Scarica la nostra estensione

Ali Khamenei

Da Wikipedia, ma visivamente accattivante
‘Alī Ḥoseynī Khāmeneī
سید علی حسینی خامنه‌ای
Ali Khamenei nel 2022

Guida Suprema dell'Iran
In carica
Inizio mandato4 giugno 1989
PresidenteʿAlī Akbar Hāshemī Rafsanjānī
Mohammad Khatami
Mahmud Ahmadinejād
Hassan Rouhani
Ebrahim Raisi
PredecessoreRuhollah Khomeini

Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran
Durata mandato9 ottobre 1981 –
16 agosto 1989
Capo del governoMir-Hosein Musavi
PredecessoreMoḥammad ʿAlī Rajāʿī
SuccessoreʿAlī Akbar Hāshemī Rafsanjānī

Segretario generale del Partito Islamico Repubblicano
Durata mandato15 luglio 1981 –
15 maggio 1987
PredecessoreMohammad-Javad Bahonar
Successorecarica abolita

Presidente del Consiglio per il Discernimento della Repubblica Islamica dell'Iran
Durata mandato7 febbraio 1988 –
4 giugno 1989
Predecessorecarica istituita
SuccessoreAli Akbar Hashemi Rafsanjani

Dati generali
Partito politicoAssociazione dei Chierici Militanti
(1977-1989)

Partito Islamico Repubblicano
(1979-1987)

Indipendente
(dal 1989)
UniversitàQom Seminary
FirmaFirma di ‘Alī Ḥoseynī Khāmeneī سید علی حسینی خامنه‌ای‎

L'Āyatollāh Seyyed ʿAlī Ḥoseynī Khāmeneī, farsi: سید علی حسینی خامنه‌ای (Mashhad, 19 aprile 1939), è un politico e religioso iraniano.

È l'attuale Guida Suprema dell'Iran, di cui è stato Presidente dal 1981 al 1989, nonché il massimo esponente nazionale del clero sciita.

Scopri più Ali Khamenei per argomenti

Ayatollah

Ayatollah

Āyatollāh, raramente adattato in italiano in aiatollà, è un titolo di grado elevato che viene concesso agli esponenti più importanti del clero sciita, talvolta al più autorevole, e ai mujahidin, la casta dei dotti musulmani. Questo titolo negli ultimi decenni ha assunto una connotazione politica che prima era attenuata.

Lingua persiana

Lingua persiana

Il persiano è una lingua indoeuropea parlata in Iran, in Tagikistan, dove è ufficialmente denominato (forsi-i) tojiki, in Afghanistan, dove è ufficialmente denominato (fārsī-ye) dari e in Uzbekistan.

Mashhad

Mashhad

Mashhad, scritto anche Mašhad o Mešhad, è una città dell'Iran di circa 3,4 milioni di abitanti, capitale del Razavi Khorasan e capoluogo dell'omonimo shahrestān

19 aprile

19 aprile

Il 19 aprile è il 109º giorno del calendario gregoriano. Mancano 256 giorni alla fine dell'anno.

1939

1939

Il 1939 è un anno del XX secolo.

Politico

Politico

Si definisce politico o personalità politica sia chi detiene una carica negli organismi statali, a livello di governo centrale o ente territoriale, sia gli esponenti degli apparati dei partiti politici con responsabilità di rappresentanza e/o coordinamento e/o gestionali della macchina partitica.

Religioso (cristianesimo)

Religioso (cristianesimo)

I religiosi sono i fedeli cristiani appartenenti agli istituti religiosi, cioè a quelle società ecclesiastiche i cui membri conducono vita fraterna in comunità e osservano, oltre ai normali precetti cristiani, i consigli evangelici mediante i voti pubblici di povertà, obbedienza e castità.

Iran

Iran

L'Iran, ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran è uno Stato dell'Asia situato all'estremità orientale del Medio Oriente.

Guida suprema dell'Iran

Guida suprema dell'Iran

Quella di Guida Suprema è, in Iran, la massima carica religiosa e amministrativa prevista dalla Costituzione. Attuale guida suprema è l'Ayatollah Ali Khamenei.

1981

1981

Il 1981 è un anno del XX secolo.

1989

1989

Il 1989 è un anno del XX secolo.

Clero

Clero

Il clero è quella parte di fedeli che, nell'ambito di una religione, ha un ruolo distinto, normalmente di mediazione tra la/le divinità e i fedeli, o anche tra la/le divinità e l'umanità o il cosmo. Il termine è sorto originariamente nel Cristianesimo, ma può essere applicato a quasi tutte le religioni organizzate.

Educazione e rango clericale

Nato a Mashhad da una famiglia azera[1][2][3], ʿAli Khāmeneī cominciò gli studi religiosi dopo aver completato l'istruzione elementare. Frequentò a Mashhad le lezioni dei maestri di "Sat'h" (insegnamenti basati sulla lettura di testi) e "Kharej" (insegnamenti non basati sulla lettura di libri di testo), come l'Āyatollāh Hajj Sheykh Hāshem Qazvīnī e l'Āyatollāh Mīlānī, e, nel 1957, si recò a Najaf[4].

Khamenei durante l'infanzia

Dopo un breve soggiorno, partì da Najaf per Mashhad, e, più tardi, si stabilì a Qom (1958). Khāmeneī frequentò le lezioni del Grande Āyatollāh Borūjerdī e dell'Āyatollāh Khomeynī. Viene ricordato in gioventù come una personalità piuttosto anticonformista: suonatore di tar, fumatore di tabacco olandese e calzato in jeans sotto la veste religiosa.[5] Da giovane scrisse poesie, romanzi e saggi sulla lotta dei musulmani in India e la letteratura persiana dell'Indostan[6].

In seguito fu coinvolto nelle rivolte islamiche del 1963, che lo condussero all'arresto nella città di Birjand (Khorasan meridionale). In carcere conobbe il giornalista di sinistra Hushang Azadi e il giovane comunista Rahman Khatefi: nel 1989 avrebbe salvato centinaia di comunisti dall'esecuzione nelle carceri iraniane[6]. Dopo un breve periodo fu rilasciato e continuò la sua vita insegnando nelle scuole religiose di Mashhad e tenne corsi sul testo, attribuito al primo Imām ʿAlī ibn Abī Ṭālib, del Nahj al-balāgha in differenti moschee[4]. Fu Khāmeneī che importò database per PC e Internet nelle scuole religiose della città di Qom.[7]

Scopri più Educazione e rango clericale per argomenti

Mashhad

Mashhad

Mashhad, scritto anche Mašhad o Mešhad, è una città dell'Iran di circa 3,4 milioni di abitanti, capitale del Razavi Khorasan e capoluogo dell'omonimo shahrestān

Azeri

Azeri

Gli azeri o, anche se più desueto, azerbaigiani sono un gruppo etnico turco stanziato principalmente nelle regioni a nord-ovest dell'Iran e nella Repubblica dell'Azerbaigian, in una vasta area compresa tra il Caucaso e gli altopiani iraniani. Gli azeri sono prevalentemente musulmani e hanno una formazione culturale influenzata da elementi delle culture turca e caucasica.

