lingua principale della classe dirigente inglese. Il vocabolario viene abbondantemente influenzato e molti termini germanici vengono soppiantati per far spazio a sinonimi di origine francese, quindi latina. Tuttavia, ciò non rende difficile al medio inglese di evolversi rispettando le regole grammaticali imposte dalla sua filogenesi germanica, tenendo la maggior parte del lessico quotidiano di ascendenza anglosassone.

Con Giovanni Senzaterra pressoché tutti i possedimenti francesi andarono perduti (tranne le Isole del Canale, ultimo brandello del Ducato di Normandia). A partire dalla guerra dei cent'anni i legami con la Francia, quindi, si affievolirono. Il vecchio proverbio "Jack wold be a gentilman if he cold speke Frensk" cominciò a perdere molto del suo significato. In Inghilterra cominciò a delinearsi un nuovo standard, basato sul dialetto di Londra e delle Home Counties.

Inglese moderno (Modern English)

L'introduzione della stampa in Inghilterra ad opera di William Caxton nel 1476 contribuì alla fissazione dell'ortografia ma, poiché ebbe luogo prima che si concludesse il grande spostamento vocalico, determinò il primo grande divario tra scrittura e pronuncia.
Dopo la nascita della Chiesa d'Inghilterra nacque l'esigenza di una versione inglese della Bibbia. Nel 1611 fu data alle stampe l'Authorized Version. La stampa, la Riforma e l'affermazione del ceto medio ("middle class") ebbero come conseguenza la diffusione di quella che si andava affermando come lingua standard.

L'espansione coloniale dell'Inghilterra diffuse la parlata in vasti territori dell'America del Nord, dell'Africa, dell'Asia e dell'Oceania.
L'indipendenza degli Stati Uniti corrispose alla formazione di una varietà d'inglese, diversa dallo standard britannico, che si sarebbe affermata a livello mondiale nel XX secolo.

Il grande spostamento vocalico (Great Vowel Shift)

Lo stesso argomento in dettaglio: Grande spostamento vocalico.

Il grande spostamento vocalico o Great Vowel Shift (GVS) è la più importante alterazione fonetica della storia della lingua inglese. Si può affermare che esso portò l'inglese alla sua pronuncia attuale. Il GVS non ebbe luogo nella stessa epoca nelle diverse regioni (in alcune, particolarmente al Nord, è assente nelle parlate locali del ventunesimo secolo); si può comunque porre il suo inizio al XV secolo e considerarlo compiuto alla fine del XVI.

Il GVS riguarda le vocali lunghe e segna l'inizio della separazione tra pronuncia e scrittura.

Tra i dittonghi [iu] e [ɛu] confluiscono in [juː] (mute)[6]. [juː] tende a semplificarsi in [uː] dopo l, r, [t͡ʃ] e [d͡ʒ] (rude, chew, June). [au] passa a [ɔː] (law).

Le spiranti allungano il suono di una a che le preceda: mass [maːs], bath [baːθ], staff [staːf].

La r, peraltro destinata a scomparire dopo vocale, impedisce il GVS introducendo uno scevà: door [do:r], clear [kliar].

Scompaiono i suoni [x] e [ç], tranne in prestiti come lo scozzese loch [lɔx] o nei grecismi (ad esempio chemistry [ˈxeːmiztri]). Il gh che li rappresentava perde ogni suono causando l'allungamento di compenso della vocale precedente e conseguente dittongazione (bright, night) ([briçt] > [bri:t] > [braɪ̯t], [niçt] > [ni:t] > [naɪ̯t]) oppure, specie in fine di parola, diventa [f] (cough). Caso particolare è il pronome di prima persona I, che deriva dall'antico *igh (cfr. tedesco ich), ma nel passaggio dal MI all'inglese moderno, oltre al GVS subito dalla vocale lunga [iː], ha visto cadere anche nello scritto il digramma gh.

[hw] diventa [w] (tranne che al Nord) ma si mantiene la grafia wh.

[j] tende a fondersi con la consonante precedente: ocean [ˈoːsjən] > [ˈoːʃən], measure [ˈmeːzjər] > [ˈmeːʒər], future [ˈfjuːtjər] > [ˈfjuːt͡ʃər], ecc.

Uno dei fatti più importanti è la scomparsa della r postvocalica. Questa è una caratteristica tipica del Sud, assente dalle Midlands verso nord e in Scozia. È assente negli Stati Uniti tranne che nella Nuova Inghilterra orientale e nel Sud.

Sostantivo

Il plurale in -s si afferma decisamente. Restano alcune forme con apofonia (foot > feet; man > men, woman > women, tooth > teeth, mouse > mice) e alcuni plurali in nasale (child > children, ox > oxen).

Aggettivi

Gli aggettivi sono normalmente invariabili, ma ci sono casi in cui il genere della lingua antica si è preservato: blond cambia a blonde con sostantivi femminili.

Verbi

Diminuiscono notevolmente i verbi forti (ormai chiamati "irregolari"). All'interno di questa categoria scompare spesso la distinzione tra simple past (passato remoto) e perfect participle (participio passato), come in cling, clung, clung.
Il congiuntivo si riduce fin quasi a scomparire. È infatti indistinguibile dall'indicativo tranne nei rari casi in cui ha una forma diversa: terza pers. sing. adesinenziale (he do), forme be e were del verbo essere.

La desinenza della terza persona singolare oscilla fra -(e)th (meridionale) e (e)s (settentrionale). Sarà quest'ultima forma a prevalere.

La forma progressiva (to be ...ing) diventa regolare.

La costruzione del present perfect con ausiliare essere (I am come) diventa molto rara, mentre si afferma la costruzione con ausiliare avere (I have come). Inoltre, al simple past e al perfect participle, i verbi regolari terminano con il suono [d], [t] o [id] (esempio: "danced" [t], "changed" [d], "started" [id]).

