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Buenos Aires

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Buenos Aires
Città autonoma
Ciudad Autónoma de Buenos Aires
Buenos Aires – Veduta
Buenos Aires – Veduta
Da sinistra in alto: la Casa Rosada, panorama del Microcentro, l'Edificio Kavanagh, plaza del Congreso, l'Obelisco, Scorcio de La Boca, Puerto Madero.
Localizzazione
StatoArgentina Argentina
Amministrazione
GovernatoreHoracio Rodríguez Larreta (PRO) dal 09/12/2015
Territorio
Coordinate34°36′30″S 58°22′19″W / 34.608333°S 58.371944°W-34.608333; -58.371944 (Buenos Aires)
Altitudine25 m s.l.m.
Superficie203 km²
Abitanti14 966 530[1] (2017)
Densità73 726,75 ab./km²
Dipartimenti15
Altre informazioni
Cod. postaleC1000-14xx
Prefisso(+54)11
Fuso orarioUTC-3
ISO 3166-2AR-C
Nome abitantibonaerensi,[2] portegni[3]
PIL(nominale) 400,455 miliardi di $
PIL procapite(nominale) 80.500 $
SoprannomeParigi del Sud America, La Reina del Plata, Baires
Cartografia
Mappa di localizzazione: Argentina
Buenos Aires
Buenos Aires
Buenos Aires – Mappa
Buenos Aires – Mappa
Sito istituzionale
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Buenos Aires (disambigua).

Buenos Aires[4] (AFI: [ˈbwenos ˈaiɾes]; letteralmente in italiano "buone arie") è la capitale e maggiore città dell'Argentina. Soprannominata La Regina del Plata o La Parigi del Sudamerica[4], e nota anche con l'abbreviativo Baires[5].

Oltre a essere la città più popolosa del paese è anche una delle più grandi metropoli sudamericane, la terza dell'America Latina, la seconda dell'emisfero australe dopo San Paolo e la 22ª città più popolata al mondo con i suoi 14 966 530 abitanti, nonché sede di uno dei maggiori porti del continente[6]; l'area metropolitana, nota con il nome di Grande Buenos Aires, conta 14 966 530 persone, mentre l'intera provincia raggiunge i 17 693 657 abitanti, il che lo rende il 4º agglomerato urbano più popolato del continente americano, i cui residenti corrispondono a oltre un terzo dell'intera popolazione del Paese[6].

Suddivisa in 15 comuni e quindi in 48 barrio, è uno dei più importanti centri politici, culturali e finanziari dell'economia nazionale[4][7] e, in virtù della fitta rete di nodi stradali e autostradali che si diramano lungo la metropoli, funge da principale punto di convergenza per i trasporti di tutta l'America meridionale.[4] La capitale argentina, inoltre, è una delle poche municipalità a livello internazionale a possedere lo status di città autonoma, pur essendo compresa nel territorio della provincia omonima, da cui si separò definitivamente nel 1880 in seguito alle Guerre civili argentine mediante un lento processo di federalizzazione[4][7]. La città ospitò i giochi panamericani nel 1951 e 12 partite del Campionato mondiale di calcio 1978, fra cui la partita inaugurale e le finali per il primo e terzo posto; nel 2018 ha ospitato i III Giochi olimpici giovanili estivi e il 13º vertice del G20[8].

La città fu fondata la prima volta nel 1536 dall'adelantado Pedro de Mendoza. Distrutta dai nativi, fu rifondata nel 1580 dall'esploratore Juan de Garay, e dopo essere stata accorpata al Vicereame del Perù nel 1776 fu designata capitale del Vicereame del Río de la Plata, appena costituitosi per conto del re di Spagna sotto la Corona d'Aragona. Durante la prima delle invasioni britanniche, avvenuta nel 1806, la città fu occupata dalle forze britanniche e rimase per 45 giorni sotto la bandiera del Regno Unito. Nel 1810 ci fu la rivoluzione di Maggio, che spodestò il viceré e diede inizio alla guerra d'indipendenza. Nel 1880, sotto il governo di Nicolás Avellaneda, fu federalizzata, e la città venne separata dalla provincia omonima che la circonda. La "Grande Buenos Aires" è stata una delle principali destinazioni del processo di immigrazione che ha riguardato l'Argentina dalla fine del XIX secolo.

Attualmente occupa il 20º posto nella classifica delle città globali[9]. Nel 2018 la rivista Foreign Policy l'ha inserita alla 91ª posizione nella lista delle 100 città con la più alta qualità di vita, uno dei migliori piazzamenti in America Latina[7][10].

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Alfabeto fonetico internazionale

Alfabeto fonetico internazionale

L'Alfabeto Fonetico Internazionale, in sigla AFI, è un sistema di scrittura alfabetico utilizzato per rappresentare i suoni delle lingue nelle trascrizioni fonetiche. L'AFI nasce a partire dal 1886 per iniziativa dell'Associazione fonetica internazionale al fine di creare uno standard con cui trascrivere in maniera univoca i suoni linguistici (foni) di tutte le lingue; ad ogni simbolo dell'AFI corrisponde uno e un solo suono, senza possibilità di confusione.

Aria

Aria

L'aria è una miscela di sostanze aeriformi che costituisce l'atmosfera terrestre. È essenziale per la vita della maggior parte degli organismi animali e vegetali, in particolare per la vita umana, per cui la sua salvaguardia è fondamentale ed è regolata da apposite norme legislative. Tale miscela gassosa trova molte applicazioni nell'ambito industriale e nell'uso quotidiano, in particolare sotto forma di aria compressa e di aria liquida.

America meridionale

America meridionale

L'America del Sud o Sud America o Sudamerica o America meridionale è la parte del continente americano che dall'Istmo di Panama si estende verso sud fino a Capo Horn-Capo Froward, comprendendo buona parte dell'America Latina.

America Latina

America Latina

Con l'espressione America Latina si intende comunemente la parte dell'America composta dagli Stati che furono colonizzati da nazioni quali Spagna, Portogallo e Francia, in cui si parlano per eredità culturale lingue neolatine, quali lo spagnolo, il portoghese e il francese. L'America Latina così definita comprende dunque il Messico, il Centroamerica e il Sudamerica.

Area metropolitana

Area metropolitana

Un'area metropolitana è una zona circostante un'agglomerazione che per i vari servizi dipende dalla città centrale (metropoli) ed è caratterizzata dall'integrazione delle funzioni e dall'intensità dei rapporti che si realizzano al suo interno, relativamente ad attività economiche, servizi essenziali alla vita sociale, nonché alle relazioni culturali e alle caratteristiche territoriali. Elementi necessari affinché esista una vera e propria area metropolitana sono, in particolare, la presenza di una rete di trasporti che colleghi tra loro i diversi ambiti urbani e la presenza di forti interazioni economico/sociali all'interno dell'area stessa.

1880

1880

Il 1880 è un anno bisestile del XIX secolo.

1951

1951

Il 1951 è un anno del XX secolo.

2018

2018

Il 2018 è un anno del XXI secolo.

1536

1536

Il 1536 è un anno bisestile del XVI secolo.

Adelantado

Adelantado

L'adelantado era un titolo militare assegnato ad alcuni conquistadores spagnoli del XV, XVI e XVII secolo. Gli adelantados erano assegnati direttamente dal Re di Spagna e servivano a conferire il diritto di diventare Governatore e Giudice su una specifica regione, che avevano il compito di conquistare, in cambio dei fondi necessari per le prime esplorazioni, gli insediamenti e la pacificazione dell'area in nome della corona di Castiglia. Queste zone si trovavano solitamente all'esterno della giurisdizione di un Audiencia o di un Viceré, e gli Adelantados erano autorizzati a comunicare direttamente con il Consiglio delle Indie.

1580

1580

Il 1580 è un anno bisestile del XVI secolo.

1776

1776

Il 1776 è un anno bisestile del XVIII secolo.

Geografia fisica

La città di Buenos Aires sorge sulle sponde meridionali del Río de la Plata. La parte sud della città è lambita dal Riachuelo, un piccolo affluente del Río de la Plata che segna il confine meridionale con la provincia di Buenos Aires.

Buenos Aires non appartiene alla provincia omonima: essa circonda la città, estendendosi per una superficie simile a quella dell'Italia, e ha come capoluogo la città di La Plata.

I limiti di Buenos Aires sono determinati nella parte orientale dal Río de la Plata, nella parte meridionale e a sud-est dal fiume Matanza-Riachuelo e a nord-ovest, ovest e sud-ovest dall'Avenida General Paz, una strada lunga 24 km che separa la provincia di Buenos Aires dalla città.

Buenos Aires si trova nella pampa, fatta eccezione per alcune zone, come per esempio l'Aeroparque Jorge Newbery, e Puerto Madero quartiere e principale porto della città e che sono stati costruiti su terreni bonificati lungo le coste del Río de la Plata.

Sismicità

La regione è a bassa sismicità; il terremoto più forte si produsse alle 3:20 UTC-3 del 5 giugno 1888, con una magnitudo pari a 5,5 della scala Richter[11].

Clima

Il clima di Buenos Aires è chiamato "clima pampeano", una variante del clima subtropicale umido.[12] La temperatura media annuale è intorno ai 18 °C e le precipitazioni di circa 1233 mm annui. La temperatura più bassa è stata −5,4 °C, registrata il 9 luglio 1918. Per tutto il XX secolo, come accaduto nella maggior parte delle grandi città in tutto il mondo a causa dell'urbanizzazione, le temperature in città sono leggermente aumentate a causa dell'isola di calore. Anche le precipitazioni sono aumentate dal 1973.

Dati climatici dall'osservatorio centrale di Buenos Aires[13][14][15] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic EstAutInvPri
T. max. mediaC) 30,429,026,823,419,316,616,017,719,623,126,128,529,323,216,822,923,0
T. mediaC) 25,123,922,018,014,411,911,412,814,818,220,923,224,118,112,018,018,1
T. min. mediaC) 20,219,518,013,610,58,37,78,710,613,516,018,219,314,08,213,413,7
T. max. assolutaC) 43,338,737,936,031,628,530,234,435,335,636,840,543,337,934,436,843,3
T. min. assolutaC) 5,94,22,8−2,3−4,0−5,3−5,4−4,0−2,4−2,01,63,73,7−4,0−5,4−2,4−5,4
Precipitazioni (mm) 167,5171,0172,3110,872,354,870,071,775,0124,4114,1102,4440,9355,4196,5313,51 306,3
Giorni di pioggia 9,59,010,07,96,67,18,07,77,99,99,99,127,624,522,827,7102,6
Umidità relativa media (%) 65707277787979747169686466,375,777,369,372,2
Eliofania assoluta (ore al giorno) 8,97,76,86,15,44,84,85,46,07,18,48,88,56,15,07,26,7
Ore di soleggiamento mensili 275,9217,5210,8183,0167,4144,0148,8167,4180,0220,1252,0272,8766,2561,2460,2652,12 439,7

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Río Matanza

Río Matanza

Il Río Matanza o Riachuelo è un fiume dell'Argentina, affluente di destra Río de la Plata.

Provincia di Buenos Aires

Provincia di Buenos Aires

La provincia di Buenos Aires è la più popolosa e la più estesa delle province dell'Argentina. Situata nella parte orientale del Paese, si affaccia sull'Oceano Atlantico nel suo settore epicontinetale chiamato Mare Argentino.

Italia

Italia

L'Italia, ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato membro dell'Unione europea, situato nell'Europa meridionale e occidentale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare unitaria e conta una popolazione di circa 59 milioni di abitanti, che ne fanno il terzo Stato dell'Unione europea per numero di abitanti. La capitale è Roma.

La Plata

La Plata

La Plata è una città argentina, capoluogo della provincia di Buenos Aires. La città è situata a circa 60 km a sud-est dalla città di Buenos Aires ed è abitata da 790.616 abitanti.