Najaf

Najaf

Najaf è una città irachena circa 160 km a sud di Baghdad, capoluogo del Governatorato omonimo. La città ha una popolazione di 1.221.248 abitanti ed è una delle città più sacre dell'Islam sciita e il centro del potere politico della Shīʿa in Iraq.

Qom

Qom

Qom o Qum, ma anche Qomm, è una città dell'Iran. È il centro amministrativo della provincia di Qom, e aveva, nel 2006, 957.496 abitanti.

Sayyid Hossein Tabataba'i Borujerdi

Sayyid Hossein Tabataba'i Borujerdi

Ḥossein Ṭabāʾṭabāʾī Borūjerdī è stato uno dei più importanti esponenti religiosi sciiti iraniani.

India

India

L'India, ufficialmente Repubblica dell'India, è uno Stato federale dell'Asia meridionale, con capitale Nuova Delhi. Con 3287263 km², l'India è il settimo stato al mondo per superficie, mentre con circa 1 miliardo e 412 milioni di abitanti è il secondo più popoloso dopo la Cina.

Birjand

Birjand

Birjand è il capoluogo della provincia del Khorasan meridionale, nella parte est dell'Iran, e capoluogo dello shahrestān di Birjand. È conosciuta per l'esportazione dello zafferano, per la produzione di bacche di berberis e per la manifattura dei tappeti. Aveva, nel 2006, una popolazione di 157.848 abitanti.

Khorasan

Khorasan

Il Khorāsān è una regione storico-geografica, corrispondente oggi alla parte nordorientale dell'Iran. Fino al 2004 era anche una delle province dell'Iran. Il centro principale è Mashhad, seconda città dell'Iran per numero di abitanti. Il nome Khorasan in persiano significa "dove origina il sole", e fu dato alla regione più orientale dell'impero persiano durante la dinastia sasanide.

Imam

Imam

Il termine imàm, può indicare tanto una preclara guida morale o spirituale quanto un semplice devoto musulmano che sia particolarmente esperto nei movimenti rituali obbligatori della preghiera canonica ṣalāt. Costui si pone davanti agli oranti, dando modo ad essi di correggere eventuali errori nei movimenti che comporterebbero l'invalidità della salāt.

Moschea

Moschea

La moschea, chiamata anticamente anche meschita, è il luogo di preghiera per i fedeli dell'islam. La parola italiana deriva direttamente dallo spagnolo "mezquita", a sua volta originata dalla parola araba "masjid" che indica il luogo in cui si compiono le sujūd, le prosternazioni che fanno parte dei movimenti obbligatori che deve compiere il fedele orante. È la tipologia di edificio principale dell'architettura islamica.

Personal computer

Personal computer

Un personal computer è un qualsiasi computer che si presti all'utilizzo proprio personale e alla personalizzazione da parte dell'utente nell'uso quotidiano. Il termine personal computer nasce negli anni 80 quando vengono messi in commercio i primi computer per il grande pubblico. Infatti precedentemente i calcolatori erano inaccessibili alla gente comune per via delle ingenti dimensioni e prezzo elevato, e venivano acquistati principalmente da ricercatori o grandi aziende. Attualmente col termine personal computer (PC) indicano i computer desktop e i computer laptop.

Internet

Internet

Internet è una rete di telecomunicazioni ad accesso pubblico che connette vari dispositivi o terminali in tutto il mondo, rappresentando dalla sua nascita uno dei maggiori mezzi di comunicazione di massa, grazie all'offerta all'utente di una vasta serie di contenuti potenzialmente informativi e di servizi.

Durante la Rivoluzione Islamica

ʿAlī Khāmeneī fu una figura chiave nella Rivoluzione iraniana e un intimo consigliere dell'Āyatollāh Khomeynī. Fu membro del Consiglio della Rivoluzione, e partecipò alla fondazione del Partito della Repubblica Islamica. Diresse i Guardiani della Rivoluzione. Khāmeneī raggiunse i vertici del potere quando, dopo le dimissioni del Grande Āyatollāh Ḥoseyn ʿAlī Montazerī, nell'autunno del 1979 fu nominato Guida delle Preghiere del venerdì di Tehrān dall'Āyatollāh Khomeynī.

Nel giugno del 1981, Khāmeneī riuscì a scampare a un attentato alla sua vita perpetrato con una bomba nascosta in un registratore durante una conferenza stampa, e fatta esplodere accanto a lui. Fu ferito in modo permanente, ma l'evento giovò alla sua reputazione e fu ritenuto tra i suoi ammiratori come un "martire di vita".

Scopri più Durante la Rivoluzione Islamica per argomenti

Rivoluzione iraniana

Rivoluzione iraniana

La rivoluzione iraniana, conosciuta anche come rivoluzione islamica o rivoluzione khomeinista, fu una serie di sconvolgimenti politici e sociali, avvenuti nel periodo 1978-1979 in Iran, che trasformò la monarchia del Paese in una repubblica islamica sciita, la cui costituzione si ispira alla legge coranica (shari'a).

Ayatollah

Ayatollah

Āyatollāh, raramente adattato in italiano in aiatollà, è un titolo di grado elevato che viene concesso agli esponenti più importanti del clero sciita, talvolta al più autorevole, e ai mujahidin, la casta dei dotti musulmani. Questo titolo negli ultimi decenni ha assunto una connotazione politica che prima era attenuata.

Hossein-Ali Montazeri

Hossein-Ali Montazeri

Hossein-Ali Montazeri è stato un teologo e attivista iraniano.

Teheran

Teheran

Teheran è la capitale dell'Iran. Situata nel nord del paese, ai piedi dei monti Elburz, la città dà anche il nome alla provincia di cui è capoluogo.

Ruhollah Khomeyni

Ruhollah Khomeyni

Ruḥollāh Moṣṭafāvī Mōsavī Khomeynī è stato un politico e imam iraniano.

1981

1981

Il 1981 è un anno del XX secolo.

Conferenza stampa

Conferenza stampa

Una conferenza stampa è un evento informativo organizzato da un organismo o ente, a cui sono invitati i mass media, per annunciare delle notizie.