Influenza delle lingue romanze sull'inglese

La lingua germanica delle isole britanniche, per quanto sia difficile parlare di un antico inglese unitario, subì una notevole latinizzazione in due fasi principali:

  1. l'arrivo dei monaci al seguito di Agostino di Canterbury (primate della Chiesa cattolica in Inghilterra nel 601), che predicavano e scrivevano in latino
  2. la sconfitta, nel 1066, di Aroldo II, ultimo re anglosassone, da parte di Guglielmo il Conquistatore, pretendente al trono inglese che devastò ed espropriò tutte le terre e i beni del paese che passarono ai vassalli e vescovi normanni a lui fedeli, tutti francofoni: questo momento terribile, in cui Wulfstan, l'arcivescovo di York volle vedere la fine del mondo ("Pentitevi, ché il Giorno del Signore è alle porte"), era destinato a cambiare per sempre il volto delle Isole britanniche.

Mutazioni semantiche dei lemmi francesi

Di solito, quando una parola straniera è introdotta in una lingua essa subisce ciò che Baugh e Cable,[7] adattando un termine dalla botanica, chiamano "sviluppo interrotto". In inglese è possibile trovare molte parole francesi nella forma in cui furono importate in Inghilterra nel Medioevo: si confronti l'inglese default col francese défaut, l'inglese subject col francese sujet. Le parole francesi, quando non rimaneggiate dagli umanisti nel XVI secolo, hanno quindi conservato la forma con la quale furono introdotte nel Medioevo, in quanto isolate in un contesto linguistico a loro estraneo, quello germanico-anglosassone.

A differenza della forma, il significato delle parole mutuate del francese dovette invece adattarsi nell'inglese, a causa della concorrenza di altre parole germanico-anglosassoni con il medesimo significato, spesso cambiandolo o portando all'estinzione del termine. Così, ad esempio, mentre courir non attecchì per la maggiore frequenza di run, le parole che si riferivano alla vita dell'alta società, che fu francofona per gran parte del Medioevo, ebbero la meglio: court (francese moderno cour) e chivalry (nel senso di "cavalleria"). Interessante l'esempio di "maiale", parola per la quale esistono due versioni diverse: pig è la bestia viva, che diventava pork (dal francese porc) quando era cucinata dai ricchi normanni (i contadini anglosassoni non potevano permettersi di mangiare molta carne di maiale, e lo allevavano per i proprietari normanni).

Esistono diverse altre coppie sinonimiche, in cui il termine più comune, quotidiano e corrente è di radice germanica mentre quello alto ha radice latina (attraverso il francese). Si tratta di un fenomeno tipico della lingua inglese, non certo limitato agli alimenti, ma esteso anche a concetti metafisici, dove l'accezione elevata tende sempre a sviluppare il termine da radici latino-francesi (a differenza, per esempio, di quanto avviene in tedesco). Ne sono esempi:

  • ox "bue", cow "mucca", calf "vitello"; beef "carne di manzo" (dal francese bœuf, "manzo");
  • sheep "pecora"; mutton "carne di pecora" (dal francese mouton, "pecora")
  • time "tempo (cronologico)"; tense "tempo (verbale)" (dal francese temps);
  • freedom "libertà (concreta)"; liberty "libertà (idea)";
  • strength "forza (concreta)"; force "forza (in fisica)".

In altri casi ancora è difficile rinvenire accezioni ben distinte nei due termini sinonimi, quello germanico e quello latino, come accade per esempio con wedding, marriage, matrimony, espousal, tutti "matrimonio".

Questo complesso scenario in cui le parole di origine romanza lottano per la sopravvivenza contro quelle anglosassoni, riflette il conflitto ben più drammatico tra civiltà anglosassone e normanna. Dopo il distacco politico dell'Inghilterra dalla Francia (XIII secolo) il francese perse prestigio: spassosa testimonianza ne è il personaggio della Monaca nei Racconti di Canterbury, che parla maccheronicamente provocando l'ilarità della gente.

L'età moderna

Diverse furono le parole eliminate sia nell'anglosassone sia nella fase franco-normanna. Nell'età elisabettiana si re-introdussero termini francesi in forma più moderna e molti lemmi italiani prima sconosciuti (si pensi solo all'influenza delle forme letterarie come il sonetto, la commedia dell'arte, la musica italiana e la tragedia senechiana mutuate su modelli italiani). Il teatro elisabettiano sfruttò tra l'altro la presenza di una folta compagnia di attori e letterati italiani.

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Beowulf

Beowulf

Bēowulf è un poema epico anonimo, scritto in una variante sassone occidentale dell'anglosassone. La datazione è tuttora incerta, tuttavia gli indizi più significativi finora raccolti dagli studiosi tenderebbero a collocarla attorno alla metà dell'VIII secolo. Con i suoi 3182 versi, è il più lungo poema anglosassone; è giunto attraverso un unico manoscritto, il Cotton Vitellius, conservato alla British Library.

I racconti di Canterbury

I racconti di Canterbury

I racconti di Canterbury è una raccolta di 24 racconti scritti in medio inglese da Geoffrey Chaucer nel XIV secolo.

Ormulum

Ormulum

L'Ormulum o Orrmulum è un'edizione del XII secolo dell'esegesi biblica, scritta in versi in medio inglese da un monaco di nome Orm. Grazie alla particolare ed esclusiva ortografia fonetica adottata dall'autore, quest'opera conserva molti dettagli della pronuncia dell'inglese nell'epoca che segue la conquista normanna dell'Inghilterra. Nonostante la mancanza di particolari meriti letterari, esso viene considerato, dal punto di vista filologico, come traccia per lo sviluppo evolutivo della lingua inglese.

Christopher Marlowe

Christopher Marlowe

Christopher Marlowe, soprannominato Kit, è stato un drammaturgo, poeta e traduttore britannico. Marlowe adottò il blank verse, che fu introdotto intorno al 1540 da Henry Howard, conte di Surrey, nella sua traduzione del secondo e quarto libro dell'Eneide.

Britannia

Britannia

Britannia era il toponimo latino dato dai Romani all'attuale Gran Bretagna, probabilmente riprendendo una forma celtica. La storiografia impiega talvolta i termini Antica Britannia o Britannia preistorica per indicare quella fase della storia inglese che va dalla Preistoria alla conquista romana della Britannia

Angli

Angli

Gli Angli furono una tribù della Germania non romanizzata appartenenti al gruppo dei Suebi (Herminones) stanziatasi insieme a Longobardi e Semnoni presso l'attuale Schleswig-Holstein, territorio dei Sassoni.