Avenida General Paz

Avenida General Paz

L'avenida General Paz è una autostrada che serve Buenos Aires e la sua vasta area metropolitana. Il suo tracciato, lungo 24 km, segna il confine amministrativo tra la capitale argentina e la provincia di Buenos Aires. È intitolata al militare e patriota argentino José María Paz.

Pampa

Pampa

Il termine pampa si riferisce alle vaste pianure fertili dell'Argentina, dell'Uruguay e della parte meridionale del Brasile. È uno degli esempi più importanti di prateria dopo quella dell'America del Nord ed uno degli esempi di steppe più importanti oltre a quelle siberiane.

Aeroparque Jorge Newbery

Aeroparque Jorge Newbery

L'aeroporto Jorge Newbery è uno scalo aereo internazionale situato a 2 km a nord-ovest dal centro della capitale argentina Buenos Aires. L'aeroporto sorge sulla sponda del Río de la Plata, nel quartiere di Palermo, ed è il principale hub per i voli interni. Dal marzo 2019 gli unici voli internazionali operati dall'Aeroparque sono quelli per l'Uruguay. Tuttavia a partire dal 2020 sono ripresi numerosi voli verso molteplici destinazioni nelle nazioni confinanti.

Puerto Madero

Puerto Madero

Puerto Madero è un barrio (quartiere) di Buenos Aires, capitale dell'Argentina. Prende nome da Eduardo Madero, un commerciante che sviluppò tre progetti per il porto, l'ultimo dei quali venne approvato nel 1884 dal presidente argentino Julio Argentino Roca

1888

1888

Il 1888 è un anno bisestile del XIX secolo.

Clima subtropicale umido

Clima subtropicale umido

Il clima subtropicale umido, nella classificazione dei climi di Trewartha, geografo americano che ha rielaborato la classificazione dei climi di Köppen aggiornandola e integrandola, rappresenta un sottotipo climatico subtropicale, caratterizzato da estati calde e umide, dove dominano le masse d'aria tropicali e inverni miti. Senza stagione secca e dove le precipitazioni sono comprese tra 700 mm e 1500 ed è definito tale in base alla condizione che le temperature medie mensili devono essere superiori a 10 °C per almeno 8 mesi all'anno mentre la temperatura media del mese più freddo deve essere inferiore a 18 °C.

Isola di calore

Isola di calore

In meteorologia e climatologia l'isola di calore è il fenomeno che determina un microclima più caldo all'interno delle aree urbane cittadine, rispetto alle circostanti zone periferiche e rurali.

Mese

Mese

Il mese è una suddivisione dell'anno. Etimologicamente, il termine mese ha la stessa radice dell'inglese moon e del tedesco Mond, entrambi col significato di luna.

Storia

La fondazione e l'età coloniale

La fondazione di Buenos Aires, di José Moreno Carbonero (1924)
Il palazzo del Cabildo, sede del municipio in età coloniale

La città fu fondata per la prima volta dallo spagnolo Pedro de Mendoza il 2 febbraio 1536 con il nome di Ciudad del Espíritu Santo y Puerto Santa María del Buen Ayre. Questo primo villaggio sorgeva leggermente a sud rispetto all'attuale centro, l'area era infatti quella occupata dall'odierno parco Lezama, situato nella parte sud del barrio di San Telmo. Le maestranze erano prevalentemente costituite da Sardi, in quanto la Sardegna allora e per quattrocento anni fu parte della Corona Aragonese. Quattro anni dopo il loro arrivo i coloni furono costretti ad abbandonare la cittadina a causa di un attacco degli indigeni. Nel 1580 l'esploratore spagnolo Juan de Garay fondò per la seconda e definitiva volta, la città con il nome di Ciudad de la Santísima Trinidad y Puerto de Nuestra Señora de los Buenos Aires. Anche in questa circostanza le maestranze furono sarde; infatti, la città fu battezzata con questo nome in onore della Madonna di Bonaria di Cagliari, in Sardegna. Occupava un'area di 2,3 km² e ospitava 63 abitanti.

I primi anni di vita di Buenos Aires furono di stenti: tagliata fuori dalle principali rotte commerciali della Spagna, gli abitanti mancavano di ogni comodità. Agli inizi del Seicento la colonia contava appena cinquecento abitanti. A quell'epoca per potere sopravvivere i coloni trasgredivano la legge e praticavano il contrabbando in maniera pressoché sistematica. La merce proveniente dal Brasile veniva scambiata con il cuoio, ricavato dai bovini che pascolavano nella regione. Nel 1611 fu inaugurato il primo ospedale.

Dalla sua fondazione fino al Settecento Buenos Aires subì diversi attacchi da parte di pirati inglesi, francesi e danesi. Nel 1680 i portoghesi fondarono Colonia del Sacramento sulla sponda opposta del Rio de la Plata, pretendendo così di stabilirsi nella regione. Percependo la minaccia, il governatore José de Garro inviò un ultimatum ai portoghesi, i quali tuttavia lo respinsero. De Garro allora riunì gli abitanti della città per organizzare un attacco contro i portoghesi. Il risultato fu una definitiva vittoria da parte degli spagnoli.

Nel corso del XVIII secolo si affermò nella città una nuova aristocrazia basata non sui titoli personali quanto sulle grandi proprietà fondiarie nell'entroterra. Consapevole del sempre maggior malcontento, nel 1776 il re Carlo III di Spagna proclamò Buenos Aires capitale del Vicereame del Río de la Plata, un immenso territorio che occupava parti delle attuali Argentina, Uruguay, Paraguay, Bolivia e Cile. Grazie a questo nuovo status giuridico la città poté godere di nuovi e fondamentali diritti, primo fra tutti quello di potere commerciare liberamente con resto del mondo, emancipandosi così dal monopolio sulle esportazioni detenuto fino ad allora da Lima.

Nel 1806 il generale maggiore inglese William Carr Beresford si impadronì di Buenos Aires senza incontrare resistenza, ma venne cacciato pochi mesi dopo da un esercito proveniente da Montevideo. Nel 1807 una spedizione inglese, al comando di John Whitelocke, conquistò Montevideo e poco dopo tentò per la seconda volta di impossessarsi di Buenos Aires, ma fu sconfitta dalla fiera resistenza degli abitanti e delle milizie urbane guidate dal viceré Santiago de Liniers e dal sindaco Martín de Alzaga.

L'indipendenza e le guerre civili

La Rivoluzione di Maggio di Francisco Fortuny (1910)

Il respingimento delle truppe inglesi pochi anni prima, l'influsso degli ideali dell'Illuminismo e della Rivoluzione francese dall'Europa unita all'invasione napoleonica della Spagna spinsero gran parte della borghesia di Buenos Aires a scendere in piazza per chiedere al viceré sempre maggiori autonomie dalla madrepatria. Dopo una settimana di proteste, il 25 maggio 1810 i rivoltosi proclamarono l'indipendenza della città dalla corona spagnola. Con la rivoluzione di Maggio aveva preso inizio la guerra d'indipendenza argentina, un lungo conflitto che coinvolgerà tutto il cono sud dell'America Latina e che si concluderà solo quindici anni dopo.

Durante gli anni venti del XIX secolo furono intrapresi, sotto il mandato di Bernardino Rivadavia, i primi lavori pubblici nella Buenos Aires post-coloniale, come la costruzione della nuova cattedrale, la costruzione di cimiteri e ospedali e l'istituzione della dogana terrestre e dell'Archivio[16]. Le prime decadi d'indipendenza delle Province Unite del Río de la Plata videro sorgere una forte rivalità tra la capitale nazionale, roccaforte degli unitarios liberale, e le province dell'interno, dove spadroneggiavano i federales più conservatori. Dal piano prettamente politico lo scontro si spostò ben presto su quello militare, con una serie di lunghissimi scontri che daranno vita ad oltre sei decadi di guerre civili. Sul piano invece economico, il punto massimo di divisione tra la capitale e il resto del paese era quello legato alla giurisdizione della dogana del porto e sulla spartizione delle sue entrate. Nel 1835 fu nominato governatore di Buenos Aires il caudillo federale Juan Manuel de Rosas, il quale guiderà redini della Confederazione Argentina sino al 1852.

Tra il 1838 e il 1840 il porto di Buenos Aires venne bloccato dalla marina militare francese causando gravi danni all'economia nazionale. In seguito alla vittoria di Caseros del 3 febbraio 1852, che aveva determinato la fine del regime rosista, il nuovo uomo forte della politica argentina, il caudillo Justo José de Urquiza, decise di emanare una costituzione, di stampo federalista, che ridimensionava fortemente il peso della capitale all'interno degli equilibri politici nazionali. Così, l'11 settembre dello stesso anno, dopo una breve rivoluzione Buenos Aires proclamò la secessione dal resto della Confederazione Argentina dando vita ad un stato indipendente. Negli anni della secessione la città, che godeva delle entrate del porto, fu interessata da una prima serie di lavori pubblici, come la realizzazione di un sistema fognario e la costruzione di alcuni impianti per l'approvvigionamento di acqua potabile, che favorirono la crescita della città e il miglioramento delle condizioni di vita dei suoi abitanti[17]. Nuove leggi, come quella del 1857 sul riposo domenicale, favorirono il miglioramento delle condizioni dei lavoratori[18]. Sempre nel 1857 fu inaugurata la prima ferrovia argentina che univa la stazione del Parque, situata sull'area dell'odierno teatro Colón, a quella di Floresta. La formale indipendenza bonaerense durò fino al 1859, anno in cui le truppe confederate di Urquiza sconfissero quelle portegne guidate dal futuro presidente Bartolomé Mitre nella battaglia di Cepeda. Rientrato all'interno della Confederazione il governo di Buenos Aires tuttavia non rispettò i patti stipulati al momento della resa e, grazie all'appoggio di alcune province dell'interno, riuscì a riorganizzare una forza militare con la quale sconfisse definitivamente Urquiza a Pavón nel settembre del 1861.

Buenos Aires nello stato argentino

Veduta di plaza de Mayo del maggio 1854. Al centro la Pirámide de Mayo e a destra la Cattedrale di Buenos Aires.

Con la riunificazione del Paese nel 1862 e la momentanea fine delle guerre civili, Buenos Aires continuò la sua rapida crescita grazie al porto e alla nascente rete ferroviaria che la univa con le province dell'interno. La città divenne una meta ambita per migliaia di emigranti provenienti dall'Italia, dalla Spagna, dalla Gran Bretagna, dalla Germania e dalla Francia. Buenos Aires in pochi anni divenne una grande città cosmopolita, brulicante di commerci ed attività industriali. Nel 1865 il papa Pio IX elevò Buenos Aires al rango di arcidiocesi.

Veduta di Buenos Aires dal Rio de la Plata negli anni ottanta del XIX secolo.

Il rapido aumento della popolazione urbana, che dai circa 90 000 abitanti del 1855 era passata ai 177 787 di quattordici anni dopo[18], aveva comportato un peggioramento delle condizioni di vita. Molti quartieri del centro infatti si erano sovraffollati, e la povertà unita alla mancanza di alloggi aveva spinto molti immigrati ad alloggiare in vecchi edifici di epoca coloniale del centro noti come conventillos. Qui decine di famiglie, principalmente italiane e afro-argentine, condividevano gli spazi comuni in mezzo alla sporcizia senza nessun servizio di base. Tra il 1867 e il 1869 Buenos Aires, così come gran parte dell'Argentina centro-occidentale, fu colpita da una violenta epidemia di colera che causò solo nella capitale più di 3 000 vittime[19]. Cessata questa emergenza la città fu colpita poco dopo da una tragedia ancora più grande. Alla fine di gennaio 1871 si registrarono infatti tra la popolazione i primi casi di febbre gialla. Al momento del suo massimo picco, il 10 aprile, si arrivarono a contare 563 decessi in un solo giorno.

