Filippo Caracciolo
Filippo Caracciolo, VIII principe di Castagneto | |
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VIII Principe di Castagneto | |
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In carica | 1938 – 1965 |
Predecessore | Carlo Caracciolo, VII principe di Castagneto |
Successore | Carlo Caracciolo, IX principe di Castagneto |
III Duca di Melito | |
In carica | 1912 – 1965 |
Predecessore | Nicola Caracciolo, II duca di Melito |
Successore | Carlo Caracciolo, IV duca di Melito |
Altri titoli | Principe del Sacro Romano Impero Patrizio Napoletano |
Nascita | Napoli, 4 marzo 1903 |
Morte | 16 luglio 1965, Napoli |
Dinastia | Caracciolo |
Padre | Nicola Caracciolo, II duca di Melito |
Madre | Meralda Mele Barrese |
Consorte | Margaret Clarke |
Figli | Marella Carlo Nicola |
Religione | Cattolicesimo |
Filippo Caracciolo, VIII principe di Castagneto, III duca di Melito (Napoli, 4 marzo 1903 – Napoli, 16 luglio 1965), è stato un nobile, politico e antifascista italiano appartenente alla famiglia dei Caracciolo di Castagneto.
Era il padre di Marella Agnelli Caracciolo di Castagneto, dell'editore Carlo Caracciolo e del giornalista Nicola Caracciolo[1].
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Biografia
Si laurea in scienze politiche e commerciali e nel 1934 assume incarichi diplomatici in Turchia, in Svizzera e a Strasburgo. Durante il congresso di Bari[2], svoltosi nel 1944 dai Comitato di Liberazione Nazionale assume l'incarico di segretario della giunta esecutiva e successivamente ricopre il ruolo di sottosegretario del Ministero dell'interno nel secondo governo di Pietro Badoglio. Enzo Santarelli, nel suo libro Mezzogiorno 1943-1944 Uno sbandato nel Regno del Sud, racconta come Caracciolo si adoperò per l'ingresso, fino ad allora osteggiato, nel governo Badoglio dei comunisti.
A cavallo del dopoguerra viene nominato segretario del Partito d'Azione[3]. Dal 1949 al 1954 è segretario generale aggiunto del Consiglio d'Europa.
Fra la fine del secondo conflitto e l'inizio degli anni '50 in parallelo all'impegno politico assume ruoli inerenti allo sviluppo nazionale e la difesa del patrimonio paesaggistico-culturale: presidente dell'Automobile Club d'Italia dal 1951 al 1965 (e direttore della rivista dell'ACI l'Automobile dal maggio 1948 al maggio 1950), presidente di Italia Nostra, presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA), vicepresidente dell'OTA (Organizzazione del Turismo e dell'Automobile), consigliere ANFIA, e ulteriori incarichi in vari enti e associazioni quali la SARA (società di assicurazioni), la società L'Editrice dell'Automobile, Cofige, Sicreo, Sacop.
È autore anche di opere letterarie. L'assidua partecipazione allo sviluppo del settore automobilistico e del turismo gli fruttò la medaglia d'oro di benemerito della scuola e della cultura.
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Opere
- I canti di ognuno
- Il passaggio d'Irene
- I trionfi
- Il vivaio
- due pubblicazioni una personale ed una con Sergio Romano Diario di Napoli 1943-1945 Passigli, 1992
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Nicola Caracciolo di Castagneto, IV principe di Castagneto | Gaetano Caracciolo di Castagneto | ||||||||||||
Beatrice Caracciolo di Lavello | |||||||||||||
Filippo Caracciolo di Castagneto, I duca di Melito | |||||||||||||
Emanuela Caracciolo di Sant'Eramo | Carlo Caracciolo, IX marchese di Sant'Eramo | ||||||||||||
Maria Teresa Gaetani dell'Aquila d'Aragona | |||||||||||||
Nicola Caracciolo di Castagneto, II duca di Melito | |||||||||||||
Giuliano Campagna, barone | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Emilia Compagna | |||||||||||||
Giulia Pandola | Gaetano Pandola | ||||||||||||
Emilia Mizzino | |||||||||||||
Filippo Caracciolo di Castagneto | |||||||||||||
Francesco Mele Barese | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Ippolito Mele Barese | |||||||||||||
Antoinette Charlotte de Salles | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Meralda Mele Barese | |||||||||||||
Winthrop Mackworth-Praed | William Mackworth-Praed | ||||||||||||
Elizabeth Winthrop | |||||||||||||
Elizabeth Lilian Mackworth-Praed | |||||||||||||
Helen Bogle | George Bogle of Effingham and Burlington Str. | ||||||||||||
Adelaide Lamoninary | |||||||||||||
Fonte: "Filippo Caracciolo", Wikipedia, Wikimedia Foundation, (2023, March 12th), https://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Caracciolo.
Note
- ^ Sergio Rizzo, Nicola Caracciolo l'irriducibile, La Repubblica, 26 aprile 2020, p. 33.
- ^ lagazzettadelmezzogiorno
- ^ biografia di Ugo La Malfa da ANPI Archiviato il 4 ottobre 2008 in Internet Archive.
«Dopo il 25 luglio, La Malfa torna in Italia dall'Inghilterra con l'autorevole appoggio del "clan" al suo programma. A Roma vive in casa del principe Filippo Caracciolo (poi suocero di Gianni Agnelli), che già lo ha ospitato clandestinamente in Svizzera.»
Bibliografia
- Mireno Berrettini, Gli inglesi, la diplomazia clandestina e l'Italia badogliana. Lo Special Operations Executive e la “missione” di Filippo Caracciolo, in «Nuova Storia Contemporanea», n. 1, a. 2008, p. 31-44.
Voci correlate
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Filippo Caracciolo
Collegamenti esterni
- Fondazione Caracciolo ACI, su fondazionecaracciolo.aci.it. URL consultato il 29 luglio 2008 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2007).
- ISTITUTO CAMPANO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA Vera Lombardi Fondo: Schiano Pasquale Serie: Dopoguerra corrispondenza anche di Caracciolo
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79091370 · ISNI (EN) 0000 0000 5622 2463 · SBN CUBV047374 · BAV 495/335368 · LCCN (EN) nr94011104 · GND (DE) 119149257 · BNF (FR) cb123203397 (data) · J9U (EN, HE) 987007378802405171 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr94011104 |
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