Sassoni

Sassoni

I Sassoni erano un popolo germanico, insediato principalmente negli odierni stati tedeschi di Schleswig-Holstein, della Bassa Sassonia, della Sassonia-Anhalt, della Renania Settentrionale-Vestfalia e nella parte nord dei Paesi Bassi. Il loro nome significa "gente di spada" e infatti furono considerati, da Carlo Magno e da alcuni storici, molto bellicosi.

Juti

Juti

Gli Juti furono una popolazione germanica originaria dello Jylland (Jutland) - la moderna Danimarca - e della Norvegia. Insieme agli Angli, i Sassoni e i Frisoni, furono tra le tribù germaniche che attraversarono il Mare del Nord e si stanziarono nelle isole britanniche tra il V secolo e lungo tutto il VI secolo dopo la partenza dei romani dalla Britannia.

V secolo

V secolo

Il V secolo è il secolo che inizia nell'anno 401 e termina nell'anno 500 incluso.

Normandia

Normandia

La Normandia è una regione storica ed amministrativa della Francia.

Robinson Crusoe

Robinson Crusoe

La vita e le strane sorprendenti avventure di Robinson Crusoe - meglio noto come Le avventure di Robinson Crusoe o, più semplicemente, come Robinson Crusoe - è un romanzo di Daniel Defoe pubblicato il 25 aprile 1719. La prima edizione riportava il protagonista come autore, inducendo molti lettori a fraintenderlo come una persona reale e l'opera come un libro di viaggi con episodi veri.

Daniel Defoe

Daniel Defoe

Daniel Defoe, o De Foe, /ˈdænjəl dəˈfəʊ/, è stato uno scrittore e giornalista britannico. Viene frequentemente indicato come il padre del romanzo inglese e ricordato soprattutto per essere l'autore di Robinson Crusoe.

Fonologia

Lo stesso argomento in dettaglio: Fonologia della lingua inglese.

Vocali

Le vocali dell'inglese variano molto da dialetto a dialetto; pertanto, le vocali si possono trascrivere con simboli diversi a seconda della diversa articolazione.

Monottonghi

Monottonghi di Received Pronunciation[8]
Anteriore Centrale Posteriore
lunga breve lunga breve lunga breve
Chiusa ɪː ɪ ɵː ɵ
Media ɛː ɛ ɜː ə
Aperta a (ʌ) ɑː ɔ
Monottonghi dell'inglese australiano
Anteriore Centrale Posteriore
lunga breve lunga breve lunga breve
Chiusa ɪ ʉː ʊ
Media e ɜː ə ɔ
Aperta æː æ a

I monottonghi del General American variano da quelli della Received Pronunciation in alcuni modi:

  1. Le vocali si differenziano più per qualità che lunghezza.
  2. La vocale centrale della parola nurse è rotacizzata /ɝ/ o occupa il nucleo sillabico /ɹ̩/.
  3. I parlanti fanno una distinzione tra la rotica /ɚ/ e la non rotica /ə/.
  4. Nessuna distinzione è presente tra /ɒ/ e /ɑː/. Molti parlanti non distinguono neanche /ɔː/.

Le vocali ridotte esistono in alcune sillabe atone. La quantità di distinzioni esistente varia da dialetto a dialetto. In alcuni dialetti le vocali atone sono vocali centrali, ma sono altrimenti distinte, mentre in Australia e molte varietà dell'inglese americano tutte le vocali atone convergono nello scevà [ə]. Nella Received Pronunciation esiste una distinta vocale centrale chiusa. Il dizionario OED la trascrive ɪ.

Dittonghi

Dittonghi dell'inglese
RP Australiano Nordamericano
GA Canadese
low /əʊ/ /əʉ/ /oʊ/
loud /aʊ/ /æɔ/ /aʊ/ /aʊ/
lout [əʊ]1
lied /ɑɪ/ /ɑe/ /aɪ/ /aɪ/
light [əɪ]1
lane /ɛɪ/ /æɪ/ /eɪ/
loin /oɪ/ /oɪ/ /ɔɪ/
leer /ɪə/ /ɪə/ /ɪɚ/³
lair /ɛə/² /eː/ ² /ɛɚ/³
lure /ɵː/² /ʊə/ /ʊɚ/³
  1. In inglese canadese esistono allofoni di /aʊ/ e /aɪ/. Questo fenomeno (chiamato Canadian raising) esiste (specialmente per /aɪ/) in molte varietà dell'inglese americano, notevolmente nel Nordest, così come in alcune varietà dell'Inghilterra orientale. In alcune zone, specialmente nel nordest degli Stati Uniti, /aɪ/) diventa [ʌɪ].
  2. Nella Contemporary Received Pronunciation, le vocali di leer e lair sono molto spesso pronunciate come monottonghi [ɪː], [ɛː] rispettivamente, mentre la vocale di lure è pronunciata [oː] da alcuni e [ɵː] da altri.[9] Nell'inglese australiano lair è [eː] e lure può diventare [oː].
  3. Negli accenti rotici, le vocali di parole come pair, poor e peer si possono analizzare come dittonghi, anche se alcune descrizioni le considerano vocali con la /r/ in posizione coda sillabica.[10]

Consonanti

La tabella seguente contiene i fonemi consonantici presenti nella maggior parte delle varietà inglesi. Dove le consonanti appaiono a coppie, quella a destra rappresenta una consonante sonora, mentre quella a sinistra è sorda.