Un conventillo della Buenos Aires di fine XIX secolo.

Alla cronica assenza di adeguate strutture sanitarie, si dovette registrare anche l'esaurimento dei cimiteri cittadini a causa dell'enorme numero giornaliero di vittime. Per cercare di contenere una situazione già catastrofica in quegli stessi giorni fu aperto il nuovo cimitero della Chacarita. L'epidemia, durata fino a giugno, uccise più di 13 600 persone, 6 200 dei quali italiani[20]. Le zone più colpite furono i quartieri di San Telmo e Monserrat, noti per le drammatiche condizioni di sovraffollamento, e gli insediamenti lungo il Riachuelo. La vivace comunità di origine africana venne di fatto annientata, mentre l'aristocrazia portegna, una volta cessata l'emergenza lasciò definitivamente le dimore del centro per stabilirsi nelle aree di Retiro e Recoleta, più arieggiate e salubri. Nel dicembre dello stesso anno il battello a vapore América diretto a Montevideo prese fuoco durante la navigazione sul Rio de la Plata causando la morte di un centinaio di passeggeri.

Nel 1880 il governatore della provincia di Buenos Aires Carlos Tejedor mosse un esercito contro il presidente Nicolás Avellaneda che trasferì il governo federale nel vicino villaggio di Belgrano. Dopo la sconfitta degli insorti alle porte di Buenos Aires, Tejedor fu costretto alle dimissioni e fu siglato un armistizio tra le parti in conflitto. Per risolvere il problema dello status di Buenos Aires fu emanata da Avellaneda una legge che separava la città dal resto della sua vasta provincia e la poneva sotto il diretto controllo della Casa Rosada. Il nuovo capo del governo cittadino sarebbe stato nominato un sindaco su diretta indicazione del Presidente della Repubblica con l'accordo del Senato, mentre l'organo deliberativo sarebbe stato un consiglio eletto dagli abitanti. Nel 1883 il presidente Julio Argentino Roca nominò Torcuato de Alvear primo sindaco della città. Con la cosiddetta federalizzazione di Buenos Aires si chiuse definitivamente il periodo delle guerre civili in Argentina.

Una grande metropoli

Avenida de Mayo nel 1915.

Durante il mandato di Alvear iniziarono una serie di importanti lavori pubblici che cambiarono il volto della capitale argentina, come l'apertura dell'Avenida de Mayo, la realizzazione del nuovo porto e il Paseo de La Recoleta. Le principali strade e piazze della città furono pavimentate, rettificate e dotate di verde pubblico. Di pari passo alla crescita del tessuto urbano anche la rete tranviaria continuò a svilupparsi arrivando a un'estensione di 149 km sul finire degli anni ottanta dell'800. Secondo il censimento del 1887, ultimo anno del mandato di Alvear, la popolazione aveva raggiunto le 408 173 unità. Il 14 febbraio 1888 Buenos Aires annetté le limitrofe municipalità di Belgrano e San José de Flores. Nel 1890 Buenos Aires fu teatro della rivoluzione che portò alla caduta del presidente Miguel Juárez Celmán e segnò la fine della classe politica che fino ad allora aveva governato l'Argentina.

Sul finire del secolo la capitale aveva ormai cambiato volto ed era diventata una metropoli di quasi 664 000 abitanti (1895), che nove anni dopo erano già diventati 950 891. Furono costruiti o ultimati grandi edifici governativi come la Casa Rosada, il Palazzo del Congresso e quello della Municipalità. Grande risalto fu poi dato alle istituzioni culturali che dovevano simboleggiare le ambizioni nazionali e condurre il paese verso le celebrazioni del centenario dell'Indipendenza. Furono così realizzati in quegli anni il teatro Colón, il museo delle Belle Arti, il museo storico, lo zoo cittadino e il giardino botanico. Ma anche l'edilizia privata non fu da meno, le grandi famiglie aristocratiche e le compagnie private contattarono i migliori architetti europei per realizzare le loro dimore cittadine nel segno dello sfarzo e del lusso. Edifici come il palazzo dell'Acqua Corrente, o le dimore dei Pizzurno, degli Haedo, dei Paz divennero ben presto elementi tipici del paesaggio cittadino. Nel 1910 Buenos Aires fu interessata dai grandiosi festeggiamenti per il centenario dell'indipendenza nazionale.

L'impetuosa crescita dell'economia argentina all'inizio del XX secolo aveva attirato verso il paese sudamericano e la sua capitale milioni di immigrati dall'Europa. Il censimento del 1909 aveva infatti registrato una popolazione di 1 231 698 abitanti dei quali oltre 544 000 erano stranieri (278 041 italiani). Per potere accogliere il sempre crescente numero di immigrati nel 1911 fu costruito il nuovo Hotel de Inmigrantes. Grandi ondate di italiani, spagnoli, tedeschi, ebrei russi, siriani e libanesi si riversarono nella capitale argentina andando ad abitare i nuovi quartieri che sorgevano accanto agli impianti industriali della città. Nel 1913 fu aperta la linea A della metropolitana; Buenos Aires fu così la prima città dell'America Latina a dotarsi di tale infrastruttura. Per potere facilitare gli spostamenti e gli scambi commerciali con l'interno furono costruiti o ampliati in quegli anni le grandi stazioni di Constitución, Once e Retiro. Alla vigilia dello scoppio della prima guerra mondiale la popolazione di Buenos Aires era arrivata a superare 1 500 000 unità facendo della città una delle più grandi metropoli del pianeta.

XX secolo

Nel 1916 le elezioni nazionali, le prime con il voto segreto e a suffragio universale, furono vinte dal radicale Hipólito Yrigoyen, evento che segnò la fine del predominio politico dei ceti aristocratici. La stagnazione economica e il crollo dei prezzi delle esportazione gettarono l'Argentina in una profonda crisi. Nel gennaio 1919 uno sciopero in una fabbrica di Buenos Aires degenerò presto in una serie di violenze che lasciò morti e feriti tra gli operai e le forze di polizia. La città piombò così in un clima di proteste, scontri a fuoco, saccheggi e distruzioni che passò alla storia come settimana tragica. In appoggio all'opera repressiva della polizia si costituì la Lega Patriottica Argentina, una formazione paramilitare di estrema destra, che compie una serie di omicidi e violenze contro scioperanti, associazioni operaie, immigrati catalani ed ebrei. In particolare contro questi ultimi si registrano nel quartiere di Once due violentissimi pogrom, gli unici mai registrati sul continente americano, che causarono centinaia di morti e feriti.

Negli anni venti, a fronte di una ripresa dell'economia nazionale, si registrò l'arrivo di nuove ondate di immigrati italiani, spagnoli, polacchi, ucraini, croati e armeni che andarono ad arricchire il quadro multiculturale della città. Accanto poi ai tradizionali canali d'immigrazione transoceanica, in quegli stessi si assistette all'arrivo in città di migliaia di contadini provenienti dalle aree rurali più povere dell'Argentina e dei paesi confinanti. Molti di questi nuovi arrivati trovarono alloggio presso degli insediamenti residenziali temporanei noti come villas miserias, caratterizzati dall'assenza dei più elementari servizi e da condizioni igienico-sanitarie disastrose. Nel 1925 fu aperto al traffico il nuovo porto a Retiro.

A partire dal golpe militare del 1930 l'amministrazione della città fu spesso controllata dalle forze armate argentine. Il 17 ottobre 1945 Buenos Aires fu teatro della grande manifestazione d'appoggio a Juan Domingo Perón, imprigionato nell'isola di Martín García. Questo evento segnerà l'inizio del peronismo. Nel 1949 fu inaugurato nella vicina cittadina di Ezeiza il grande aeroporto internazionale di Buenos Aires. Nel giugno 1955 nel corso di un tentativo di colpo di stato alcuni aerei militari che cercavano di colpire la Casa Rosada per uccidere Perón, bombardarono plaza de Mayo causando la morte di oltre trecento civili.

Veduta notturna di Buenos Aires.

A seguito del golpe militare del 1976 fu nominato sindaco della città il tenente Osvaldo Cacciatore. Sotto il mandato di quest'ultimo furono realizzate alcune opere, come le autostrade per l'aeroporto e quella per La Plata che stravolgeranno irreparabilmente l'aspetto di alcuni quartieri centrali. A seguito della sparizione di decine di migliaia di oppositori politici la centrale plaza de Mayo divenne ritrovo quotidiano delle madri e delle nonne degli scomparsi che, marciando silenziosamente, chiedevano notizie dei loro cari. Il movimento delle Madri di Plaza de Mayo diventerà negli anni a seguire uno dei simboli dell'opposizione alla feroce dittatura militare argentina.

Il 17 marzo 1992 una bomba esplose davanti all'ambasciata israeliana uccidendo 29 persone e ferendone 242. Un secondo attentato, occorso due anni dopo, fece saltare per aria un edificio che ospitava numerose organizzazioni ebraiche e causò la morte di 85 persone. La riforma costituzionale del 1994 garantì a Buenos Aires, dopo oltre un secolo, una completa autonomia dal potere presidenziale con l'elezione diretta del sindaco. Due anni dopo il radicale Fernando de la Rúa vinse le prime elezioni aggiudicandosi così il titolo di Capo del Governo della Città. Sul finire del millennio Buenos Aires, così come il resto del paese, fu colpita da una durissima crisi economica che metterà in ginocchio il paese sudamericano in pochi anni. Nella capitale si registrarono in quegli anni numerose manifestazioni e proteste contro le politiche economiche del governo, ma anche violenze e saccheggi che spinsero de la Rúa, diventato nel frattempo Presidente della Repubblica, a dichiarare lo stato d'assedio. Tra il 19 e il 21 dicembre 2001 nel corso di una serie di manifestazioni antigovernative davanti alla Casa Rosada e al Palazzo del Congresso cinque persone rimasero uccise.

Nel 2004 Buenos Aires fu segnata da una tragedia, l'incendio della discoteca República Cromañón nel quale morirono 194 persone, che non solo metteva a nudo la debolezza e la fragilità delle istituzioni cittadine ma che costrinse alle dimissioni il sindaco Aníbal Ibarra. Dopo l'amministrazione temporanea di Jorge Telerman, alle elezioni del 2007 si affermò Mauricio Macrì di Proposta Repubblicana. Durante il mandato di Macrì furono attuate importanti iniziative, specialmente per il trasporto pubblico. In particolare fu ampliata la rete della metropolitana con l'apertura di una nuova linea e il prolungamento di altre tre. Nel febbraio 2012 un grave incidente ferroviario occorso nella stazione di Once causò la morte di oltre cinquanta persone.

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Cabildo

Cabildo

Un cabildo, o ayuntamiento, era un organo collegiale coloniale spagnolo che governava un comune. I cabildos venivano a volte nominati, a volte eletti, ma erano considerati rappresentanza dei proprietari terrieri di tutti i nuclei familiari (vecinos). Il cabildo coloniale era essenzialmente lo stesso di quello che si sviluppò nella Castiglia medievale. Il cabildo era la rappresentazione legale del comune e dei vecinos davanti alla corona, ed era tra le prime cose create dai conquistadores dopo aver conquistato un'area. Ad esempio Hernán Cortés fondò La Villa Rica de la Vera Cruz per liberarsi dall'autorità del Governo di Cuba. Il termine cabildo ha la stessa radice latina (capitulum) del termine italiano "capitolo". Storicamente il termine ayuntamiento è spesso preceduto dalla parola excelentísimo come allocuzione, quando ci si riferiva al consiglio. Questa frase è spesso abbreviata in Exc.mo Ay.to

Impero spagnolo

Impero spagnolo

L'Impero spagnolo fu uno dei primi imperi coloniali della storia e uno dei più vasti di tutti i tempi. Venne anche soprannominato "l'impero su cui non tramonta mai il sole", e fu il maggiore impero del suo tempo, raggiungendo, nel XVIII secolo, una superficie di 18,4 milioni di km², e per quasi 200 anni una superpotenza assieme al Portogallo, ovvero dalla scoperta delle Americhe, e quindi dalla fine del medioevo, nel 1492, all'avvento dell'Impero britannico nel XVII secolo, dove perse il suo status di una delle principali potenze mondiali, venendo considerata una potenza secondaria, anche a causa di aver perso molti dei suoi domini nel corso del XVIII e XIX secolo, sino a quando nel 1976 non cessò del tutto di esistere con l'indipendenza del Sahara spagnolo, rimanendo quindi una potenza minore se comparata alle altre potenze predominanti in Europa e nel mondo.