Martire

Martire

Il martire è colui che è morto o è stato sottoposto a pene corporali per avere testimoniato la propria fede o un ideale nonostante una persecuzione, senza abiurarli; è un concetto presente in più religioni.

Presidenza

Nel 1981, dopo l'assassinio di Muhammad ʿAli Rajāi, e durante la guerra Iran-Iraq, Khāmenei fu eletto Presidente dell'Iran con numerosissimi voti alle Elezioni presidenziali iraniane dell'ottobre 1981 e divenne il primo religioso a ricoprire la carica. Khāmeneī fu inizialmente ricercato fuori dalla Presidenza per aiutare i religiosi ma questa intenzione fu compromessa: molti videro la presidenza di Khāmeneī come il segno dell'abbandono di una politica laica. Con un totale di 16.841.800 voti, la tabella seguente riassume i voti totali per ogni candidato:

Candidato Voti %
ʿAlī Khāmeneī 16.003.242 95,02 %
ʿAlī Akbar Parvaresh 342.600 2,034 %
Ḥassan Ghafourifard 78.559 0,467 %
Reżā Zavareʾī 62.133 0,369 %
Schede bianche o nulle 356.266 2,12 %

Per mantenere l'equilibrio tra i gruppi di potere in Iran, Khomeyni gli impose come Primo ministro Mir Hosein Musavi. Khāmeneī fu rieletto per il secondo mandato nel 1985. Fu un fermo alleato di Khomeynī e durante la sua carica venne raramente in contrasto con la Guida Suprema, diversamente dal primo presidente dell'Iran Abolhassan Banisadr.

Scopri più Presidenza per argomenti

1981

1981

Il 1981 è un anno del XX secolo.

Mohammad Ali Rajai

Mohammad Ali Rajai

Mohammad ʿAli Rajāi è stato un politico iraniano.

Guerra Iran-Iraq

Guerra Iran-Iraq

La guerra Iran-Iraq, conosciuta anche come la guerra imposta in Iran e come la Qādisiyya di Saddam in Iraq, fu una guerra combattuta tra i due Paesi dal settembre 1980 all'agosto 1988. Ai tempi del conflitto era chiamata dagli storiografi Guerra del Golfo (Persico), notazione sopravvissuta fino all'invasione irachena del Kuwait.

Elezioni presidenziali in Iran dell'ottobre 1981

Elezioni presidenziali in Iran dell'ottobre 1981

Le elezioni presidenziali in Iran del luglio 1981 si sono tenute il 2 ottobre, dopo l'assassinio di Mohammad Ali Rajai. Esse hanno visto la vittoria di Ali Khamenei del Partito Islamico Repubblicano, che ha sconfitto Ali Akbar Parvaresh, che seppur indipendente era membro del Partito Islamico Repubblicano.

Laicismo

Laicismo

Per laicismo si intende la propensione a dare al pensiero e all'agire sociale autonomia rispetto alle credenze e ai precetti religiosi, cercando di limitare l'influenza di idee e tradizioni religiose. L'uso improprio del termine nel linguaggio comune l'ha portato ad essere inteso erroneamente come sinonimo di ateismo. Un religioso credente può invece essere laico se non è un Prete, un Diacono o non ha assunto qualsiasi altra carica religiosa.

Primo ministro

Primo ministro

Il titolo di primo ministro è quello più frequentemente utilizzato per designare il capo del governo nei sistemi dove la carica è distinta da quella del capo dello stato, e può essere il nome ufficiale della carica istituzionale, o un semplice nome alternativo.

1985

1985

Il 1985 è un anno del XX secolo.

Abolhassan Banisadr

Abolhassan Banisadr

Abol Hassan Banisadr è stato un politico iraniano.

Guida Suprema (Velāyet-e faqīh)

Ali Khamenei (a destra) in trincea durante la guerra Iran-Iraq

Alla morte di Khomeynī, il delfino designato della Guida Suprema, il Grande Ayatollah Hossein-Ali Montazeri, viene destituito per essersi opposto a dei massacri di oppositori. È allora Ali Akbar Hashemi Rafsanjani, già rivale di Hossein-Ali Montazeri, a sostenere la candidatura di Khamenei. Khāmeneī fu eletto nuova Guida Suprema dall'Assemblea degli Esperti il 4 giugno 1989.

Dal momento che Khāmeneī doveva assumere la sua carica, e che l'emendamento alla Costituzione che avrebbe permesso a un esponente del "clero" del suo grado di assumere la Guida Suprema non era ancora stato sottoposto a referendum, l'Assemblea parlamentare decise al suo interno di affidargli l'incarico temporaneamente, finché l'emendamento alla Costituzione non fosse stato debitamente votato.

Controversie sull'elezione a Guida Suprema

ʿAli Khāmeneī era un esponente di medio rango del clero sciita prima di essere scelto come Guida Suprema dell'Iran.[8] La scelta di Khāmeneī - che venne subito nominato Āyatollāh ma il cui prestigio di dotto giurisperito che lo autorizzerebbe a esprimere l'ijtihād (interpretazione autentica sui dati coranici e della tradizione islamica sciita) fu messo in discussione - fu di tipo politico.[9] Il tentativo dell'IRI di promuovere Khāmeneī come nuovo Marjaʿ fallì quando venne in contatto con gli ambienti dei dotti sciiti che non lo ritennero adeguato all'ufficio della Marjaʿiyat, al quale egli aspirava.

Il fallimento probabilmente diventò noto quando si ebbero riscontri ufficiosi da parte dei maggiori centri di studio sciiti i quali, interpellati, suggerirono che la pretesa fosse inaccettabile. Per rimediare alla situazione e provare a esercitare una qualche forma d'influenza, la leadership dell'IRI intraprese tre passi. Il primo fu quello di predisporre un ritiro della richiesta per Khāmeneī, inducendolo a rifiutare l'offerta della Marjaʿiyat per l'Iran (come spiegò egli stesso, a causa delle sue diverse pesanti responsabilità), ma concordando sul fatto che egli fosse il Marjaʿ per gli sciiti fuori d'Iran. La sua accettazione della Marjaʿiyat per gli sciiti fuori d'Iran non aveva alcun precedente tradizionale o teologico nello Sciismo. La Marjaʿiyat può essere - e in età moderna lo è diventata sempre più - transnazionale. Un Marjaʿ in Iran può avere seguaci (muqallid) in Libano o Pakistan. Il problema dei confini nazionali non emerge nella crisi della suddetta candidatura per la Marjaʿiyat e per la sua eleggibilità al ruolo di Marjaʿ.[9]