Fonemi consonantici dell'inglese
  Bilabiali Labiodentali Dentali Alveolari Postalveolari2 Palatali Velari Glottali
Nasali1 m n ŋ
Occlusive p  b t  d k  ɡ
Affricate t͡ʃ  d͡ʒ
Fricative f  v θ  ð s  z ʃ  ʒ (x)3 h
Approssimanti ɹ1, 2, 5 j w4
Laterali l1, 6
  1. Consonanti nasali e liquide possono costituire nucleo sillabico in posizione atona, anche se può essere analizzato come /əC/.
  2. Consonanti postalveolari vengono normalmente labializzate (e.g., [ʃʷ]), così come /r/. Questo fenomeno si trascriva raramente.
  3. La fricativa velare sorda /x/ si trova solo in alcune varietà, come l'inglese scozzese. In altre varietà, questo fono viene sostituito da /k/.
  4. La sequenza /hw/, l'approssimante labiovelare sorda [hw̥], è talvolta considerata un fonema distinto. Per molti parlanti, parole che contengono questa sequenza si pronunciano con /w/; il fonema /hw/ è ancora presente, per esempio, nella maggior parte del sud degli Stati Uniti e in Scozia.
  5. Dipendendo dall'accento, /r/ può essere un'alveolare [ɹ], un'approssimante post-alveolare, o un'approssimante labiodentale.
  6. Molte varietà hanno due allofoni di /l/, la L "chiara" e "scura" o velarizzata. In alcune varietà, la /l/ può essere sempre l'una o sempre l'altra.
/p/ pit /b/ bit
/t/ tin /d/ din
/k/ cut /ɡ/ gut
/t͡ʃ/ cheap /d͡ʒ/ jeep
/f/ fat /v/ vat
/θ/ thin /ð/ then
/s/ sap /z/ zap
/ʃ/ she /ʒ/ measure
/x/ loch
/w/ we /m/ map
/l/ left /n/ nap
/ɹ/ run (anche /r/, /ɻ/) /j/ yes
/h/ ham /ŋ/ bang

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Fonologia della lingua inglese

Fonologia della lingua inglese

La fonologia della lingua inglese riguarda l'inventario di fonemi e allofoni della lingua inglese e le regole che permettono di usarli e combinarli per formare parole e frasi. Come altre lingue, la lingua inglese varia largamente nella sua fonologia sia in differenti epoche storiche che nei diversi dialetti. Queste variazioni sono particolarmente salienti nell'inglese, dato che viene utilizzato in un ampio territorio, essendo la lingua predominante in Australia, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti, molti paesi africani e isole caraibiche, oltre a essere usata come seconda lingua in molti paesi di ogni continente. In assenza di standard conclusivi e riconosciuti internazionalmente, persino l'inglese parlato in paesi differenti può occasionalmente essere di impedimento alla comprensione, anche se solitamente le differenti varietà regionali sono mutuamente intelligibili.

Vocale

Vocale

In fonetica, la vocale è un fono che ha come realizzazione prevalente un vocoide. La parola vocale deriva dal latino vocalis, che significa 'parlante', 'che parla', 'dotato di voce', 'sonoro'. Dal punto di vista articolatorio, una vocale è un suono prodotto mediante la vibrazione delle corde vocali, emesso senza frapporre ulteriori ostacoli al flusso dell'aria così fatto risuonare. Le vocali vengono classificate in base a tre parametri:La posizione della lingua sull'asse verticale distingue tra vocali alte, medio-alte, medie, medio-basse, basse. Le vocali medie sono prodotte con la lingua in posizione di riposo. La posizione della lingua sull'asse orizzontale distingue tra vocali anteriori, centrali, posteriori. Le vocali centrali sono prodotte con la lingua in posizione di riposo. La posizione delle labbra distingue tra vocali arrotondate e non arrotondate, secondo il tratto della procheilia.

Monottongo

Monottongo

Un monottongo è una vocale realizzata con un vocoide singolo, la cui articolazione dall'inizio alla fine è stabile e non si muove verso nuove posizioni, a differenza quindi dei dittonghi.

Vocale anteriore

Vocale anteriore

Una vocale anteriore è un tipo di suono vocalico impiegato in certe lingue. È caratterizzata da una posizione della lingua il più possibile avanzata nella bocca, ma senza una costrizione eccessiva, che implicherebbe l'emissione di una consonante. Le vocali anteriori sono talvolta chiamate anche vocali brillanti, perché sono percepite come dotate di un suono più brillante di quello delle vocali posteriori.

Vocale centrale

Vocale centrale

Una vocale centrale è un tipo di suono vocalico impiegato in alcune lingue parlate. È caratterizzata da una posizione a metà strada tra una vocale anteriore e una vocale posteriore.

Vocale posteriore

Vocale posteriore

Una vocale posteriore è un tipo di suono vocalico impiegato in certe lingue. È caratterizzata da una posizione della lingua il più possibile arretrata nella bocca, ma senza una costrizione eccessiva, che implicherebbe l'emissione di una consonante. Le vocali posteriori sono talvolta chiamate anche vocali cupe, perché sono percepite come dotate di un suono più cupo di quello delle vocali anteriori.

Vocale chiusa

Vocale chiusa

Una vocale chiusa o alta è un tipo di suono vocalico impiegato in numerose lingue parlate. È caratterizzata da una posizione della lingua più vicina possibile al palato, senza però creare una costrizione eccessiva che implicherebbe l'emissione di una consonante.

Vocale media

Vocale media

Una vocale media è un tipo di suono vocalico impiegato in certe lingue parlate. È caratterizzata da una posizione della lingua a metà strada tra una vocale aperta e una vocale chiusa.

Vocale aperta

Vocale aperta

Una vocale aperta è un tipo di suono vocalico impiegato nella maggior parte lingue parlate. È caratterizzata da una posizione della lingua il più lontano possibile dal palato. Proprio in ragione della posizione bassa della lingua durante la loro articolazione, queste vocali sono chiamate anche "basse".

Grammatica

Lo stesso argomento in dettaglio: Grammatica inglese.

La grammatica inglese esibisce una quantità minima di inflessione rispetto ad altre lingue indoeuropee. Per esempio, l'inglese contemporaneo, relativamente diverso dal tedesco, il nederlandese e le lingue romanze, manca di genere grammaticale e concordanza aggettivale. I casi sono tutti scomparsi ma in parte sopravvivono nei pronomi. La distinzione tra verbi forti (a volte chiamati "irregolari" per es. speak/spoke/spoken) e quelli deboli (chiamati "regolari" per es. call/called/called) di origini germaniche è diminuita nell'inglese contemporaneo, e le forme declinate (per es. plurali irregolari) sono diventate più regolari.

