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Crimine contro l'umanità

Da Wikipedia, ma visivamente accattivante

In giurisprudenza, la locuzione crimine contro l'umanità definisce le azioni criminali che riguardano violenze ed abusi contro popoli o parte di popoli, o che comunque siano percepite, per la loro capacità di suscitare generale riprovazione, come perpetrate in danno dell'intera umanità. I crimini contro l'umanità sono in genere distinti dai crimini di guerra e talvolta anche dal genocidio; non tutti gli ordinamenti giuridici prevedono direttamente figure di crimini contro l'umanità, mentre alcuni le prevedono indirettamente, in forma recettizia di trattati internazionali.

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Giurisprudenza

Giurisprudenza

La giurisprudenza è la disciplina che studia il diritto e la sua interpretazione giuridica. In senso più ristretto e tecnico, il termine indica l'insieme delle sentenze e delle decisioni attraverso cui gli organi giudicanti di uno Stato interpretano le leggi applicandole ai casi concreti che si presentano loro.

Violenza

Violenza

La violenza è l'uso della forza fisica, delle armi o delle provocazioni per costringere, dominare, uccidere, ferire, abusare, danneggiare o distruggere; essa è un tipo di interazione presente nel regno animale, attraverso la quale un individuo o un gruppo provoca intenzionalmente un danno o impone una situazione ad un altro o ad altri individui. E' un atto volontario, etimologicamente "che vìola", che oltrepassa il limite della volontà altrui.

Popolo

Popolo

La parola popolo nel suo significato più specifico è un termine giuridico che indica l'insieme delle persone fisiche che sono in rapporto di cittadinanza con uno Stato tali da essere titolari della sovranità che il più delle volte non viene esercitata in maniera diretta, ma delegata a uno o a più rappresentanti.

Genocidio

Genocidio

Con genocidio, secondo la definizione adottata dall'ONU, si intendono «gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso».

Ordinamento giuridico

Ordinamento giuridico

Un ordinamento giuridico in diritto è l'insieme ordinato e coerente delle norme giuridiche che regolano la vita di una comunità; secondo il brocardo "ubi ius ibi societas" e viceversa "ubi societas ibi ius", gli ordinamenti giuridici vengono spesso identificati con le organizzazioni sovrane, ad esempio gli Stati, le Federazioni e le Confederazioni di Stati.

Nascita del concetto

L'espressione «crimine contro l'umanità» fu usata per la prima volta con un'accezione prettamente giuridica nel 1915. Quell'anno tre potenze europee, Francia, Regno Unito e Russia, concordarono la stesura di una dichiarazione di condanna di quello che divenne universalmente noto come genocidio armeno. La «Dichiarazione congiunta di Francia, Gran Bretagna e Russia» (France, Great Britain and Russia Joint Declaration), resa nota il 24 maggio 1915, contenne un esplicito riferimento ai "recenti reati commessi dalla Turchia contro l'umanità e la civiltà" (new crimes of Turkey against humanity and civilization)[1][2].

Dopo la seconda guerra mondiale si aprì una nuova stagione nelle tematiche relative ai diritti umani, insieme alla formazione di una comune coscienza internazionale circa l'esistenza di un diritto universale[3], spettante e virtualmente applicabile a tutti i componenti di ciascun raggruppamento sociale. Si sostenne, in pratica, l'esistenza di un diritto "congenito" (scolasticamente da intendersi come insieme di regole cogenti, statuenti facoltà e limitazioni del personale arbitrio) comune per sua natura a tutti gli uomini, indipendentemente dalle varietà socio-culturali di riferimento. Taluni crimini, rappresentando una fonte di riprovazione "istintiva" presso tutte le latitudini, sono dunque stati considerati come accorpabili in una nuova categoria di fattispecie, delle quali si presume che qualunque stato o raggruppamento sociale, di qualunque continente o impronta etica (o religione) o cultura, richiederebbe la sanzione.