Teoricamente, il sistema della Repubblica Islamica (velāyet-e faqīh, governo del giurisperito) è legittimo quando un Grande Āyatollāh che è considerato come fonte di emulazione (marjaʿ-ye taqlēd) serve in veste di faqīh (giurisperito). Il Grande Āyatollāh Mohammad Shīrāzī, come molti altri, non accettò che la Guida Suprema, l'Āyatollāh ʿAli Khāmeneī, potesse essere una "fonte da emulare". Secondo i "Diritti Umani in Iran" (2001) di Reza Afshārī, della Pace University, Shīrāzī fu "indignato" a proposito degli sforzi di Khāmeneī di essere riconosciuto, in quanto Guida Suprema, come "fonte di emulazione". Shīrāzī (che morì alla fine del 2001) apparentemente favorì un comitato di Grandi Āyatollāh che guidasse il Paese. Shīrāzī non fu l'unico dotto anziano a permettere che si discutesse la legittimità dell'élite politica iraniana e della sua figura di spicco. Uno dei più noti dotti dissidenti è il Grande Āyatollāh Ḥoseyn ʿAli Montazerī-Najafābādī. Altri ancora furono il Grande Āyatollāh Ḥassān Tabātabāī-Qōmī e il Grande Āyatollāh Yasubedīn Rastegārī.[10] Per tali motivi, Khāmeneī è soprannominato dai suoi detrattori "āyatollāh in una notte".[5]

Politica interna

L'Āyatollāh Khāmeneī è considerato da molti il simbolo della classe dirigente conservatrice del Paese.[11] L'Āyatollāh Khāmeneī ha costantemente puntato sul ruolo supervisore del conservatore Consiglio dei Guardiani. Nell'agosto 2000 egli affiancò il Consiglio dei Guardiani per respingere la proposta del Majlis di riformare la Legge sulla Stampa del paese. In una lettera scritta al Parlamento, riportata dall'Agenzia di Stampa di Stato (IRNA), egli affermò che la legge vigente aveva impedito ai "nemici dell'Islam" di piegare al proprio volere la stampa.

"Pertanto ogni re-interpretazione della legge non è nell'interesse del Paese", specificò nella sua lettera. La nuova Legge sulla Stampa fu quindi abbandonata dal Parlamento.[11] Come il suo predecessore, Khāmeneī ha sempre tentato di rispondere all'emotività delle masse e di controllarle: cosa che ha portato i suoi oppositori ad accusarlo d'intolleranza. Ad esempio, nel 1997, il Grande Āyatollāh Hoseyn ʿAli Montazeri, un esponente d'alto rango del "clero" sciita e uno studioso a suo tempo designato a succedere all'Āyatollāh Khomeyni, criticò il ruolo di Khāmeneī, dichiarando incompetente la Guida Suprema. Dopo dimostrazioni di massa contro Montazerī, Khāmeneī immediatamente pose il suo critico agli arresti domiciliari per cinque anni.[12]

L'Āyatollāh Khāmeneī ha fortemente sostenuto l'Āyatollāh Mohammad Taghi Mesbah Yazdi e le sue idee. Egli considera l'Āyatollāh Mesbah come il principale teorico odierno della Rivoluzione Islamica dopo Morteza Motahhari. Motahharī fu di gran lunga conosciuto come il più importante teorico della Rivoluzione Islamica e fu assassinato poco dopo la Rivoluzione. Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejād si è espresso spesso in favore di ʿAlī Khāmeneī. In un suo recente discorso, Khāmeneī ha detto: "Questo governo è il miglior governo dell'Iran da cento anni".[13]

L'Āyatollāh ʿAli Khāmeneī, a quanto si dice, ha emesso una fatwā ostile alla produzione, lo stoccaggio e l'uso di ordigni nucleari. La fatwā è stata citata in una dichiarazione ufficiale dal governo iraniano nell'agosto 2005 in un incontro con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) a Vienna[14]. Comunque, la fatvā sembra che non sia stata formalmente pubblicata[15], il che ha indotto un certo scetticismo sulla sua validità.[16] Nel 2009 Ali Khāmeneī è stato a capo di una sanguinosa repressione contro la popolazione iraniana. In quell'occasione quattro milioni di cittadini solamente a Teheran manifestavano per le strade pacificamente.

Politica estera

Khamenei con il presidente della Russia Vladimir Putin, 2007

L'Āyatollāh Khāmeneī è conosciuto anche per la sua politica anti-occidentale, denunciando ripetutamente l'idea di dialogo con gli Stati Uniti. Sia durante e sia dopo la Guerra contro l'Iraq condotta dagli USA, egli ha pronunciato critiche alla politica di Washington.[2] Nel 2000, nel "Giorno di al-Quds" (Gerusalemme), secondo i servizi di traduzione occidentali, spesso offerti dall'organizzazione MEMRI, Khāmeneī si è pronunciato per la distruzione di Israele.[17] Dopo il disastro dell'11 settembre 2001 ha condannato l'attacco terroristico pronunciandosi per la condanna delle attività terroristiche nel mondo.

Khāmeneī ha affermato che "i diritti umani sono l'arma nelle mani dei nostri nemici in lotta con l'Islam"[18], denunciando così, a suo avviso, l'ipocrisia che talvolta aleggia su questa delicata materia. Egli è solito dire che il governo americano, con i suoi molti crimini e comportamenti scorretti, non è autorizzato a giudicare il rispetto dei diritti umani in Iran.[19]

Il 4 giugno 2006 Khāmeneī ha minacciato che l'Iran potrebbe creare disagi al carico di energia dalla regione del Golfo nel caso di un'aggressione statunitense al Paese, insistendo che Tehrān desidera solo produrre combustibile nucleare a scopo civile. Affermazione confermata dal rapporto della CIA che ha sottolineato che la Repubblica Islamica ha sospeso le attività nucleari a scopo militare già nel 2003.

Controversie in merito alla "Fatwā sul nucleare"

Murale raffigurante Khamenei a Kashmar

Negli ultimi anni la diplomazia iraniana ha pubblicamente dichiarato che l'Ayatollah Ali Khamenei ha emesso una fatwā contro la produzione di armamenti nucleari. Precisamente, la fatwā è stata per la prima volta citata nell'Agosto del 2005, durante un meeting tra diplomatici dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica - AIEA, a Vienna. Nonostante le dichiarazioni, però, un gruppo di ex diplomatici iraniani hanno dichiarato che lo stesso Ayatollah Khamenei ha detto ai membri dell'Intelligence iraniana che la fatwa non si applica al mondo islamico[20].