Parallelamente, la lingua inglese è diventata più analitica, e l'uso di verbi modali e l'ordine delle parole per comunicare significati diversi è diventato più importante.

Filologicamente parlando, la grammatica della lingua inglese moderna, seppur profondamente diversa dall'originale costruzione della lingua anglosassone, mantiene una forte radice germanica: la totalità dei verbi modali, le desinenze verbali, le preposizioni, le congiunzioni e i suffissi avverbiali sono quasi interamente di origine germanica. Verbi ausiliari segnalano le domande, la negatività, la polarità, la voce passiva e i tempi progressivi, caratteristica che contraddistingue l'inglese dalle lingue neolatine e lo afferma stabilmente come lingua germanica.

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Grammatica inglese

Grammatica inglese

La grammatica inglese è l'insieme delle norme morfologiche e sintattiche che regolano la lingua inglese. Essa presenta varie affinità con le grammatiche di lingue come l'olandese, il frisone, lo svedese, il danese, lo scozzese, il norvegese e il tedesco, poiché fanno parte dello stesso ramo delle lingue indoeuropee.

Lingue indoeuropee

Lingue indoeuropee

Le lingue indoeuropee sono la famiglia linguistica che comprende la maggior parte delle lingue d'Europa vive ed estinte che attraverso il Caucaso e il Medio Oriente da un lato, e la Siberia occidentale e parte dell'Asia Centrale dall'altro, sono arrivate a coinvolgere l'Asia meridionale e in tempi antichi persino l'attuale Turkestan cinese. Queste lingue provengono dalla cosiddetta lingua protoindoeuropea.

Lingua tedesca

Lingua tedesca

Il tedesco è una lingua indoeuropea appartenente al ramo occidentale delle lingue germaniche. È la lingua con il maggior numero di locutori madrelingua del continente europeo e dell'Unione europea, riconosciuta come lingua ufficiale in Germania, Austria, Svizzera, Liechtenstein, Belgio, Lussemburgo, Namibia, nella Provincia autonoma di Bolzano in Italia e nel voivodato di Opole in Polonia. Viene tutelata come lingua minoritaria e regionale in diversi Paesi europei come Danimarca e Francia; all'interno del gruppo germanico è la lingua più diffusa al mondo dopo l'inglese.

Lingue romanze

Lingue romanze

Le lingue romanze, lingue latine o lingue neolatine sono le lingue derivate dal latino. Le principali lingue romanze sono l'italiano, lo spagnolo, il francese, il portoghese e il romeno. Esse sono l'evoluzione diretta non del latino classico, bensì di quello volgare, ossia "parlato dalla maggior parte della popolazione", costituito dalle varietà linguistiche sviluppatesi a seguito dell'espansione dell'Impero romano. Più di un miliardo di persone ha come lingua madre una lingua romanza, mentre più di un miliardo e mezzo ne parla almeno una come seconda lingua.

Pronome

Pronome

In linguistica, il pronome, è una parte variabile del discorso che svolge le seguenti funzioni:sostituire una parte del testo precedente (anafora); sostituire una parte del testo successivo (catafora); riferirsi a un elemento del contesto in cui si svolge il discorso, che viene sottinteso (deissi).

Declinazione (linguistica)

Declinazione (linguistica)

In morfologia, per declinazione si intende la flessione di un nome, aggettivo, pronome o articolo secondo il genere, il numero e il caso. Il concetto di declinazione è dunque simile a quello di coniugazione, la quale riguarda però i verbi.

Sintassi

Sintassi

La sintassi, o sintattica, è la branca della grammatica e della linguistica che studia i diversi modi in cui i codici dei linguaggi si uniscono tra loro per formare una proposizione.

Verbo ausiliare

Verbo ausiliare

Un verbo ausiliare è un verbo utilizzato in combinazione ad un altro per dare un particolare significato della forma verbale. Questo è evidente, in italiano, nella formazione di tempi composti come il : Passato Prossimo, Trapassato prossimo, Trapassato Remoto e Futuro Anteriore. io sono stato io ero stato io fui stato io sarò stato

Vocabolario

Nel corso dei secoli, il vocabolario inglese è cambiato in modo considerevole.[11]

Come in molte lingue indoeuropee, gran parte delle parole più comuni hanno origine dal proto-indoeuropeo (PIE) tramite la lingua proto-germanica. Tali parole includono i pronomi come I ("io") (cf. ich tedesco, ik gotico), me (cf. mich, mir tedesco, me latino), i numeri, le relazioni famigliari come mother ("madre") (cf. moeder olandese, Mutter tedesco, μήτηρ greco, māter latino), i nomi degli animali (cf. Maus tedesco, muis olandese, μῦς greco, mūs latino; mouse, "topo"), e molti verbi comuni (cf. knājan dell'alto tedesco antico, knā del norreno, γιγνώσκω del greco; to know, "sapere, conoscere").

Le parole di origini germaniche (generalmente le parole provenienti dalla lingua anglosassone) comprendono quasi tutti i pronomi, le preposizioni, le congiunzioni, i verbi modali, ecc. e formano la base della sintassi e della grammatica della lingua inglese.

La brevità delle parole germaniche è dovuta alla sincope nel medio inglese (per esempio, hēafod antico inglese > head inglese moderno; sāwol antico inglese > soul inglese moderno) e la perdita delle sillabe finali dovuta all'accento tonico (eg. gamen antico inglese > game inglese moderno; ǣrende antico inglese > errand inglese moderno).

Le parole più lunghe e di alto registro dell'antico inglese (germaniche) furono dimenticate dopo la conquista normanna dell'Inghilterra, che influenzò pesantemente il vocabolario della lingua inglese. La maggior parte del lessico dell'antico inglese dedicato alla letteratura, le arti e le scienze smise di essere produttiva quando cadde in disuso, soppiantata da termini di origine francese e quindi neolatina.

Altre influenze, precedenti a quella francese, si ebbero da parte della lingua norrena (una lingua germanica settentrionale) durante le invasioni vichinghe e il Danelaw.