2 febbraio

2 febbraio

Il 2 febbraio è il 33º giorno del calendario gregoriano. Mancano 332 giorni alla fine dell'anno.

1536

1536

Il 1536 è un anno bisestile del XVI secolo.

Parco Lezama

Parco Lezama

Il Parco Lezama è un parco urbano situato nello storico quartiere di San Telmo a Buenos Aires.

1580

1580

Il 1580 è un anno bisestile del XVI secolo.

Juan de Garay

Juan de Garay

Juan de Garay è stato un esploratore e conquistador spagnolo di origine basca.

Cagliari

Cagliari

Cagliari è un comune italiano di 148 259 abitanti, capoluogo della regione autonoma della Sardegna. La sua città metropolitana conta 419 993 abitanti.

Brasile

Brasile

Il Brasile, ufficialmente Repubblica Federale del Brasile, è una repubblica federale dell'America meridionale. Con una superficie di oltre 8,5 milioni di km², è il quinto stato del mondo per superficie totale, bagnato dall'oceano Atlantico a est, confina a nord con il dipartimento francese d'oltremare della Guyana francese, il Suriname, la Guyana e il Venezuela, a nord-ovest con la Colombia, a ovest con il Perù e la Bolivia, a sud-ovest con il Paraguay e l'Argentina, e a sud con l'Uruguay.

Cuoio

Cuoio

Il cuoio è il materiale ricavato dalla pelle degli animali la quale, in seguito a un processo denominato "concia" viene resa imputrescibile.

1611

1611

Il 1611 è un anno del XVII secolo.

1680

1680

Il 1680 è un anno bisestile del XVII secolo.

Monumenti e luoghi d'interesse

L'obelisco nella Avenida 9 de Julio.

A partire dall'inizio del Novecento la forma di Buenos Aires si è profondamente trasformata. La Plaza de Mayo, già nucleo dell'originale insediamento coloniale spagnolo, divenne il cuore pulsante della capitale dell'Argentina indipendente. Sulla piazza si affacciano alcuni degli edifici civili e religiosi più importanti della città: il Cabildo di Buenos Aires, la Casa Rosada, la cattedrale cattolica, la sede del governo cittadino e il Banco de la Nación Argentina.

Il cabildo era la sede del governo cittadino in età coloniale. Il primo edificio fu costruito nel 1610, ma ben presto si rivelò troppo piccolo per il suo scopo. Nel 1740 fu ricostruito un edificio più ampio, che nel 1879 assunse forme più sontuose. Nel 1940, ormai divenuto un edificio storico fu ricostruito nell'originario stile coloniale sulla base di documenti d'epoca.

Il moderno quartiere di Puerto Madero ed il puente de la Mujer progettato dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava.

La Casa Rosada è la sede centrale del potere esecutivo della Repubblica Argentina. All'interno di essa hanno sede gli uffici del Presidente della Repubblica Argentina.

Dalla Plaza de Mayo parte l'asse principale della città di Buenos Aires, ovvero l'Avenida de Mayo, che termina nella Plaza del Congreso dove sorge l'imponente edificio del Palazzo del Congresso della Nazione Argentina.

Il mercatino domenicale nel quartiere storico di San Telmo.

A metà l'Avenida de Mayo incrocia l'Avenida 9 de Julio, una delle strade più larghe del mondo. All'incrocio della 9 de Julio con l'Avenida Corrientes sorge l'Obelisco di Buenos Aires, costruito nel 1936 in sole quattro settimane per commemorare il quarto centenario della fondazione della città.

La Avenida Corrientes, una delle arterie della vita notturna della capitale argentina, nonché sede di teatri e librerie, è detta la strada che non dorme mai. La calle Florida è il cuore commerciale della capitale argentina e attraversa tutta la zona del Microcentro, il distretto finanziario di Buenos Aires, caratterizzato dalla presenza di grattacieli e imponenti edifici bancari.

Nella zona di Retiro, situata a nord del centro e gravitante attorno alla Plaza San Martín, sorgono alcuni dei più maestosi e lussuosi edifici residenziali della capitale argentina. Ad ovest di Retiro si estende l'elegante quartiere di Recoleta, il salotto buono della capitale argentina, noto per la presenza di alcune importanti istituzioni culturali come la Biblioteca Nazionale e per il cimitero dove sono sepolti i più noti protagonisti della storia nazionale. L'elegante zona di Palermo, il quartiere più grande di Buenos Aires, è caratterizzata per i suoi parchi, i grandi viali, il Planetario Galileo Galilei, nonché per i suoi locali, i negozi lussuosi e la sua vivace vita notturna che ne fanno la zona più trendy della capitale argentina

Caminito, la celebre strada de La Boca.

A sud del centro si sviluppa il quartiere di San Telmo, caratterizzato per la sua atmosfera coloniale, le piazze alberate, le chiese barocche ed i negozi d'antiquariato ed artigianato. Un tempo parte integrante del porto cittadino, oggigiorno Puerto Madero è un moderno e lussuoso quartiere residenziale caratterizzato dalla presenza di vecchi magazzini ora adibiti a spazi commerciali e altissimi grattacieli. Su una delle darsene si staglia il Puente de la Mujer, opera dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava[21].

A sud di San Telmo si estende il popolare barrio de La Boca, sorto attorno alle rive del Riachuelo. Un tempo scalo portuale e centro della comunità genovese che si era insediata qui nella prima metà del XIX secolo, il quartiere ha in seguito attraversato decenni di degrado legato al declino delle attività industriali e portuali. Oggi giorno, grazie alla valorizzazione di angoli caratteristici come Caminito, con le sue casette colorate e gli artisti[22], unito al richiamo dello stadio La Bombonera del Boca Juniors[23], hanno fatto de La Boca una delle attrazioni turistiche più in voga della città.

La città è ricca di grattacieli costruiti nei vari stili che hanno caratterizzato il XX secolo. Tra i più celebri figurano l'Edificio Kavanagh, l'Edificio SAFICO, l'Edificio Mihanovich e il Palazzo Barolo.

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Obelisco di Buenos Aires

Obelisco di Buenos Aires

L'obelisco di Buenos Aires è un monumento della capitale dell'Argentina Buenos Aires. L'obelisco sorge nel barrio di San Nicolás, in plaza de la República, all'intersezione fra le avenide Corrientes e 9 de Julio e fu costruito per festeggiare il quarto centenario della fondazione della città.

Avenida 9 de Julio

Avenida 9 de Julio

L'Avenida 9 de Julio è una delle principali arterie viarie del centro della capitale argentina Buenos Aires. Prende il nome dalla data dell'indipendenza argentina, il 9 luglio 1816. Con i suoi 140 metri di larghezza è una delle strade più larghe del mondo.

Plaza de Mayo

Plaza de Mayo

Plaza de Mayo è la piazza principale di Buenos Aires, capitale dell'Argentina. È situata nell'area nota come Microcentro, all'interno del quartiere di Monserrat ed è delimitata dalle Calles Bolívar, Hipólito Yrigoyen, Balcarce e dall'Avenida Rivadavia. In quanto centro della capitale argentina è stata teatro di alcuni dei più importanti avvenimenti della storia non solo cittadina, ma nazionale, come la Rivoluzione di Maggio che darà il via all'indipendenza delle Province Unite del Río de la Plata. In occasione del primo anniversario della rivoluzione, nel 1811, fu costruita la Pirámide de Mayo, il primo monumento dedicato alla storia del paese.

Cabildo di Buenos Aires

Cabildo di Buenos Aires

Il Cabildo di Buenos Aires è uno storico edificio pubblico di Buenos Aires, capitale dell'Argentina. Sorse in epoca coloniale, quando la città faceva parte dell'Impero spagnolo, come sede del locale ayuntamiento e, dal 1776, del governo del Vicereame del Río de la Plata. Si affaccia sulla centrale Plaza de Mayo e ospita un museo storico. Fu dichiarato monumento nazionale dell'Argentina nel 1933.

Casa Rosada

Casa Rosada

La Casa Rosada è la sede centrale del potere esecutivo della Repubblica Argentina e un monumento nazionale. All'interno di essa hanno sede gli uffici del Presidente della Repubblica Argentina che risiede nella Quinta de Olivos. L'edificio sorge a Buenos Aires e si affaccia sulla storica Plaza de Mayo. Il nome gli deriva dal caratteristico colore rosato ed è considerato uno dei palazzi più importanti di Buenos Aires. Oltre alle funzioni istituzionali, la Casa Rosada ospita anche il Museo de la Casa de Gobierno, un'esposizione storica di oggetti legati alla storia del paese e dei suoi presidenti.

Banco de la Nación Argentina

Banco de la Nación Argentina

Il Banco de la Nación Argentina è un istituto di credito statale e la più grande istituzione finanziaria dell'Argentina.

Cabildo

Cabildo

Un cabildo, o ayuntamiento, era un organo collegiale coloniale spagnolo che governava un comune. I cabildos venivano a volte nominati, a volte eletti, ma erano considerati rappresentanza dei proprietari terrieri di tutti i nuclei familiari (vecinos). Il cabildo coloniale era essenzialmente lo stesso di quello che si sviluppò nella Castiglia medievale. Il cabildo era la rappresentazione legale del comune e dei vecinos davanti alla corona, ed era tra le prime cose create dai conquistadores dopo aver conquistato un'area. Ad esempio Hernán Cortés fondò La Villa Rica de la Vera Cruz per liberarsi dall'autorità del Governo di Cuba. Il termine cabildo ha la stessa radice latina (capitulum) del termine italiano "capitolo". Storicamente il termine ayuntamiento è spesso preceduto dalla parola excelentísimo come allocuzione, quando ci si riferiva al consiglio. Questa frase è spesso abbreviata in Exc.mo Ay.to

1610

1610

Il 1610 è un anno del XVII secolo.

1740

1740

Il 1740 è un anno bisestile del XVIII secolo.

1940

1940

Il 1940 è un anno bisestile del XX secolo.

Avenida de Mayo

Avenida de Mayo

L'Avenida de Mayo è un viale di Buenos Aires, capitale dell'Argentina. Unisce plaza de Mayo, sede della Casa Rosada, con plaza del Congreso, sede del Congresso della Nazione Argentina e termina in Avenida Rivadavia dopo un percorso di 1.5 km.

Plaza del Congreso

Plaza del Congreso

Plaza del Congreso è una delle principali piazze della capitale argentina Buenos Aires. Sorge nel quartiere centrale di Monserrat.

Società

Buenos Aires, con la crescita demografica degli ultimi decenni, si è estesa tanto da unirsi ad altri 54 municipi vicini (appartenenti dal punto di vista amministrativo alla Provincia di Buenos Aires), creando una conurbazione in cui vivono 12 843 000 abitanti.[24] Per fare riferimento a questa conurbazione colloquialmente viene definita Grande Buenos Aires.

Gli abitanti della città di Buenos Aires vengono chiamati porteños, mentre gli abitanti della provincia di Buenos Aires vengono chiamati bonaerenses.

Nella Capitale Federale (la città di Buenos Aires) spesso si parla un argot, il lunfardo, gergo caratteristico che incorpora allo spagnolo dei termini di origini diverse arrivati con l'immigrazione.