Altri analisti, quindi, hanno evidenziato che la fatwa non è mai stata pubblicata sul sito della Guida Suprema e che la storia rientri nella pratica sciita della taqiyya, ovvero della "dissimulazione" (una pratica che permette al fedele di mentire al fine di salvare se stesso e applicata qui in un ambito politico)[21]. Il sito fardanews.com, vicino alla Guida Suprema, ha inoltre pubblicato un articolo in cui Ali Khamenei giustificava il possesso dell'arma nucleare se orientata contro chi la possiede[22]. Il programma nucleare iraniano, sospettato come militarmente orientato, ha provocato sanzioni internazionali a carico dell'Iran, successivamente rimosse con l'accordo del 2015 ma poi reimpostate unilateralmente nel 2018 da parte degli Stati Uniti sotto l'amministrazione di Donald Trump.

Scopri più Guida Suprema (Velāyet-e faqīh) per argomenti

Guerra Iran-Iraq

Guerra Iran-Iraq

La guerra Iran-Iraq, conosciuta anche come la guerra imposta in Iran e come la Qādisiyya di Saddam in Iraq, fu una guerra combattuta tra i due Paesi dal settembre 1980 all'agosto 1988. Ai tempi del conflitto era chiamata dagli storiografi Guerra del Golfo (Persico), notazione sopravvissuta fino all'invasione irachena del Kuwait.

Hossein-Ali Montazeri

Hossein-Ali Montazeri

Hossein-Ali Montazeri è stato un teologo e attivista iraniano.

Ali Akbar Hashemi Rafsanjani

Ali Akbar Hashemi Rafsanjani

‘Ali Akbar Hāshemi Rafsanjāni è stato un politico e militare iraniano.

Assemblea degli Esperti

Assemblea degli Esperti

L'Assemblea degli Esperti dell'Orientamento, è composta da 88 membri eletti per 8 anni. Essa elegge e revoca il Rahbar. Tuttavia, tutti i membri eletti direttamente dopo il processo di controllo da parte del Consiglio dei Guardiani della Costituzione devono essere approvati dalla Guida Suprema dell'Iran prima di ottenere l'adesione all'Assemblea degli Esperti.

1989

1989

Il 1989 è un anno del XX secolo.

Ayatollah

Ayatollah

Āyatollāh, raramente adattato in italiano in aiatollà, è un titolo di grado elevato che viene concesso agli esponenti più importanti del clero sciita, talvolta al più autorevole, e ai mujahidin, la casta dei dotti musulmani. Questo titolo negli ultimi decenni ha assunto una connotazione politica che prima era attenuata.

Ijtihad

Ijtihad

Ijtihād è un termine legale islamico vuol dire semplicemente "interpretazione".

Corano

Corano

Il Corano è il testo sacro dell'Islam.

Marja' al-taqlid

Marja' al-taqlid

Il marjaʿ al-taqlīd è un "Grande Ayatollah" che viene considerato come il giurista-teologo sciita duodecimano avente la maggior autorevolezza per dottrina e capacità esegetica di mujtadid per quanto riguarda i dati del Corano e delle tradizioni, diventando così fonte di doveroso tentativo di emulazione e imitazione. È una figura centrale nello sciismo, rappresentando l'Imam Atteso (al-Mahdi), l'Imam nascosto che un giorno ritornerà per salvare l'umanità.

Libano

Libano

Il Libano, ufficialmente Repubblica Libanese, è uno Stato del Vicino Oriente che si affaccia sul settore orientale del mar Mediterraneo. Il Libano confina a nord e a est con la Siria e a sud con Israele. A ovest si affaccia sul mar Mediterraneo. La superficie del Libano è di 10 452 km². La capitale è Beirut. Le attività economiche principali sono i servizi bancari e finanziari, tradizionalmente sostenuti da un regime economico libero-scambista e competitivo, e il turismo.

Pakistan

Pakistan

Il Pakistan o Pachistan, ufficialmente Repubblica Islamica del Pakistan, è uno Stato dell'Asia meridionale, il quinto più popoloso nel mondo, con una popolazione superiore ai 238 milioni di persone ed è il 35º paese più esteso con 783 940 km². A sud, ha una costa che si estende per 1 046 chilometri sul Mar Arabico e sul Golfo di Oman, a est confina con l'India, a ovest con l'Afghanistan, mentre con l'Iran e la Cina confina rispettivamente a sud-ovest e all'estremo nord-est. A nord è separato dal Tagikistan dal corridoio del Wakhan dell'Afghanistan, mentre condivide anche un confine marittimo con l'Oman.

Faqih

Faqih

Il faqih è un esperto di fiqh cioè di giurisprudenza islamica ed in quanto tale può anche essere tradotto come giurista.

Diritti umani, libertà, proteste, diritto islamico

I critici hanno accusato Khamenei di aver ordinato l'assassinio di più di 160 disertori in esilio all'estero (tra cui la celebre attivista femminista Masih Alinejad), della pesante repressione dei manifestanti, dell'uccisione di decine di migliaia di membri del gruppo paramilitare MEK (Mujahedin del popolo iraniano) e di aver bersagliato scrittori e intellettuali dissidenti in Iran, tra le altre violazioni dei diritti umani.[23] Tuttavia, lo stesso Khamenei ha insistito sul fatto che i diritti umani sono un principio fondamentale alla base degli insegnamenti islamici, che precede di molti secoli la preoccupazione occidentale per i diritti umani.

Proteste durante la leadership

Ci sono state diverse grandi proteste durante il regime di Khamenei, tra cui le proteste di Qazvin del 1994 - dove, secondo Al-Arabiya, circa 40 persone sono state uccise e oltre 400 sono rimaste ferite[24] le proteste studentesche iraniane del 1999, le proteste delle elezioni presidenziali iraniane del 2009, quando i manifestanti hanno cantato "morte al dittatore",[25][26]e strappato le foto di Khamenei,[27] così come nelle proteste iraniane del 2011-2012, le proteste del 2017-2018, del 2019-2020 e quelle in corso dal 2021.

Durante il massacro di Mahshahr (2019), le persone hanno manifestato contro "la corruzione del governo, il fallimento delle istituzioni, la mancanza di libertà e il governo repressivo del leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei".[28]

Durante le proteste iraniane del 2019-2020, Khamenei "ha chiarito che le manifestazioni richiedevano una risposta energica" e che "i rivoltosi dovevano essere repressi duramente".[29]

Durante le proteste popolari contro l'abbattimento del volo Ukraine International Airlines 752, migliaia di manifestanti hanno chiesto le dimissioni dell'ayatollah Ali Khamenei.[30]

Tra gli slogan più utilizzati dai manifestanti dal 2009 ad oggi ci sono proprio "morte a Khamenei", "morte al dittatore", "morte alla repubblica islamica".