Ciò significa che i parlanti dell'inglese possono scegliere in alcuni casi tra sinonimi di origini germaniche e altri di origini latine: come e arrive ("arrivare"); sight e vision ("visione, vista"); freedom e liberty ("libertà"). In più, esistono sinonimi di origini diverse e multiple: sick (antico inglese; germanico), ill (norreno; germanico), infirm (francese; neolatino), afflicted (latino) che vogliono dire "ammalato". Tali sinonimi introducono una varietà di sinonimi diversi che permettono ai parlanti di esprimere sfumature diverse e precise. Una buona conoscenza delle etimologie di tali sinonimi può dare ai parlanti dell'inglese controllo sul proprio registro.

Origini delle parole

A causa delle influenze francesi-normanne, è possibile, in un certo senso, dividere il vocabolario in parole di origine germanica (più usate quotidianamente) e di origine latina (prevalenti se presa in analisi la totalità del vocabolario inglese). Quelle latine derivano o direttamente dal latino o dal franco-normanno.

La maggioranza (il 57%) delle 1000 parole inglesi più comuni, e il 97% delle 100 più comuni, ha origini germaniche. Infatti, la maggior parte delle parole d'uso quotidiano sono prevalentemente di questa origine. Pur essendo la maggioranza complessiva delle parole di origini latina (anche tramite il francese), il vocabolario attivo di un madrelingua inglese comprende principalmente parole germaniche.

Nel 1973, in Ordered Profusion di Thomas Finkenstaedt e Dieter Wolff,[12] fu pubblicata un'indagine condotta su quasi 80.000 parole del dizionario Shorter Oxford Dictionary (3ᵃ ed.) che stimava per le parole le seguenti origini:

Influenze sul vocabolario inglese

Un'indagine fatta da Joseph M. Williams in Origins of the English Language di 10 000 parole prese da migliaia di lettere commerciali ha calcolato le seguenti percentuali:[13]

Origini nederlandesi e basso-tedesche

Molti vocaboli riguardanti la marina militare, le navi, e altri oggetti e attività dell'ambiente marino hanno origini olandesi. Esempi includono yacht (jacht), skipper (schipper) e cruiser (kruiser, "incrociatore"). Altre parole si riferiscono alle arti o alla vita quotidiana: easel (ezel, "cavalletto"), etch (etsen, "incidere"), slim (slim, "snello"), e slip (slippen, scivolare).

Tra le parole derivate dal basso-tedesco vi sono trade (trade, "mestiere"), smuggle (smuggeln, "contrabbandare"), e dollar (daler/thaler, "dollaro" e "tallero").

Origini francesi-normanne

Una grande quantità di vocaboli di origini francesi entrarono nella lingua inglese tramite l'anglo-normanno parlato dai nobili inglesi nei secoli dopo la conquista normanna. Alcuni esempi di parole di origine francese sono competition, mountain, art, table, publicity, police, role, routine, machine, force e migliaia di altre. Tali parole vennero generalmente anglicizzate per accordarle alle regole di fonetica, pronuncia e ortografia germaniche, con alcune eccezioni.

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Lingua proto-germanica

Lingua proto-germanica

La lingua proto-germanica, nota anche come la lingua germanica, è la lingua considerata come antenata comune di tutte le lingue germaniche.

Lingua tedesca

Lingua tedesca

Il tedesco è una lingua indoeuropea appartenente al ramo occidentale delle lingue germaniche. È la lingua con il maggior numero di locutori madrelingua del continente europeo e dell'Unione europea, riconosciuta come lingua ufficiale in Germania, Austria, Svizzera, Liechtenstein, Belgio, Lussemburgo, Namibia, nella Provincia autonoma di Bolzano in Italia e nel voivodato di Opole in Polonia. Viene tutelata come lingua minoritaria e regionale in diversi Paesi europei come Danimarca e Francia; all'interno del gruppo germanico è la lingua più diffusa al mondo dopo l'inglese.

Lingua gotica

Lingua gotica

La lingua gotica è una lingua germanica estinta che era parlata dai Goti. La fonte principale per la ricostruzione di lingua è il Codex Argenteus, una copia del VI secolo della traduzione della Bibbia del vescovo Ulfila risalente al IV secolo. Questa lingua è la sola del germanico orientale che avesse un corpus considerevole; tutte le altre, incluse il burgundo e il vandalico, sono conosciute solo tramite i nomi propri sopravvissuti nei resoconti storici.

Lingua latina

Lingua latina

La lingua latina è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio dagli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale di un solo stato al mondo: la Città del Vaticano.

Lingua olandese

Lingua olandese

L'olandese, o anche nederlandese o neerlandese, è una lingua sovraregionale che, insieme all'inglese, allo scots, al tedesco, all'afrikaans, al frisone e allo yiddish appartiene al gruppo delle lingue germaniche occidentali.

Lingua greca antica

Lingua greca antica

Il greco antico è una lingua appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee, parlata in Grecia fra il IX secolo a.C. e il VI secolo d.C. Essa copre il periodo arcaico, il periodo classico e il periodo ellenistico.

Lingua norrena

Lingua norrena

La lingua norrena o norrena antica è una lingua germanica settentrionale successiva al protonorreno e antenata delle varie lingue scandinave moderne. Il norreno era parlato dagli abitanti della Scandinavia e nei loro territori d'oltremare, nel periodo corrispondente all'epoca vichinga, la cristianizzazione della Scandinavia e il consolidamento dei regni scandinavi dal VII al XV secolo. Nell'VIII secolo la lingua protonorrena si era evoluta nell'antico norreno, che a sua volta si evolse nelle odierne lingue scandinave verso la fine del XIV secolo, sebbene siano stati ritrovati scritti in antico norreno del XV secolo.

Conquista normanna dell'Inghilterra

Conquista normanna dell'Inghilterra

La conquista normanna dell'Inghilterra fu l'invasione e l'occupazione nell'XI secolo da parte di un esercito di soldati normanni, bretoni e francesi, guidati da Guglielmo I, duca di Normandia, conosciuto più tardi come Guglielmo il Conquistatore, del regno anglosassone d'Inghilterra che culminò con la vittoria degli invasori nella battaglia di Hastings del 14 ottobre 1066, che stabilirono così il loro controllo sull'isola.