L'Accordo di Londra, che istituì il Tribunale di Norimberga (8 agosto 1945) elencò, tra i reati contestabili ai criminali nazisti, il «crimine contro l'umanità» (articolo 6, comma C), distinguendolo dal crimine di guerra[4]. Il principio fu ripreso nello Statuto del Tribunale militare internazionale per l'Estremo Oriente, conosciuto anche come Carta di Tokyo (19 gennaio 1946).

Un altro passo verso la codificazione del reato fu la «Convenzione per la prevenzione e punizione del crimine di genocidio», siglata all'ONU nel 1948 (Risoluzione n. 260 del 9 dicembre 1948); essa fornì la definizione normativa di genocidio. La stessa definizione fu recepita, negli anni novanta del XX secolo, nello Statuto del Tribunale per la ex-Jugoslavia e in quello per il Ruanda[5].

Infine, nel 1998, con l'approvazione dello Statuto di Roma, istitutivo della Corte penale internazionale, il reato di crimini contro l'umanità è stato inserito nell'elenco dei principali reati perseguiti dalla Corte, insieme ai crimini di guerra ed al crimine di aggressione[5].

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1915

1915

Il 1915 è un anno del XX secolo.

Genocidio armeno

Genocidio armeno

Con il termine genocidio armeno, talvolta olocausto degli armeni o massacro degli armeni, si indicano le deportazioni ed eliminazioni di armeni perpetrate dall'Impero ottomano tra il 1915 e il 1919, che causarono circa 1,5 milioni di morti Tale genocidio viene commemorato dagli armeni il 24 aprile.

Diritti umani

Diritti umani

I diritti umani sono una concezione filosofico-politica che, accolta come fondamento giuridico dalle Costituzioni moderne, descrive i diritti inalienabili che ogni essere umano possiede.

Nazione

Nazione

Il termine nazione si riferisce ad una comunità di individui che condividono alcune caratteristiche come il luogo geografico, la cultura, l'etnia ed, eventualmente, un governo. Un'altra definizione considera la nazione come uno "stato sovrano" che può far riferimento a un popolo, a un'etnia, a una tribù con una discendenza, una lingua e una storia in comune.

Diritto

Diritto

Il diritto in senso oggettivo è il sistema delle norme giuridiche presenti in un ordinamento giuridico o delle norme che regolano una determinata disciplina, ma in senso soggettivo è sinonimo di potere o facoltà. Per estensione indica anche la scienza giuridica.

Religione

Religione

La religione è un costrutto sociale formato da quell'insieme di credenze, vissuti, riti che coinvolgono l'essere umano, o una comunità, nell'esperienza di ciò che viene considerato sacro, in modo speciale con la divinità, oppure è quell'insieme di contenuti, riti, rappresentazioni che, nell'insieme, entrano a far parte di un determinato culto.

Cultura

Cultura

Il termine cultura deriva dal verbo latino colere, che significa "coltivare". L'utilizzo di tale termine è stato poi esteso a quei comportamenti che imponevano una "cura verso gli dei", da cui il termine "culto", e a indicare un insieme di conoscenze. Non c'è univocità degli autori sulla definizione generale di cultura anche nella traduzione in altre lingue e a seconda dei periodi storici.

1945

1945

Il 1945 è un anno del XX secolo.

Crimine di guerra

Crimine di guerra

Un crimine di guerra è una violazione punibile, a norma delle leggi e dei trattati internazionali, relativa al diritto bellico da parte di una o più persone, militari o civili. Ogni singola violazione delle leggi di guerra costituisce un crimine di guerra.

1948

1948

Il 1948 è un anno bisestile del XX secolo.

Genocidio

Genocidio

Con genocidio, secondo la definizione adottata dall'ONU, si intendono «gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso».

1998

1998

Il 1998 è un anno del XX secolo.

Controversie

Si è dibattuto se il fattore di criminalità di certi atti, la cagione specifica della loro punibilità secondo un'apposita previsione di specie, dovesse primariamente essere la generale ripulsa morale suscitata ovvero la portata specifica degli atti (ad esempio, il genocidio, che secondo alcuni, ma non tutti, fa parte di questa categoria, è stato da taluni considerato - a questi fini - alla stregua di un delitto di strage aggravato da premeditazione, continuazione e reiterazione, oltre che da motivi abietti, quindi una sorta di super-fattispecie, di gravità esulante dalle ordinarie previsioni codicistiche per le dimensioni e le proporzioni del nocumento arrecato).