Minoranze religiose

La fede baháʼí è la più grande minoranza religiosa in Iran, con circa 300.000 membri (8.000.000 di membri in tutto il mondo) ed è considerata ufficialmente un culto pericoloso dal governo iraniano. Khamenei ha approvato una nuova legislazione contro i baháʼí in Iran e ha ridotto la loro influenza all'estero.[31] Secondo una lettera del Presidente del Comando del Quartier Generale delle Forze Armate in Iran indirizzata al Ministero dell'Informazione, la Guardia Rivoluzionaria, e alle forze di polizia, Khamenei ha anche ordinato al quartier generale del comando di identificare le persone che aderiscono alla fede baháʼí e di monitorare le loro attività, raccogliendo tutte le loro informazioni.

Rapporto con la stampa

Nel 2000, è stato indicato dal Comitato per la protezione dei giornalisti come "uno dei primi dieci nemici della stampa e della libertà di espressione",[32] ed è stato nominato nel Time 100 nel 2007. I giornalisti dell'opposizione Ahmad Zeidabadi, Mohsen Sazegara, Mohammad Nourizad e Akbar Ganji sono stati arrestati e indagati[33][34][35][36] per aver diffuso articoli critici contenenti accuse non dimostrate contro le politiche di Khamenei come leader e alcune organizzazioni.[37][38] Secondo la legge iraniana sulla stampa "diffondere voci e bugie e distorcere le parole degli altri" non è consentito.[39] Inoltre, secondo la legge, "non è consentito diffondere diffamazione nei confronti di funzionari, istituzioni, organizzazioni e individui del Paese o insultare persone giuridiche o reali legittimamente rispettate, anche per mezzo di immagini o caricature".[39]

Tra le sue azioni controverse c'erano il rifiuto di un disegno di legge presentato dal parlamento iraniano nel 2000 che mirava a riformare la legge sulla stampa del paese e la squalifica di migliaia di candidati parlamentari per le elezioni legislative iraniane del 2004 da parte del Consiglio dei guardiani da lui nominato.[40]

Nel 2012, 2013 e 2014, Forbes ha selezionato Khamenei rispettivamente come la 21ª, 23ª e 19ª persona più potente del mondo, nell'elenco delle persone più potenti del mondo.[41]

Diversi giornalisti, blogger e altre persone sono stati processati in Iran con l'accusa di aver insultato la Guida Suprema, spesso insieme ad accuse di blasfemia.[42]

Nel 2009, il blogger iraniano Omid Reza Mir Sayafi, arrestato per aver insultato Khamenei in un post su Internet, è morto mentre era in custodia nella prigione di Evin.[43]

Nel 2010, l'attivista dell'opposizione Ahmad Gabel è stato condannato a 20 mesi di carcere per aver insultato Khamenei, oltre a 3 anni aggiuntivi per possesso di un ricevitore satellitare, 3 anni di esilio e una multa.[44]

Nel 2014, otto uomini, tra cui un britannico, sono stati condannati dai 19 ai 20 anni per aver insultato Khamenei su Facebook.[45]

Nel 2017, Sina Dehghan è stato condannato a morte per aver insultato Maometto, con un'ulteriore condanna a 16 mesi per aver insultato Khamenei in un'applicazione di messaggistica.[46]

Interpretazione del diritto islamico

Nel 2000, Ali Khamenei ha inviato una lettera al parlamento iraniano vietando al legislatore di discutere una revisione della legge sulla stampa iraniana. Ha scritto: "L'attuale legge sulla stampa è riuscita fino a un certo punto a prevenire questa grande piaga. Il disegno di legge non è legittimo e non è nell'interesse del sistema e della rivoluzione".[47] Il suo uso del "potere extra-legislativo" è stato criticato da riformisti e gruppi di opposizione. In reazione alla lettera, alcuni membri del Parlamento hanno espresso indignazione e hanno minacciato di dimettersi.

Alla fine del 1996, a seguito di una fatwa di Khamenei che affermava che l'educazione musicale corrompe le menti dei bambini piccoli, molte scuole di musica sono state chiuse e l'istruzione musicale ai bambini di età inferiore ai 16 anni è stata bandita dalle istituzioni pubbliche (sebbene l'istruzione privata sia continuata).[48][49]

Khamenei ha affermato: "La promozione della musica (sia tradizionale che occidentale) nelle scuole è contraria agli obiettivi e agli insegnamenti dell'Islam, indipendentemente dall'età e dal livello di studio".[49]

Diritti delle donne

Nel luglio 2007, Khamenei ha criticato le attiviste iraniane per i diritti delle donne e la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne (CEDAW): "Nel nostro paese ... alcune donne attiviste, e alcuni uomini, hanno cercato di giocare con le regole islamiche al fine di rispettare le convenzioni internazionali relative alle donne", ha affermato Khamenei. "Questo è sbagliato." Khamenei ha fatto questi commenti due giorni dopo che l'attivista iraniana per i diritti delle donne Delaram Ali è stata condannata a 34 mesi di carcere e 10 frustate dalla magistratura iraniana.[50]

Khamenei è un sostenitore della pratica islamica dell'hijab e crede che abbia lo scopo di onorare le donne. Sostiene che le donne in Occidente abbiano perso il loro onore sottolineando l'alto tasso percepito di violenza sessuale in Occidente, nonché il diffuso sfruttamento dell'attrazione sessuale femminile per scopi commerciali: "In effetti, hanno trattato le donne come una merce, come un altro dei loro prodotti. Se dovessi guardare le riviste che sono pubblicate in Occidente, vedresti che pubblicizzano un prodotto in vendita accanto all'immagine di una donna nuda. Riesci a immaginare un insulto più grande alle donne?"[51]

Ali Khamenei crede nella segregazione di genere.[52] Khamenei ritiene inoltre che l'uguaglianza di genere sia un complotto sionista con lo scopo di "corrompere il ruolo delle donne nella società".[53]

Omosessualità

Khamenei sostiene che "Oggi, l'omosessualità è un grave problema nel mondo occidentale. Tuttavia le nazioni occidentali lo ignorano. Ma la realtà è che l'omosessualità è diventata una sfida seria, un dolore e un problema irrisolvibile per gli intellettuali occidentali".[54]

Scopri più Diritti umani, libertà, proteste, diritto islamico per argomenti

Masih Alinejad

Masih Alinejad

Masih Alinejad, nata Masoumeh Alinejad-Ghomi, è una giornalista, blogger, scrittrice e attivista politica iraniana naturalizzata statunitense, presentatrice/produttrice al VOA Persian Service, corrispondente per Radio Farda, collaboratrice per la televisione Manoto e per IranWire.

