Scarica la nostra estensione

Junayd

Da Wikipedia, ma visivamente accattivante

Abū l-Qāsim al-Junayd ibn Muḥammad al-Khazzāz al-Qawārīrī (in arabo: أبو القاسم الجنيد بن محمد الخزاز القواريري‎; Baghdad, 835Baghdad, 910) è stato un mistico persiano.

Sufi persiano di grandissima rilevanza nella storia del pensiero mistico islamico.[1] e uno dei più rinomati "santi" (walī Allāh) della storia del misticismo nell'Islam, nonché figura centrale nelle linee di numerosi Ordini sufi, Junayd operò a Baghdad durante l'intero corso della sua vita e fu una figura centrale nello sviluppo delle dottrine sufi e, come al-Ḥasan al-Baṣrī prima di lui, godé di immenso prestigio tra i suoi discepoli, venendo spesso citato da altri mistici. A causa della sua importanza nella teologia, Junayd viene sovente chiamato "sultano".[2]

Scopri più Junayd per argomenti

Lingua araba

Lingua araba

La lingua araba è una lingua semitica, del gruppo centrale. Comparve per la prima volta nell'Arabia nord-occidentale dell'Età del Ferro e adesso è la lingua franca del mondo arabo.

Baghdad

Baghdad

Baghdad, o Bagdad, è la capitale dell'Iraq e dell'omonima provincia. È la seconda città più grande dell'Asia sud-occidentale, dopo Teheran: il calcolo della popolazione per il 2014 è di 7 665 292 abitanti. Situata sul fiume Tigri a 33°20 nord e 44°26 est.

835

835

L'835 è un anno del IX secolo.

910

910

Il 910 è un anno del X secolo.

Mistica

Mistica

La mistica, e i relativi termini misticismo e misticità, indicano quel sentimento di contemplazione, venerazione o adorazione della dimensione del sacro o della divinità, implicandone un'esperienza diretta al di là del pensiero logico-discorsivo. Questa condizione di intensa partecipazione al divino può interessare i sensi del corpo, o soltanto la sua parte immateriale e trascendente, in forma non o sovra-razionale e talora persino in stati vicini all'incoscienza, culminando con l'estasi.

Persia

Persia

Il nome Persia è stato in tempi moderni usato come sinonimo alla nazione dell'Iran, mentre nell'antichità ha rivestito un territorio molto più vasto in cui si sono succeduti diversi imperi con importanti culture.

Sufismo

Sufismo

Il sufismo o taṣawwuf è la dimensione mistica dell'Islam; sono detti sufi quanti praticano tale forma di esperienza.

Wali (santo)

Wali (santo)

Il termine arabo walī indica propriamente un "amico", un "parente prossimo". In senso spirituale, viene usato come abbreviazione di Waliullah/Wali Allah, "amico di Dio", per designare quelle persone, di conclamata religiosità, che si ritengono avere avuto una speciale relazione di intimità con Allah. In ambito maghrebino, spesso il termine è sinonimo di marabutto.

Islam

Islam

L'islam è una religione monoteista abramitica universale manifestatasi nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo, che i fedeli vogliono rivelata a Maometto, considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti», inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo ed il primo profeta.

Al-Hasan al-Basri

Al-Hasan al-Basri

al-Ḥasan al-Baṣrī è stato un teologo arabo di origine persiana.

Teologia

Teologia

La teologia è una disciplina religiosa che studia Dio o i caratteri che le religioni riconoscono come propri del divino in quanto tale.

Sultano

Sultano

Sultano è il titolo sovrano impiegato da numerose dinastie arabe e non arabe che ressero territori più o meno ampi del Vicino e Medio Oriente islamico.

Gioventù e istruzione

Secondo Abdel-Kader[3] la sua data di nascita si porrebbe tra l'822 e l'827, mentre la sua morte si situerebbe tra il 908 e il 910. Si crede che al-Junayd fosse di origine persiana e che I suoi antenati venissero da Nihawand, nell'attuale Iran.
Al-Junayd fu allevato da suo zio Sirri al-Saqati,[4] dopo che rimase orfano da ragazzo. La prima istruzione ricevuta da al-Junayd riguardò gli insegnamenti di fiqh di Abū Thawr, quelli di Abū 'Ubayd, di al-Ḥārith al-Muḥãsibī e di Sarī ibn Mughallas.