Origini della popolazione

L'Hotel de Inmigrantes, aperto nel 1911 e porta d'ingresso per i milioni d'immigrati che sbarcavano a Buenos Aires.

Gli abitanti di Buenos Aires hanno prevalentemente un'origine europea, in virtù delle ondate di immigrati che hanno investito la città tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Tra le comunità maggiormente rappresentate vi sono quelle provenienti dalle regioni italiane di Campania, Calabria, Liguria, Sicilia, Piemonte, Lombardia e Friuli e quelle spagnole di Galizia, Asturie, Paesi Baschi e Andalusia. Altre comunità che s'insediarono nella capitale argentina furono quella tedesca, inglese, irlandese, olandese, bulgara, montenegrina, greca, ungherese, russa, ceca, croata, polacca, norvegese e francese. Dagli anni venti del XX secolo si è assistito all'arrivo di numerosi migranti dai paesi del Medioriente e dal Caucaso come Siriani, Libanesi, Armeni e Georgiani.

La comunità ebraica, forte di oltre 250 000 persone, la più numerosa dell'America Latina, giunse anch'essa a Buenos Aires alla fine del XIX secolo. È formata principalmente da ebrei askenaziti d'origine polacca, russa, tedesca, svedese, ma sono presenti anche comunità sefardite costituite da ebrei siriani e ebrei libanesi.

Significativa, sebbene più recente, è la presenza anche di comunità di immigrati e di loro discendenti provenienti dai paesi dell'estremo Oriente. Da segnalare in modo particolare la comunità cinese, la quarta comunità più numerosa del paese, originaria per lo più di Taiwan e della provincia continentale del Fujian. Questa collettività è diventata uno dei cardini dell'economia cittadina dal momento che molti dei supermercati sparsi sul territorio urbano sono gestiti da Cinesi[25][26]. La comunità giapponese è invece originaria per la maggior parte della prefettura di Okinawa, mentre quella coreana è insediata per la maggior parte nei barrios di Flores e Once[27].

Dalla seconda metà del XX secolo si è assistito a una immigrazione prettamente latinoamericana, con l'arrivo in città di boliviani, peruviani e paraguaiani. Secondo il censimento del 2010 il 2,1% della popolazione è costituito da nativi americani o discendenti di prima generazione di tale etnia. Le etnie maggiormente rappresentate erano quella guaraní, quella quechua, quella aymara e quella mapuche.

Religione

Buenos Aires è sede dell'omonima arcidiocesi cattolica al cui vertice siede l'arcivescovo Mario Aurelio Poli. Il suo predecessore, Jorge Mario Bergoglio è stato proclamato papa nel 2013 con il nome di Francesco. Sono presenti in città anche altre confessioni, come quella russo ortodossa, quella protestante, quella musulmana, quella mormona, quella buddista e i Testimoni di Geova. A Buenos Aires si trova la più grande moschea del Sudamerica. Il 18% della popolazione si è dichiarato ateo[28].

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Conurbazione

Conurbazione

In urbanistica, una conurbazione è un modello di sviluppo del territorio che consiste nella saldatura reciproca, pianificata o spontanea, di centri abitati in un'unica area urbana dovuta alle mutue interazioni sociali, territoriali, economiche, alla crescita della popolazione residente e all'espansione urbana. In alcuni casi lo sviluppo avviene intorno a un centro egemone attraverso l'inglobamento dei centri periferici, oppure attraverso la fusione di più centri contigui di simile importanza. Il termine deriva dall'inglese conurbation, parola utilizzata dallo scienziato scozzese Patrick Geddes per descrivere lo sviluppo urbano della città di Londra in forma policentrica tra il XIX e il XX secolo.

Grande Buenos Aires

Grande Buenos Aires

La Grande Buenos Aires è il nome con il quale si conosce la Città Autonoma di Buenos Aires più la sua area metropolitana, chiamata conurbano, che si estende nella provincia di Buenos Aires, senza costituire nel suo insieme un'unità amministrativa. Si estende in tutte le direzioni possibili, ed è composta da zone con distinte peculiarità. Per esempio, la zona nord della Grande Buenos Aires è associata tradizionalmente con la classe alta, mentre al sud proliferano quartieri di famiglie di classe media e bassa. A sud confina con l'area della Gran La Plata, appartenente alla città di La Plata.

Argot

Argot

L'argot è un registro linguistico proprio di un gruppo sociale, il cui scopo è escludere gli estranei dalla comunicazione, criptando i messaggi scambiati.

Gergo

Gergo

Gergo è un termine usato per definire delle varietà di lingua che vengono utilizzate da specifici gruppi di persone e che si sono sensibilmente allontanate dalla lingua o dal dialetto parlato di norma in zona.

Hotel de Inmigrantes

Hotel de Inmigrantes

L'Hotel de Inmigrantes è un polo museale della capitale argentina Buenos Aires. Tra il 1911 ed il 1953 è stato il principale punto d'ingresso per gli immigrati che sbarcavano in Argentina. Al suo interno i nuovi arrivati venivano registrati, curati, sfamati, formati ed infine indirizzati alla loro destinazione finale nel Paese.

1911

1911

Il 1911 è un anno del XX secolo.

Campania

Campania

La Campania è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 5 592 175 abitanti. È la regione più popolosa e più densamente popolata del Mezzogiorno; a livello nazionale è terza per numero di abitanti e seconda per densità di popolazione, preceduta soltanto dalla Lombardia. Situata tra il mar Tirreno a sud-ovest e l'Appennino meridionale a nord-est, ha una superficie di 13670,95 km². La regione confina a nord-ovest con il Lazio, a nord con il Molise, a nord-est con la Puglia e a est con la Basilicata. Oltre al capoluogo di regione Napoli, le città capoluogo di provincia sono Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. Lungo le coste della Campania sono presenti quattro golfi: il golfo di Gaeta, il golfo di Napoli, il golfo di Salerno e il golfo di Policastro.

Calabria

Calabria

La Calabria è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 1 841 300 abitanti, con capoluogo Catanzaro.

Friuli

Friuli

Il Friuli [friˈuːli] è una regione storico-geografica dell'Italia nord-orientale, comprensiva degli attuali enti di decentramento regionale di Pordenone, Udine, e di Gorizia in Friuli-Venezia Giulia, più parte della città metropolitana di Venezia in Veneto e del Goriziano in Slovenia. Comprende la pianura friulana, che si estende dal fiume Livenza a ovest fino al fiume Timavo a est, dalle Alpi Carniche alle Alpi Giulie. La città più importante della regione è Udine.

Galizia (Spagna)

Galizia (Spagna)

La Galizia è una comunità autonoma nel nord-ovest della Spagna. Confina a nord-est col golfo di Biscaglia, a ovest con l'oceano Atlantico, a est con le Asturie e la Castiglia e León e a sud col Portogallo. La Galizia è composta da quattro province: A Coruña, Pontevedra, Ourense e Lugo.

Asturie

Asturie

Il Principato delle Asturie è una comunità autonoma della Spagna settentrionale, è composta da una sola provincia, di cui l'erede al trono spagnolo è tradizionalmente principe.

Andalusia

Andalusia

L'Andalusìa (in spagnolo: Andalucía) è una delle diciassette comunità autonome della Spagna. È composta da otto province: Almería, Cadice, Cordova, Granada, Huelva, Jaén, Malaga e Siviglia, capoluogo della comunità autonoma dell'Andalusia.

Buenos Aires e la politica

Nel corso del XX secolo Buenos Aires ha visto alternarsi al governo dell'Argentina capi di Stato che erano espressione a volte di regolari elezioni, a volte di colpi di stato.

Durante la dittatura militare, negli anni dal 1976 al 1983, Buenos Aires ha conosciuto il fenomeno dei desaparecidos, in cui molti giovani venivano torturati e fatti sparire per l'accusa, molto spesso infondata, di simpatizzare per la sinistra, considerata ispiratrice del terrorismo.

Parallelamente Buenos Aires è stata teatro di movimenti di piazza, anche rilevanti, pro o contro il governo del tempo. Ricordiamo le smisurate folle osannanti, che acclamavano il presidente Juan Domingo Perón e la moglie Evita, ma anche le manifestazioni del gruppo delle Madri di Plaza de Mayo, costituito da donne che, nell'impossibilità di manifestare altrimenti la loro situazione, si riunivano nella piazza antistante la Casa Rosada, esponendo in silenzio le foto dei loro cari, dispersi a causa della repressione militare.

In anni più recenti si sono moltiplicate le manifestazioni dei piqueteros, che protestano per ottenere aiuti alle persone in difficoltà a causa della disoccupazione e della crisi economica, effettuando blocchi stradali e altre forme di protesta pubblica.

Particolare rilevanza ha avuto la manifestazione definita cacerolazo (19-21 dicembre 2001), in cui scese in piazza la classe media, colpita dal blocco dei risparmi bancari, facendo risuonare le pentole di casa. Il cacerolazo ha provocato la caduta del governo di Fernando de la Rúa.

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Desaparecidos

Desaparecidos

L'espressione desaparecidos si riferisce alle persone che furono arrestate per motivi politici, o anche semplicemente accusate di avere compiuto attività "anti governative" dalla polizia dei regimi militari argentino, cileno e di altri paesi dell'America latina, e delle quali si persero in seguito le tracce.

Terrorismo

Terrorismo

Il termine terrorismo nel diritto internazionale, soprattutto in ambito penale, indica azioni criminali violente premeditate aventi lo scopo di suscitare terrore nella popolazione tra le quali attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, dirottamenti ed altri eventi che causino danno di collettività ad enti quali istituzioni statali, enti pubblici, governi, esponenti politici e pubblici, gruppi politici, etnici e religiosi.

Juan Domingo Perón

Juan Domingo Perón

Juan Domingo Perón è stato un generale e politico argentino. Fu presidente dell'Argentina dal 1946 al 1955 quando venne rovesciato da un colpo di Stato militare. Rieletto alla stessa carica nel 1973, morì l'anno dopo, venendo sostituito dalla terza moglie Isabel Martínez de Perón.

Evita Perón

Evita Perón

María Eva Duarte de Perón, nata María Eva Duarte, è stata un'attrice, politica, sindacalista e filantropa argentina, seconda moglie del presidente Juan Domingo Perón e First Lady dell'Argentina dal 1946 fino alla morte nel 1952, avvenuta per un tumore, a 33 anni. È di solito indicata come Eva Perón o con il diminutivo Evita.

Madri di Plaza de Mayo

Madri di Plaza de Mayo

Madri di Plaza de Mayo è un'associazione formata dalle madri dei desaparecidos, ossia i dissidenti scomparsi durante la dittatura militare in Argentina tra il 1976 e il 1983.

Cacerolazo

Cacerolazo

Il cacerolazo è un termine colloquiale della lingua spagnola con il quale si indica una forma di manifestazione pacifica e rumorosa, in spazi privati o pubblici, in cui l'espressione pubblica di protesta, o dissenso, si realizza attraverso il rumore ottenuto percuotendo coralmente degli oggetti adatti allo scopo, come casseruole, tegami, pentole, coperchi, mestoli, suppellettili da cucina, o altri utensili simili di uso comune.

2001

2001

Il 2001 è un anno del XXI secolo. È stato il primo anno del XXI secolo e del III millennio dell'Era cristiana.

Fernando de la Rúa

Fernando de la Rúa

Fernando de la Rúa Bruno è stato un avvocato, docente e politico argentino. Di origini galiziane e appartenente ad una famiglia della piccola borghesia, partecipò alle elezioni presidenziali in Argentina del 1999 quale candidato dell'Alianza e divenne Presidente dell'Argentina dal 10 dicembre 1999 al 21 dicembre 2001. Membro dell'Unione Civica Radicale, si dimise a seguito della crisi finanziaria che colpì l'Argentina nel 2001. La morte di manifestanti in piazza a mano delle forze dell'ordine lo portarono alle dimissioni. Le responsabilità della crisi, tuttavia, erano ascrivibili all'operato del suo predecessore Carlos Saúl Menem. Ha ricoperto la carica di sindaco di Buenos Aires dal 1996 al 1999.