Mojahedin del Popolo Iraniano

Mojahedin del Popolo Iraniano

Mojahedin del Popolo Iraniano o Esercito di Liberazione Nazionale dell'Iran o Mojahedin-e Khalq è la denominazione di un partito politico iraniano, tra i più attivi nell'opposizione al regime teocratico che ha preso il potere in Iran successivamente alla rivoluzione del 1979. In Iran è fuori legge. I leader sono Massoud Rajavi e sua moglie Maryam Rajavi. Storicamente era un partito vicino al marxismo, come il Tudeh, seppur in veste islamizzata (islamo-marxismo), ma attualmente propone una piattaforma programmatica di intonazione socialdemocratica e laica, oltre che nazionalista e islamo-socialista.

Al Arabiya

Al Arabiya

Al Arabiya è un'emittente televisiva degli Emirati Arabi Uniti, con sede a Dubai, interamente dedicata ai notiziari ed ai programmi d'approfondimento giornalistico, fondata il 3 marzo 2003.

Elezioni presidenziali in Iran del 2009

Elezioni presidenziali in Iran del 2009

Le elezioni presidenziali in Iran del 2009 si sono tenute il 12 giugno. Esse hanno visto la vittoria di Mahmud Ahmadinejad, che è stato confermato Presidente della Repubblica.

Proteste in Iran del 2011

Proteste in Iran del 2011

Le proteste in Iran del 2011 si inseriscono nel contesto delle proteste inizialmente sviluppatesi nel Maghreb e nella regione mediorientale a seguito di un vertiginoso aumento dei prezzi dei generi alimentari a fine 2010.

Bahá'í

Bahá'í

La Fede Bahá'í è una religione monoteistica internazionale nata in Iran durante la metà del XIX secolo, i cui membri seguono gli insegnamenti di Bahá'u'lláh (1817-1892), profeta e fondatore che viene da loro considerato una Manifestazione di Dio.

Comitato per la protezione dei giornalisti

Comitato per la protezione dei giornalisti

Il Comitato per la protezione dei giornalisti è un'organizzazione indipendente e non a scopo di lucro, con sede a New York. Scopo dell'associazione è difendere la libertà di stampa e i diritti dei giornalisti in tutto il mondo.

Consiglio dei Guardiani della Costituzione

Consiglio dei Guardiani della Costituzione

Il Consiglio dei Guardiani della Costituzione è un organismo costituzionale dell'Iran.

Forbes

Forbes

Forbes è una rivista statunitense di economia. Viene pubblicato bisettimanalmente e i suoi articoli trattano di finanza, industria, investimenti e marketing. Oltre a ciò, tratta anche altri argomenti che hanno a che fare con l'economia, come tecnologia, comunicazione, scienza, politica e legge.

Maometto

Maometto

Maometto è stato il fondatore e il profeta dell'Islam, «l'uomo che tutti i musulmani riconoscono loro profeta». È indicato in volgare italico arcaico anche come Macometto.

Fatwā

Fatwā

La fatwā, nel diritto islamico, corrisponde ai responsa del diritto romano. La parola è composta da tre lettere e deriva da aftā-hu fī-l-amr e istaftā. La parola significa "novità", "chiarificazione", "gioventù", "perfezione", "spiegazione", "ricerca una decisione da una corte" e compare undici volte nel Corano, in cinque Sure diverse. La fatwa è il risultato di due azioni: l'istiftā, la domanda, e l'iftā, la risposta e chiarimento.

Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna

Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna

La Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna (CEDAW) è una convenzione internazionale adottata nel 1979 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Trattato internazionale sui diritti delle donne, entrò in vigore il 3 settembre 1981. Gli Stati Uniti sono l'unica nazione sviluppata che non ha ratificato la CEDAW. Diversi paesi hanno ratificato la convenzione pur con alcune riserve e obiezioni.

Vita familiare e figli

Khāmeneī ha quattro figli e due figlie, Mojtaba, Moṣṭafā, Masʿūd, Maysam, Boshra, Hoda.

Il 9 settembre 2014, Khāmeneī ha subìto un'operazione alla prostata.[55][56] Nel 2015, il Wall Street Journal ha confermato che la Guida Suprema ʿAlī Khāmeneī ha un tumore.[57]

Fonte: "Ali Khamenei", Wikipedia, Wikimedia Foundation, (2023, February 10th), https://it.wikipedia.org/wiki/Ali_Khamenei.

Ti piace Wikiz?

Ti piace Wikiz?

Ottieni subito la nostra estensione GRATUITA!