Inoltre, si è a lungo dibattuto circa l'effettiva riconoscibilità per l'umanità, per l'intero genere umano, di un ruolo diretto di soggetto passivo del reato (vittima). In pratica, si è discusso sulla traducibilità del titolo (delitti contro l'umanità - nato probabilmente onde distinguerlo dai delitti contro la persona o contro il patrimonio e dai delitti contravvenzionali) in una vera e propria costituibilità procedurale di una siffatta parte civile, prelusiva ad una non meno spinosa questione circa l'eventuale definizione della rappresentanza (chi avrebbe titolo a costituirsi in giudizio in nome dell'umanità?). Scientificamente osservando, non vi è, di fatto, unanimità internazionale su nessuna delle questioni dibattute, pur essendovi rilevanti aggregazioni di consensi su talune impostazioni che forse, almeno nel mondo occidentale, sono le più note.

Va notato che tutte le discussioni, le argomentazioni e le discettazioni sulla materia, in assenza di un effettivamente applicato diritto internazionale, sono pressoché inevitabilmente soggette al filtro soggettivo dell'interpretazione politica e della componente etica sulla quale si vorrebbe incidere. I contrari all'idea stessa di un diritto internazionale umanitario condiviso accampano la diversità di vedute morali tra i popoli, che renderebbe impossibile sia una definizione specifica della fattispecie tale da godere di universale consenso, sia, tantomeno, una sua applicazione capace di raccogliere altrettanto universale ed anche armonico consenso. Invero, la costituzione di una sede giurisdizionale indipendente (la Corte penale internazionale) per accertare questo tipo di crimine è stata ideata proprio per superare il rischio di delegare a combinazioni di istanze politiche, peraltro per loro natura variabili nello spazio come nel tempo, un giudizio di fondo che potrebbe tradursi in discrezionalità estemporanea. Il dubbio - che tale figura delittuosa possa essere applicata con opportunismo politico senza affidabile grado di universalità e che la procedura giudiziaria possa essere strumentalmente utilizzata a fini politici per imporre un suggello formale processuale a situazioni già definitesi di fatto con altri mezzi - residua quindi solo fuori dell'ambito di applicazione di tale Corte, ovvero a fronte di giurisdizioni nazionali che intendano espropriarla operando preventivamente, in base al principio di complementarità che tuttora ne regola l'operato.

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Criminalità

Criminalità

La criminalità è un tipo di attività umana in cui si manifestano violazioni di regole o leggi per le quali un'autorità costituita può in ultima analisi prescrivere una pena. Quando l'attività criminale vede la partecipazione di più persone in gruppi organizzati e più o meno articolati, si parla di criminalità organizzata.

Morale

Morale

La morale è l'insieme dei valori o principi ideali in base ai quali l'individuo e la collettività sogliono distinguere il bene dal male, e a cui scelgono liberamente di conformare o meno il proprio comportamento. Tali principi possono rifarsi alle tradizioni di una collettività, oppure originarsi da precetti religiosi, dalla realtà sociale e politica, o dall'organizzazione economica e giuridica storicamente mutevole.

Delitto

Delitto

Il delitto è, nel diritto, un particolare tipo di illecito.

Strage

Strage

La strage, spesso chiamata anche eccidio o massacro, è l'uccisione perlopiù contemporanea di un gran numero di esseri viventi.

Reato

Reato

Il reato, in diritto, è un comportamento che la legge espressamente punisce con una sanzione particolarmente afflittiva, denominata "sanzione penale" . Tecnicamente, il reato è un fatto giuridico umano vietato dall'ordinamento giuridico di uno Stato, cui si ricollega una sanzione penale. Rientra nella più ampia categoria dell'illecito. Secondo alcuni autori il reato si scompone in un elemento oggettivo e in uno soggettivo, secondo altri in fatto tipico, antigiuridico, colpevole ; una dottrina minoritaria lo considera invece formato da quattro elementi: fatto umano, antigiuridico, colpevole, punibile.