Casa Rosada

Casa Rosada

La Casa Rosada è la sede centrale del potere esecutivo della Repubblica Argentina e un monumento nazionale. All'interno di essa hanno sede gli uffici del Presidente della Repubblica Argentina che risiede nella Quinta de Olivos. L'edificio sorge a Buenos Aires e si affaccia sulla storica Plaza de Mayo. Il nome gli deriva dal caratteristico colore rosato ed è considerato uno dei palazzi più importanti di Buenos Aires. Oltre alle funzioni istituzionali, la Casa Rosada ospita anche il Museo de la Casa de Gobierno, un'esposizione storica di oggetti legati alla storia del paese e dei suoi presidenti.

Presidenti dell'Argentina

Presidenti dell'Argentina

I presidenti dell'Argentina dal 1826 ad oggi sono i seguenti.

Cultura

La sede della Biblioteca Nazionale, inaugurata nel 1992.

Istruzione

Biblioteche

La principale biblioteca della città è la Biblioteca Nazionale, fondata nel 1810 ed ospitata attualmente in edificio brutalista nel quartiere di Recoleta. Dal 1956 al 1973 ricoprì l'incarico di direttore Jorge Luis Borges.

Musei

La città conta più di 140 musei, fra i quali si segnala il Museo Nazionale delle Belle Arti, che raccoglie più di 12 000 opere fra dipinti, sculture e arazzi. Espone opere di Francisco Goya, Auguste Renoir, Édouard Manet, Vincent van Gogh, Claude Monet (fra cui Il ponte di Argenteuil), Pablo Picasso.

Altri musei espongono soprattutto oggetti relativi all'America Latina, come il Museo Storico Nazionale, il Museo d'Arte Latinoamericana di Buenos Aires (MALBA), il Museo d'Arte Ispanoamericana Isaac Fernández Blanco, il Museo Nazionale delle Arti Decorative, il Museo Mitre e il Museo d'Arte Moderna di Buenos Aires.

Università

La Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Buenos Aires.

L'Università di Buenos Aires, una delle migliori istituzioni educative del Sudamerica, vanta cinque premi Nobel e concede borse di studio statali per studenti di tutti i paesi[29][30][31].

Fra le università private della capitale argentina figurano la Universidad Argentina de la Empresa, l'Instituto Tecnológico de Buenos Aires, la Universidad del CEMA di macroeconomia, la pontificia università cattolica argentina, la Universidad de Belgrano, la Universidad del Salvador (gestita dai gesuiti), la Universidad Austral, l'Università Nazionale di General San Martín e la Universidad Torcuato di Tella.

La Universidad Nacional de las Artes provvede all'educazione nelle arti visive, musicali, audiovisive e dello spettacolo.

Buenos Aires è un centro importante per la psicoanalisi, in particolare di scuola lacaniana.

Media

Buenos Aires, in quanto capitale dell'Argentina, ospita alcuni dei più importanti mass media del paese sudamericano. Vi hanno sede cinque delle più importanti reti televisive nazionali: América TV, Televisión Pública Argentina, El Trece, El Nueve, Telefe.

Nella capitale argentina si trovano le redazioni di alcuni dei quotidiani e dei periodici più conosciuti e letti del paese quali: Clarín, La Nación, La Prensa, La Razón, Página/12, La Vanguardia, Crónica, Ámbito Financiero ed Olé.

Teatri

La facciata del Teatro Colón.

Buenos Aires ha la vita teatrale più brillante dell'America Latina[32]: ogni fine settimana vengono messe in scena circa 300 rappresentazioni.

Il teatro dell'opera di Buenos Aires è il teatro Colón, acusticamente considerato uno dei primi cinque teatri al mondo per la rappresentazione di opere liriche[33].

Fra i teatri di prosa si segnala il Teatro Nacional Cervantes, che ospita la Comedia Nacional Argentina, ed il Teatro Coliseo, di proprietà dello stato italiano. Molti teatri si affacciano sull'Avenida Corrientes, come il Teatro Gran Rex, il Teatro Maipo, il Teatro General San Martín.

Le maggiori orchestre sinfoniche della città sono l'orchestra sinfonica nazionale argentina e l'orchestra filarmonica di Buenos Aires.

Il tango

Tango in una strada di Buenos Aires

La musica simbolo di Buenos Aires e della cultura argentina in tutto il mondo è il tango. Questo ritmo nasce su entrambe le sponde del Río de la Plata come ibrido di altre specie popolari come il candombe, la milonga, il tango andaluz o la habanera ed è circoscritto ai gruppi marginali della città. Divenuto tipico dei bordelli, viene inizialmente rifiutato dalle classi medie e alte e solo nel 1910, periodo di successo internazionale, il tango verrà accettato per potere poi divenire una moda nei grandi saloni delle capitali europee.

Un importante contributo al tango è stato dato dagli immigrati italiani, che abitavano nella città sul finire dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. Fra i figli di italiani si annoverano grandi nomi del tango come Aníbal Troilo, Juan Maglio ''Pacho'', Juan D'Arienzo, Francisco Canaro, Carlos Di Sarli, Osvaldo Pugliese, Edgardo Donato, Pascual Contursi, Carlos César Lenzi, Juan Bautista Deambrogio. Lo stesso Astor Piazzolla, sebbene cresciuto a New York, aveva i nonni italiani.

Lingua

Lo stesso argomento in dettaglio: Lunfardo e Cocoliche.
La statua di Mafalda nel barrio di San Telmo

Il dialetto spagnolo di Buenos Aires, così come quello di Rosario e di Montevideo, è detto rioplatense, si caratterizza per il voseo, lo yeísmo e la aspirazione della s in molte posizioni. Esso è fortemente influenzato dai dialetti spagnoli dell'Andalusia e di Murcia.

Il cocoliche[34] è una lingua creola, o pidgin, nata dall'incontro dai vari dialetti parlati dalle migliaia di immigrati italiani (principalmente liguri, piemontesi, veneti, calabresi) con i creoli spagnoli fra il 1870 e il 1970. Negli ultimi decenni del Novecento esso si è evoluto nel gergo detto lunfardo[35], originato negli ambienti più poveri ed umili della capitale argentina ed influenzato dal portoghese, dall'inglese, dal francese, dalle lingue africane e da quelle nativo-americane. Come altre parlate originatesi in ambienti popolari, presenta alcune peculiarità, come la creazione di nuovi vocaboli mediante inversione sillabica. Il lunfardo è stato immortalato in numerosi testi delle canzoni popolari, in particolare di tango.

Analogamente il belgranodeutsch combina elementi delle lingue tedesca e spagnola. Nei quartieri di Balvanera e Villa Crespo, diventati alla fine del XIX secolo sede di un'importante comunità ebrea, si è a lungo parlato lo Yiddish, originario dell'Europa orientale.

Fumetti

Buenos Aires è il centro creativo e editoriale delle historietas argentine. In particolare, la città fa da sfondo all'invasione aliena descritta nella saga fantascientifica de L'Eternauta di Héctor Oesterheld e Francisco Solano López.

Nel secondo dopoguerra si erano trasferiti a Buenos Aires anche alcuni disegnatori italiani provenienti dall'esperienza della rivista Asso di Picche. In particolare fra il 1948 e il 1959 visse nella metropoli argentina Hugo Pratt, che proprio qui si affermò definitivamente disegnando Junglemen su testi di Alberto Ongaro, Sgt. Kirk, Ernie Pike e Ticonderoga su testi di Héctor Oesterheld.

Al popolare personaggio di Mafalda sono dedicati una statua seduta su una panchina e una targa davanti alla casa in cui Quino inventò il personaggio.

Fileteado

Nato a Buenos Aires verso la fine del XIX secolo come semplice elemento decorativo dei carretti e dei primi camion, il Fileteado si sviluppa negli anni fino a diventare un vero e proprio stile pittorico, caratteristico della città.

Cucina

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina argentina.

La cucina porteña - La cucina argentina ha subito l'influsso della tradizione italiana, spagnola e creola. Poiché l'Argentina ha il primato mondiale per la bontà delle sue carni (gli animali vengono fatti pascolare dai gauchos nella pampa), i piatti tipici sono a base di carne. Ricordiamo l'asado, grigliata di carne mista che in passato veniva cotta all'aperto direttamente sul fuoco; le empanada, mezzelune di pasta brisé ripiene di carne di vitello, pollo, prosciutto e formaggio, ecc. Anche il pesce è molto buono e viene preparato in vari modi. Tra i dolci tipici, ricordiamo gli alfajor e il dulce de leche.

Bevande - I porteños amano bere il mate, una bevanda a base di foglie di ilex paraguariensis che vengono fatte filtrare attraverso una bombilla. È tradizione passarsi il mate e bere così dalla stessa bombilla.

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Biblioteca nazionale della Repubblica Argentina

Biblioteca nazionale della Repubblica Argentina

La Biblioteca nazionale della Repubblica Argentina è la biblioteca nazionale dell'Argentina e la più grande del paese. Fu inaugurata nel 1810 ed è attualmente situata a Buenos Aires, nel quartiere di Recoleta.

1992

1992

Il 1992 è un anno bisestile del XX secolo.

1810

1810

Il 1810 è un anno del XIX secolo.

Brutalismo

Brutalismo

Il brutalismo è una corrente architettonica, nata negli anni '50 del Novecento in Inghilterra, vista come il superamento del Movimento Moderno in architettura. La corrente brutalista può essere inoltre ricondotta a diversi altri campi artistici, quali l'architettura d'interni e il design industriale.

1956

1956

Il 1956 è un anno bisestile del XX secolo.

1973

1973

Il 1973 è un anno del XX secolo.

Jorge Luis Borges

Jorge Luis Borges

Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo noto semplicemente come Jorge Luis Borges è stato uno scrittore, poeta, saggista, traduttore argentino.

Museo

Museo

Il museo è una raccolta, pubblica o privata, di manufatti relativi a uno o più settori della cultura, della scienza e della tecnica. L'International Council of Museums lo definisce «un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.».

Francisco Goya

Francisco Goya

Francisco José de Goya y Lucientes è stato un pittore e incisore spagnolo. Considerato il pioniere dell’arte moderna, è stato uno dei più grandi pittori spagnoli vissuti tra la fine del XVIII secolo e dell'inizio del XIX. I suoi dipinti, i suoi disegni e le sue incisioni riflettevano gli sconvolgimenti storici in corso e influenzarono i più importanti pittori coevi e del secolo successivo. Goya è spesso indicato come l'ultimo degli antichi maestri e il primo dei moderni.

Claude Monet

Claude Monet

Claude-Oscar Monet è stato un pittore francese, considerato uno dei fondatori dell'impressionismo francese e certamente il più coerente e prolifico del movimento. I suoi lavori si distinguono per la rappresentazione della sua immediata percezione dei soggetti, in modo particolare per quanto riguarda la paesaggistica e la pittura en plein air.

Museo d'Arte Latinoamericana di Buenos Aires

Museo d'Arte Latinoamericana di Buenos Aires

Il Museo d'Arte Latinoamericana di Buenos Aires, acronimo MALBA, è uno dei principali musei della capitale argentina Buenos Aires.

Museo Nazionale delle Arti Decorative

Museo Nazionale delle Arti Decorative

Il Museo Nazionale delle Arti Decorative, è una delle principali istituzioni museali della capitale argentina Buenos Aires. È ospitato all'interno dello sfarzoso Palazzo Errazúriz, nell'elegante barrio di Palermo.