Note
  1. ^ Asia Times - Asia's most trusted news source for the Middle East, su atimes.com. URL consultato il 16 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2011).
  2. ^ The Daily Star - Opinion Articles - Iran, Azerbaijan seem destined for more tension
  3. ^ THE IRANIAN: Azeris in Iran, Salman J. Borhani
  4. ^ a b Historic Personalities of Iran: Ayatollah Seyed Ali Khamenei
  5. ^ a b Marie-Claude Decamps, "Un nouveau defi pour le pouvoir du Guide Supreme. Profil", Le Monde International, 19 giugno 2009
  6. ^ a b A. Kuznecov, Padri e figli della Rivoluzione Islamica: il clero iraniano affronta il rischio di perdere il potere Archiviato il 7 agosto 2012 in Internet Archive., geopolitica-rivista.org 23 giugno 2012
  7. ^ Guardian blogs | All guardian.co.uk blogposts | The Guardian, su blogs.guardian.co.uk. URL consultato il 16 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2006).
  8. ^ Analysis: Iran's Theological Community Contends With Changing World
  9. ^ a b [1]
  10. ^ Ayatollah Hojjat-ul-Islam Seyed Ali Khamenei
  11. ^ a b BBC NEWS | Middle East | Profile: Ayatollah Ali Khamenei
  12. ^ Redirect
  13. ^ Copia archiviata, su peiknet.com. URL consultato il 16 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2006).
  14. ^ Copia archiviata, su irna.ir. URL consultato il 16 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2006).
  15. ^ News - Latest breaking UK news - Telegraph, su telegraph.co.uk. URL consultato il 26 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2008).
  16. ^ Copia archiviata, su secularcaniranik.blogs.com. URL consultato il 16 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  17. ^ CNN report Archiviato il 9 novembre 2007 in Internet Archive., 1º gennaio 2000
  18. ^ Copia archiviata, su adnki.com. URL consultato il 16 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2006).
  19. ^ BBC Mundo | Internacional | Irán: advertencia con petróleo
  20. ^ Iranian defectors: Khamenei said anti-nuke ‘fatwa’ won't matter | The Daily Caller
  21. ^ Khamenei E Il Mito Della Fatwa Sulle Armi Nucleari « No Pasdaran
  22. ^ Iran exploits diplomacy to advance its nuclear program - Boston.com
  23. ^ (EN) Condé Nast, The Twilight of the Iranian Revolution, su The New Yorker, 15 maggio 2020. URL consultato il 5 giugno 2022.
  24. ^ (EN) The Basij Mostazafan - A culture of martyrdom and death, su Al Arabiya English, 6 dicembre 2016. URL consultato il 5 giugno 2022.
  25. ^ گزارشی از ماجرای ترور 6 تیر 1360, su linkday.ir, 11 ottobre 2016. URL consultato il 5 giugno 2022 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
  26. ^ (EN) Robert F. Worth e Nazila Fathi, Police Are Said to Have Killed 10 in Iran Protests, in The New York Times, 27 dicembre 2009. URL consultato il 5 giugno 2022.
  27. ^ (EN) Several killed, 300 arrested in Tehran protests - CNN.com, su www.cnn.com. URL consultato il 5 giugno 2022.
  28. ^ (EN) Iran finally admits it shot and killed ‘rioters.’ But it still won’t say how many people died in last month’s protests., in Washington Post. URL consultato il 5 giugno 2022.
  29. ^ (EN) Special Report: Iran’s leader ordered crackdown on unrest - 'Do whatever it takes to end it', in Reuters, 23 dicembre 2019. URL consultato il 5 giugno 2022.
  30. ^ (EN) Ellen Cranley, Iranians marched in fiery protests to demand Ayatollah Khamenei's resignation after officials shot down a commercial plane, su Business Insider. URL consultato il 5 giugno 2022.
  31. ^ (EN) Tim Hume, Iran bans 'underground university,' brands it 'extremist cult', su CNN, 10 novembre 2011. URL consultato il 5 giugno 2022.
  32. ^ (EN) Spotlight on Press Tyrants: CPJ Names Ten Worst Enemies of the Press, su Committee to Protect Journalists. URL consultato il 5 giugno 2022.
  33. ^ (FA) 'محروم کردن زندانی از درمان پزشکی، شکنجه است', su BBC News فارسی, 16 luglio 2010. URL consultato il 5 giugno 2022.
  34. ^ Wayback Machine (PDF), su iranhrdc.org. URL consultato il 5 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2010).
  35. ^ (FA) ادوار نيوز|شکنجه دکتر زیدآبادی غیرقابل انکار است/ توضیحات ادوارنیوز د…, su archive.ph, 31 maggio 2010. URL consultato il 5 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2010).
  36. ^ (FA) gooya news :: politics : شکنجه اکبر گنجی در بیمارستان، گزارش سازمان عفو بین الملل, su news.gooya.com. URL consultato il 5 giugno 2022.
  37. ^ (EN) Iran journalist jailed for 23 months, 29 aprile 2002. URL consultato il 5 giugno 2022.
  38. ^ (FA) یادمان اسرای جنبش سبز/ احمد زیدآبادی تاوان انتقاد خود از رهبر را پس می‌دهد!-مژگان مدرس علوم, su mowjcamp.com, 7 aprile 2010. URL consultato il 5 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2010).
  39. ^ a b (FA) قانون مطبوعات, su info.irna.ir, 9 febbraio 2014. URL consultato il 5 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2014).
  40. ^ (EN) Profile: Ayatollah Ali Khamenei, 17 giugno 2009. URL consultato il 5 giugno 2022.
  41. ^ (EN) David M. Ewalt, The World's Most Powerful People 2018, su Forbes. URL consultato il 5 giugno 2022.
  42. ^ (EN) Aide to Ahmadinejad sentenced to a year in jail for insulting Khamenei, su The World from PRX. URL consultato il 5 giugno 2022.
  43. ^ (EN) Blogger jailed in Iran is dead, lawyer says - CNN.com, su edition.cnn.com. URL consultato il 5 giugno 2022.
  44. ^ (EN) Activist sentenced to jail, exile and fine in Iran, su gulfnews.com. URL consultato il 5 giugno 2022.
  45. ^ (EN) Briton among eight jailed in Iran for web insults, su the Guardian, 27 maggio 2014. URL consultato il 5 giugno 2022.
  46. ^ (EN) Iranian man sentenced to death for 'insulting Islam', su The Independent, 30 marzo 2017. URL consultato il 5 giugno 2022.
  47. ^ (EN) BBC News | MIDDLE EAST | Punch-up over press law, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 5 giugno 2022.
  48. ^ (EN) Beyond the Veil: Persian Traditional Music, su internews.org, 14 gennaio 2008. URL consultato il 5 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2008).
  49. ^ a b (FA) سایت سازمان صدا و سیما | مرجع پخش زنده و جدول پخش شبکه ها, su صدا وسیما. URL consultato il 5 giugno 2022.
  50. ^ (FA) انتقاد رهبر ایران از تلاش برای تغییر قوانین زنان, su radiofarda.com, 13 novembre 2007. URL consultato il 5 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2007).
  51. ^ (EN) Iran's Ayatollah: West Abuses Women, Islam Honors Them -- 01/14/2008, su cnsnews.org, 18 gennaio 2008. URL consultato il 5 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2008).
  52. ^ (EN) Backlash: Gender Segregation in Iranian Universities, su isa-global-dialogue.net, 1º marzo 2014. URL consultato il 5 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2014).
  53. ^ (EN) Iran's Supreme Leader says feminism is 'Zionist plot', su The Independent, 21 marzo 2017. URL consultato il 5 giugno 2022.
  54. ^ (FA) بيانات, su Khamenei.ir, 18 novembre 2007. URL consultato il 5 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2007).
  55. ^ Ayatollah Ali Khamenei, Iran's supreme leader, has prostate surgery
  56. ^ Iran's supreme leader Ayatollah Ali Khamenei has prostate surgery
  57. ^ Sohrab Ahmari, Iran's Coming Leadership Crisis, in Wall Street Journal, 23 marzo 2015, pp. A13.
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
Predecessore Guida Suprema dell'Iran Successore
Ruḥollāh Khomeynī 1989 - in carica -
Controllo di autoritàVIAF (EN79181869 · ISNI (EN0000 0001 2018 3893 · LCCN (ENn87935094 · GND (DE119247143 · BNE (ESXX5613376 (data) · BNF (FRcb14430828m (data) · J9U (ENHE987007599060805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n87935094

The content of this page is based on the Wikipedia article written by contributors..
The text is available under the Creative Commons Attribution-ShareAlike Licence & the media files are available under their respective licenses; additional terms may apply.
By using this site, you agree to the Terms of Use & Privacy Policy.
Wikipedia® is a registered trademark of the Wikimedia Foundation, Inc., a non-profit organization & is not affiliated to WikiZ.com.