Parte civile

Parte civile

La parte civile nel processo penale è il soggetto danneggiato dal reato che intende far valere innanzi al giudice penale la propria domanda di risarcimento o di restituzione.

Rappresentanza

Rappresentanza

La rappresentanza, in Diritto, è l'istituto per cui ad un soggetto (rappresentante) è attribuito un apposito potere di sostituirsi ad un altro soggetto (rappresentato) nel compimento di una o più attività giuridiche per conto di quest'ultimo e con effetti diretti nella sfera giuridica di questi.

Diritto internazionale

Diritto internazionale

Il diritto internazionale è quella branca del diritto che regola la vita della comunità internazionale. Meno corretta è la definizione di diritto del rapporto tra Stati, perché se è vero, in senso formale, che viene posto in essere tra i vari Stati, in senso materiale non è sempre indirizzato ai rapporti tra questi, ma può anche incidere all'interno delle comunità. Tra le varie tipologie di diritto internazionale possono ad esempio annoverarsi la lex mercatoria e il diritto internazionale privato. Tipica è l'adozione, all'interno di tale branca del diritto, di accordi internazionali sotto forma di trattati internazionali.

Politica

Politica

Il termine politica viene utilizzato in riferimento all'attività ed alle modalità di governo, o anche nel lessico politico alla cosiddetta attività di opposizione; può riferirsi a stati, confederazioni ed organizzazioni intergovernative, oppure a entità locali e territoriali più circoscritte, come regioni e comuni: in questi ultimi casi l'azione di governo è detta più propriamente amministrazione locale.

Etica

Etica

L'etica è una branca della filosofia "che si occupa del costume, ossia del comportamento umano". Il termine deriva dal greco antico ἦθος(trasl. êthos), cioè «carattere», «comportamento», o, meno probabilmente, da ἔθος cioè «costume», «consuetudine», «abitudine».

Dubbio

Dubbio

Il dubbio è una condizione mentale, nota sin dall'antichità, per la quale si cessa di credere a una certezza, o con cui si mette in discussione una verità o un enunciato.

Applicazione

Nella pratica i crimini contro l'umanità sono per ora stati ascritti in termini di responsabilità legale e morale prevalentemente a capi di Stato o dittatori o comunque gruppi di potere, detentori di supremazia politica anche solo fattuale. Tali crimini furono sempre commessi durante la storia, ma solo nel XX secolo hanno cominciato a essere sanzionati.

Nel corso della storia numerose sono state le persone accusate, giuridicamente o solo politicamente, di questi reati ritenuti i più gravi e orrendi perpetrabili dall'uomo. Nel secolo scorso questa accusa è stata mossa contro i gerarca nazisti, Stalin, Mao Zedong (contro di lui e Stalin non venne mai intentato alcun processo, tale accusa è stata effettuata principalmente in sede di giudizio storico), l'ex presidente jugoslavo Slobodan Milošević, il deposto raʾīs iracheno Saddam Hussein e altri capi di Stato, spesso a capo di una dittatura militare, teocratica, comunista, imperialista o stalinista, anche democrazie come quella Statunitense e britannica sono state accusate di tali crimini.

Mancando, come detto, un diritto internazionale di universale (e pregressa) applicazione, gli interessati hanno spesso opposto un vizio di competenza dei tribunali che li hanno giudicati.

I crimini contro l'umanità sono uno degli oggetti di giudizio della Corte penale internazionale che ha sede a L'Aia e che opera nei termini previsti dallo Statuto di Roma; tale corte non sostituisce, per limite statutario, la giurisdizione ordinaria, solo affiancandosi ad essa, pertanto da taluni osservatori è stato eccepito il rischio di pregiudizio ad una garanzia procedurale corrente presso la maggioranza degli ordinamenti e per la quale il reo non può essere giudicato due volte per lo stesso delitto.