Geografia antropica

Suddivisioni amministrative

Quartieri o Barrios

Le vecchie case colorate del quartiere de La Boca.
Case nel barrio di Belgrano.
Avenida de Mayo, barrio di Monserrat.
Barrio di Puerto Madero.
Lo stesso argomento in dettaglio: Quartieri di Buenos Aires.

Dal punto di vista amministrativo la città è divisa nei seguenti quartieri:

Barrios tradizionali

Ci sono anche dei quartieri non riconosciuti amministrativamente come quartieri ma definiti come tali dalla consuetudine degli abitanti di Buenos Aires.

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Belgrano (Buenos Aires)

Belgrano (Buenos Aires)

Belgrano è un barrio (quartiere) della capitale argentina Buenos Aires, situato a nord del centro cittadino. È intitolato alla memoria del generale Manuel Belgrano, creatore della bandiera argentina.

Avenida de Mayo

Avenida de Mayo

L'Avenida de Mayo è un viale di Buenos Aires, capitale dell'Argentina. Unisce plaza de Mayo, sede della Casa Rosada, con plaza del Congreso, sede del Congresso della Nazione Argentina e termina in Avenida Rivadavia dopo un percorso di 1.5 km.

Agronomía

Agronomía

Agronomía è un barrio nella parte centrale della città di Buenos Aires, in Argentina. Prende il nome dalla Facoltà di Agronomia e Scienze veterinarie dell'Università di Buenos Aires, che si trova lì. I suoi confini sono Avenida San Martín, Campana, Avenida Salvador María del Carril, Avenida de los Constituyentes, e Avenida Chorroarín.

Almagro (Buenos Aires)

Almagro (Buenos Aires)

Almagro è un quartiere della capitale argentina Buenos Aires. È situato nella parte centrale del territorio della capitale ed è abitato prevalentemente dalla classe media.

Balvanera

Balvanera

Balvanera, meglio conosciuto come Once, è un quartiere della capitale argentina Buenos Aires.

Barracas (Buenos Aires)

Barracas (Buenos Aires)

Barracas è un barrio della capitale argentina Buenos Aires.

Boedo

Boedo

Boedo è un barrio della città di Buenos Aires. Il nome deriva da Mariano Boedo, persona di spicco nella dichiarazione d'indipendenza dell'Argentina.

Caballito

Caballito

Caballito è un quartiere della capitale argentina Buenos Aires.

Chacarita (Buenos Aires)

Chacarita (Buenos Aires)

Chacarita è un barrio della città di Buenos Aires.

Coghlan

Coghlan

Coghlan è un quartiere della capitale argentina Buenos Aires.

Colegiales

Colegiales

Colegiales è un quartiere di Buenos Aires, capitale dell'Argentina. Si trova tra le vie: Av. Alvarez Thomas, Av. Foresta, Av. Avenida de los Incas, Virrey del Pino, Cabildo, Jorge Newbery, Cramer e Av. Dorrego. Nel quartiere ci sono grandi e alti edifici che vanno dal Colegiales alla stazione di Avenida Cabildo.

Constitución (Buenos Aires)

Constitución (Buenos Aires)

Constitución è un barrio di Buenos Aires, capitale dell'Argentina, a circa due chilometri a sud del centro della città.

Infrastrutture e trasporti

Aeroporti

Buenos Aires è servita dall'aeroporto internazionale Ministro Pistarini (EZE), situato a 35 km a sudovest della città nel sobborgo di Ezeiza, e dall'aeroparque Jorge Newbery (AEP), situato nel quartiere di Palermo, dove arrivano voli dal resto dell'Argentina e voli internazionali provenienti dall'Uruguay, dal Brasile, da Santiago del Cile e da Asunción.

Ferrovie

Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovie argentine.
Treno in partenza dalla stazione di Retiro Mitre.

La città è il punto di confluenza delle reti ferroviarie argentine, un tempo capillarmente diffuse in tutto il paese, ma ora in rapido degrado dopo la privatizzazione e la divisione dell'azienda statale Ferrocarriles Argentinos avvenuta nel 1993. Ciò nonostante il sistema ferroviario cittadino trasporta ogni giorno oltre 1,3 milioni di pendolari. Dalla capitale possono essere raggiunte anche destinazioni a lungo raggio, come Rosario e Tucumán. Le linee che formano la rete ferroviaria cittadina e suburbana sono: la linea Belgrano Nord, la linea Belgrano Sud, la linea Roca, la linea San Martín, la linea Sarmiento, la linea Mitre e la linea Urquiza. La gestione del trasporto passeggeri su queste linee è effettuata dalla compagnia statale Ferrocarriles Argentinos, fatta eccezione per la Belgrano Norte e la Urquiza dove operano rispettivamente le compagnie private Metrovías e Ferrovías. La città dispone di sei grandi stazioni ferroviarie di testa adibite al traffico a breve e a lungo raggio: Constitución, Retiro Mitre, Retiro Belgrano, Retiro San Martín, Federico Lacroze e Once.

Metropolitana

Treno della Metropolitana nella stazione di San José de Flores, Linea A.
Lo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana di Buenos Aires.

La metropolitana di Buenos Aires è stata aperta nel 1913 ed è la più antica dell'Emisfero sud e dell'America latina. Il sistema metropolitano cittadino è costituito da sei linee sotterranee e da una di superficie. È lungo 61,3 km e dispone di 103 stazioni (includendo il Premetro).

Le stazioni della linea più antica del sistema metropolitano, la linea A, conservano ancora le decorazioni della Belle Époque, mentre i caratteristici convogli noti come Las Brujas sono stati sostituiti nel 2013.

Autobus

Buenos Aires è servita anche da una rete di 137 linee di autobus (Colectivos) in funzione 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, gestita da compagnie private. È attiva in città dal 2011 anche una rete di quattro linee Bus Rapid Transit chiamata Metrobus[36]. Questa nuova alternativa ha rappresentato un'importante novità grazie alla modernità dei mezzi e all'uso di corsie preferenziali sulle grandi arterie cittadine, garantendo così una maggior rapidità ed efficacia del trasporto pubblico locale su gomma.

Porti

Lo stesso argomento in dettaglio: Porto di Buenos Aires.

Il porto cittadino è il principale scalo marittimo del paese nonché uno dei principali di tutto il Sudamerica. È situato nel quartiere di Retiro e è connesso al sistema stradale e ferroviario della capitale.

Buenos Aires è unita con i porti uruguaiani di Colonia del Sacramento e Montevideo grazie a un servizio di traghetti operato da alcune compagnie private.

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Aeroporto di Buenos Aires-Ministro Pistarini

Aeroporto di Buenos Aires-Ministro Pistarini

L'Aeroporto di Buenos Aires-Ministro Pistarini, chiamato anche Aeroporto Internazionale di Ezeiza dal nome della località in cui è situato, è un aeroporto situato a 22 km a sud est della capitale argentina Buenos Aires. Si tratta del più grande aeroporto del paese in termini di passeggeri e serve l'intera area metropolitana della capitale.

Ezeiza

Ezeiza

Ezeiza è una città dell'Argentina, capoluogo del partido omonimo della provincia di Buenos Aires.

Aeroparque Jorge Newbery

Aeroparque Jorge Newbery

L'aeroporto Jorge Newbery è uno scalo aereo internazionale situato a 2 km a nord-ovest dal centro della capitale argentina Buenos Aires. L'aeroporto sorge sulla sponda del Río de la Plata, nel quartiere di Palermo, ed è il principale hub per i voli interni. Dal marzo 2019 gli unici voli internazionali operati dall'Aeroparque sono quelli per l'Uruguay. Tuttavia a partire dal 2020 sono ripresi numerosi voli verso molteplici destinazioni nelle nazioni confinanti.

Brasile

Brasile

Il Brasile, ufficialmente Repubblica Federale del Brasile, è una repubblica federale dell'America meridionale. Con una superficie di oltre 8,5 milioni di km², è il quinto stato del mondo per superficie totale, bagnato dall'oceano Atlantico a est, confina a nord con il dipartimento francese d'oltremare della Guyana francese, il Suriname, la Guyana e il Venezuela, a nord-ovest con la Colombia, a ovest con il Perù e la Bolivia, a sud-ovest con il Paraguay e l'Argentina, e a sud con l'Uruguay.

Asunción

Asunción

Asunción, ufficialmente La Muy Noble y Leal Ciudad de Nuestra Señora Santa María de la Asunción, è la capitale del Paraguay. Con 512 112 abitanti, è chiamata anche Distrito Capital.

Ferrovie argentine

Ferrovie argentine

La rete ferroviaria argentina, con 34.059 km di linee è la più estesa dell'America Latina. Arrivò ad avere 47.000 km di linee, quindi una tra le più estese del mondo. Dato però lo sviluppo del trasporto su strada, la estensione fu progressivamente ridotta.

1993

1993

Il 1993 è un anno del XX secolo.

Linea Belgrano Sud

Linea Belgrano Sud

La linea Belgrano Sud è un servizio ferroviario suburbano che unisce la capitale argentina Buenos Aires con diverse località del sud-ovest dell'area metropolitana bonaerense.

Linea Roca

Linea Roca

La linea Roca è un insieme di servizi ferroviari suburbani che uniscono la capitale argentina Buenos Aires con le città dell'area sud-orientale della grande conurbazione bonaerense, nella limitrofa provincia di Buenos Aires. I servizi sono gestiti dalla compagnia statale Trenes Argentinos dal 2 marzo 2015.

Linea San Martín

Linea San Martín

La linea San Martín è un servizio ferroviario suburbano che unisce la capitale argentina Buenos Aires con la località di Open Door, situata nel partido di Luján, nella parte occidentale della grande conurbazione bonaerense, nella limitrofa provincia di Buenos Aires.

Linea Sarmiento

Linea Sarmiento

La linea Sarmiento è un insieme di servizi ferroviari suburbani che uniscono la capitale argentina Buenos Aires con le città dell'area occidentale della grande conurbazione bonaerense, nella limitrofa provincia di Buenos Aires.

Linea Mitre

Linea Mitre

La linea Mitre è un insieme di servizi ferroviari suburbani che uniscono la capitale argentina Buenos Aires con le città dell'area nord-occidentale della grande conurbazione bonaerense, nella limitrofa provincia di Buenos Aires.

Amministrazione

Gemellaggi

Buenos Aires è gemellata con le seguenti città:[37]

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Gemellaggio

Gemellaggio

Il gemellaggio è un legame simbolico stabilito per sviluppare strette relazioni politiche, economiche e culturali.

Bergamo

Bergamo

Bergamo è un comune italiano di 119 534 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia.

Berlino

Berlino

Berlino è la capitale e maggiore città della Germania. Città-land e sede del governo tedesco, è uno dei più importanti centri politici, culturali, scientifici, fieristici, economici, commerciali e mediatici del mondo, ed è anche il comune più popoloso dell'Unione europea, con 3 721 459 abitanti.

Bilbao

Bilbao

Bilbao è una città della Spagna settentrionale, la più grande dei Paesi Baschi e capoluogo della provincia di Biscaglia. La sua popolazione conta 346 843 abitanti.

Brasilia

Brasilia

Brasilia è la capitale federale del Brasile e la sede del governo del Distretto Federale. È una città pianificata e una delle capitali mondiali edificate e designate più recentemente, essendo stata costruita tra il 1956 ed il 1960 ed essendo capitale dal 21 aprile 1960; in precedenza la capitale del Brasile era Rio de Janeiro. La città è ancora in costruzione, seguendo sempre il progetto iniziale. L'UNESCO ha dichiarato Brasilia Patrimonio dell'umanità.

Cadice

Cadice

Càdice è una città della Spagna di 116.979 abitanti (2018) situata nella comunità autonoma dell'Andalusia, e capoluogo dell'omonima provincia.

Cagliari

Cagliari

Cagliari è un comune italiano di 148 259 abitanti, capoluogo della regione autonoma della Sardegna. La sua città metropolitana conta 419 993 abitanti.