Lingue germaniche settentrionali

Lingue germaniche settentrionali

Le lingue germaniche settentrionali o lingue scandinàve rappresentano uno dei tre rami in cui si suddivide la famiglia delle lingue germaniche; gli altri due sono le lingue germaniche occidentali e orientali.

Danelaw

Danelaw

Il Danelaw era un'area dell'Inghilterra sotto il controllo amministrativo dei Vichinghi a partire dalla fine del IX secolo. Il termine viene usato anche per descrivere l'insieme di termini e definizioni legali concordate tra Alfredo il Grande e il vichingo Guthrum, che vennero stilate in accordi come il Trattato di Wedmore, che stabilì un modus vivendi tra gli anglosassoni e gli invasori vichinghi.

Lingua francese

Lingua francese

Il francese è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze. Al 2022, è parlata da 274,1 milioni di parlanti totali.

Lingua normanna

Lingua normanna

La lingua normanna è una lingua romanza parlata nella Normandia continentale e insulare. È una delle più importanti parlate della lingua d'oïl.

Dialetti e varietà regionali

L'inglese della Gran Bretagna

Lo stesso argomento in dettaglio: Inglese britannico.

La Received Pronunciation

Lo stesso argomento in dettaglio: Received Pronunciation.

L'accento britannico noto come "Received Pronunciation" ha le seguenti caratteristiche:

  • È una pronuncia non-rotica, cioè la r non è mai pronunciata dopo una vocale a meno che non sia seguita da un'altra vocale (anche iniziale di una parola successiva).
  • La l è velarizzata in fine di sillaba (mill [mɪɫ]), chiara in tutte le altre posizioni.
  • Non c'è distinzione tra w e wh [w].
  • La o lunga (mode) si pronuncia come uno scevà seguito da /ʊ/, [əʊ].
  • La u breve (but), trascritta tradizionalmente con /ʌ/, ha un suono molto chiuso, praticamente [a~ɐ].

Altre varietà britanniche

La pronuncia dialettale centro-settentrionale dell'Inghilterra (dallo Staffordshire, Leicestershire e Lincolnshire verso nord) è caratterizzata dai seguenti fatti fonetici:

Nel sud d'Inghilterra:

  • Il gruppo path, grass, ecc. si pronuncia [pɑːθ], [grɑ:s], ecc.
  • h generalmente non è pronunciata.
  • I dialetti occidentali (Dorset, Somerset, Devon) sono rotici e conservano la desinenza -eth/-th alla terza persona sing. dei verbi (e.g. doeth, goeth, hath).
  • Nei dialetti orientali (Kent, Dorset) le fricative sorde in inizio di parola sono sonorizzate: farm [vaːm], sea [ziː].
  • A Londra e nelle Home Counties [ei] tende a diventare [ai] o [aː]: they [ðai].

In Scozia:

  • L'inglese scozzese è un accento rotico, ossia il fonema [r] è pronunciato anche in coda di sillaba.
  • [or] e [ur] hanno anch'essi un contrasto, dunque shore e sure hanno una pronuncia differente, e così pour e poor.
  • [x] è comune in nomi e parole gaeliche (lingua celtica) o scots (lingua germanica, ma ben diversa dall'inglese nella sua evoluzione), tanto da essere spesso insegnato ai visitatori, soprattutto per il "ch" di loch. Alcuni parlanti lo impiegano anche in prestiti dal greco, esattamente come accade nel greco moderno e nella koinè, tuttavia il fonema corrispondeva a [kʰ] in lingua greca antica.
  • La quantità vocalica non è normalmente distintiva, nonostante la presenza della regola della quantità vocalica scozzese (Scottish vowel length rule), per cui alcune vocali come /i/, /u/, e /æ/) sono solitamente lunghe ma brevi davanti a consonanti nasali ed occlusive sonore. Questo non accade tra morfemi, quindi c'è una distinzione tra coppie come crude e crewed, need e kneed e side e sighed.
  • Cot e caught in quasi tutte le varietà centrali sono omofoni.

L'inglese irlandese

L'Irlanda si può suddividere, dal punto di vista linguistico in tre aree:

La costa orientale (o English Pale), con Dublino al centro, in cui l'inglese si è affermato già nel XVII secolo. L'inglese parlato in questa regione, denominato appunto inglese irlandese o Hiberno English, conserva molti dei tratti portati nell'isola dai coloni inglesi.

La frangia occidentale (o Gaeltacht), in cui il gaelico irlandese è ancora nell'uso quotidiano.

Tra le due si trova l'area centrale, in cui l'inglese si è affermato tra il XVII e il XX secolo.

L'inglese parlato in Irlanda ha subito poche variazioni a livello di pronuncia mantenendosi per alcuni aspetti molto conservativo. Perfino nel ventunesimo secolo l'influsso dello standard britannico non si fa sentire molto al di fuori di Dublino.

A livello fonetico l'inglese irlandese è caratterizzato dai seguenti fenomeni:

  • I dittonghi [aɪ] e [ɔɪ] tendono a confondersi, e si realizzano, a seconda della regione, come [ɜi] o [ai].
  • I dittonghi [eɪ] e [əʊ] si presentano come [eː] e [oː]: face [feːs], load [loːd].
  • La [iː] derivata da [ɛː] si presenta come [eː]: meat [meːt].
  • La r si pronuncia sempre.
  • La l è sempre chiara, mai velarizzata.
  • [θ] tende a diventare [t] e [ð] [d]. Non si distinguono parole come thorn e torn, then e den.
  • [s] e [z] davanti a consonante vengono spesso realizzate come la "sc" di scena [ʃ] e la "j" francese [ʒ], specialmente al sud. Fist quindi si pronuncia come se fosse scritto "fisht".
  • Nel lessico si riscontrano, come avviene in Scozia, termini peculiari di origine gaelica, per es. slean, vanga, che quindi vengono pronunciati seguendo le regole fonetiche gaeliche.

L'inglese americano

Lo stesso argomento in dettaglio: Inglese americano.