Notizie agiografiche

Secondo l'opera agiografica redatta da Farīd al-Dīn ʿAṭṭār di Nīshāpūr, la Tadhkirat al-Awliyāʾ (Il ricordo dei santi uomini), Junayd si accostò al sufismo fin da piccolo e divenne presto noto per la sua intelligenza vivace e per la sua disciplina. Quindi Sarī al-Saqaṭī lo accettò tra i suoi discepoli. Secondo ʿAṭṭār, Junayd aveva solo sette anni allorché Sarī al-Saqaṭī lo prese con sé per il Hajj. Nella al-Masjid al-Nabawi vi erano 400 sceicchi che discutevano il concetto di ‘gratitudine’ e ognuno esprimeva il proprio punto di vista. Quando Sarī al-Saqaṭī gli chiese di esporre la sua definizione, Junayd rispose. "Gratitudine significa che non dovresti disubbidire a Dio per mezzo del favore che ti ha concesso e che non ha fatto del Suo favore una fonte di disubbidienza". Gli sceicchi all'unanimità apprezzarono. Sarī al-Saqaṭī chiese a Junayd dove avesse imparato tutto ciò e Junayd replicò: "Sedendo con te".[5]

Scopri più Notizie agiografiche per argomenti

Impegno spirituale

La tradizionale agiografia che lo riguarda continua informandoci del fatto che Junayd tornò a Baghdad e cominciò a vendere vetri. Tuttavia passava molto tempo in preghiera.

Junayd trascorse 40 anni nel suo impegno mistico, pregando e sacrificando il suo sonno e altre necessità e passioni mondane per perfezionare il suo cammino.
Dopo che Maometto gli apparve in sogno comandandogli di pregare, si rivolse a Sarī al-Saqaṭī. La potenza del suo ishq era tale che della 40 persone cui egli aveva predicato, 18 morirono e 22 svennero.[6] Il suo successore e più caro discepolo fu Abu Bakr Shibli.[5]

Opere

Junayd aiutò a creare una scuola "sobria" di pensiero sufi, il che significava che egli era molto logico, e persino accademico, nelle definizioni da lui date circa le varie virtù umane, del tawḥīd e così via. Il sufismo "sobrio" è caratterizzato da persone che "sperimentano" il fanāʾ "[ma] non permangono in quello stato di assorbimento disinteressato in Dio, e si trovano restituiti da Dio ai normali sensi umani. Tali mistici vengono così reintegrati come esseri rinnovati "proprio come una persona intossicata recupera la sua situazione precedente di sobrietà".[7] Ad esempio si dice che Junayd abbia affermato: "L'acqua prende il colore della coppa", riferendosi con ogni evidenza al fedele che, nella sua ascesi, di fatto confluisce nell'Essere Supremo.

È assai difficoltoso esporre in modo puntuale il pensiero di Junayd visto che gran parte dei suoi scritti non ci è pervenuta. Junayd usava costantemente vocaboli e linguaggio precisi per provare a descrivere Allah e la condizione dell'uomo che a Lui vuole accostarsi. Il suo linguaggio ornato esclude gran parte dei lettori non adeguatamente preparati, anche se Junayd aveva precisi motivi di strutturale riservatezza per agire come faceva su una materia che egli riteneva riservata a pochi.

Fonte: "Junayd", Wikipedia, Wikimedia Foundation, (2022, December 22nd), https://it.wikipedia.org/wiki/Junayd.

Ti piace Wikiz?

Ti piace Wikiz?

Ottieni subito la nostra estensione GRATUITA!

Note
  1. ^ Edward Granville Browne, A Literary History of Persia, BiblioBazaar, 2015, ISBN 978-1-345-72256-7., page 428: "It is noteworthy that both Bayazīd and Junaid were Persians, and may very likely have imported to sufism."
  2. ^ Concise Encyclopedia of Islam, C. Glasse, «al-Junayd» (p. 211), Suhail Academy co.
  3. ^ Ali Hassan Abdel-Kader, The life, personality and writings of al-Junayd : a study of a third/ninth century mystic; with an edition and translation [from the Arabic] of his writings, London, Luzac, 1976, pp. 1–3, ISBN 978-0-7189-0223-0.
  4. ^ Michael A. Sells, Early Islamic Mysticism: Sufi, Koran, Mi'raj, Poetic and Theological Writings. Mahwah, NJ, Paulist Press, 1996.
  5. ^ a b Tazkirat al-Awliya, Farīd al-Dīn ʿAṭṭār di Nishapur. London, England, Penguin (Non-Classics), 1990. ISBN 0-14-019264-6, pp. 32–38
  6. ^ Sells, Michael A., Early Islamic Mysticism: Sufi, Koran, Mi'raj, Poetic and Theological Writings. Mahwah, New Jersey, Paulist Press, 1996. Print.
  7. ^ Ahmet Karamustafa, Sufism: The Formative Period, University of California Press, 2007, ISBN 978-0-520-25269-1.
Altri progetti
Collegamenti esterni
Controllo di autoritàVIAF (EN29521788 · ISNI (EN0000 0000 6304 612X · CERL cnp00550783 · LCCN (ENn84003185 · GND (DE119235277 · BNF (FRcb11906538c (data) · J9U (ENHE987007257108805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n84003185

The content of this page is based on the Wikipedia article written by contributors..
The text is available under the Creative Commons Attribution-ShareAlike Licence & the media files are available under their respective licenses; additional terms may apply.
By using this site, you agree to the Terms of Use & Privacy Policy.
Wikipedia® is a registered trademark of the Wikimedia Foundation, Inc., a non-profit organization & is not affiliated to WikiZ.com.