Erevan

Erevan

Erevan è la capitale e la più popolosa città dell'Armenia con 1 093 485 abitanti. La città, fino al 2008 equiparata a una provincia (marz), è ora un comune con un consiglio comunale elettivo che nomina il sindaco.

Guadix

Guadix

Guadix è un comune spagnolo di 18.188 abitanti, situato nella provincia di Granada, capoluogo della comarca omonima, detta anche Accitania dal nome romano Julia Gemella Acci della città.

Il Cairo

Il Cairo

Il Cairo è la capitale dell'Egitto. Situata poco a sud rispetto al delta del Nilo, conta circa 18 milioni di abitanti nel governatorato omonimo e circa 20,4 milioni di residenti nell'area metropolitana adiacente, creando la mega metropoli cairota: la Grande Cairo. Il Cairo è pertanto la città più popolosa del mondo arabo, l'agglomerato urbano africano più popoloso e la seconda città africana più popolosa dopo Lagos.

Miami

Miami

Miami è una città di 470 914 abitanti degli Stati Uniti d'America, capoluogo della Contea di Miami-Dade, in Florida. Considerando unicamente il numero di abitanti che si trovano all'interno dei suoi confini amministrativi, è la seconda città della Florida, ma l'area urbana nel suo complesso è di gran lunga la più popolata dello stato. Miami è il capoluogo e il principale centro della contea di Miami-Dade.

Mosca (Russia)

Mosca (Russia)

Mosca è la capitale, la città più popolosa nonché il principale centro politico, economico e finanziario dello Stato della Russia.

Sport

Calcio

Il calcio è lo sport più popolare in Argentina e Buenos Aires ha la più alta concentrazione di club di ogni città del mondo con 24 squadre professionistiche[49]. La stracittadina fra le due maggiori squadre, il River Plate e il Boca Juniors, è chiamato il Superclásico. Il River Plate gioca nello stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti, detto El Monumental, nel barrio di Belgrano. In questo stadio si è anche disputata la finale del mondiale argentino il 25 giugno 1978. Il Boca Juniors disputa invece le sue partite interne nello stadio Alberto José Armando, popolarmente chiamato La Bombonera, situato nel quartiere de La Boca.

Le altre squadre cittadine che militano nella Primera División sono quattro. L'Argentinos Juniors gioca nello stadio Diego Armando Maradona nel barrio residenziale di La Paternal. L'Huracán, squadra del popolare quartiere di Parque Patricios, disputa i suoi incontri interni nello stadio Tomás Adolfo Ducó. Il San Lorenzo, società del quartiere di Boedo, gioca nello stadio Pedro Bidegain. Il Vélez Sarsfield gioca nello stadio José Amalfitani nel barrio di Liniers.

In altre divisioni militano l'All Boys, il Nueva Chicago e il Ferro Carril Oeste. Grande rivalità con le squadre delle città satelliti di Avellaneda che sono Racing Club e Independiente e di La Plata che sono Estudiantes (LP) e Gimnasia (LP).

Automobilismo

Il circuito di Buenos Aires ha ospitato le 21 edizioni del Gran Premio d'Argentina di Formula 1 fra il 1953 e il 1998. Buenos Aires è stata anche la località di partenza e di arrivo del Rally Dakar nel 2009, 2010, 2011 e 2015.

Rugby

Il rugby è molto popolare a Buenos Aires, specialmente nei quartieri eleganti della parte settentrionale della città. La locale squadra dei Jaguares è la squadra argentina che partecipa al torneo Super Rugby. Le squadre più prestigiose del campionato provinciale bonearense sono il Club Atlético de San Isidro e il San Isidro Club. La nazionale argentina di rugby disputa a Buenos Aires le proprie gare.

Sport equestri

La passione degli argentini per i cavalli si manifesta in vari modi: nell'ippica all'Hipódromo Argentino de Palermo, nel polo sul Campo Argentino de Polo e nel pato, una sorta di pallacanestro giocata a cavallo e che è stata dichiarata sport nazionale argentino nel 1953.

Tennis

Guillermo Vilas e Gabriela Sabatini furono grandi tennisti negli anni settanta e ottanta[50] e resero popolare il tennis in Argentina. Vilas vinse gli Open di Buenos Aires varie volte negli anni settanta. Gli Open di Buenos Aires si giocano sui campi di terra rossa del Buenos Aires Lawn Tennis Club, nel quartiere di Palermo, generalmente nel mese di febbraio.

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Calcio (sport)

Calcio (sport)

Il calcio è uno sport di squadra giocato all'aperto con un pallone su un campo di gioco rettangolare, con due porte.

Club Atlético River Plate

Club Atlético River Plate

Il Club Atlético River Plate, noto semplicemente come River Plate o River, è una società sportiva con sede nella città di Buenos Aires, nota principalmente per la sua sezione calcistica, che milita attualmente nella Primera División del campionato argentino di calcio. Annovera 65 sezioni sportive diverse.

Club Atlético Boca Juniors

Club Atlético Boca Juniors

Il Club Atlético Boca Juniors, noto come Boca Juniors, è una società polisportiva argentina di Buenos Aires, che deve la propria fama soprattutto alla sezione calcistica. È l'unica squadra di calcio argentina a non essere mai retrocessa: dal 1913 milita ininterrottamente nella Primera División del campionato argentino.

Barrio

Barrio

Barrio è una parola spagnola che significa "distretto" o "quartiere".

Belgrano (Buenos Aires)

Belgrano (Buenos Aires)

Belgrano è un barrio (quartiere) della capitale argentina Buenos Aires, situato a nord del centro cittadino. È intitolato alla memoria del generale Manuel Belgrano, creatore della bandiera argentina.

Campionato mondiale di calcio 1978

Campionato mondiale di calcio 1978

Il Campionato mondiale di calcio FIFA 1978 o Coppa del Mondo FIFA 1978, noto anche come Argentina 1978, è stato l'undicesima edizione della massima competizione per le rappresentative di calcio maschili maggiori delle federazioni sportive affiliate alla FIFA.

Asociación Atlética Argentinos Juniors

Asociación Atlética Argentinos Juniors

L'Asociación Atlética Argentinos Juniors, per brevità Argentinos Juniors, è un club polisportivo argentino di Buenos Aires, fondato nel 1904, noto soprattutto per la sua sezione calcistica, la quale attualmente milita nella Primera División argentina.

La Paternal

La Paternal

La Paternal è un quartiere (barrio) nel centro della città di Buenos Aires (Argentina). Il quartiere è stato fondato nel 1904. I primi abitanti della vicinanza erano immigranti dall'Europa.

Club Atlético Huracán

Club Atlético Huracán

Il Club Atlético Huracán, noto come Huracán, è una società polisportiva argentina con sede nella capitale Buenos Aires. È nota principalmente per la sua sezione calcistica che milita nella Primera Division, la prima serie del calcio argentino.

Parque Patricios

Parque Patricios

Parque Patricios è un barrio della capitale argentina Buenos Aires.

Club Atlético San Lorenzo de Almagro

Club Atlético San Lorenzo de Almagro

Il Club Atlético San Lorenzo de Almagro, meglio noto come San Lorenzo, è una società polisportiva argentina del quartiere Boedo di Buenos Aires, nota principalmente per la sua squadra di calcio. È una delle "cinque grandi" squadre argentine, assieme a Boca Juniors, River Plate, Racing Club ed Independiente. I suoi colori sociali sono il blu e il rosso. Tra i soprannomi del club si possono citare Ciclón, Cuervos, Santos e Los Matadores.

Club Atlético Vélez Sarsfield

Club Atlético Vélez Sarsfield

Il Club Atlético Vélez Sarsfield, noto semplicemente come Vélez Sarsfield o Vélez, è una società polisportiva con sede a Liniers, sobborgo di Buenos Aires. È famosa soprattutto per la sua sezione calcistica. Il soprannome della squadra è El Fortín, con cui i tifosi chiamano anche lo stadio casalingo José Amalfitani, intitolato al leggendario presidente della squadra in carica dal 1941 al 1969.

Fonte: "Buenos Aires", Wikipedia, Wikimedia Foundation, (2023, February 25th), https://it.wikipedia.org/wiki/Buenos_Aires.

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Note
  1. ^ Argentina: Provinces and Agglomerations, su citypopulation.de. URL consultato il 20 ottobre 2015.
  2. ^ bonaerense, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ portegno, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ a b c d e Colin M. Lewis, Argentina: A Short History, Oxford, Oneworld Publications, 2002, ISBN 1-85168-300-3.
  5. ^ Argentina Buenos Aires: movida porteña (es) Latitudeslife.com
  6. ^ a b Población estimada al 1 de julio de cada año calendario por sexo, según comuna. Ciudad Autónoma de Buenos Aires. Años 2010-2025 (XLS), su indec.mecon.ar, INDEC. URL consultato il 23 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2015).
  7. ^ a b c Vienna tops Mercer’s 20th Quality of Living ranking, su mercer.com, Mercer. URL consultato il 15 aprile 2018.
  8. ^ Natasha Niebieskikwiat, Argentina fue elegida sede del G-20 para 2018, su clarin.com. URL consultato il 30 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2016).
  9. ^ (EN) Global Cities Present and Future - GCI 2014 (PDF), su atkearney.com. URL consultato il 16 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2014).
  10. ^ 2018 Quality of Living City Rankings, su mobilityexchange.mercer.com, Mercer. URL consultato il 15 aprile 2018.
  11. ^ Listado de Terremotos Históricos, su inpres.gov.ar, Instituto Nacional de Prevención Sísmica, 9 marzo 2009. URL consultato il 29 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2012).
  12. ^ Cambio climático, Capítulo 2: Impacto en la ciudad de Buenos Aires Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.. Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires. Consultado el 31 de enero de 2011.
  13. ^ Università di Buenos Aires:
    • (ES) Temperatura maxima media, su www-atmo.at.fcen.uba.ar, Departamento de Ciencias de la Atmósfera y los Océanos, University of Buenos Aires. URL consultato il 13 settembre 2015.
    • (ES) Temperatura Media, su www-atmo.at.fcen.uba.ar, Departamento de Ciencias de la Atmósfera y los Océanos, Università di Buenos Aires. URL consultato il 13 settembre 2015.
    • (ES) Temperatura Mínima Media, su www-atmo.at.fcen.uba.ar, Departamento de Ciencias de la Atmósfera y los Océanos, Università di Buenos Aires. URL consultato il 13 settembre 2015.
    • (ES) Precipitación media mensual, su www-atmo.at.fcen.uba.ar, Departamento de Ciencias de la Atmósfera y los Océanos, Università di Buenos Aires. URL consultato il 13 settembre 2015.
    • (ES) Días con precipitación, su www-atmo.at.fcen.uba.ar, Departamento de Ciencias de la Atmósfera y los Océanos, Università di Buenos Aires. URL consultato il 13 settembre 2015.
    • (ES) Heliofanía (hs. del sol directo), su www-atmo.at.fcen.uba.ar, Departamento de Ciencias de la Atmósfera y los Océanos, Università di Buenos Aires. URL consultato il 13 settembre 2015.
  14. ^ (ES) Dati climatici statistici per Buenos Aires 1981–1990, estremi 1961-1990, su smn.gov.ar, Servicio Meteorológico Nacional. URL consultato il 13 settembre 2015.
  15. ^ (EN) Características Climáticas Ciudad de Buenos Aires, su smn.gov.ar, Servicio Meteorológico Nacional. URL consultato il 13 settembre 2015.
  16. ^ [AA. VV., Argentina Paraguay Uruguay, Touring Club Italiano: Milano, 1932, pp. 112-113]
  17. ^ [AA. VV., Argentina Paraguay Uruguay,Touring Club Italiano: Milano, 1932, p. 113]
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  19. ^ Federico Pérgola El cólera en el Buenos Aires del siglo XIX*
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