Reati perseguibili sotto la fattispecie di crimini contro l'umanità

L'accusa di crimine contro l'umanità include fra i casi perseguiti: lo stupro di guerra, il genocidio, la cosiddetta pulizia etnica, lo sterminio di massa, il democidio, la deportazione, la sparizione forzata, la tortura e talvolta anche i crimini di guerra, lo schiavismo, la distruzione di fondamentali patrimoni artistici riconosciuti, dallo stesso stato con specifiche norme, come bene dalla massima importanza per l'umanità[6] e di importanti ambienti naturali per l'umanità[7] .

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Responsabilità

Responsabilità

La responsabilità può essere definita come la "possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione".

Mao Zedong

Mao Zedong

Mao Zedong o Mao Tse-tung è stato un rivoluzionario, politico, filosofo e poeta cinese nonché presidente del Partito Comunista Cinese dal 1943 fino alla sua morte. Sotto la sua guida, il partito comunista salì al governo cinese a seguito della vittoria nella guerra civile e della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, di cui dal 1949 fu presidente. Durante la guida della Cina sviluppò un marxismo-leninismo "sinizzato", noto come maoismo, collettivizzando l'agricoltura con il cosiddetto grande balzo in avanti. Il presidente cinese fu anche promotore di un'alleanza con l'Unione Sovietica e lanciò la cosiddetta grande rivoluzione culturale. Mao viene comunemente chiamato Presidente Mao. All'apice del suo culto della personalità Mao era comunemente noto in Cina come il "quattro volte grande": "Grande Maestro, Grande Capo, Grande Comandante Supremo, Grande Timoniere".

Slobodan Milošević

Slobodan Milošević

Slobodan Milošević è stato un politico serbo.

Raʾīs

Raʾīs

Il termine Raʾīs è una parola di origine araba che si può tradurre con capo o presidente, usata come titolo dai governanti degli stati mediorientali e in Asia meridionale.

Iraq

Iraq

L'Iraq, o Irak, oppure anche Irac, ufficialmente Repubblica d'Iraq, è uno Stato dell'Asia occidentale.

Saddam Hussein

Saddam Hussein

Ṣaddām Ḥusayn ʿAbd al-Majīd al-Tikrītī è stato un politico, militare e dittatore iracheno, presidente dell'Iraq dal 1979 al 2003.

Dittatura

Dittatura

La dittatura è una forma di governo che accentra il potere in un solo organo, se non addirittura nelle mani del solo dittatore. La scalata al potere di una dittatura è spesso favorita da situazioni di grave crisi economica, da difficoltà sociali, dall'instabilità del regime esistente o dalla preesistenza di un regime dittatoriale.

Corte penale internazionale

Corte penale internazionale

La Corte penale internazionale è un tribunale per crimini internazionali che ha sede all'Aia, nei Paesi Bassi.

L'Aia

L'Aia

L'Aia o L'Aja è una città di circa 545 000 abitanti dei Paesi Bassi. Pur non essendo la capitale ufficiale dello Stato, che è Amsterdam, riveste il ruolo che normalmente è proprio delle capitali, essendo sede del parlamento, del governo, del capo dello Stato e di tutte le ambasciate straniere presenti nel paese.

Statuto di Roma

Statuto di Roma

Lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale, chiamato anche Statuto della Corte penale internazionale o Statuto di Roma, è il trattato internazionale istitutivo della Corte penale internazionale. Definisce i principi fondamentali, la giurisdizione, la composizione e le funzioni degli organi dell'organizzazione internazionale, nonché i rapporti con le Nazioni Unite, con le organizzazioni intergovernative, internazionali e non governative, l'istituzione e le funzioni dell'Assemblea degli Stati Parte.

Genocidio

Genocidio

Con genocidio, secondo la definizione adottata dall'ONU, si intendono «gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso».

Pulizia etnica

Pulizia etnica

L'espressione pulizia etnica denota una varietà di azioni atte a rimuovere forzatamente da un territorio la popolazione di una minoranza etnico-culturale per salvaguardare l'identità e l'omogeneità di un gruppo etnico.