L'inglese americano è un insieme di varianti della lingua inglese parlate negli Stati Uniti d'America. Circa i due terzi dei madrelingua inglesi vivono negli Stati Uniti. L'accento più neutrale dell'inglese americano si chiama General American. Si basa sugli accenti del Midwest e ha le seguenti caratteristiche:

  • È una pronuncia rotica, cioè la /r/ si pronuncia in tutte le posizioni. Per alcuni parlanti, la /r/ si realizza come l'approssimante retroflessa, [ɻ], invece del fono tipico inglese, l'approssimante alveolare, [ɹ].
  • Le sequenze /ər/ (butter) e /ɜr/ (bird) hanno come realizzazione vocali rotacizzate indicate con i simboli [ɚ] oppure [ɝ].
  • Il father-bother merger è prevalente; i fonemi /ɑː/ e /ɒ/ hanno tutti e due la realizzazione [ɑ].
  • Alcuni accenti subiscono il caught-cot merger dove i fonemi /ɑ/ e /ɔ/ hanno la stessa realizzazione: [ɑ].
  • La presenza del tapping dei fonemi /t/ e /d/ in posizione intervocalica rende la realizzazione di entrambi fonemi uguale: [ɾ], una singola vibrazione della r italiana. Per esempio, butter [ˈbʌɾɚ].
  • La l è sempre velarizzata (mill [mɪɫ]).

Altre varietà

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Inglese britannico

Inglese britannico

L'inglese britannico è la lingua inglese parlata e scritta nel Regno Unito. Esistono variazioni nell'inglese formale e scritto nel Regno Unito. Ad esempio, l'aggettivo "wee" (piccolo) è utilizzato quasi esclusivamente in alcune parti della Scozia e dell'Irlanda, e occasionalmente nello Yorkshire, mentre "little" è predominante altrove. Tuttavia, vi è un grado significativo di uniformità nell'inglese scritto nel Regno Unito, e questo potrebbe essere descritto con il termine "inglese britannico". Le forme di inglese parlato, tuttavia, variano considerevolmente più che nella maggior parte delle altre aree del mondo in cui si parla inglese, quindi un concetto uniforme di inglese britannico è più difficile da applicare alla lingua parlata. Secondo Tom McArthur nella Oxford Guide to World English, l'inglese britannico condivide "tutte le ambiguità e le tensioni nella parola "Britannico" e come risultato può essere usato e interpretato in due modi, più o meno strettamente, entro un raggio di sfocatura e ambiguità".

Received Pronunciation

Received Pronunciation

La received pronunciation è un tipo di pronuncia dell'inglese, comunemente nota come Queen's English o inglese della BBC. È l'accento dell'inglese britannico generalmente insegnato agli studenti non-madrelingua, ed è utilizzato nelle trascrizioni fonetiche dei principali dizionari. Questa pronuncia, citata spesso con la sigla RP, è però usata comunemente da appena il 3-5% della popolazione inglese, concentrata nel sud-est dell'Inghilterra.

Inghilterra

Inghilterra

L'Inghilterra è una delle quattro nazioni costitutive del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, l'unica a non costituire un'entità amministrativa e a non essere dotata di un governo autonomo. Condivide le frontiere con la Scozia a nord e con il Galles ad ovest, mentre il suo capoluogo è Londra, capitale del Regno Unito.

Staffordshire

Staffordshire

Lo Staffordshire, è una contea dell'Inghilterra nella regione delle Midlands Occidentali.

Leicestershire

Leicestershire

Il Leicestershire è una contea dell'Inghilterra, nella regione delle Midlands Orientali, in Regno Unito.

Lincolnshire

Lincolnshire

Il Lincolnshire è una contea dell'Inghilterra nella regione delle Midlands Orientali.

Grande spostamento vocalico

Grande spostamento vocalico

Il grande spostamento vocalico è la grande modifica di pronuncia avvenuta nella lingua inglese a partire dal XIV secolo e che ha portato ad avere una netta differenza fra la pronuncia e la scrittura delle parole. Prima di questa modifica, le vocali dell'inglese del tempo venivano pronunciate "come erano scritte", e c'era quindi un notevole parallelismo fra testo scritto e parlato; dal 1300 in poi, è iniziata una variazione di pronuncia che si è poi accentuata nel quindicesimo e sedicesimo secolo. Il cambiamento ha influenzato principalmente la pronuncia delle vocali lunghe.

Fonte: "Lingua inglese", Wikipedia, Wikimedia Foundation, (2023, February 28th), https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_inglese.

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Note
  1. ^ (EN) "English is a Scandinavian Language". Università di Oslo per Science Norway. 7 dicembre 2012.
  2. ^ (EN) What are the top 200 most spoken languages?, su Ethnologue, 3 ottobre 2018. URL consultato il 27 maggio 2022.
  3. ^ Classifica delle 10 lingue più importanti nel mondo del lavoro travel365.it
  4. ^ Coloro che deplorano l'uso "internazionale" della lingua inglese sono, per la maggior parte, persone favorevoli invece all'uso delle cosiddette lingue ausiliarie internazionali, per la maggior parte esperantisti.
  5. ^ Importanza della lingua inglese nel mondo, su worldwidewords.it.
  6. ^ Sulla dubbia esistenza di una vocale /y/ come variante di /iu/ nel primo inglese moderno vedi Fausto Cercignani, On the alleged existence of a vowel /y:/ in early Modern English, in “English Language and Linguistics”, 26/2, 2022, pp. 263–277, online.
  7. ^ Baugh, A. e Cable, Th. A History of the English Language, London, Routledge & Kegan Paul, 1978.
  8. ^ Roach, p. 242.
  9. ^ Roach, p. 240.
  10. ^ Wells, Accents of English, Cambridge University Press
  11. ^ For the processes and triggers of English vocabulary changes cf. English and General Historical Lexicology (by Joachim Grzega and Marion Schöner)
  12. ^ Thomas Finkenstaedt, Dieter Wolff, Ordered profusion; studies in dictionaries and the English lexicon, C. Winter, 1973, ISBN 3-533-02253-6.
  13. ^ Joseph M. Willams, Origins of the English Language at Amazon.com
Bibliografia
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