Fonte: "Crimine contro l'umanità", Wikipedia, Wikimedia Foundation, (2022, December 15th), https://it.wikipedia.org/wiki/Crimine_contro_l'umanità.

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Note
  1. ^ France, Great Britain and Russia Joint Declaration, su armenian-genocide.org. URL consultato l'11/05/2015.
  2. ^ France, Great Britain, and Russia Joint Declaration, 1915, su facinghistory.org. URL consultato l'11/05/2015.
  3. ^ (EN) Larry May, Crimes against Humanity: A Normative Account, 0521840791, 9780521840798, 9780511266140 Cambridge University Press 2004.
  4. ^ Patto di Londra e Statuto del Tribunale internazionale militare di Norimberga (1945), su unipd-centrodirittiumani.it. URL consultato il 21/05/2015.
  5. ^ a b Mario Mauro, GENOCIDIO ARMENO/Mauro: Quanto ci costa dire che quello fu un genocidio, su mariomauro.it. URL consultato il 26 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2015).
  6. ^ Guglielmo Mauro Roversi Monaco, L’evoluzione della tutela dei beni culturali in caso di conflitto armato: dalla Convenzione dell'Aia del 1954 alla giurisprudenza penale internazionale, in Il diritto internazionale e la protezione del patrimonio culturale mondiale, Bologna, 2019, pp. 27-50 (PDF), su amsacta.unibo.it.
  7. ^ International Criminal Court, Office of the Prosecutor policy paper on case selection and prioritisation, 2016 (PDF), su icc-cpi.int.
Bibliografia
  • Flavia Lattanzi et al., Dai Tribunali penali internazionali ad hoc a una corte permanente, Napoli, Editoriale Scientifica, 1996.
  • Eric David, Principes de Droit international des Conflits armés, Bruxelles, Bruylant, 1999.
  • Antonio Tarantino, Il processo di Norimberga: scritti inediti e rari, Milano, Giuffré, 1999.
  • Otto Triffterer, Commentary on the Rome Statute of the International Criminal Court, Baden-Baden, Nomos Verlagsgesellschaft, 1999.
  • Elisa Baroncini et al., Il diritto internazionale e la protezione del patrimonio culturale mondiale, Bologna, 2019.

Altre pubblicazioni

  • Egon Schwelb, Crimes Against Humanity, in
    • British Yearbook of International Law, Oxford, University Press, 1946, p. 181 ss..
  • Raoul Muhm, Il Muro di Berlino, i processi paralleli e il diritto naturale in Germania, in
    • L'indice penale, numero 3, Padova, CEDAM, 1994.
  • Raoul Muhm, La natura giuridica dei crimini contro l'umanità e le attuali critiche in Germania, in
    • Rivista di Diritto e Procedura Penale, numero 1, Milano, Giuffré, 1997.
  • Darryl Robinson, Defining Crimes Against Humanity, in
    • American Journal of International Law, gennaio 1999, pp. 43–57.
  • Mahmoud Cherif Bassiouni, Crimini contro l'umanità, in
    • Roy Gutman, et al., Crimini di Guerra, New York, Contrasto Internazionale, 1999, pp. 113–115.
  • Charles Garraway, Superior orders and the International Criminal Court: Justice delivered or justice denied, in
    • International Review of the Red Cross, Volume 81, No. 836, dicembre 1999, pp. 785–793.
  • Mario Bettati, Le crime contre l'humanité, in
    • Hervé Ascensio et al., Droit international pénal, Paris, Pedone, 2000.
  • Giulio Illuminati et al., Crimini internazionali tra diritto e giustizia: dai Tribunali internazionali alle commissioni verità e riconciliazione, Torino, Giappichelli, 2000.
  • Roberto Arnò et al., I crimini contro l'umanità, in
    • Gaetano Carlizzi et al., La Corte Penale Internazionale: problemi e prospettive, Napoli, Vivarium, 2003, p. 93 ss..
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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